| <_Cassiel_> [Sarà calata la notte, sull’isola di Return. Ma la pioggia di quest’oggi si è accompagnata al progressivo acuirsi di una sensazione che il fatato riconoscerebbe tra milioni. D’altronde, la sua schiena ne porta marchio indelebile e determinati legami, per quanto distorti essi siano, sono innegabili..anche a PoG. Forse, soprattutto a PoG. Non a caso il fatato è più sul chi va là rispetto ai giorni precedenti, in cui comunque era percepibile la sua preoccupazione dal perpetuo e serrato controllo tra il Castello e i confini tra i due lati dell’isola. Ma oggi..non ha avuto bisogno di percorrere i confini. Perché sa di quanto il seme del Male sia penetrato in visita nel Castello ove è custodita l’attuale mira della Regina e della sua Master. Quantoha compiuto..ha in sé il rigore e la preparazione -tanto mentale quanto fisica- del combattente cosciente di esser a ridosso del confronto con l’ennesima battaglia, deciso a non sottovalutarla. E’ nella sua stanza, a cui ha rinnovato Santuario Consacrato per tutelarvi le creature che vi si trovano all’interno. Non per sé, dunque. Ma per l’innocente bambina che, ora, pare irrequieta nella culla, come presagisse qualcosa..ed Eldunari..che lo sta aiutando a curarla. Certo che loro non possano esser toccate, in un luogo santificato come questo, è per gli altri abitanti che ora deve esser volto il suo operato...e non è caso che il simbolo runico dell’equilibrio riluce alla luce delle candele che illuminano la stanza. Non dice ancora una parola, ovviamente, ma un ultima preghiera dedicata alla bambina la compie, in piedi vicino alla culla]
<_Lilith_> <e fanno bene ad essere irrequieti, perchè c'è una Regina ben conosciuta al fatato che si sta avvicinando alla stanza. indossa come al solito il mantello, per coprire lo scempio che le si è aperto sulla schiena e che peggiora ad ogni passo che compie verso l'aura di Cassiel, e forse non solo per quello. Gelida e compita come al solito, il suo volto non lascia trapelare nessuna emozione, nemmeno quando si para davanti alla porta, in attesa. sa che la sua aura la annuncerà ben più di un semplice bussare>
<_Cassiel_> [Fortuna che Cassiel è campione a esser imperturbabile, ma per quanto il viso possa divenire una maschera di marmo tanto da rasentare la completa inespressività , è però vero che è impossibile non notare quanto il corpo sia più teso, i gesti meno fluidi (soprattutto dovuto agli squarci alla schiena che sanguinano, anche se meno a Pog, ma con Lilith in avvicinamento si allargano e perdono più sangue) . Sfiora con le dita il viso della bambina, ancora con gli occhi chiusi e che è grande quanto una bambina nata settimina, impartendo un’illusione di serenità a quell’innocente. Si volge leggermente verso Eldunari col viso, prendendo tempo prima di dar quella risposta che è certezza solo per osservarne la preoccupazione dipinta sul viso. Non può mentire, e non è comunque sua intenzione nemmeno valutarlo] Lilith è giunta al Castello Eldunari..[una constatazione fredda, distaccata come può essere un bollettino di guerra condiviso con il proprio superiore. Si gira poi verso la porta, potendo quasi delineare nella mente l’immagine di colei che sente oltre quel limite] ..restate nella stanza..e andrà bene. Non esiste essere in cui sia instillato il Male..che possa nuocere a chi si trova in questo luogo. [va poi alla porta, aprendola serafico. Non vi è certo benvenuto in quel gesto, come vi sarebbe normalmente per chiunque. Anche se non permea astio in lui, non quanto la volontà di tutelare gli innocenti sotto la propria tutela] Quel undome Lilith..[resta fermo, immobile, non dando comunque modo di vedere l’interno della stanza pur non tenendo la porta socchiusa ma ben aperta. Illusione? Probabile]..non posso dire che siate..inattesa.
<eldu_nascondiamo_chandra> <alla notizia dell'arrivo della cara lilith sbarra gli occhi, pietrificata...riesce tuttavia in qualche modo a respirare ancora e a deglutire. mentre Cassiel va ad aprire, si piazza proprio di fronte alla culla, come se il suo esile corpo potesse mai essere una qualche minima barriera...>
<_Lilith_><lei invece aveva già pronta la sua espressione standard, il solito ghigno appena accennato, un misto di scherno e superiorità. gli occhi però sembrano perfino più verdi del solito, accesi dalla brama e dall'odio> Non siete mai stato uno sprovveduto, Cassiel, sebbene abbiate molti altri difetti fastidiosi...perciò la vostra affermazione non mi sorprende affatto. In fondo...avete qualcosa che non vi appartiene, qualcosa di mio...e sapete bene che io torno *sempre* a riprendermi ciò che mi spetta...<il tono sembra tranquillo, quasi piatto...e questo è preoccupante>
<_Cassiel_> [No, di Cassiel si può dire molto ma non che non ponderi attentamente il proprio operato o che sottovaluti il proprio avversario. Perché, in fondo, Lilith è questo che rappresenta ora la Regina. E in fondo..chissà che questo tutelare Chandra, e anche Eldunari, non abbia quel minimo di rivalsa in cui può accarezzare il sollievo di poter proteggere loro, laddove non riuscì con la propria famiglia. Di tutto ciò, però, gli occhi diamantini non mostrano nulla, se non quella fermezza insita in chi è certo di essere nel giusto] Nulla che possiate definire vostro è in queste stanze, o in questo Castello [ spiega pacato..ed è cosa che lui crede fermamente, rispondendo al ghigno semplicemente accogliendone serafico lo sguardo velenoso che tante volte ha affrontato] avete adempiuto un viaggio a vuoto, se quanto affermate è ciò che voi ritenete realtà.
<_Lilith_> <intanto rispondo çç lei lo guarda come si guarda una blatta sul muro e ride a labbra chiuse, di gola, fastidiosa> Cassiel, Cassiel...vedo che non avete perso la vostra ostinazione a negare l'evidenza...<guarda oltre le spalle di Cassiel, anche se non vede nulla...sa che è il suo potere>potete creare ogni illusione che vi aggradi, ma non potete perennemente illudervi di riuscire a convincermi a desistere dal far valere ciò che altro non è se non un mio diritto...<certo...pare che parli di una cambiale> Sapete meglio di me che quella bambina appartiene a ME, quindi...evitiamo spiacevoli dibattiti <dibattiti...lei e cassiel da quando in qua si limitano a dibattere?> e consegnatemela...
<_Cassiel_> nulla è nelle vostre mani, nulla vi appartiene..tanto meno una creatura innocente per cui la madre ha espresso precisa volontà. [Chiude la mano sinistra a pugno, un gesto così lento che quasi si sentono le ossa scricchiolare. Perché è vero che non mostra odio, o astio. Però..il dolore per la vicinanza di Lilith lo sente, e che sia reciproco non è certo cosa che lo risolleva] tornate a Poe Lilith. Sapete perfettamente che proseguire ulteriormente vi sarà solo deleterio quanto vano. Non ho nulla da consegnarvi, se non l’invito ad andarvene civilmente.
[23:32] <_Lilith_><lei fa un passettino indietro, non per arretrare, ma perchè la vicinanza con Cassiel le distrugge la schiena dal dolore...e lei non è abituata a patire fisicamente, è una cosa che le fa perdere lucidità...e in questo momento non può permetterselo> La madre è colei che risiede a Poe, al mio fianco, non certo la creatura deviata che in preda al delirio delle doglie ha farfugliato patetiche rimostranze...<assottiglia lo sguardo, ricomincia a innervosirsi> fatevi da parte...sapete perfettamente che la bambina non soffrirà...la tratterò come se fosse mia figlia <appunto!> e le assicurerò un futuro più che roseo...<dal suo punto di vista è un elenco di cose meravigliose e desiderabili per una bambina...e potrebbe anche esserlo, se lei non fosse Lilith xD> Non costringetemi a diventare...fastidiosa...<-___-'>
<_Cassiel_>[Per il potere di Cassiel lui sa che Lilith non può mentirgli. Tuttavia, è anche vero che quanto lei afferma va valutato per quanto concerne la mentalità della Regina, e di certo quel che per lei è roseo..non corrisponde al metro con cui Cassiel, o la stessa Aniac qualora fosse presente, lo reputa. Non si sposta da davanti la porta, nemmeno per errore. Algido resta, fermo sulla propria posizione e la propria volontà di adempiere al compito che ha accettato di poter avanti] Dal vostro punto di vista dite il vero Lilith, ma quanto voi definite creatura deviata..è realmente non cosciente per proprio libero arbitrio? [occhio Lilith, la domanda include il rispondere sinceramente] Non vi affiderò alcun innocente. Questo Castello è la sua casa, come lo è per la madre. Non ostinatevi come un infante cui sia stato tratto a torto un giocattolo. Sapete che a nulla vi costringo, bensì vi invito [nuovamente, infatti per quanto egli sia distaccato non si potrebbe interpretare diversamente le sue parole se non nella diplomazia. Ma di quella diplomazia..che è pronta anche allo scontro, qualora si renda necessario] A vostra azione, corrisponderà semplicemente una precisa reazione.
[23:59] <@_Lilith_> <la domanda di Cassiel la mette in difficoltà, sa di non poter rispondere mentendo...inspira a fondo, occhio che la vena le si sta chiudendo> Libero arbitrio o meno, questo è ciò che la madre è, e sarà per sempre...pertanto...<fa qualche altro passo indietro, ponderando la distanza...Cassiel ha un sacco di poteri morali che a lei fanno un sacco di danno, visto che è l'amoralità fatta a demone>...mi costringete a ricordarvi che dei vostri inviti mi importa ben poco...forse però potrei porgervene uno io, altrettanto diplomatico...<porta una mano dietro la nuca e da sotto al mantello sguaina una spada, non poteva certo presentarsi da uno che ha la Claiohm con il suo stiletto da assassina...è simile a un fioretto, lunga e snella, Cilith non ama combattere e se deve farlo, almeno che l'arma rispecchi le sue doti fisiche quali la velocità e l'agilità. codice d'onore non le permette di colpire Cassiel, ma di fermare la punta della spada sotto la sua gola...sì> Voglio. Quella. Bambina. <non aggiunge altro...lo sguardo ridotto a una fessura velenosa>
<_Cassiel_> [Emblema di diplomazia, non c’è che dire. Ma dire che uno come Cassiel debba esserne sorpreso? No. Se c’è qualcosa che lui è bravo a mantenere è il sangue freddo, tant’è che non si sposta di un millimetro allo sguainare della spada di Lilith, nemmeno quando la punta di questa finisce sotto il suo collo. E’ disarmato, e codice d’onore fa si che non si possa colpire chi non è tale. Per quanto riguarda Aniac non favella, è anche più evidente quanto Aniac non sia tale per sua libera scelta..ma era cosa facilmente intuibile. Le creature non cambiano dal giorno alla notte come niente fosse. Anche volendo, Lilith non potrebbe entrare oltre la soglia della porta, proprio per Santuario Consacrato..e ciò è quanto può far star tranquillo Cassiel. Certo è che..vi sono altre creature, e lui non intende rischiare che una Lilith armata resti a Pog. Già ha stroncato delle vite, figurarsi se non l’ha percepito. Come percepisce l’aura infernale della spada di lei. E’ soffocante, non vi potrebbe essere altro termine per definire come è malsano quanto quell’arma profonde nell’aria] Il termine *voglio* non è contemplabile per voi..in queste terre in cui siete ospite. [Non si sposta, è vero..però la sua mano sinistra viena mossa, un gesto fluido per cui, in un bagliore di luce, la lama che era al collo viene contrastata..e questa, invece, è un’arma intrisa di puro Bene..sono sempre agli opposti, questi due] Non vi sarà concesso restarvi ulteriormente.
[00:28] <@_Lilith_> <conosce bene i poteri di Cassiel, e sa perfettamente che l'unico modo per riuscire a colpirlo è dare inizio a uno scontro. la lama del fatato quasi la acceca quando viene sguainata, e nel momento in cui le due essenze, infernale e divina, ombra e luce, incarnazioni affilate di Male e Bene, arrivano al contatto...viene sprigionata una forza composta da entrambe le energie opposte. Per Lilith è come ricevere una scossa che abbia corso lungo il filo della spada fino alla sua mano, al braccio al petto. Non tentenna nè indietreggia, sebbene sia costretta a fare appello ad ogni sua risorsa per non barcollare dal colpo intangibile ricevuto> Sapete bene quanto tenga a voi...ma questa volta sono disposta a rinunciare alla vostra presenza, pur di ottenere ciò che voglio...<è vero, l'ha sempre ridotto malissimo ma mai ha tentato di ucciderlo..anzi...se è vivo senza ali è *grazie* a lei>...prometto che porterò fiori freschi sulla vostra tomba...<carica il colpo ruotando il polso e il braccio, la lama sfila lungo quella della spada di Cassiel con un rumore metallico, una frazione di secondo e Lilith punta diretta al ventre del fatato, appena sotto lo sterno>
<_Cassiel_> Fortuna che codice d’onore fa si che non si possano infliggere colpi mortali. Il che è cosa già di per sé non da poco. Specie quando il tuo avversario è un baluardo di amoralità e raggiro. Difficilmente si avrebbe uno scontro pulito, qualora non vi fosse questa dote. Lo scontro tra le due essenze opposte è forte, ma se vi è elemento che è in grado di dar forza e sostegno al fatato -quale paladino- è proprio la luce della Claìohm Solais, quasi fosse parte di sé. Normalmente taglierebbe ogni materiale..ma con i manufatti infernali la storia è differente. Quelli non vengono distrutti ma contrastati. Per questo la lama della spada di Lilith resta integra. Porta meglio il peso sulle gambe, assorbendo il colpo..ed esattamente come Lilith deve far ricorso alle proprie forze per non esser sbilanciato -cosa che non pare complessa, è vero- ma quando una creatura di Luce ne viene avvolta è una resistenza che richiede tempra. Quasi a rispondere a quel mescolarsi di energie, la spada riluce maggiormente, infervorata dalla volontà del proprio possessore. Rapida è la mossa di Lilith, e se contiamo che è pure vampira è facilmente intuibile come possa esser repentina. E’ la sua esperienza sul campo a farlo agire più d’istinto che di pensiero, pur restando pienamente lucido. Riesce a spostarsi lateralmente, anche se la lama scalfisce il tessuto dell’abito a dimostrazione che, se non fosse che lui è un combattente d’esperienza, sarebbe riuscita a ferirlo. Parlare è solo superfluo, riprende la distanza per poi tornare concentrato alla guardia di Lilith, è abile avversaria su combattimento di foga o, comunque, di breve durata..ma sa che non avrà resistenza infinita su un combattimento serrato protratto a lungo. Non gli interessa ferirla ora, è la classica tecnica che mira a far stancare l’avversario, forte di quanto la Claìohm susciterà nella Regina. Lei attacca, lui para..quando è suo turno di attaccare lascia che lei possa deviare o parare senza però dar spazio a respiro]
<@_Lilith_><non parla più ora, concentrata com'è nello scontro...ogni sua forza fisica viene profusa nel contrastare le mosse di cassiel, mentre con il potere cerca di aprirsi un varco su codice d'onore...se riuscisse a far cedere anche un minimo quel controllo che cassiel tiene sulle sue intenzioni, potrebbe finalmente colpirlo. ma come il fatato ha intuito, Lilith non è certo una combattente avvezza a scontri di lunga durata, lei il lavoro sporco l'ha sempre fatto fare al suo esercito e, soprattutto, quando il tuo potere è la Sfiga è difficile che un avversario riesca a durare più di qualche minuto...a meno che questo avversario non sia cassiel. ad ogni contatto fra le lame è come se venisse trafitta dalla Luce della Claìohm, dolore che si riflette in ogni fibra del suo corpo come fuoco che arde, sommato a quello delle tanto detestate ferite sulla schiena che, alimentate dalla presenza di cassiel e dall'aura divina della spada, sono ormai veri e propri squarci. sta perdendo di resistenza e lucidità, la Regina, più volte riesce a contrastare l'attacco solo all'ultima frazione di secondo utile allo scopo. codice d'onore non sembra scalfirsi, il potere di Lilith risulta ridotto dall'essere a PoG, e tutto questo la rende sempre più nervosa ed accanita...facendole perdere ulteriore abilità>
<_Cassiel_> [Tanto lo scontro si prolunga, tanto più -grazie all’essere a Pog e alla benedizione degli Elementi tramite la Claìohm- Cassiel pare ritemprarsi nonostante lo sforzo fisico in cui non si concede un singolo attimo di distrazione. E’ quella forza e quella particolare condizione di coloro che, credendo in una causa, arrivano ad annullare nella mente tutto ciò che non è il proprio obiettivo, sapendo da ciò quanto dipende. Perché è certo, qualora a Cassiel accadesse qualcosa non potrebbe essere mantenuta la benedizione di Santuario Consacrato..e la coscienza di cosa ciò implicherebbe rende più tollerabile l’aura infernale, più determinato il centellinare ogni intento al fine di prevalere, questa volta. La sua strategia si rivela esser corretta, a ogni affondo o stoccata è meno bilanciata la risposta della Regina, ed è quando lui ha intenzione di sfruttare. Non gli interessa ferirla gravemente, nemmeno lo sfiora la possibilità di poter vincerla definitivamente e rispedirla non più a PoE ma direttamente agli inferi. Sa quanto il semplice sfregio con la lama della Claìohm sia deleterio per le creature infernali, e questo -unito alla stanchezza che inizia a palesarsi nella Regina- gli darà modo di condurla definitivamente fuori dal Castello, e lontana dalla bambina. Risponde agli assalti accaniti della Regina, cosciente di quanto sia il raschiare sempre più le forze, e per questo facile al non mantenere la guardia attenta per porre fine allo scontro. Vi sarà, la fine dello scontro. Ma non come auspica Lilith. Basta poco, ora. Il schivare l’assalto facendola sbilanciare per la foga. Il gesto serico e armonioso della belligeranza fatata che conduce come in un conclusivo passo di danza la Claìohm a lacerare il punto lasciato scoperto. Il percepire la lama benedetta che incontra con la sua aura benevola la sua antitesi, esplodendo in una luce intensa che pare avvolgere l’intero corridoio, come fermandone lo stesso scorrere del tempo]
<_Lilith_> <a volte capita di riempire di pensieri diversi una sola frazione di secondo. La rabbia, la sete di vittoria e di vendetta, la volontà di affermare per l'ennesima volta la sua superiorità su cassiel, come emblema stesso della supremazia del Male sul Bene, l'accecante desiderio di uccidere e fare a pezzi l'atavico nemico di sempre, sembrano però sparire, sublimati in un attimo eterno in cui il mondo rimane sospeso, come quel secondo di innaturale quiete che precede un'esplosione devastante. Quando Lilith viene colpita dalla spada di Cassiel, nell'istante in cui la luce sovrannaturale invade il corridoio, pare che le forze contrapposte si trovino in equilibrio perfetto, e, come tale, destinato a distruggersi immediatamente per sbilanciarsi nuovamente, come sempre da quando l'universo ha esistenza. La lama trafigge il fianco sinistro della Regina, lacerando la stoffa nera e la pallida carne. Il dolore che la pervade è qualcosa di soffocante e inaudito, qualcosa che ben poche creature hanno avuto la sfortuna di provare: sembra che la sua stessa aura sia stata incendiata dalla luce divina della Claìohm, e così si sente lei, ardere nel profondo della sua essenza. Non le sfugge un gemito, nè un grido, una Regina non perde mai la sua dignità, nemmeno se le viene inferta la ferita più devastante...solo uno sguardo, uno sfavillare nero negli occhi verdi rivolto a Cassiel, le labbra dischiuse dalla sorpresa e dalla sofferenza, mille parole attraverso quelle iridi puntate su quelle del fatato. solo il rumore metallico della spada che cade a terra mentre la Regina barcolla, cercando di mantenere un equilibrio che sa perfettamente non durerà che qualche istante>
<_Cassiel_> [Molto può esser detto in una frazione di secondo dal solo incontro di due sguardi completamente opposti. Tanto quanto astio e rancore vi può essere in Lilith, quanto gli occhi del fatato restano come immobili spettatori di un evento che contemplavano come una via. Non vi è alcun senso di vittoria, nel veder la Regina barcollare a seguito della ferita..come non sussiste neppure quando il corpo di lei deve arrendersi all’effetto di una delle ferite più deleterie per chi possiede il proprio animo votato al Male. Può ammirarne la dignità che conserva, poiché è cosa che comprende, contro cui la stessa Lilith si è scontrata più e più volte. Ma non un gesto viene compiuto verso di lei per ora, la mano sinistra illuminata dalla luce divina della Claìohm non vede smorzata la propria luce, decisa a permeare fino a quell’epilogo che pare così scontato. Non si concederà di rilassarsi, nonostante ella sia ormai allo stremo. L’unica cosa che può esservi oltre quel viso marmoreo, è semplicemente il momentaneo sollievo dato dall’esser riuscito a tutelare quanto desidera. Qualche metro li separa, e quella distanza pare sia irrisoria quanto chilometrica. Lui stesso è provato dallo scontro, ma è talmente abituato a conservare intatta la propria parvenza algida che non è elemento che trapela, e che non lascerà trapelare. Solo il ritmo del respiro è più frequente] ..è tempo che riposiate ora, Lilith. [Un paio di passi nella sua direzione contengono l’essenza stessa di quell’aura luminosa quasi più della spada stessa, proprio per l’invocazione alle proprie divinità benevole affinchè concedano ora il riposo dovuto alla propria avversaria, evitandole la coscienza di ulteriore sofferenza, almeno fintanto che non si desterà nuovamente. Ma in quel caso provvederà lui stesso a portarla in un luogo ove potrà esser curata. La cosa certa è che quel luogo non sarà entro i territori di Pog] Quel esta...Tenna' ento lye omenta (*) [quasi il medesimo congedo che ella le disse sprezzante dopo averlo abbandonato nella casa al villaggio mesi addietro, ma da parte del fatato vi è semplicemente il rispetto dovuto a una vita che, per quanto gli sia nemica, non per questo è intenzionato a distruggere. Il suo scopo è raggiunto, infierire non sarà necessario]
<@_Lilith_> <il dolore lacerante, come fuoco che arda sulla carne viva, inizia a lasciare posto a un gelo che la Regina, in quanto vampira, non ha mai provato, ma che tanto bene riconosce per averlo provocato milioni, miliardi di volte, per diletto, nelle sue vittime...il freddo che si avverte un attimo prima di perdere conoscenza. Facendo appello a ciò che delle sue forze è rimasto, allunga un braccio fino ad afferrare la gola del fatato, ora così vicino a lei. Non può stringere, la mano non risponde a ciò che la mente ordina di fare, ma senza lasciare la presa riesce a far uscire almeno la voce, poco più di un rantolo soffocato, ma tagliente come una lama avvelenata> Non invocate...le vostre patetiche divinità...per me...<un passo verso di lui, incerto, privo di coordinazione...le gambe sono sul punto di cedere, ma si dice che la volontà sia in grado di controllare anche il corpo più debole> Siate maledetto, Cassiel...<un sibilo quasi, ma Cassiel saprà cogliere la ferocia dell'imprecazione di colei che, per la prima volta, è stata sconfitta dalla sua vittima prediletta. Non un gemito mentre si accascia a terra, esanime, quasi finendo addosso al fatato, la mano destra ultima a toccare il suolo ancora tesa nel gesto di strangolare colui al quale il Demone della Sfiga ha augurato dannazione eterna.>
(*) Buon riposo..fino a quando non ci rivedremo ancora
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