Questa notte al pentacolo..Dulcinea: Era notte fonda quando la vampira
http://weheartit.com/entry/14584949/in-set/99750-dress-up-_ era uscita dalla sua stanza per recarsi al pentacolo. Era da tempo che non metteva piede in quel posto, ma era rimasto tutto esattamente come l’ultima volta in cui vi era stata. Quel castello sul mare, sembrava così inquietante dall’esterno, quasi sospeso sull’acqua se non vi fosse stata quella minuscola spiaggetta in cui l’aveva lasciata l’elfo.. eppure la sensazione di pace che dava quella luminosa stanza bianca nella quale si trovava dopo essersi inoltrata all’interno, sembrava smentire l’aspetto esteriore che aveva quel posto. Non aveva mai incontrato quella stella e non sarebbe mai andata a supplicare il suo aiuto se la circostanza non l’avesse richiesto. Erano passate due settimane dalla nascita di Ren, ed era altresì arrivato il momento di comunicare al vampiro che l’aveva messa incinta.. che era diventato padre di quel meraviglioso vampiro dagli occhi violacei che aveva portato con se. Ren dimostrava ormai un mese e se ne stava beato nel cesto che sua madre aveva costruito per trasportarlo fin lì
http://weheartit.com/entry/15374169/in-set/103006-baby-love Non ci era voluto molto per spiegare a Vega quale era il motivo della sua visita e la stella, si era mostrata fin troppo comprensiva nei suoi riguardi, accondiscendendo alla sua richiesta quasi subito dopo averne compresa la ragione.
Ed ora era lì, in attesa in quella enorme stanza bianca.
Darren: Al pentacolo Dulcinea questa volta, però, non è sola con Ren. Infatti la richiesta che la vampira ha fatto alla stella è andata a buon fine e un vampiro, puro come non mai, è apparso si direbbe per incanto a Return, trasportato da poteri sconosciuti fin dalla Romania. Ancora non si vede, ma ben presto Dulcinea si accorgerà che dalla stessa porta dalla quale è entrata con il figlio, ora qualcun altro varcherà la soglia della stanza. Un vampiro di bell'aspetto e dallo sguardo antico ed elegante
http://img.loudvision.it/361/36083-michael-fassbender.jpg si fa avanti, schiarendosi appena la voce per far notare la sua presenza alla vampira. La sente la presenza del piccolo vampiro e gli ci vuole poco anche a individuarlo con i diversi sensi, ma ancora in proposito non fiata. Anzi, non parla proprio, infondo lui li è stato chiamato da qualcuno quindi dev'essere questo qualcuno a iniziare la conversazione.
Dulcinea: Si rende subito conto che la sua richiesta è stata esaudita e al momento, non mostra più tutta la convinzione che aveva mostrato di fronte alla stella. Le viene perfino difficile girare il capo verso la porta. Non ha idea di come possa reagire Darren davanti a una notizia come quella che sta per dargli, la cosa la spaventa e tutto l’autocontrollo che si era prefissata di mantenere, ormai è scomparso. Le gambe le tremano, sente perfino un nodo alla gola che le impedisce di parlare e, il sol sentire quell’odore.. la riporta indietro al momento, così delicato e allo stesso tempo drammatico, in cui aveva dovuto dirgli addio. Non fu poca la fatica che dovette fare per alzarsi. E quella che fece per voltarsi, seppur a testa china, fu di gran lunga superiore. Ma doveva farlo. Doveva affrontare quella situazione perché dopotutto, sarebbe stata in grado di badare al suo bambino anche da sola. Si fermò, quindi, al centro della stanza, nella direzione da cui veniva il vampiro, con le mani congiunte in grembo, sembrava una statua visto che tutto quel bianco accentuava fin all’inverosimile il suo pallore.
“Immagino che non ti saresti mai aspettato di ricevere un invito, da me..”
Non poteva aspettarselo per il modo così tempestivo in cui era andata via da casa di suo padre. Ma era esattamente quello che aveva chiesto alla stella, la sua presenza sull’isola.
“Benvenuto a Return, Darren”
Darren: Il vampiro si avvicina a lei, con passo fermo e silenzioso, sciogliendosi in un affascinante sorriso quando finalmente gli è davanti. La scruta senza sembrare per nulla malizioso, ma con il suo solito fare sincero a dimostrare che è veramente interessato a sincerarsi che stia veramente bene. Con un gesto fluido le prende la mano pallida, solleticandole appena il palmo con le dita per sfiorarle di poco il dorso con le labbra, in un elegante baciamano di saluto.
"Dulcinea, draga mea.."
Rialza lo sguardo sulla vampira, scrutandola con quegli enigmatici occhi viola per un lungo istante, prima di rimettersi composto con le mani giunte dietro la schiena
"Il tuo invito è giunto inaspettato, effettivamente, ma quanto sia stato gradito tu non puoi averne idea.."
ancora fa finta di non notare il pupillo più in la. Che lo faccia apposta o meno, non si capisce ancora.
Dulcinea: Aveva dimenticato come fosse sentire quello sguardo addosso. Non ricordava nemmeno più come si sentiva quando quelle labbra sfioravano la sua pelle. Era passato davvero troppo tempo dal loro ultimo incontro e rivivere quelle sensazioni, un attimo prima di poterle perdere per sempre, ne ampliava ancor di più il piacere. Non riuscì a dire nulla per i primi minuti. Qualunque cosa avesse detto, sarebbe risultato dettato solo esclusivamente dai sentimenti che, era certa, sentiva ancora di nutrire nei suoi confronti. E quello non era il momento per lasciarsi andare. Doveva mantenere il controllo, anche se le sembrava un’impresa impossibile, e arrivare dritta al punto. Si allontanò da lui a malincuore, facendo scivolare la mano nel punto esatto in cui si trovava prima che lui la raccogliesse.
“Ne sono lieta.. ma non so se tu lo sarai altrettanto quando ti avrò detto il motivo per cui ti ho invitato qui, a casa mia..”
Già, perché adesso era Return la sua casa e niente e nessuno avrebbe potuto cambiare questa convinzione. Si voltò appena, nella direzione in cui si trovava la culla e sorrise, mentre una lacrima solitaria le scorreva sulla guancia.
Darren: Si rabbuia appena quando Dulcinea toglie la mano dalla sua come se avesse voluto prolungare il più possibile quel contatto che tanto, sembra, gli era mancato, ma poi segue il suo sguardo, andandole accanto per raccoglierle quella lacrima solitaria sul bel viso di porcellana.
"Sono lieto anche della più brutta delle notizie se questa ti porta a me, Dulcinea.."
Ma lui è sicuro che la notizia non sia brutta, o almeno non sia portatrice di morte o disgrazie. Perchè finalmente anche lui si volta verso il fagottino, sapendo benissimo chi e che cosa si cela tra le copertine nel cesto. Darren è un vampiro con parecchi secoli alle spalle, quindi capace di riconoscere aure e odori ancora prima di vedere di chi o che cosa si tratta. Infatti riconosce, nonostante non l'abbia mai visto, tutte queste caratteristiche riguardo al bambino, ma ancora non dice nulla, aspettando che sia Dulcinea a rivelare tutto. La guarda ancora una volta, con uno sguardo che pare, forse, dolce e comprensivo allo stesso tempo.
Dulcinea: Lei si rende conto di causare quelle sensazioni quando si allontana da lui e non può esserne che compiaciuta. Piacere che aumenta di gran lunga quando lui, raggiungendola ancora una volta, raccoglie quella lacrima dal suo viso.
‘’Forse faresti bene a sentire prima di cosa si tratta. E’probabile che tu, dopo, non sia più così lieto anche se pensi che ciò non sia possibile..’’
Lo guarda, voltando appena il capo. Si capisce dal suo sguardo che è preoccupata dalla possibile reazione negativa che la scoperta di esser padre di un vampiro di un mese, possa provocare in lui. Solleva una mano, per carezzargli il volto, aveva desiderato tanto farlo ed è conscia che quella potrebbe essere realmente l’ultimo contatto che lui approverebbe. Sorride, prima di allontanarsi per arrivare alla culla dove Ren sembra essere stranamente inquieto.
‘’ Tu non hai idea di quante volte io sia stata sul punto di scriverti, Darren e raccontarti tutto. Ma c’era sempre quella paura di perderti che mi tratteneva dal farlo. Mi siete mancato molto..’’
E rivolendogli un altro sguardo, si china per raccogliere da quella cesta, il vampiro avvolto in una copertina leggera.
‘’ Ti prego, avvicinati a me..’’
Le sue gambe non riuscivano più a muoversi da quella posizione. Le sarebbe bastato mostrargli il bambino affinchè lui potesse capire che le sue supposizioni, riguardo a quell’odore così simile al suo, fossero corrette.
Darren: Lui la ascolta, con l'espressione di qualcuno che non potrebbe mai essere contrariato da nulla che venga direttamente da Dulcinea, infatti la guarda incredulo.
"Dulcinea.."
Le sorride quando lei gli carezza il viso, ricambiando la gentilezza con una leggere carezza alla mano sul suo viso con una delle sue gelidissime. La guarda allontanarsi, ascoltandola nuovamente e aggrottando appena la fronte alle sue parole.
"Mi stai mettendo paura, Dulcinea, e devo ammettere che è una sensazione che non provavo da secoli.."
Si avvicina a passi lenti, così strano per un vampiro, ma silenzioso quando lei lo invita a raggiungerla, ma le rimane ancora alle spalle, aspettando che sia lei a decidere di girarsi e mostrargli quello che è il frutto della loro unione e di cui lei è sicura Darren non sospetti minimamente niente.
Dulcinea: ne più una parola, ne più un sussurro. Tutto troppo surreale per essere vero, e quella immensa stanza bianca non faceva altro che aumentare questa sensazione. Ren dal suo canto, sembrava mostrare una certa agitazione, cosa che mai era capitata prima. Era evidente che anche il vampirino riconoscesse il legame con suo padre e alla vampira fu praticamente impossibile trattenere le lacrime. Baciò la testa a suo figlio, appena un attimo prima di prendere la decisione di voltarsi. Cosa che fa, con estrema lentezza appena lui la raggiunge fermandosi alle sue spalle.
Non c’era bisogno di dire qualcosa, perché bastavano gli occhi di Ren a parlare, occhi che avevano il medesimo colore di quelli di suo padre. Il vampirino guardava gli occhi paterni proprio come se ne fosse stato rapito. E tutto a un tratto aveva smesso di tormentarsi aumentando le ansie della madre.
“Lui.. è Ren..”
Darren: Darren aspetta con pazienza che sia la vampira a decidere quando girarsi e mostrarsi con il vampirino e quando lo fa, bè.. Che lui sapesse o meno è stupore quello che si dipinge sul suo viso quando incontra i suoi stessi occhi in quelli del piccolo vampiro. Sta in silenzio per quella che sembra un'eternità poi con un gesto attornia il fianco di Dulcinea con un braccio, carezzando con l'altra mano la fronte del pargoletto.
"Dulcinea, farmi rimanere senza parole è difficile, ma ci sei riuscita.." E non in senso negativo, no. Sembra felicità quella che gli riempie il sorriso ora.
Dulcinea: Lei continua a guardare il piccolo di vampiro, convinta che la reazione di Darren sarà quella che si aspettava. Ovvero di disgusto e odio nei suoi confronti. Facile immaginare, quindi, il suo stupore quando lui le cinge la vita con un braccio. Solleva gli occhi per guardarlo in quegli occhi così dannatamente belli come quelli di suoi figlio, perdendosi per qualche attimo in quello sguardo.
“io, non capisco..”
Non vi era molto da capire, lui la stava guardando sorridendo e a lei non sembrava vero. Sempre tenendo Ren con un braccio, solleva la mano per portarla nuovamente a quel viso freddo e bellissimo, che tanto le era mancato.
“Tu dovresti odiarmi Darren, per quello che ti ho fatto.. Non ti ho dato la facoltà di scegliere. Non ti ho detto che ero incinta.. e.. lo sto facendo adesso. Adesso che ormai sei padre..”
Sospira, senza rinunciare a quelle lacrime che continuano a scorrere e a imbrattarle il viso.
“Non voglio che tu ti senta obbligato, se non vuoi..”
Non gli aveva dato scelta è vero. Ma lo stava facendo adesso. Se non voleva esser padre ormai era tardi, ma poteva scegliere se amare o no quel vampiro che stringeva al petto e che, a sua volta, allungava le mani verso il vampiro maggiore.
Darren: "Cosa c'è da capire, Dulcinea? Credevi forse che ti sarei saltato al collo scoprendo di essere.. Padre?"
Ricambia il suo sguardo quando lei gli carezza la guancia, sorridendole in quella maniera dolce e al contempo affascinante che è tipicamente sua.
"Non devo odiarti, è l'ultima cosa che mi sento di fare. Immagino tu avessi avuto paura, non negarlo.. Che io mi rifiutassi e.. Forse qualche altro motivo riguardante tuo padre ti spingeva a non dirmi niente, mi sbaglio?"
Sembra così sereno lui nel guardarli entrambi, madre e figlio.
"Non sono obbligato, Dulcinea.. Ma sono contento di farlo.. Non c'è nemmeno bisogno che acconsenta a dichiararmi il padre di questo magnifico vampiro.. Lo sono già.."
Guarda il piccoletto alzare le braccine verso di lui, togliendo la mano dal fianco di Dulcinea e inclinando appena il viso per guardarla.
"Posso?"
con un cenno del capo indica ovviamente Ren.
Dulcinea: Come poteva essere possibile tutto ciò? Ricordava ancora perfettamente la reazione di disgusto che aveva avuto Darius quando aveva scoperto che Catherine fosse figlia sua. Certo i due vampiri erano estremamente diversi uno dall’altro. Darius era sempre stato riluttante a mostrare i suoi sentimenti, mentre Darren sembrava sentirsi perfettamente a suo agio nel dichiarare che si, lui teneva ad esser il suo compagno.. o almeno il padre di quel vampiro.
“Non nascondo che si, il motivo che mi ha spinta a contattarti solo adesso è stata la paura. Ero terrorizzata all’idea di un tuo rifiuto e ancora adesso non riesco a spiegarmi come tu possa mostrarti così comprensivo”
Abbassò ancora una volta lo sguardo su Ren e sorrise. Era lieta di sapere che lui desiderava almeno quanto lei essere genitore di quel meraviglioso vampiro. Certo, c’era sempre la questione di suo padre.. chissà come avrebbe preso la notizia di un erede maschio.. ma lei sentiva di potersi fidare di lui. Annuì quindi, lasciando che Darren potesse prendere Ren tra le sue braccia.
“Sai che è assurdo che tu chieda se puoi o meno tenere tuo figlio tra le braccia?”
Si asciugò la lacrima con un dito e si incantò a guardare padre e figlio, lì davanti a lei. Sembrava di vivere in un sogno.
Darren: Ma Darren non è Darius, o meglio. è sicuramente un'altra persona e, ora come ora, sa farle capire benissimo quanto lui ci tenga seriamente a quel piccolo vampiro nonostante.. Bè nonostante Darren sia un fedelissimo del padre di Dulcinea.
"Comprensivo? Dulcinea mi hai dato.. un figlio.. avrei reagito male se mi avessi detto che volevo ucciderti ed ero io quello che doveva mozzarti la testa e darti fuoco.."
Ride appena, una risata lontanamente lugubre data l'antichità del vampiro, ma ora davvero divertita.
"Bè non capita tutti i giorni di tenere un neonato tra le braccia, io non sono abituato quindi faresti bene ad avere i tuoi riguardi a lasciarmelo cullare.."
Ma che lui non sia abituato non sembra data l'eleganza e la gentilezza con cui tiene tra le braccia quel piccolo corpicino che lo guarda. Ricambia lo sguardo, gli stessi occhi che si studiano a vicenda.
Dulcinea: Lei tuttavia sembra essere sollevata dal suo atteggiamento. E’ evidente che tutti i suoi amici avessero ragione quando le dicevano che dire la verità al padre di Ren, sarebbe stata l’unica cosa giusta da fare. E adesso ne era conscia anche lei.
“Io pensavo che non avresti gradito.. voglio dire.. dopotutto te ne ho parlato soltanto adesso, mettendoti di fronte al fatto compito. Avrei capito se ti fossi tirato indietro e anche se mi avessi odiata. Anche se ciò mi avrebbe distrutta..”
Già, perché i sentimenti che lei provava per lui era completamente all’opposto dell’odio.
“Su Return tutto è possibile, anche che due vampiri generino un figlio.. non è così male la vita qui..”
Sorride, forse in queste parole lui poteva leggere il sottinteso invito a fermarsi sull’isola con lei, magari per qualche tempo.. magari per sempre.. ma sapeva bene che avrebbe dovuto chiedere un permesso prima di arrivare anche a farla esplicitamente quella proposta. E poi, era davvero certa che lui avrebbe accettato? Suo padre non si sarebbe privato di un suo altro braccio destro e addirittura per causa sua. Ren intanto ricambiava lo sguardo del padre sembrando quasi perso in quegli occhi gemelli ai suoi. Calmo e tranquillo come era sempre stato.. ma solo per pochi istanti ancora perché, d’un tratto iniziò a strillare.
Darren: "Smettila Dulcinea di pensare a quello che avrei potuto o meno pensare o fare, pensa che davanti a te ci sono due bellissimi uomini.."
Ride appena, continuando a cullarsi il fagottino tra le braccia, ma senza troppa enfasi. La poca enfasi è data dal fatto che sia piuttosto rigido nel portamento con un neonato, certo un vampiro non è portato a fare il genitore in quanto morto, quindi non si può biasimarlo.
"Lo sai che non posso restare, Dulcinea.."
Si fa appena più serio guardandola. Che a lui faccia realmente piacere fermarsi li o meno, non può. Deve tornare innanzitutto per rendere il padre di Dulcinea a conoscenza degli ultimi avvenimenti, ma soprattutto non conosce le regole dell'Isola. Come il bambino strilla, però, subito il vampiro torna vicino a Dulcinea per porgerglielo nuovamente.
"Non ho idea del perchè pianga così tutto d'un tratto.."
Dulcinea: Sorride appena, mostrandosi molto più serena in viso. Vero, aveva due splendidi uomini davanti a se e li amava entrambi con tutta se stessa.
“Speriamo che da suo padre, oltre alla bellezza, prenda anche la modestia..”
E posando una mano sul braccio di Darren, prese a guadare verso il bambino che non aveva ancora iniziato a strillare. Annuì e si decise che era giusto per tutti che li si prendesse il suo tempo e sistemasse le sue cose. Anche se non era certo liete che suo padre fosse messo a conoscenza dei fatti attuali.
“Lo so. Spero solo che tornerai.. voglio che tu conosca Catherine. Se ti fa storie, posso occuparmi io di mio padre..”
E fu proprio in quel momento che Ren iniziò a strillare, lui non lo faceva mai e anche Dulcinea sembrò stranita dalla cosa. Lo riprese tra le sue braccia e lo cullò, cercando di farlo calmare.
“Evidentemente non gli piace che venga pronunciato il nome di suo nonno..”
Lei era sarcastica, ma poteva essere che fosse proprio così.
Darren: La guarda con malizia al suo complimento, credo che se ora il bambino sparisse tutto d'un tratto le farebbe capire quanto gli è mancata.
"Non devi preoccuparti di lui, ho qualche asso nella manica con tuo padre, fosse stato un altro non lo avrebbe lasciato venire qui così facilmente.."
Le sorride, portandosi poi un pugno alla bocca per soffocare una risata quando Dulcinea da la sua spiegazione.
"Non deve temere nulla da lui, nulla..”
Dulcinea, Darren & Ren