The Return MEMORIES

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Lithea
view post Posted on 5/2/2010, 12:05 by: Lithea
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*_* io e lara ci stiamo dando alle chattate mattutine, oggi godetevi l'incontro tra Oneerya e Nebula che, nel suo vagare, è approdata senza saperlo a PoG.

<_Nebula_> <vi sono entità che sono nate per vivere a contatto con quanto di estetico e profondo la natura offre al creato. Vi sono talune che, diversamente, ne fanno parte pur essendo del tutto opposte a un qualunque termine che possa sfociare ad un accostamento con il termine *natura*. La bianca ed evanescente figura che, lentamente, avanza ancora per la foresta avvolta in sontuose candide vesti, non può certo affermare di essere a conoscenza di appartenere a una qualsivoglia categoria. Onestamente parlando dubita, all’attuale, addirittura di esistere. Angosciante pensiero. Poiché può pensare. Ma alcun raffronto con la realtà trova tutto ciò poiché, effettivamente, nessuno ha incrociato dacchè ha aperto gli occhi al mondo. I lunghicapelli bianchi aleggiano nell’aria, sciolti e liberi paiono quasi galleggiare nell’atmosfera del primo mattino, talmente fini da sembrare trasparenti. Benchè quello, l’esser trasparenti, è certamente più visibile sulla figura della donna, tanto che l’orlo della lunga veste sfuma fino a sparire completamente nell’erba che non viene minimamente mossa al suo passaggio. Il resto del corpo è, si visibile, eppure è effimera..proprio come una nuvola, o un sogno attardato oltre l‘alba. Si ferma, la bianca dama, osservando quanto la circonda. Un’esplosione di colori e vita che può solo sfiorare, che non riesce a raggiungere. Pare affranta da tutto ciò e congiunge le mani al grembo, chinando il volto>

<o_oneerya_> <poco distante l'eterea creatura c'è un laghetto di acqua tiepida. inginocchiata sulla riva si trova un'elfa bionda con un enorme cesta di panni color pastello al fianco. strofina con scarsa energia una maglietta rosa shocking, sicuramente di lapin, e canta ad alta voce mentre il coniglietto che ha sulla testa tenta di mantenere l'equilibrio aggrappandosi alla complicata acconciatura elfica> La bella lavanderinaaaa che lava i fazzoleeeeetti per i coniglieeeeeeetti di no retuuuuuuurn..

<_Nebula_> <rialza il volto, poiché al di là dei colori che invadono la mente della donna, anche una musica -Una Voce, si corregge lei pur non sapendo da cosa derivi questa convinzione- la distoglie dall’ennesimo momento di sconforto in cui pare precipitata senza alcuna possibilità d’uscita. Una voce, quindi, è ciò che sente. Qualcosa dentro di lei le suggerisce che ha trovato quanto da tempo agognato. Una luce bianca, una sfumatura vermiglia che rende affascinante l’osservarla anche sol da lontano ma da cui, inevitabilmente, si sente attratta. Porta entrambe le mani alla veste, racchiudendo tra le dita affusolate esigui lembi di tessuto, come volesse evitare intralcio nel suo cammino nonostante sia palese che, nel mondo materiale, ella non può scalfire né esser scalfita. Nasce una flebile speranza, esitante, come un piccolo uccellino sotto l’inclemente prima neve di dicembre. Poetico quasi. E al laghetto la donna si avvicina, guardando oltre i colori che seguitano a danzarle davanti agli occhi incolori. Al centro di questi, si staglia una figura - una donna, questo la mente le suggerisce- una visione per lei, così prepotentemente forte nella sua vitalità da commuoverla quasi. Accenna qualche altro passo, si ferma a pochi metri da lei, osservandola. Invidiando, forse, qualcosa di cui non sa nemmeno di sentir la mancanza>

<o_oneerya_> <tutta presa dal suo compito di lavandaia sulle prime non si accorge dell'avvicinarsi di nebula. è costretta a distogliere lo sguardo dal suo ingrato lavoro quando Bunny, spaventato dall'inconsistente presenza, perde l'equilibrio e cade nel laghetto con un piccolo tonfo> Bunny! Quante volte ti ho detto che è vietato tuffarsi di testa se non c'è il bagnino? <recupera il coniglietto inzuppato e compiendo quel gesto finalmente incrocia la vista di Nebula> Buongiorno...uhm...signorina...avete fame? <eh? o_O?>

<_Nebula_> <al cadere del piccolo animale all’interno del laghetto la donna si era limitata ad inclinare leggermente la testa, seguendo il movimento del coniglietto con lo sguardo benché questo appaia cieco e privo d’espressione. Alza le bianche sopracciglia al dire della ragazza. Bunny, forse è il nome dell’animale. Se lei gli ha dato un nome, significa che quella pallina di pelo bianca, ora completamente spolta d’acqua come viene ripescata, per la ragazza bionda ha una qualche importanza. Era questo il suo pensiero poi il fulcro dei suoi pensieri pare incrociare lo sguardo col proprio. La sta guardando? Può realmente vederla? Lo smarrimento in merito è tale che porta solo una mano ad altezza del cuore come se ne fosse stata colpita. Appena corrucciata, non comprendendo e, quindi, guardandosi attorno come alla ricerca di un altro colore a cui l’elfa potesse rivolgere la sua attenzione. Ma non vi è nessuno, eccetto loro due e il coniglio. Ragion per cui le labbra accennano un timido sorriso ai lati, nel riportare dritto il viso. Non riesce, però, ad aprire la bocca per parlare. In effetti non ha la cognizione di come comunicare. Pare sospirare, troppe cose sono state dimenticate..>

<o_oneerya_> <guarda Nebula in attesa di una risposta, mentre con una maglietta asciutta strofina il pelo di Bunny> Scusa, non volevo essere indiscreta...è che sei...trasparente...<muove appena le orecchie, infilando il coniglio nella cesta dei panni> Va bene la linea, ma digiunare fino quasi a sparire non è affatto una sana abitudine, sai? <muove l'indice sentenzioso con fare vagamente di rimprovero>

<_Nebula_> <pur avendo una loro logica, poiché può percepire logica in esse, le parole che l’elfa proferisce non riescono ad essere pienamente afferrate dalla dama. Porta un ulteriore ragionamento, qualcosa che non aveva valutato perché non sapeva di doverlo valutare. Nutrirsi. Lei..si nutre? Si avvicina alla ragazza, attratta ora come non mai dalla sua presenza. E’ la prima persona che vede, che la riconosce come un individuo esistente. E il bisogno di aver conferma d’esistere, di proseguire a poterlo sperare, è fortissimo, ammaliante. Le giunge a pochi passi, chinandosi poi come a inginocchiarsi e mattersi seduta di fronte ad Oneerya. La veste si spande tutt’attorno, come la corolla di una candida rosa, ma nuovamente nessun elemento materiale viene anche sol sfiorato> *..potete..vedermi?* <come musica quelle parole pongono fine al silenzio della dama. Le labbra di lei non si sono mosse, una nota ultraterrena e vagamente echeggiante è quella voce di cui la stessa Nebula pare sorprendersi per poi sorridere nuovamente. E’ riuscita a parlare, nel mondo in cui una forma psichica può comunicare. E non sapendo come compierlo, è per lei stupendo il poter accertarsi di esser stata lei a formulare la domanda proseguendo a parlare> *..credo..di aver perduto la strada..temevo..di esser sola..*

<o_oneerya_> <anche Bunny fa capolino dalla cesta per osservare quell'entità tanto evanescente davanti a loro, mentre Oneerya sbatte le palpebre un paio di volte come se stesse riflettendo sulla risposta da dare> Sì che ti vedo...un pò pallidina, a dire la verità, ma dicono che sia un pregio avere la pelle chiara...<quasi improvvisamente fissa lo sguardo sul ventre di Nebula, poi sul viso, passando da uno all'altro tre o quattro volte> sei una ventriloqua! <sorride, emozionata come una bambina> Tranquilla, anche a me capita spesso di perdermi...se vuoi ti aiuto io a cercare il tuo circo <...> , conosco tutte le strade in cui si possa smarrirsi, quindi prima o poi ci smarriremo in quella giusta...<non fa una piega...>

<_Nebula_> <con la memoria che ha Nebula il problema, a dire il vero, è che potrebbe realmente credere che il luogo in cui debba stare sia questo..*circo*, non sa cos’è..forse è davvero dove deve stare. Per questo l’espressione, per quanto possa essere espressiva in questo momento, ha una forte similitudine con qualcosa chiamato..gratitudine. I colori che continua a vedere attorno alla ragazza sono così..piacevoli, ora che sorride pare che al vermiglio si mescolino piccoli bagliori viola che vivacizzano il bianco su cui posano quelle sfumature> *..ve ne sarei..estremamente grata* <che Nebula non sappia quel che dice è evidente, perché solo una creatura priva di memoria e di cognizione potrebbe ringraziare l’elfa dopo essersi sentita dare del fenomeno da circo a cui andrebbe riportata. Tant’è che il sorriso benevolo della dama non viene inficiato. Congiunge le mani al grembo, aggraziata con un che di solenne in quell’evanescenza che porta i capelli a volteggiarle attorno> *..se sapete..da dove vengo..conoscete anche..chi sono?* <una ventriloqua! Non sa che sia ma le crede>

<o_oneerya_> <sorride, sollevando quella minuscola palla di pelo candido che è Bunny all'altezza del viso di Nebula, e lui allunga la testolina per annusarla incuriosito> Te l'ho detto, sei una ventriloqua...perchè sei qua...se fossi stata là <indica l'altra riva del lago> saresti stata una ventrilola! <annuisce, come se fosse ovvio, poi torna a guardarla> E comunque, nella vita non importa tanto da dove veniamo, quanto dove andiamo...<piega la testa di lato, riflettendo (!) un attimo> Io lo so dove vado, vado in farmacia...e tu torni al tuo circo...direi che siamo pronte per partire, non trovi?


<_Nebula_> <in questo caso -e anche a ragione direi- la logica le sfugge riguardo la vetrilola. Non ha colto la differenza, tant’è che guarda l’altra parte e, nuovamente, corruga la fronte. Questa volta pare perplessa, tuttavia all’avvicinarsi al proprio volto della testolina di bunny, ovviamente viene istintivo per Nebula allungare, non senza un po’ d’esitazione poiché sa che non riuscirà a toccarlo, le dita della mano sinistra come volesse carezzargli la testolina. Nuove parole si spandono nell‘aria, musicali e armoniose. La prospettiva di aver nel proprio cammino una compagna che par sapere dove debba dirigersi..la conforta rimandandole per la prima volta un cenno di curiosità che differisce dalle sfumature finora provate, tanto che gli occhi bianchi paiono più luminosi> *..se non è per voi disturbo..apprezzo la vostra cortesia..* <guarda l’elfa, nel mentre che parla, che nemmeno si rende conto -inizialmente- di aver portato le dita a sfiorare realmente il coniglietto> *..vago da così tanto..non desidero altro che tornare dove devo essere..* <che non è il circo, ma ella non lo contempla. Notiamo che, effettivamente, gli occhi sono più luminosi..definiti..come avessero realmente preso sostanza? Una strana sensazione, come di appagamento, le riempie la mente dopo averle percorso l’intera lunghezza del braccio a partire dai polpastrelli con cui, sorprendendosene, sta realmente accarezzando il coniglio. Toglie la mano dall’animale (bunny: @_@) osservandola, ancora più perplessa, strofinando tra loro i polpastrelli delle dita. La sua figura è ancora evanescente, eppure pare che la mano e il viso abbiano preso un filino più sostanza>

<o_oneerya_> <sono cambiamenti troppo delicati perchè Oneerya possa coglierli appieno...nota soltanto l'espressione appena sorpresa della sua interlocutrice, posandosi Bunny in grembo> Poverino è stanco...dev'essersi spaventato quando è caduto in acqua...<lo accarezza appena, lui sta buono buono tutto acciambellato, come se fosse davvero stanchissimo> Nessun disturbo, anzi...non c'è mai nessuno che mi faccia compagnia...< si stringe nelle spalle, senza perdere comunque il sorriso> Vengo volentieri con te, bella ventriloqua senza nome...<si alza e le tende una mano per aiutarla a fare altrettanto>

<_Nebula_> <il sorriso della dama si fa appena più offuscato quando l’elfa la nomina come ventriloqua senza nome. Può esser piacevole esser reputata bella, si..è qualcosa che la colma di piacere a cui, però, dà fondo una sensazione di incertezza e oblio nel non riuscire a rammentare niente di sé. Prima di fare qualunque altro gesto si guarda ancora una volta la mano, girandola per scrutarne tanto il palmo quanto il dorso. La sente..differente. Non capisce come, tuttavia è esitazione che dura poco poiché nel nulla compiere mai si potrà progredire. Torna a dare attenzione all’elfa, posando la mano affusolata su quella di lei, accettando quindi il suo sostegno dell’alzarsi. Un che di quasi simbolico, cui però fa eco un ulteriore avvenimento. Poiché compiuto quel gesto, e rialzatasi da terra, può osservare i colori che attorniano la ragazza filtrare attraverso le proprie mani, colori che paiono invaderle il corpo, riempire quella vacua evanescenza. Bianco, vermiglio e viola..i colori che le permettono di sentire finalmente il calore della pelle di Oneerya. Che le permettono di provare, toccare, sentire..emozioni materiali. I capelli si adagiano con un’elegante fruscìo lungo la figura, come finalmente la forza di gravità avesse ritrovato la creatura e l’abbia legata alle sue leggi fisiche. Rilascia la mano, ora che è in piedi, sentendosi cambiata. Sempre bianca ella resta, tuttavia quel che prima era trasparente..ora è semplicemente..trasmutato nel mondo fisico. Ora..sente fresco sulla pelle, sente l’aria e il suo abbraccio. Non una sensazione spiacevole, non sente freddo. Può respirare, ora. Può sentire, nel proprio petto..battere un cuore. E lì posa la mano. Un prodigio, ai suoi occhi, compiutasi grazie alla sua compagna> *..vi ringrazio*

<o_oneerya_> <osserva la 'concretizzazione di nebula' quasi a bocca aperta, stentando quasi a credere ai suoi occhi. un piccolo capogiro le fa quasi perdere l'equilibrio, ma lo attribuisce alla sorpresa per il prodigio che si è compiuto di fronte a lei> Hai preso un pò di colore, eh? L'ho sempre detto io e che l'acqua di lago fa bene...non devi ringraziarmi, è merito della natura...<le sorride, uno dei suoi sorridi candidi ed ingenui> Sai...credo che dovremmo trovare un nome...come ti piacerebbe chiamarti? Io ne ho tre...tu scegli tutti quelli che vuoi, è il bello dei nomi...<ah sì? °°>

<_Nebula_> <non ci salteremo mai fuori, ora Nebula si convincerà davvero che quanto è avvenuto è merito del laghetto. Anche se, tra quanto avvertito quando ha toccato il coniglio..e quanto è avvenuto quando ha posato la mano su quella di Oneerya..ché, le dà da pensare se non altro. Vi vede un nesso. Quelle sensazioni provate, e che scorrono ancora nel corpo diafano, sono state..liberatorie. Non sa poi come..ma con estrema sicurezza pare menzionare i nomi di lei> ..Oneerya..Marianna..e Uendi..<porta le dita a sfiorarsi la tempia. Non sa quel che ha menzionato, ma è cosciente di aver detto qualcosa di corretto. Sente che questi sono i nomi che l’elfa le ha menzionato. E’ fortunata, questo riflette, ne ha ben tre. E il suo quale sarà? Notiamo che, questa volta, per parlare usa la voce? Niente più eco o sensazione ultraterrena. E’ una voce, si musicale, si dolce, ma assolutamente mortale..come quella di ogni vampiro psichico che si rispetti, possiede in sé quella cadenza ammaliante della sua razza> Siete fortunata..io..<scuote appena la testa, riportando le mani a congiungersi tra loro> ..non ricordo..il mio nome..

<o_oneerya_> <sorride, muovendo le orecchie tutta allegra> Ma...è meraviglioso...hai indovinato i miei nomi! Di solito se li dimenticano tutti...<raccoglie Bunny da terra e se lo rimette sulla testa, senza smettere di sorridere alla sua nuova (.pecchè) amica> E' bella la tua voce vera, ancora meglio di quella della pancia...in fondo non tutte le cose che escono dalla pancia sono proprio belle...<fa un gesto con la mano, come a scacciare quel pensiero, e guarda attentamente Nebula negli occhi> Se non te lo ricordi, te lo trovo io un nome...<continua a studiarla, come se potesse leggerglielo in fronte> quando sei arrivata sembravi il vapore dell'acqua...e se ti chiamassi Nebbiola? <sorride, sembra soddisfatta> Ventriloqua non mi sembra che suoni molto bene, soprattutto e te lo abbreviano e diventa Ventry, che sembra il numero prima del ventruno...<si sta perdendo...fermatela>


..E ci siamo fermate davvero XD..



Edited by MedeAthena - 5/2/2010, 14:06
 
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