The Return Incidents, Topic di Scrittura

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°Magggg°
view post Posted on 3/4/2010, 18:29 by: °Magggg°




Mia piccola Erordia…
Non puoi immaginare, quanto per me scriverti ognuna di queste parole sia difficile… non credo… tu possa comprendere quanto dolore accompagna questo momento, in cui osservo la stanza vuota ripensando a tutti i momenti che abbiamo passato qui.
Tra poco tornerai, come ogni giorno quasi al calar del sole, e orgogliosa come sempre mi mostrerai ognuno dei tuoi progressi, e io non potrò far altro che essere orgogliosa di te, nel vederti diventare sempre più simile a ciò che ho sempre desiderato tu potessi diventare, sempre più vicina a quella perfezione che è così rara da trovarsi in una creatura ma a cui tu sei così prossima da non accorgertene nemmeno.
Erano anni… decenni infiniti che attendevo di poter avere un erede femmina, splendida come lo sei tu e mai avrei immaginato che sarei riuscita a dar la vita ad una così meravigliosa creatura.
Sai Erordia, ci sono così tante cose che non conosci, di quel mondo da cui io provengo e che vorrei un giorno mostrarti... Vorrei poterti mostrare quel mondo che un giorno ti apparterrà, come naturale eredità del Casato da cui provieni. Perché si dopotutto ti abbiam tanto parlato di quell’essere che è tuo padre, ma in fondo sai così poco di quella che dovrebbe essere la tua naturale inclinazione, della tua appartenenza...
Avrai tutto il tempo di imparare ogni cosa, tutto ciò che non conosci e che ti è stato tenuto nascosto sino ad ora, tutto ciò che non sei ancora pronta a conoscere. Ogni cosa a suo tempo si dice e ora è venuto il tempo che sia io a muovermi, per riprendere ciò che mi appartiene, ciò che apparterrà anche a te.
E ora, come prima cosa, vorrei essere in grado di riprendermi il mio onore, e il mio orgoglio. Sono... caratteristiche, principi che crescendo imparerai a fare tuoi, che imparerai a considerare importanti almeno quanto avrei dovuto considerarli importanti io...
Immagino la confusione nel tuo sguardo mentre leggi queste righe, e se ti stai chiedendo il motivo per cui ti ho scritto tutto ciò è solo per darti una spicciola giustificazione del mio gesto.
Quando uscirai dalla tua stanza arriverai in sala, non mi troverai li come ogni mattina Erordia. E so bene che non è corretto da parte mia avvisarti in questo modo della mia partenza, tramite poche righe scritte che troverai solo quando sarà troppo tardi perché tu possa opporti in qualche modo alla mia decisione.
Sono una codarda Erordia, ed è bene che la stima che hai di tua madre tu possa rivolgerla altrove perché sono più che certa di non meritare affatto alcuno degli sguardi pieni di ammirazione che mi rivolgi. Poiché forse non ora, ma quando crescerai saprai attribuire al mio gesto e al mio comportamento lo stesso appellativo che ho usato io.
È vigliaccheria, imparerai a chiamarla così, perché si, non c’è nulla di onorevole nel comportamento di una madre che non è un grado di guardare negli occhi la propria figlia per dirle che per un tempo indeterminato non sarà più al suo fianco.
Ho avuto paura, e per quanto me ne vergogni, non voglio mentirti più di quanto non abbia già fatto. Ho avuto paura perché non sono stata in grado di sopportare quale sarebbe stato il tuo sguardo, quali sarebbero stati i tuoi pensieri nel sapere che tua madre ha deciso di separarsi da te solo per una pecca di orgoglio. Solo per riuscire ad apparire migliore ai propri occhi.
Sono una persona debole Erordia, e ora come ora non credo sarei nemmeno in grado di seguirti o di insegnarti qualcosa senza avere la consapevolezza di non essere nella posizione di insegnarti alcunché, poiché sono abbastanza mediocre da sporcare quella perfezione che vorrei tu potessi raggiungere.
Ma non ti ho abbandonata Erordia, non pensarlo… non pensarlo mai. Non ti ho abbandonata e mai sarei in grado di mettere nulla davanti a te... E se me ne sono andata è solo per poter diventare una persona migliore, è solo per poter dar prova a me stessa che posso davvero essere all’altezza delle persone che ho accanto, di quelle persone che mi considerano meglio di quanto io in realtà non sia.
Sai Erordia... Ciò che mi è stato insegnato è che ogni legame rende più debole. Perché ogni legame è dipendenza, e dipendere da qualcuno significa semplicemente ammettere di non poter badare a se stessi. Ho pensato a lungo a queste cose in questo periodo, e sono cose a cui non voglio credere. Dopotutto dipendo dalla tua esistenza forse più di quanto non dovresti dipendere tu dalla mia. E se ammettere questo significa ammettere una mia debolezza sono disposta a farlo, poiché nulla mi rende più debole che il pensare a te. E sai, non è una cosa brutta.
È un sentimento, una sensazione colma di una dolcezza che credevo non si potesse provare, che credevo, io, non sarei riuscita a provare. E se anche tutto ciò mi rende forse debole, è qualcosa a cui non rinuncerei nemmeno a costo della mia stessa vita.
Lo sai vero... quali sono le sole debolezze di tua mamma? Beh, voglio solo essere in grado di dimostrare a me stessa, e a quelle persone che reputo importanti, che non è certo il dipendere da voi che mi rende una persona peggiore di quanto non ero. O semplicemente più debole.
Perché vorrei davvero essere speciale ai vostri occhi e... vorrei solo potermi sentire davvero degna di voi.
È una prova, per me questa volta, per nessun’altro...
E se non riesci a capirmi, se sei arrabbiata, se ti sembra un gesto inutile, o stupido, allora sei libera di odiarmi.
Sei libera di odiarmi con tutta te stessa, sei libera di arrabbiarti e di rinnegare persino il legame che hai con me.
Odiami pure perché ti ho promesso che mai ti avrei lasciata sola. Ma non pensare mai che abbia messo qualcosa davanti a te.
Siete tutta la mia vita dopotutto, e questo non cambierà mai, che tu possa crederci o no.
Ma non piangere Erordia, perché non merito la tua tristezza, e nessuna delle tue lacrime. Forse merito la tua delusione, questo si... Ma tieni sempre a mente, che ogni mio passo l’ho fatto per voi.
Sai, non sono abituata a promettere nulla che io non sia certa di poter mantenere, ma solo per questa volta credo di poter fare un’eccezione, e non perché io mi senta libera di prometterti cose che non posso mantenere, solo perché sono sicura che se lo prometto a te, sono doppiamente obbligata a mantenere quanto detto.
Tornerò Erordia, tornerò e allora sarai libera di dirmi tutto ciò che pensi della mia scelta, tutto ciò che pensi di quella donna che il fato ti ha dato come madre.
Per ora... sai che ti lascio alle cure migliori che potresti ricevere, poiché non ho alcun dubbio che riceverai sempre e comunque quanto, e più di quanto tu possa necessitare.
Tieni sempre la testa alta... non potrei essere più orgogliosa di te, di quanto non sia...

Ti amo Erordia, più della mia stessa esistenza, e onore… e vita…

Blaenil


 
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