The Return Incidents, Topic di Scrittura

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nith85
view post Posted on 29/3/2010, 16:17 by: nith85
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Baby child

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Il paese dei Balocchi

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(In camera sua, scrive i suoi pensieri a margine del suo libro)

Stanotte ho saputo che c'eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d'un tratto, in quel buio, s'è acceso un lampo di certezza: sì, c'eri. È stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata. Mi si è fermato il cuore. E quando ha ripreso a battere con tonfi sordi, cannonate di sbalordimento, mi sono accorta di precipitare in un pozzo dove tutto era incerto e terrorizzante. Ora eccomi qui chiusa a chiave dentro una paura che mi bagna il volto, i capelli, i pensieri. E in essa mi perdo. Cerca di capire: non è paura degli altri. Io non mi curo degli altri. Non è paura di Dio. Io non credo in Dio. Non è paura del dolore. Io non temo il dolore. È paura di te, del caso che ti ha strappato al nulla, per agganciarti al mio ventre. Non sono mai stata pronta ad accoglierti, anche se ti ho molto aspettato. [Cit.]


Non ho mai pensato che tutto questo potesse realmente accadere. Ho sempre creduto che tutto in me fosse privo di vita: il mio cuore non batte, i miei polmoni non hanno bisogno di aria.. tutto morto. Eppure è successo, una nuova vita è nata in me e, sebbene fosse la cosa che più desideravo al mondo, essere madre e sentirmi per la prima volta molto simile ad un umano, non posso fare a meno di pesare che forse, in questa circostanza, sarebbe stato meglio se non fosse mai accaduto. Non si tratta semplicemente di non sapere chi sia il padre, questo è solo uno dei tanti problemi che questa gravidanza mi pone e forse l’unico che riuscirò a risolvere. In qualunque caso, di chiunque sia questa povera creatura innocente, qualcuno ne soffrirà e la colpa di tutto questo è solo mia, nonostante le cose si facciano in due, sono perfettamente consapevole che non mi sarei dovuta concedere ne a Darius ne tantomeno ad Evren. Sono stata una stupida a pensare che così facendo avrei potuto riprendere in mano la mia vita e diventare il vampiro che tutti han sempre creduto io fossi predestinata ad essere. Ci ho sperato anche io, perché il quel caso avrei smesso di soffrire per sentimenti che vampiri, degni di esser chiamati così, è logico non possano provare. E invece no, io ho capito cosa volesse dire amare sul serio e quando un vampiro ama, non può dimenticare di averlo fatto, adesso ne sono consapevole più che mai. Non mi lascerò più manipolare dalle situazioni, sarò io a prendere le decisioni per me e per questa creatura frutto di un amore che non esiste.
Abbasso lo sguardo sul mio ventre lasciando cadere la penna sulle pagine ingiallite del libro. Quando non sono vestita si riesce appena a notare una piccola rotondità sulla parte inferiore dell’addome. Non ho idea di come funzioni la questione del tempo sull’isola, ma a giudicare dalle dimensioni sono portata a credere che Elbereth ha ragione, è figlio di Darius.. non posso scriverlo sul libro e rischiare che un giorno qualcuno possa impossessarsene e possa portare questo segreto alla luce e, del resto, ancora non ne ho avuto la certezza. Porto una mano su quella pallina microscopica, che solo chi mi conosce bene noterebbe, e riprendo a scrivere i miei pensieri..
Ho avuto una famiglia un tempo, so cosa vuol dire ricevere l’affetto di entrambi i genitori, purtroppo però non è finita molto bene. Poi sono arrivata qui ed ho cercato di crearmene un’altra di famiglia, mi sono circondata di persone delle quali mi fidavo profondamente e che una ad una mi hanno abbandonata.. avevo bisogno di sentirmi parte di un qualcosa, avevo bisogno di un rifugio grazie nel quale sarei potuta sfuggire al mondo. Un mondo che non ha mai compreso, che non ha mai accettato la mia diversità anche se in quel mondo ci sono altre persone come me, che si nascondono, che si rivelano e ognuna di esse cerca di ritagliarsi un posto in un ambiente che le rifiuta.. e ognuna di esse si ritrova puntualmente sola a dover combattere da sola le proprie battaglie. Credo che sia esattamente questo il mio scopo adesso, combattere la mia battaglia e cercare di offrire a mio figlio, una vita (se di vita di può parlare) migliore di quella che ho avuto io. E se per fare questo avrò bisogno di ricorrere ad una menzogna, beh lo farò perché non credo di avere molte altre alternative. Lo farò per lui, perché non sia costretto a sopportare il peso di un macigno che invece devo portare solo io senza lasciare che nessuno mi allevi da quel peso. L’unica cosa che mi importa è il bene di questa creatura ed ogni mia azione sarà dettata da questo pensiero. Non posso più farmi tormentare dal passato, tutti meritano la possibilità di essere felici ed io non sono nessuno per impedire che ciò avvenga.
Quando sono arrivata in questo luogo ancora non conoscevo il mio scopo, credevo di aver trovato la salvezza, lontana da mio padre e da tutto quello che rappresentava.. e invece il passato mi è ripiombato addosso senza che nemmeno ne me rendessi conto.
Ma adesso è tutto più chiaro piccolo mio, sei tu la mia salvezza, sei tu la mia redenzione, sei tu la mia speranza e la mia gioia. Non permetterò a niente e a nessuno di separarci e di metterci l’uno contro l’altra.
Lascio ricadere nuovamente la penna sulle pagine del libro aperto, una lacrima cremisi, mi solca il viso e non faccio in tempo a raccoglierla che questa si posa delicata, come una carezza, sul mio ventre nudo. Andrò avanti cercando di non ricordare quello che eravamo, smetterò di frequentare i posti che mi ricordano del nostro amore, farò finta di niente.. finta che sia tutto normale, che niente sia mai esistito fra noi due.. fingerò. E il senso di vuoto mi attanaglia, mi ricorda quanto io sia delusa, da te.. da me.. da quello che non siamo stati in grado di portare avanti. Abbiamo permesso ad altri di intromettersi fra di noi ed ora è tutto rotto, tutto si è spezzato. Ed è proprio così, il mio cuore sembra essere esploso all’interno del mio petto, ho provato a tentare di perdonarti per avermi abbandonata alla deriva di me stessa.. ma tu non hai colpe. Hai trovato la tua strada ed io ora non posso far altro che proseguire per la mia, con il mio bambino.
Ho imparato una cosa, in ogni caso, la gelosia.. distrugge tutto e lascia il niente. Ho provato a riprenderti, Darius.. ma non ho fatto altro che allontanarti sempre di più da me. Ho perfino distrutto l’amicizia con Arlinn.. e solo per appagare il mio desiderio di sentirmi alla tua altezza. Solo perché speravo di non dover pentirmi di essere una vampira senza scrupoli.. la vampira della quale ti sei innamorato. Ma io non sono più la stessa ormai.. e ti ho perso. Riprendo la penna e torno a scrivere delle righe a bordo pagina..
E’ inutile continuare a tormentarsi per qualcosa che molto probabilmente non sarebbe mai dovuto esistere. Ho già pagato abbastanza le mie colpe perdendo Darius.. Arlinn.. ora è arrivato il momento di guardare avanti. So che molte altre persone mi saranno vicine durante questo percorso con te, bambino mio.. ma saremo soli ad affrontare la nostra vita. Potrai contare per sempre su di me, e se un giorno mi chiederai il perché di molte cose.. spero che capirai che l’ho fatto per il bene di tutti.. e non per esigenza personale perché per me sarebbe molto più semplice dire la verità.
Saremo soli, noi due, nella nostra stanza.. ti aiuterò a crescere, a muovere i primi passi.. le prime paroline. Non so se ne sarò in grado ma fare la mamma credo sia una cosa istintiva. Mi sembrerà tutto normale quando finalmente potrò stringerti fra le mie braccia.. e poi amarti come non ho mai amato nessuno prima. Non sei ancora nato e rappresenti già la cosa più importante che ho.. cercherò di stare attenta a non sbagliare perché non voglio che i miei errori si ripercuotano su di te e sulla tua vita. Vivi in me ed io vivo di te..
Poso la penna accanto al libro e poi lo richiudo delicatamente. Nessuno leggerà mai queste pagine a parte te mia cara Catherine. Sai pensavo che se si trattasse di una bambina la chiamerei proprio come te e come tua figlia sperando che abbia una sorte migliore. Anche mia madre si chiamava così.. ed era bellissima. So che potrebbe sembrare strano dare il nome di una persona che non c’è più ad una che sta per nascere.. ma in questo modo sentirò la sua presenza sempre al mio fianco.. continuerà a vivere in lei e la proteggerà.
Adesso continua a dormire mia piccola stella.. vivi protetto nel mio ventre.. e sogna perché sognare ci aiuta a sentirci vivi.. come mai saremo purtroppo. Abbi il coraggio di lottare per quello che vuoi, di esprimere i tuoi sentimenti, non aver paura di provarne.. sono la cosa più bella che possa esistere. Innamorati e non essere egoista.. datti con tutto te stesso se ritieni che sia la persona giusta da amare. Credi sempre in te stessa e nelle tue capacità perché nessuno ti dovrà mai dire come devi essere e come dovrai comportarti.. sii libero.. libero di fare quello che credi badando a non ferire le persone a cui tieni.. perché potresti perderle e soffrire terribilmente per la loro assenza. E.. capiscimi piccolo mio, son solo una vecchia vampira, sola e innamorata dell’amore che ha avuto la fortuna di ricevere il dono più grande che la *vita* avrebbe mai potuto concederle..

Dulcinea



*Oriana Fallaci da "Lettera a un bambino mai nato"
 
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1701 replies since 26/1/2009, 01:11   41233 views
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