-Bruciarella-

Capitolo 4

Mancavano poche ore... e il negozio di mio padre sarebbe stato aperto al pubblico...
Era così felice... il suo sguardo aveva una sorta di scintilla dorata, una sorta di venatura che splendeva.. e rendeva allegro anche chi non ne aveva proprio voglia... tipo ...me ...
Ci indicava ogni singolo oggetto, intriso di storia e tempo.. e ce lo raccontava... ok le storie dei primi 5 ero anche riuscita a seguirle ma dopo erano pressapoco tutte uguali "Villa storica, Antico castello infestato, ecc..." Bru invece era entusiasta quanto lui se non di più, anche se probabilmente non aveva ben capito come funzionava un negozio...

Mantenevo un sorriso scemo, seguito da un -Oh papà, ma è incredibile!-, ripetevo quella frase ogni volta ma nessuno se ne accorgeva.. erano troppo concentrati...
Bru addirittura applaudiva quando si parlava di qualche vecchio oggetto appartenuto a una sorta di nobildonna che ricordava vagamente una regina avida e potente...

Eppure anche in quel momento... non ero davvero felice, anzi, non provavo nulla... non mi importava... mi ripetevo che era mio padre, DOVEVO essere contenta che si sentisse realizzato, ma mi sembrava una cosa superflua.. inutile... avrebbe potuto continuare la sua vita anche senza quel negozio, forse.
Squillò il mio cellulare...
"OH SI! grazie al cielo posso scappare da questa lezione di storia gratuita!!!"
-TORNO SUBITO!- tuonai nervosa uscendo dal negozio...
Il caldo vento dell'estate mi scostò leggermente i capelli... risposi..
Rossy-Pronto?-
Sabri-Parlo con Rossana? sono Sabri.. quella del bar... non so se ric..-
Rossy-OH! sisi! cioè! SI! ricordo...-
Sabri-Be tieniti forte...-
Trattenni il respiro... era come se avessi una sorta di deja vu.. sapevo cosa mi stava dicendo.... già le parole echeggiavano nella mia mente...

Sabri- Ho una serata libera per voi 3! suonerete al Cosett Caffè...-
Rossy-Mmmh... Cose... cosa?-
Sabri- Ora dovrei sentirmi offesa! non conosci il Cosett caffè? è uno dei miei tanti locali.. il più famoso precisamente... è frequentato da un sacco di gente benestante diciamo... è un'ottima opportunità per voi.. potrebbe esserci qualche discografico in mezzo...-
"Benestanti... vai tranquilla allora non lo conosco..."
Rossy-Ecco...-
Non sapevo che fare... che dire.. stava succedendo tutto troppo velocemente...
Rossy-Devo parlarne prima con gli altri.. cioè.. non sò saremo tutti disponibili...-
Sabri-Ma.. se non ti ho detto nemmeno quando suonerete?-
Rossy-Ah! è.. ehm.. lo so.. però.. forse.. non potremmo esibirci tutti e 3... sai... c'è stata qualche piccola lite...-
"Leo... bè... non ci ho proprio litigato... anzi... ho fatto tutto io"
Sabri-Sarebbe un vero peccato.. sappimi dire... il numero ora ce lo hai... salutini...-
Rossy-Buonanotte...-
Riagganciai...
Un lieve tepore mi invadeva dentro, era come se si fosse risvegliato qualcosa... non m'importava di esibirmi... avevo scoperto di amare il canto ma non per questo trovavo gratificante starnazzare in pubblico... l'idea che mi rendeva davvero entusiasta era correre da Leo ed avvisarlo, non si era più fatto sentire, forse perché impegnato o forse perché dovevo essere io la prima a farmi viva dopo l'accaduto.. in ogni caso avevo finalmente una scusa per correre da lui...
Mi precipitai in negozio, verso Bru, e prendendola dal braccio esclamai -VIENI VIENI! TI DEVO DIRE UNA COSA!- assunse un'aria confusa ma non rispose...
Giunte in camera mia cominciò a dire col suo solito tono fuori luogo -Io veramente stavo seguendo tuo padre... mi interessavano le sue storie...-
Rossy-OH AVANTI! smettila di fare la secchiona! ho una notizia STRAORDINARIA!-

Bru-Si.. percepisco uno strano entusiasmo provenire da te...-
Rossy-Reggiti!! mi ha chiamato quella del Sabry Cafè e mi ha detto che...ci potremmo ESIBIRE IN PUBBLICO!-
Silenzio...
Rossy-Mmmh... problemi?-
Bru-Ecco.. che intendi dire con.. esibirci?-
Rossy-Che suoneremo davanti ad un sacco di gente... e probabilmente verremmo pagati pure... il che è allarmante... dovrebbero essere pagati quei 4 babbei che ci ascolteranno, più che noi...-
Bru-Oh! come dei veri giocolieri!!!-
Rossy-Non credo proprio...-
Bru-Però... ho la sensazione che non sia questo a renderti davvero felice...-
Rossy-Effettivamente... non aspettavo altro che un pretesto per spiaccicare parola con Leo...-
Bru-mmmh... no.. non mi piace come idea... cioè... se vuoi dirgli che lo ami va bene.. ma se vuoi solo rivederlo per morire dentro sempre di più allora no...-
"SCUSA?!?!?"

Rossy-Chiariamo una cosa! IO NON LO AMO!.. voglio solo... Ehm.. baciarlo.. cioè...-
Bru- Il primo bacio di vero amore! ... lo dice la parola stessa "VERO AMORE"-
Rossy-Mmmh... ok lasciamo perdere cosa provo per lui, perché tu in particolare non lo capiresti... in ogni caso non è che posso.. tipo, che ne sò piantarmi a casa sua e minacciarlo con un cortello per avere un suo bacio... e poi c'è Amanda là... sembrerei .. invidiosa-
Bru-Bé... l'invidia ha alimentato i tuoi sentimenti...-
Rossy-E la tua saggezza ne sta alimentando altri di davvero dolorosi...-
Cominciò a passarsi ripetute volte un dito fra i capelli senza degnarmi di uno sguardo...
Bru-Fai quello che vuoi... sai che ogni azione comporta a delle conseguenze vero?-
Rossy-Certo... come so che tu tendi a fare discorsi sconnessi..-
Bru- Una giornata di sole fà presto diventare un tormentato temporale cara Rossana...-
Rossy-Ecco appunto
Si voltò e scese le scale allegramente
"Quella ragazza ha sempre più problemi... mi chiedo se faccia uso di qualche fungo allucinogeno"
Mi fissai allo specchio per minuti, mettendomi a posto i capelli...

Stavo facendo la cosa giusta? perchè volevo ad ogni costo lui?... perché mi riempiva la mente in quel modo.. perchè solo il pensiero di incontrarlo mi metteva allegria e in automatico cominciavo a sistemarmi e a farmi bella... forse mi ero solo fissata... non conoscendo molti ragazzi era logico che prima o poi mi sarei innamorata.. che dico, sarei stata attratta da lui... non ce ne erano altri a disposizione... se fosse stato realmente così voleva dire che ero immatura e frivola oltre ogni logica...
Scrollai la testa nervosa, quasi a voler fare uscire quegli assurdi pensieri dalla mia mente, scesi di nuovo in negozio ed avvertì mio padre che sarei andata un attimo da Leo e che sarei tornata subito... non si preoccupò, si fidava di Leonard... sapeva che era tipo un bravo ragazzo.
Correvo... senza notare il caldo... altri pensieri mi tormentavano... mi riempivano la mente...
"Devo dirglielo... non posso andare avanti così... fanculo Amanda, fanculo quello che penserà, fanculo tutti quanti... "
Un sorriso di soddisfazione apparve nella mia faccia... ero convinta: avrei detto a Leo che volevo rubargli un bacio, magari anche solo uno... magari non mi sarebbe nemmeno piaciuto, ma glielo avrei rubato...



Giunsi a casa sua, una casetta che parlava da sola... di quelle grandi e spaziose... tutta bianca e pulita, con un'enorme portone direttamente importato dalla cina, sua madre era una di quelle donne perfette al limite del possibile... non c'era mai nulla che fosse fuori luogo... era peggio di mio padre...
Suonai il campanello...non rispose nessuno... bussai con vigore e intonai speranzosa -HEI... C'E' NESSUNO? LEO? AVANTI! NON E' COSI' TARDI...- sentì dei passi veloci provenire da dietro la porta -ORMAI TI HO SENTITO! SE NON MI APRI MI INCAZZERO' UNA CIFRA!- la porta si spalancò quasi automaticamente, indietreggia sobbalzando... ero Leo.. coi capelli raccolti... in mutande...
-RO'!- esclamò sorpreso, fece un passo in avanti lasciandosi scivolare la porta addosso -Che ci fai qui... potevi ehm avvisarmi..-
'AAAAAAHH ROSSY! GUARDALO IN FACCIA FORZA!"
Tenevo lo sguardo basso, stavo pian piano arrossendo -Ehm... non credevo stessi dormendo... mi spiace...-

Leo- OK OK! ora vai però ci sentiamo domani va bene? notte..-
Rossy-No.. aspetta devo dirti una cosa...-
Leo-Me la dici domani che è meglio...-
Rossy- Anzi due cose.. una riguarda la musica e una riguarda... Ehm... me... te.. insomma...-
-Leonard? chi c'è?- una voce fredda e tagliente mi interruppe... incredula alzai lo sguardo... la porta si spalancò lentamente... un deja vu di nuovo... era lei... Amanda... che sbirciava curiosa... anch'essa era solo in mutande e reggiseno...

Leo abbassò automaticamente lo sguardo, quasi pentendosi di avermi aperto al porta...
Congetture.. veloci.. troppo ignobili per essere descritti... perché erano semi nudi quei 2?... perchè...
Avevo un'espressione scema... stupita e sconvolta...
-Ti avevo detto che era meglio se venivi domani... ero un po indaffarato...- disse Leo timidamente...
Indaffarato... non c'era altra spiegazione... altra via di fuga... un pensiero unico.. lì... stampato nella mia mente...
-Tutto bene? sei impallidita...- aggiunse Amanda più freddamente e menefreghista possibile...
Tutto cominciò a girare veloce... le figure si annebbiavano... i volti.. i suoni non esistevano più, erano sfocati.. imprecisi .. se avessi risposto a quelle mille domande... se gli avessi detto davvero quello che avevo intenzione di dirgli... la mia attenzione si sarebbe focalizzata su lui... su loro... e non volevo...
"Si.. Rossana... lo stavano per fare... o forse lo hanno già fatto.. è la dura e cruda verità... "
Una lacrima scese lungo la mia guancia... ancora quell'espressione che proprio non riuscivo a cancellare...

-R...Rò?- disse Leo guardandomi... sembrava mi stesse analizzando...
-Stai... piangendo? ma cosa... ti sta succedendo... è? ultimamente... fai cose.. che non hanno alcun senso... perché piangi?...-
Non risposi... non perché non volessi... ma perché non potevo.. mi sembrava quasi di essere sprovvista di labbra...
Amanda si fece avanti sorpassando Leo, mi guardò scontrosa e tuonò -Spiegami una cosa Rossy, com'è che funziona per te è? cioè illuminami... oltre a te Leonard non deve avere nessun'altra amica donna? nessuna ragazza? cos'è un pegno da pagare per essere tuoi amici?... perché.. sembra tanto una cosa sai?-
La guardai... un'altra lacrima gelida...
-Sai che sembra?... che a te piaccia il tuo migliore amico... si... sarebbe un classico da romanzi rosa... ma infondo... spiegherebbe molte cose...-
Abbassai di scatto la testa... nessuno se la sarebbe bevuta in quel momento... nessuno avrebbe creduto il contrario... se avessi cercato di contestarla il mio castello di carte sarebbe andato distrutto...
Leo mi guardò sconvolto, faceva leggermente cenno di no... quasi a non voler credere a ciò che aveva appena udito, poi abbassò lo sguardo ancora sconvolto, Amanda mi indicò con disprezzo e cominciando a ridere di gusto aggiunse -HAHAHA MA E' INCREDIBILE! oddio... ho le lacrime... fai proprio schifo come amica sai? e anche come persona.. gli hai mentito per così tanto tempo... povero il mio Leonard...-

-Sei solo una.. stronza...- dissi soffocando le parole dentro alla mia gola, guardai Leo... altre lacrime scesero lungo il volto -No Leo... non è così.. ti prego... non...-
Si voltò lentamente, e girandosi di spalle disse rivolto ad Amanda -Forza entriamo... non c'è più nulla che mi spinge a stare qui fuori...-

Un sasso pesante aveva infranto il mio mondo come fosse uno specchio.. i miei pensieri erano stati soffiati via dal vento... il dolore... mi invadeva dentro...

Corsi via.. o è meglio dire che scappai... il tempo... lo spazio... non mi importava più di nulla... correvo.. con la mente vuota... solo una frase mi era rimasta dentro: "Non c'è più nulla che mi spinge a stare qui fuori"... nulla lo spingeva più ad essere mio amico quindi...
Il solo pensiero... che forse... si stessero ancora scambiando focosi baci... che.. stessero facendo...
Altre lacrime.. quell'immagine di loro 2...

Entrai in casa, corsi in camera mia a luci spente, mio padre era ancora in negozio a riordinare, lo sentivo mentre rompeva gli scatoloni vuoti...
Mi destreggiai nell'oscurità della notte.. credetti di essere vicina al letto e cercai di sedermi... scivolai a terra seguita da un rumoroso tonfo...
Non avevo la forza di alzarmi... non avevo la voglia... ero lì.. come una disperata... che fissavo il vuoto...

Una luce fioca si accese... era Bru che scendendo veloce dal letto mi veniva incontro...
Rimase immobile a pochi passi da me... -Chi? perché.. ti senti così?-

Mi asciugai le lacrime e mi alzai dal pavimento... contando solo sulle mie forze, come sempre d'altronde... la guardai e seria risposi -Niente Bru.. non ho... nulla.. vado a farmi una doccia... non aspettarmi sveglia...-
"Bru... non capiresti... davvero"
Non cercò di fermarmi...rimase in silenzio, a fissarmi, sapeva che mentivo... purtroppo lo percepiva

L'acqua calda mi bagnava le spalle... mi sentivo così fiacca... non avevo nemmeno voglia di andare a letto... così decisi di starmene un po per conto mio... in quella pergola speciale.. che mi faceva sentire in pace con me stessa.. anche se in quel momento solo un tranquillante per tori mi avrebbe fatta sentire davvero in pace...


Ero in pigiama... lì... immobile... seduta su quel gelido pavimento in pietra... gli occhi socchiusi... che rivedevano doloranti ciò che era successo...il vento si era fatto più freddo e fastidioso.. non era piacevole come quello caldo e morbido che c'era durante il giorno, ma in ogni caso non rientravo... era una sorta di punizione divina... per essere così sciocca...
Un rumore di passi mi molestò, tornai in un nano secondo alla realtà.. quella in cui Leo non era l'antagonista... ma semplicemente un ragazzo troppo giovane per vedere dentro alle persone... non necessariamente come faceva Bru...
Era Edd... si mise immobile accanto a me... io seduta e lui in piedi.. non gli avevo guardato il volto, avevo quasi paura che alzando la testa avrei ricominciato a piangere e a lagnarmi...
-Nanerottola... anche tu da questa parti?- disse fastidioso...
"Idiota... è casa mia... dove dovrei stare?"
-Ciao...- dissi solo... avevo un tono malinconico nella voce...
Edd-Mmmh... un semplice 'Ciao'? non è da te...-
Rossy-Forse per un giorno non voglio essere in me...-

Cambiò tono di voce... divenne più serio.. e preoccupato quasi.
Edd-Qualcosa non va?-
Rossy-Ho solo perso la fiducia nell'intero genere umano...-
Edd-Non è che puoi restringere un po il campo?-
Mi alzai, e voltandogli le spalle andai all'estremità della pergola...
-Leo...- dissi solo...
Edd-Bè.. ti sei dichiarata?-
Rossy-Ma a te che importa?... sono solo.. una diciassettenne... ciò che mi riguarda... per te dovrebbe essere una rottura di palle... e il fatto che la mia vita sociale sia quasi inesistente dovrebbe solo farti annoiare ancora di più...-
Edd-Hei... non sono così stronzo...-
Rossy-Teoricamente parlando sei un uomo... quindi... di fatto sei stronzo..-
Edd-Bene... vedo che hai una buona opinione di me...-
Rossy-Io.. scusa non volevo è solo che.. sono stanca... sono stanca... di doverci sempre perdere qualcosa...-

Edd-Ma che è successo?-
Rossy-Nulla di eclatante!.. ho solo trovato Leo che stava andando a letto con quella ... insomma... con Amanda...-
Edd-Bé..-
Rossy-Bé?-
Edd- Che ti aspettavi? non ti sei fatta avanti... non.. potevi pretendere che ti aspettasse... il mondo non gira attorno a te...-
Rossy-Sei sempre bravo a tirarmi su di morale Edd...-
Edd-E' la verità... -
Rossy-Parli proprio per il cazzo...-
Edd-Hai voluto la mia opinione? dovevi farti avanti molto tempo fa...-
Rossy-Ma magari, e dico MAGARI per un attima avrei voluto essere fortunata anch'io! avere qualche... opportunità.. dettare le regole... e invece no... sono destinata ad avere una fottuta nuvola nera attaccata al culo... Prima mia madre.. e ora Leo... perdo tutta al gente a cui voglio bene... in parte ho perso pure mio padre...-
Edd-Jeck ti adora...-
Rossy-Non dico questo... è solo che... credo di essere stata una sorta di chiodo nella sua vita... un chiodo che lo ha bloccato... e non gli ha permesso di essere ciò che forse voleva essere...-
Edd-Lui voleva essere tuo padre, cioè lui VUOLE! insomma...-
Rossy-Per lui sono e sarò sempre un peso... perché la mia vita fa incredibilmente schifo?-
Edd-E' solo un brutto periodo...-
Rossy-Certo che dura da ben 17 anni....-
Edd-Sei esagerata...-
Rossy- Oh forse... è semplicemente vero... dimmi una volta, dico una! in cui sia stata felice, davvero, che abbia avuto quel brivido dentro di me.. che mi sia sentita qualcuno... che fossi... fatta per quella cosa... c'è solo il canto credo... ma per non so quale motivo non posso cantare...-
Edd-Se la vedi così Rossana, nessuno è mai stato felice...-
Rossy-Io non pretendo tanto Edward... pretendo solo.. un pò... ah mi sembra di essere una cretina ad ammetterlo, ma vorrei solo un po D'AMORE cazzo!... è una cosa naturale no? tutti dovrebbero avere qualcuno che li ama... io non ho mai avuto nessuno... perché Edd... ?-
Edd-C'è tuo padre...-
Rossy-Non contare mio padre...-
Edd-Ma perchè? lui non ti può dare quell'affetto che richiedi?-
Rossy-No..-
Edd-MA PERCHE'!?!? mi fai incazzare, sei.. ingiusta ecco...-
Rossy-Vuoi davvero sapere il perché Edd? perché lui mi ama perché DEVE amarmi.. non perché lo faccia di sua iniziativa... lo fa solo perché io ho lui e lui ha me... tutto qui... io... lo vedo... nel suo sguardo... sono dannatamente sola... è da sempre che mi sento così...ho perennemente un senso di.. come dire.. abbandono ecco... forse perché nessuno può stare con me più di qualche giorno che poi ... che ne so.. scopre che sono un'acida ragazzina cinica, troppo realista per la sua età.. e così tende a scappare....-

Edd-Perché hai questa pessima considerazione di te?
Rossy-Io... non lo sò-
Avevo una strana sensazione.. era come se per la prima volta nella mia vita mi fossi liberata di un peso che mi soffocava... lo sguardo basso, mi vergognavo troppo... non avevo mai detto a nessuno cosa volevo veramente... e non capivo perchè avessi scelto proprio Edd per sfogarmi, visto che era amico di mio padre...
-Ti prego... dimentica tutto quello che ti ho detto...- dissi con un nodo in gola -Non voglio che mio padre sappia cosa penso di lui... e non deve scoprire che mi sento così sola... se lo sapesse molto probabilmente ne starebbe malissimo, e penserebbe di aver sbagliato tutto con me... e davvero Edd, ti prego... non glielo dire... non voglio dargli anche questa delusione... lui non se la merita-
Cadde una lacrima... una delle tante... scivolò lungo il volto freddo, veloce, lasciando una scia bagnata che a contatto con l'aria si asciugava, lasciandomi la pelle secca.
Mi sentivo nuda... era come se mi fossi strappata di dosso una corazza che mi proteggeva da ogni urto... in quel momento ero fragile quanto un bambino di 7 anni...
Un passo dopo l'altro sentì Edward venirmi incontro, veloce, deciso, sicuro, mi prese dalle spalle e mi spinse verso di lui, trattenni il respiro...

-Non hai ragione di sentirti sola... da oggi in poi per te ci sarò io...- disse in un sussurrò, la sua voce era talmente soave che venne trasportata via dal vento...

-Non hai più ragione di versare lacrime inutili... non ti voglio vedere soffrire piccola Rossana-
Il respiro...pian piano andava a mancare... il cuore batteva agitato... non capivo perché.. ma la dolorosissima ferita procuratami da Leo, grazie ad Edd, stava divenendo un piccolo taglio, uno di quelli che non noti nemmeno...


Per quanto melenso e apparentemente inutile quel gesto cambiò la mia vita per sempre...

...non so se in meglio o in peggio però...