Posts written by nith85

view post Posted: 2/11/2011, 21:08 [PG GIOCANTI] Adam & Eve - >> 05
Nuovo potere per Adam. Grazie alla Romina che mi ha risolto il problema xD èçè
view post Posted: 25/10/2011, 14:10 The Return MEMORIES - >> 05
Questa mattina a PoG..


[21:13] <_Adam_> <allora, Adamangelo si è perfettamente ripreso, almeno fisicamente, dal suo soggiorno a PoE. Su collo ha ancora il segno del morso di Ginevra ma è un dato di fatto che adesso non sanguina più. Si trova in casa sua, seduto sul muretto della finestra a fissare il panorama. Sembra assorto nei suoi pensieri e difatti, di tanto in tanta, sospira come se non gli piacesse molto quel che sta pensando. Ha visto Castiel qualche giorno che fa ha cercato di tranquillizzarlo ma lui ha sempre uno strano presentimento addosso.. come se si aspettasse una punizione da un momento all’altro>

[21:21] <@Gabriele_> <l'arcangelo Gabriele, come da richiesta dell'altissimo, sta rintracciando tutti gli angeli residenti a pog, o per lo meno quelli a lui conosciuti, per informarmi dell'imminente catastrofe che presto si abbatterà sull'isola e a reclutarli per la battaglia.. ovviamente non dimentica il fatto che deve trovare Lisa jane e aiutare il figlio, ma questa è un'altra chat :P E dato che a PoG sa perfettamente che esiste il figlio di un angelo, è li che si è recato, alla ricerca di Adam, appunto. E dato che Adam è alla finestra, direi che Gabriele si palesa proprio sotto la sua finestra.. luccichii e scintillii come è solito l'arrivo di un angelo vestito di bianco>

[21:25] <_Adam_> <lui ovviamente non sa nulla della battaglia. Ha solo notato uno strano comportamento di Ginevra ma ignora cosa sia successo ai vampiri.. anche perché è stato dall’altra parte per troppo tempo e non ne aveva per dedicarsi a quello che in teoria dovrebbe essere il suo compito angelico. Si accorge ben presto però dello stano luccichio che sta comparendo sotto la sua finestra e sa di poterlo associare ad una sola creatura. L’unico che in tutti questi anni ha visto come vera figura paterna. Aspetta che si palesi completamente. Ha un’espressione decisamente preoccupata e sembra essere a disagio.. ma non dice niente. Sa che, in certi casi, non deve essere lui il primo a parlare>

[21:31] <@Gabriele_> <solleva lo sguardo verso il giovane angelo e mentalmente lo invita a raggiungerlo.. non dice niente e non da alcun segno di essere o meno arrabbiato. lui non sa cosa abbia fatto Adam in questo tempo.. e in realtà non gli importa perchè non è suo compito seguirlo.. si lo so è da stronzi, ma non ho mai detto che gli angeli fossero generosi, caritatevoli e gentili.. prendi Michele o Uriel... diciamo che Gabriele è uno dei più tranquilli, forse perchè il più piccolo.. ma in quanto a essere un angelo perfetto, direi che ce ne passa.. lui lavora per dio, e fa solo quello che il signore gli dice. e ora gli dice di reclutare gli angeli dell'isola per la battaglia>

[21:36] <_Adam_> <coglie quello sguardo che un tempo era l’unico a guidarlo. Adam è sempre stato un angelo-soldato molto preparato e pronto alla lotta e, anche se ora non è nella sua forma migliore, capisce che si tratta di qualcosa di molto serio. Si toglie la camicia, che solitamente gli è d’impiccio quando deve usare le ali. E’ una procedura che gli reca ben poco dolore, ma sente che si tratta di una situazione d’emergenza. Le ali sbucano da dietro la sua schiena, regalando all’angelo minore una smorfia di dolore che scompare nel momento esatto in cui dispiega le ali e raggiunge Gabriele. Un cenno d’inchino glielo rivolge, quando si trova esattamente davanti a lui.. poi, decide che è il caso di far sentire anche la sua voce.. > Vi stavo aspettando.. <si, anche se per un motivo ben diverso>

[21:41] <@Gabriele_> <alle parole di Adam ne rimane sorpreso. possibile che gli angeli già sappiano? se fosse così anche uriel e Michele saprebbero eppure.. ha come l'impressione che loro ancora siano ignari della situazione> Adam.. non so in quale modo tu sapessi della mia venuta ma.. la cosa mi rincuora.. <annuisce indicandogli un luogo appartato dove parlare> perchè se è così sai già il motivo per cui sono venuto a cercarti.. e sai cosa ti aspetta da qui in avanti.. <annuisce alle sue parole e torna a guardarlo.. è serio, ovviamente.. e generalmente non è così, non lui, anzi.. è tutto l'opposto> ho bisogno di sapere se oltre a te, vi siano altri angeli sull'isola che non conosco.. <ovvero nati da angeli, figli di.. ecco> perchè devo recarmi anche da loro..

[21:47] <_Adam_> <lui rimane sorpreso a sua volta, non è più certo che entrambi si stiano riferendo alla stessa cosa. Si volta con il viso verso il suo superiore, senza guardarlo negli occhi però> No, forse temo di non capire io.. non.. <deglutisce, dopotutto anche gli angeli più stronzi non sanno mentire, soprattutto se di fronte a un loro diretto superiore> Io pensavo che foste venuto qui per me.. e.. per quello che ho fatto.. <l’aver oltrepassato il confine, appunto> No, dunque.. non so di cosa parlate ma sono sempre pronto a fare quel che c’è da fare.. <restando sospeso per aria, indica a Gabriele una radura che si apre nel bel mezzo della foresta di PoG, c’è un laghetto li vicino e sembra essere un posto molto tranquillo> Non siamo in molti qui, con me c’è Castiel.. ma tempo fa ho conosciuto un Nephilim.. si chiama Giosafat ed è tutto ciò che so di lui.. <si altri angeli ne conosce solo a PoE> vogliamo andare? <si, che non è il caso di stare a parlare di cose serie la sospesi davanti alla finestra>

[21:53] <@Gabriele_> per quello che hai fatto? <lo guarda un attimo perplesso e di tutta risposta gli appoggia una mano sul petto, assicurandosi che il suo cuore sia ancora puro> Adam.. non so cosa tu abbia fatto ma per quanto mi riguarda.. il tuo cuore è ancora puro e quindi degno del Paradiso.. <ci sono angeli che han fatto molto di peggio via> Castiel.. Castiel? <si ferma e lo guarda> quel Castiel? <si quello!> non avevo idea che fossi finito quaggiù... <scuote la testa, che sorpresa! per il Nephilim ci pensa su ma non è un angelo a cui dovrà annunciarsi.. dovranno pensarci gli angeli di Pog ad informarlo> comunque il fatto che sia qui vi sarà utile, lo ammetto.. <alla fine si ferma, quando sono abbastanza tranquilli e lo guarda> Adam, alcuni fatti stanno sconvolgendo l'isola.. e presto ci sarà bisogno che voi angeli difendiate il bene su quest'isola.. che sarà intaccato dal male.. <chiude gli occhi e congiunge le mani> si stanno verificando eventi che potranno portare ad una battaglia.. ad una battaglia tra il bene e male.. stanno accadendo cose che vanno contro la naturale essenza dell'isola.. ed è per colpa dell'Inferno che questo avviene..

[22:00] <_Adam_> <a quelle parole gli sembra quasi che gli manca un battito a quel cuore che ospita la sua forma angelica. Ha paura del giudizio di Gabriele ma alle sue successive parole prende un bel respiro e annuisce> Sono lieto di sapere che sono ancora.. uno di voi.. <e lui ne aveva dubitato fortemente. Certo questo non attenuerà i suoi sensi di colpa, ma è già qualcosa non doversi preoccupare per una punizione divina come quella che è toccata ai suoi genitori, ad esempio> Certo.. <continua a volare verso la radura, planando solo in prossimità di questa> quel Castiel.. è giunto a return da un po’ e.. <risospira nel momento esatto in cui tocca terra con i piedi> credo sia colpa mia se si trova qui.. <già, è venuto a tenerlo d’occhio. Ascolta le parole dell’arcangelo con estrema attenzione. Lui è sempre stato coinvolto in qualcosa del genere.. ma su return è diverso dato che le parti in causa son tante e non solo angeli e demoni> Che genere di battaglia? Sapete.. le creature che popolano l’isola sono molteplici e dalle vostre parole mi pare di intuire che non si tratta solo di.. noi.. <con noi intende tutte le creature del paradiso e dell’inferno> Beh.. questo non mi suona nuovo. E’ sempre colpa loro..

[22:06] <@Gabriele_> bè, ognuno di noi ha un compito Adam.. non preoccuparti se lui è qui per te, Castiel è un bravissimo angelo.. lo ha sicuramente mandato Zaccaria.. <annuisce e torna a guardarlo> gli dovrò ricordare che sono io il tuo angelo di riferimento.. <non gli piace che altri "fratelli"abbiano messo un occhio su Adam.. lo ha cresciuto lui.. lo ha formato.. è un suo angelo> diciamo che la colpa non è sempre loro Adam.. non pensare che il paradiso sia solo rose e fiori.. anche noi spesso abbiamo dato battaglie inutili.. per il solo scopo di riportare la parola di dio in qualche luogo.. <a lui non piace in alcun modo la guerra, nemmeno se è lo stesso dio a comandarla.. ma non è certo un angelo che si ribella lui> comunque.. su quest'isola ci sono creature che stanno modificando il corso degli eventi.. una strega, in primo luogo.. sta portando il caos sull'isola.. e altri, di conseguenza.. ne stanno approfittando <si altri tipo Azrael>

[22:14] <_Adam_> Conosco molto bene Castiel, abbiamo affrontato e vinto diverse battaglie insieme. Non mi preoccupa molto la sua venuta qui.. anzi è un bene poter contare su un fratello soprattutto in momenti come questo.. <si, quando lui ha tutti questi problemi legati appunto ai vampiri, da risolvere. Ascolta il suo grande capo e poi sembra farsi pensieroso. Lui di streghe ne ha incontrata una sola, a parte Ginevra che lo è per metà, e si tratta di Lisa, appunto> Non sapevo vi fossero delle streghe tanto potenti sull’isola, addirittura da portarci in procinto della battaglia.. so che non amate la guerra, ma se siete venuto qui vuol dire che non abbiamo altra scelta.. se non difendere quello per cui siamo stati creati. <solleva la testa verso il cielo illuminato dal sole> Gabriele.. so cosa è il paradiso.. e so per quali motivi son state combattute molte delle nostre battaglie.. non mi sono mai fatto domande ma.. se voi credete che questo sia la nostra unica opzione, io sarò contento di servire nostro padre con la spada.. <più che a Dio, Adam lo deve a Gabriele che lo ha preso sotto la sua ala> temo però, che dobbiate fornirmi più dettagli. Cosa devo fare esattamente oltre al tenermi pronto?

[22:22] <@Gabriele_> non ho idea del perchè questa strega sia giunta sull'isola ma sta creando il caos.. bene e male si daranno battaglia e voi avrete bisogno di tutto l'aiuto possibile <si perchè al momento Gabriele sa solo che esiste tale strega ma non ha idea chi sia, ne per quale "squadra" patteggi.. probabilmente perchè ve en sono due *_*> difendere il bene Adam.. dovrete difendere il bene.. quando si presenterà il momento saprai cosa deve essere fatto <non si rivelano i dettagli, non è da angeli> e dovrai trovare quanto più aiuto possibile.. sono qui per mettervi in guardia, per informarvi che ci sono c se che sono già accadute e cose che ancora dovranno accadere.. e mio figlio sarà con voi.. <si perchè lui è certo che Dorian sarà libero, e con lui vinceranno> voglio solo che voi siate pronti quando vi troverete davanti il male Adam.. così da potervi difendere e sconfiggerlo.. <chiude gli occhi> si scatenerà l'apocalisse.. e voi ne farete parte..

[22:34] <_Adam_> Il caos.. <lo ripete con una voce tanto glaciale che ricorda l’Adam dei primi tempi a return. Quando si tratta di combattere lui non si tira mai indietro anche se la sua mente al momento è affollata da millemila domande> Sembra che si stia preparando un disastro viste le parti chiamate in causa.. <suppone che Gabriele non conosca i veri motivi per cui questa strega sta facendo tutto questo casino, e infatti evita di chiedere ancora> Il bene e il male.. una lotta che porta morte e distruzione.. iniziavo a credere che a return tutto fosse diverso ma è evidente che mi sbagliavo. <sospira, tornando poi a guardare Gabriele con uno sguardo pieno di ammirazione e rispetto> Noi siamo sempre pronto e io cercherò di trovare tutto l’aiuto necessario, anche se sono certo che avere vostro figlio in squadra sia già un bel vantaggio.. <lui non conosce Dorian, ne ha solo sentito parlare> L’apocalisse.. <lui è un angelo giovane e mai ha affrontato battaglie come questa. Adesso poi che lui per primo ha a che fare con creature dello schieramento opposto>

[22:41] <@Gabriele_> dovrebbe essere tutto diverso su quest'isola ma a quanto pare.. l'arrivo di questa creatura sta.. cambiando le sorti di Return.. <e dell'eterna lotta tra bene e male> non so quanti di noi arcangeli si schiereranno nella battaglia.. forse Michele ed Uriel perchè si trovano qui sull'isola da un po'.. io non ci sarò Adam, perchè non ho ricevuto l'incarico.. <sir d non vuole che lui ci finisca in mezzo... chissà perchè> e dall'inferno nessuno al di fuori di coloro che qui risiedono interverrà.. l'apocalisse sull'isola, lascia indifferenti molti demoni ed angeli.. sai bene che l'egoismo è comune a tutti.. <si, chi non vive a return, pensa che la cosa non lo riguardi> non so se qualcuno si unirà col tempo.. <se le cose dovessero peggiorare> per ora il mio compito è portar e il messaggio ed avvisare voi angeli del pericolo.. il resto è nelle vostre mani <che culo eh!>

[22:48] <_Adam_> <annuisce, molto seriamente> il confine tra bene e male qui è sempre stato tanto labile perché nonostante il confine.. <che lui ha oltrepassato ._.> ci sono molti luoghi in cui bene e male hanno modo di trovarsi a confronto. Da quando sono arrivato qui non si è mai reso indispensabile un intervento diretto.. però se le cose stanno come vi riferite, e son certo che è così, sarà necessario mettere in guardia non solo gli angeli, ma chiunque sia in grado di dare una mano.. <e cerca di fare mente locale su tutti gli abitanti di PoG che conosce.. non molti, ma qualcuno che può aiutarlo sicuramente c’è.. a parte Cass> Mi fa piacere sapere della presenza di Michele e Uriel a return, anche se sarei stato più tranquillo che avessi avuto voi al nostro fianco. Ma sapete bene che anche l’altra parte non è male assortita.. <belial, Lucifero.. tutti pezzi grossi all’inferno> voi pensate che non si sia alcun metodo alternativo per risolvere la questione in maniera pacifica? Insomma.. l’apocalisse.. Return è piccola e come possiamo permettere che venga distrutta?

[22:52] <@Gabriele_> lo so Adam.. ma anche quel labile confine sta per essere spazzato via.. credimi.. <lui conosce il futuro.. ma questo può modificarsi in ogni istante.. ed al momento vede il bene vittorioso, grazie a Dorian ma.. non sarà sempre così> avrete bisogno di tutto l'aiuto possibile.. si.. e mi dispiace non poter essere qui con voi.. ma ci sarà dorian.. potrete contare su di lui.. in ogni momento, non temere.. <annuisce cercando di dargli coraggio e gli appoggia una mano sulla spalla> così è scritto Adam.. e non vi può essere alcuna strada alternativa se non questa.. ma credimi.. ci sono buone possibilità che il bene trionfi finalmente.. e Return sia salvata.. <chiude gli occhi alla fine> devo salutarti.. il mio compito qui è appena iniziato e vi sono molte altre creature che devo vedere ed informare.. promettimi che sarai pronto quando PoG avrà bisogno di te..

[23:00] <_Adam_> Ho mai messo in dubbio anche una sola delle vostre parole? <si, ha messo in dubbio tante di quelle cose, ma Gabriele mai.. forse perché è quello più *umano* tra gli angeli e sa che lo comprenderebbe se mai anche lui si dovesse innamorare °°> Faremo quanto è indispensabile per portare alta la bandiera di nostro padre. Siamo nati per diffondere e difendere la sua parola e mai come in questo momento, mi sono tanto sentito appartenente al paradiso.. <si appunto, quando c’è da combattere lui è sempre pronto> staremo attenti e contatterò Castiel.. e vostro figlio. Sono certo che è degno erede di suo padre. <sospira a sentire la mano dell’arcangelo sulla spalla. Vuole chiedergli delle cose.. ma non sa se può, soprattutto adesso che lui ha annunciato che deve lasciarlo> Certo, immagino che sarete occupatissimo.. vorrei solo potervi vedere quando tutto questo sarà finito. Ho bisogno di chiedervi.. <tossisce appena, imbarazzato> .. no, sono solo sciocchezze. Per ora l’unica cosa sulla quale dovrò concentrarmi è la battaglia. <lo guarda, fiero e convinto anche di potersi dedicare solo a quella>

[23:03] <@Gabriele_> sono felice di sentirti parlare in questo modo Adam.. spero che tutto vada come è stato scritto.. e vedrai che alla fine potremo vederci con calma e ridere di nuovo assieme.. <e poi, sentendo le sue ultime parole, lo guarda, come un padre guarderebbe un figlio e boh.. credo che ormai Gabriele lo conosca più di lui stesso> segui il tuo cuore Adam.. e vedrai che non sbaglierai mai.. <e dopo aver tolto la sua mano e sorriso un'ultima volta, scomparirà per tornare da suo figlio al pentacolo, prima di cercare questa strega di nome lisa>
view post Posted: 18/10/2011, 18:43 The Return MEMORIES - >> 05
Ieri sera..


<@Darius_> <sera, da poco tramontato il sole. Come ogni martedì sera Darius è fuori ad aspettare il giovane Ciel per andare a fare i soliti allenamenti. E' appoggiato al muretto di cinta che aspetta il giovane. Devo precisare che Darius è forse l'unico vampiro serio di tutti quelli che muovo, e lui non ha idea di cosa sia accaduto a Return.. per lui è normale dormire al pomeriggio, non guardarsi allo specchio, nutrirsi solo quando ne sente il bisogno, e soprattutto alzarsi dopo il tramonto.. probabilmente sente che c'è qualcosa che non va nell'aria, ma per lui non è cambiato praticamente niente.. tra l'altro essendo un vampiro antico non sente nemmeno lo stimolo della sete. Posson passare settimane prima di doversi nutrire e bè, come ho detto, per lui è tutto relativamente normale>

<_Catherine_> <la vampirina invece http://data.whicdn.com/images/16192944/tum...1_500_large.png così abbigliata e con la spada falsa sulla schiena, sta uscendo proprio adesso dal castello. Ha dormito tutto il giorno, come da un po’ a questa parte, e non ha idea dl motivo per cui si sente così.. debole. Non si nutre da un po’ e lo si può notare dal fatto che sembra deperita con delle occhiaia blu che le circondano gli occhi color ambra.. sempre più sbiaditi. Non appena fuori, si accorge subito della presenza del padre e, con un sorriso smorto, solleva la manina per aria per salutarlo> Papà..

<ciel_><e il giovane Ciel sta arrivando invece dalla foresta perchè, essendo un giovane vampiro poco esperto, ha sempre fame ultimamente e dorme pure un sacco.. ovviamente ha con se la spada e sorride quando vede Darius> eccomi..scusa se t'ho fatto aspettare ma.. <ma niente,ha notato Catherine e si fa improvvisamente serio °°> oh.. ho forse sbagliato giorno? <xd> perchè altrimenti torno a cacciare da solo,ecco...

<@Darius_><non fa in tempo a salutare sua figlia che nota pure l'arrivo di Ciel.. entrambi gli sembrano così strani.. quindi bè direi che ora ne approfitta per vedere come stanno le cose> Catherine.. Ciel.. prego, venite entrambi qui.. credo che il destino sia stato più che puntuale questa sera.. volevo parlare con entrambi.. <li osserva> che succede? siete.. strani..

<_Catherine_><lei sbuffa non appena si accorge di Ciel, ha fame e non è in vena di litigare stasera. Piuttosto gradirebbe un succulento elfo. Ma per il momento pare non ve ne siano nei paraggi> No, direi che sei stato puntualissimo.. <borbotta poi, come se i due non fossero in grado di sentirla> guastafeste.. <scende i gradini che la separano dal padre e fissa il suo occhio sano, prima di stropicciarsi il viso con le mani> Non lo so.. papà.. mi sento così debole eppure ho dormito tutto il giorno. Io non dormo mai di giorno! <riposa il minimo necessario, ecco> E poi.. ho voglia di mordere tutto quello che mi capita a tiro.. <si guarda attorno, annusando un po’ l’aria ma tutto ciò che avverte è solo odore di animali che proviene dalla foresta> Bleah.. che schifo..

<ciel_><sentire che Catherine lo chiama guastafeste lo fa ridere,ora ha il super mega udito da vampiro serio, ma soffoca la risata e si avvicina al maestro tornando leggermente serio> uhmm.. <lascia parlare prima la signorina vampira e,intanto che aspetta che lei finisca, incrocia le braccia al petto> dormo anche io tutto il giorno,sino al tramonto ..e non ho mai avuto bisogno di dormire così tanto,son mezzo vampiro <la cosa non gli torna,ecco> e..ho la sua stessa voglia <indica cathy> ho sempre fame e l'altro giorno per rientrare in camera mia mamma ha dovuto darmi il permesso per entrare! <che cosa assurda!! >

<@Darius_><continua ad osservarle e ad ascoltarli. sospira appena> oh bè.. credo che il mio desiderio sia stato realizzato sapete? e' un po' che penso che voi vampiri e mezzi vampiri non avete la disciplina che dovreste avere.. alzarvi dopo il tramonto, nutrirvi di sangue e basta.. <annuisce appena.. gli sta facendo un po' la morale> forse Aether ha deciso di darmi ascolto.. <poi si rivolge a Catherine> puoi cercare, tesoro, di non date epiteti a ciel in mia presenza? non mi piace che voi due non andiate d'accordo, ma se caratterialmente non siete compatibili, non posso farci niente.. solo vorrei che di fronte a me, cercaste di trattenervi, ok? <e vale pure per il ciel scocciato>

<_Catherine_><lei ignora Ciel volutamente, non prima di avergli rivolto un’occhiata di stizza> Ma papà, io mi sono sempre nutrita solo di sangue.. <e non intende quello di animali> La differenza è che adesso ne ho continua voglia. Non mi nutro da un giorno eppure mi sembra quasi di non farlo da mesi. Pensi che.. <sospira, tirando più in basso la gonna del vestitino> .. ci sia davvero lo zampino della madre? Perché mai avrebbe dovuto fare una cosa del genere? E’ stata lei a decidere che noi vampiri qui avessimo una vita diversa da quella che avete avuto voi sulla terra.. <e a lei non piace così, non si sente se stessa, ecco> A me piace andare in giro di giorno.. e sono certa che molti di noi sulla terra pagherebbero oro per poter assistere a un’alba.. <si stringe nelle spalle, osservando Ciel ancora una volta. Non le piace essere rimproverata dal padre, soprattutto non in sua presenza> Mi spiace ti dia fastidio.. ma.. <stava per ripetere il motivo per cui Ciel non le va a genio, ma dopo aver colto lo sguardo di Darius, sospira e si rivolge al vampirino> eh va bene.. mi dispiace di averti dato del guastafeste.. <che lecchina xD>

<ciel_>ma.. non capisco perchè questa cosa debba coinvolgere anche i mezzi vampiri,comunque.. mi son sempre nutrito,sin da piccolo, anche di altri cibi oltre al sangue quindi non ha molto senso tutta questa storia.. <si passa una mano tra i folti capelli e sbuffa appena,lei Catherine la guarda il minimo indispensabile °° più che altro sta attento a quel che dice Darius XD> non mi piace dormire così tanto,mi sembra solo una perdita di tempo <ecco XD si mordicchia l'interno della guancina e si volta a guardar la vampira> ok,nessun problema.. <torna a guardare Darius> e poi non mi sembra di aver fatto niente in tua presenza <secondo il suo punto di vista s'è trattenuto *_*>

<@Darius_>non ho idea se sia stata Aether o meno.. so che adesso dovete comportarvi come veri vampiri e la cosa, se sarà per un po' di tempo, non mi dispiace.. vi insegnerà a gestire le vostre emozioni, il vostro desiderio <non solo di cibo> e ad agire come veri vampiri.. <scuote la testa> siete due giovani vampiri che hanno avuto la possibilità di nascere vedendo l'alba.. se per un po' dovrete vivere come abbiamo vissuto ai tempi dei tempi.. non vi farà poi così male.. <scuote la testa, questi giovani!> magari questo vi darà modo di conoscere quella parte di voi che qui sull'isola è rimasta sopita.. <si alza dal muretto e si avvia> andiamo.. voglio vedervi all'opera.. tutti e due..

<_Catherine_><lei guarda il padre con la bocca semi aperta. Avevano già affrontato questo discorso e anche a lei stava bene un po’ di disciplina. Ma questo, così di botto, le sembra un po’ esagerato> E se fosse per sempre? Ci hai pensato papà? Voglio dire.. se siamo soggetti alle regole che i vampiri devono rispettare sulla terra, potrebbe anche darsi che se ci esponessimo al sole.. friggeremmo come polipetti. Io non sono abituata a nascondermi e.. se dimenticassi accidentalmente la finestra aperta? <spalanca gli occhi, preoccupata> Non voglio morire.. <resta così un attimo a pensare e poi guarda Ciel, come per chiedergli: *cosa ha intenzione di fare?*>

<ciel_> io ero per metà vampiro! rivoglio la mia metà di demone che mi permetteva di fare quello che volevo é_é <no,a lui non sta mica bene tutto questo XD e poi gli dispiace lasciare troppo tempo la mamy da sola çç prende un bel respiro e guarda catherine> oh andiamo,se vuoi risvegliarti il giorno dopo io dico che te lo ricorderai di chiuder la finestra e le tende... a meno che tu non abbia sempre la testa tra le nuvole <xd si schiarisce la voce e inizia a seguire Darius facendo spallucce alla vampira,non lo sa manco lui che intenzioni abbia> vuoi vederci all'opera,in che senso? con le spade,a caccia o cos'altro? °°
<@Darius_>suvvia Catherine, questo ti insegnerà ad essere più disciplinata.. e on credo sarà per sempre.. <scuote di nuovo la testa, non s'aspettava che i giovani la prendessero così male> Ciel andiamo.. sei cresciuto fin'ora solo come demone.. tua madre ha chiesto a me epr aiutare il tuo lato da vampiro.. <si volta e lo guarda> vedi di non lamentartene adesso.. <alla fine si ferma e si volta guardando i due ragazzi, serissimo> ok, adesso smettetela. Io sono stato creato sulla terra, ho affrontato tutto questo da solo.. e non me ne sono MAI lamnetato.. quindi smettete di lagnarvi e sfruttate quello che la natura vi ha donato. Siete vampiri, dovreste esserne dannatamente fieri.. e ora forza, andate a giocare coi vostri poteri e portatemi qui, due creture.. vive.. <chiude gli occhi> ovviamente è una sfida a tempo.. forza!

<_Catherine_>Io non mi sto lamentando papà, vorrei semplicemente che tutto fosse più chiaro.. vorrei sapere quali sono le regole precise che dobbiamo seguire.. <sospira, sempre più stanca. Poi ascolta il papà in silenzio. Per una volta lei stava cercando di capire Ciel ma suo padre ha messo bene in chiaro quanto i vampiri nati a return siano stati sfortunati. Dopotutto lei ha sempre potuto fare quel che le pareva senza limitazioni si sorta> Va bene.. hai ragione. Mi dispiace, vorrà dire che ci comporteremo per quello che siamo veramente.. ebbene.. <guarda Ciel, con aria di sfida. A lei piace primeggiare in tutto, se non si fosse capito> sei pronto? <si sistema meglio la katana in spalla e poi fissa davanti a se> al mio tre.. uno.. due.. tre.. <e dopo aver contato, direi che parte, più lenta del solito dato che è mal nutrita, alla ricerca di un qualche elfo malcapitato>

<ciel_><solleva le mani in segno di resa> ok,ok..ho capito! basta lamentarsi,va bene.. <insomma..ma ci farà l'abitudine con un pò di tempo. Si volta a guardar Cathy e fa un sorrisetto da furbetto> son sempre pronto çç prima le signore <xd e lui partirà al tre della conta della vampira..s'è nutrito prima ed è ancha abbastanza veloce ma non ha bisogno di andare troppo lontano perchè,non appena inizia a sentir un odore di elfetta nella foresta, si ferma per cercare di capire esattamente dove si trova..sta snasando meglio l'aria prima di usar il suo potere çç >

<@Darius_><darius quindi, dato che ha trovato il modo per farli "divertire" si ferma su un tronco, li seduto ad aspettare chi dei due riuscirà a portargli viva una creatura... secondo lui qualcuno non resisterà a mordere prima di tornare da lui.. chissà.. intanto aspetta con gli occhietti chiusi pensando a questa situazione eh.. che è ben strana>
<_Catherine_><lei è lenta. Certo per quel che può essere lento un vampiro. Ha individuato la sua preda con facilità, grazie al suo fiuto. Però non riesce a correre come dovrebbe, tutta colpa della mancanza di sangue> Starà sicuramente guadagnando strada adesso! <parla di Ciel, è parecchio competitiva e odia perdere. Per questo, si ferma nel bel mezzo della foresta.. guardandosi attorno per individuare una preda più vicina> maledizione! <sta perdendo tempo e la cosa la scoccia. Fortunatamente però, pare che qualcuno stia passando alle sue spalle proprio in questo momento. Lei sorride e poi si gira su se stessa con l’espressione da bambina persa> Vi prego.. aiutatemi.. <l’elfo le si avvicina e lei, con un gesto delicato, ma forte. Lo afferra per il braccio e lo seduce con il suo potere convincendolo a seguirla. E’ stata molto lenta in tutto ciò.. e suppone che Ciel sia già arrivato..quindi, perchè perdere tempo a mordere l'elfo? Dopotutto lei ha tantissima fame e quel poverino sembra così disposto ad accontentarla> Oh.. al diavolo.. <si ferma, e prima di raggiungere il padre, morde il malcapitato *_*>

<ciel_><e mentre Darius aspetta e Cathy rincorre creature çç lui è li fermo perchè non ha più bisogno di correre,usa il suo potere per attirare a se la povera elfetta e sorride quando se la ritrova tra le braccia> ma ciao çç vieni con me,ti porto a vedere una cosa meravigliosa <starà cercando di ammaliarla °° alla fine la prende in braccio e inizia a correre per tornare indietro..lui ha pranzato prima ed è solo per quello che non ha ancora morso la poveretta .. Darius lo vedrà arrivare,con calma e con in braccio la preda > çç <ridacchia perchè ha sentito che cathy s'è fermata,ha sentito odore di sangue> mi sa che Catherine s'è fermata a fare uno spuntino *_*

<@Darius_><quando Ciel torna alza un sopracciglio e lo osserva.. scuotendo la testa> c'hai messo pià di quanto mi aspettassi da te ciel.. sinceramente speravo meglio.. <si alza dal tronco e va verso di lui> ora.. lasciala andare.. immagino che tu abbia già.. pranzato prima no? <poi lo guarda> dovevi usare i tuoi poteri di vampiro.. non lo hia fatto, er me la prova non è superata e a quanto vedo.. nemmeno per Catherine.. <delusissimo!> direi che ne avete di strada da fare.. e parecchio.. <lo guarda negli occhi> sfrutta i tuoi sensi, usa il potere di ammaliare che noi vampiri abbiamo.. usa la velocità e la forza.. questo è quello che devi imaprare ad usare.. <e con l'indice gli tocca la fronte> eprchè quando non avrai altro al di fuori di questo, credimi, ti sarà utile..

<_Catherine_><lei continua a nutrirsi dell’elfo e sente piano piano le forze tornare in lei. Persino il suo colorito cambia, facendo più roseo. Le occhiaia svaniscono e le sue labbra, colorate dal sangue, diventano scarlatte. Sospira di piacere nell’assaporare quel sangue e poi, prima che l’elfo spiri, lo molla> delizioso.. <si passa la lingua sulle labbra, aveva dimenticato quasi che ha una sfida in corso e infatti arriccia il nasino. E’ stata una stupida.. ma.. alla fine l’elfo non è ancora morto. Si china, per afferrare la creatura per un polso e poi, con una corsa scattante e degna di un vampiro, giunge di fronte ai due, con elfo ancora agonizzante..> Non ho resistito.. <lo dice quasi con un filo di voce, si vergogna ma alla fine.. lei ha semplicemente fatto ciò che il suo istinto vampirico le diceva di fare. E guardando la creatura di Ciel, il suo istinto le dice di non fermarsi e difatti guarda l’altro elfo con sguardo famelico èçè le parole che il papà sta rivolgendo a Ciel manco le sente>

<ciel_>ma.. ci ho messo pochissimo! <ahah non è d'accordo! comunque annuisce a Darius,ha già pranzato,e lascia scendere l'elfetta solo dopo averle baciato la guancia> grazie tesoro..<l'elfetta se ne andrà via sorridendo tutta *_* mentre Ciel incrocia le braccia al petto e scuote la testolina> ma l'ho ammaliata..altrimenti sarebbe arrivata qui urlando <sbuffa,è nella fase ribelle..schiaffeggialo! XD> comunque..ok.. cercherò di far meglio la prossima volta,maestro U_U <insomma..oggi non riesce a star zitto e l'unica cosa che lo fa sentire meglio è che Catherine sia arrivata parecchio dopo di lui çç infatti ridacchia guardandola> ah no,lascia stare quell'elfa..se non l'ho morsa io non puoi farlo manco tu

<@Darius_><guarda entrambi e davvero, si dispera. porta una mano alla frotne e li guarda> ok.. sapete che vi dico.. mi avete davvero stufato.. siete due ribelli, non rispettate la disciplina ne tanto meno l'anzianità. sono il vostro maestro, quindi merito un po' di rispetto.. e qui sento solo delle lamentele.. <guarda catherine> lo stesso vale per te signorina.. suo il tuo maestro in questo momento e comportandoti così mi fa solo vergognare.. <poi guarda Ciel> sapete che faccio? La smetto.. mi lascio in pace.. fate quello che volee, non mi riguarda.. e se bruciate sotto il sole, verrò a pregare sulle vostre ceneri.. <e appena detto questo scompare davanti ai loro occhi, perchè se ne va.. e ragazzi.. me lo avete fatto incazzare, bravi!>

<_Catherine_><lei guarda l’elfa andare via ed è mossa da una voglia di seguirla, che solo l’incazzatura del padre le fa passare. Abbassa lo sguardo, sull’elfo che muore proprio adesso e poi sospira. Sa di non aver rispettato le regole e sa anche di aver deluso suo papà. Questa cosa le spiace tantissimo e a momenti, non riuscendo a controllare la delusione, le scappa anche da piangere> Mi dispiace, papà.. io.. <trattiene a stento le lacrime e poi lascia il polso dell’elfo morto> Non sono riuscita a resistere ma.. posso migliorare.. <muove qualche passo nella sua direzione e poi, sospirando, lo guarda andare via. E’ delusa da se stessa, ma allo stesso tempo non è ancora riuscita ad appagare le sue voglie, tutte le sue voglie. Infatti guarda Ciel in silenzio e si lecca le labbra ancora sporche di sangue xD> se n’è andato.. <ma va!!!>

<ciel_>ma..ma.. <muhahah è rimasto senza parole adesso! resta con le braccia incrociate al petto mentre guarda Darius andare via..non pensava che perdesse la pazienza così facilmente XD> già..se n'è andato U_U per lui è tutto normale dormire sino al tramonto,usare i sensi da vampiro e tutte le altre cose ma per me..<poi la indica> e pure per te a quanto vedo non è normale..è normale che io mi lamenti é_é <ahahah aiuto..sbuffa nuovamente> beh,tuo padre non c'è più..direi che posso andarmene per i fatti miei <xd>

<_Catherine_><lei sospira, ripensando alle parole del papy> Già, ma cerca di capirlo Ciel. Lui ha vissuto sulla terra per buona parte della sua esistenza. Immagina cosa possa aver significato per lui.. ritrovarsi in un posto dove i vampiri si aggirano tranquillamente alla luce del sole. <lo guarda e sembra quasi una persona normale.. o meglio, per una volta non lo guarda con astio> Non deve essere stato facile come non lo è adesso per noi.. <gli si avvicina, puntandogli la mano sulla spalla °° quasi languida> Vuole solo aiutarci e noi gli mostreremo di che pasta siamo fatti.. <scocca la lingua sul palato e poi aggiunge> se non hai di meglio da fare.. potremmo allenarci insieme, che ne dici? Dato che vuole che facciamo amicizia.. <çç>

<ciel_>beh,allora avrebbe potuto capire meglio che noi ora abbiamo problemi proprio come lui ne ha avuto non appena è giunto qua <sospira e poi guarda perplesso la manina languida di catherine sulla sua spalla > non appena lo rivedrò glielo farò vedere U_U <la presenza di catherine non è contemplata XD infatti fa un passetto indietro per scrolalrsi la manina della vampira e scuote la testa> no,grazie...per oggi ho già dato <o con darius o da solo XD> buon allenamento allora,Catherine <e si allontanerà verso la foresta per fare cosa lo saprà lui °°>

<_Catherine_><lei si imbroncia. Come ha osato dirle di no?! ._." maledetti istinti vampirici..> fa come ti pare allora.. <toglie la manina dalla sua spalla e incrocia le braccia sotto il petto> evidentemente a te non piace essere aiutato.. <e dopo questa gli stai anche più antipatico, Ciel ò_ç mwhahahah. E bene, direi che anche lei si volterà e se ne andrà a cercare altro cibo.. e chissà, per la gioia di Darius, forse anche altro *_*>
view post Posted: 18/10/2011, 14:10 [PG SPECIALE] Victor Creed - >> 05
Aggiornata la lista dei poteri di Victor che ha perso quelli di Rogue dopo la morte della ragazza.
view post Posted: 18/10/2011, 14:01 The Return MEMORIES - >> 05
Ieri notte, all'inferno..


<_Rogue_><la mutante http://fc02.deviantart.net/fs10/i/2006/120...by_icyheart.jpg conciata esattamente come in foto, con una delle sue tutine anti tocco, è giunta negli inferi. Niente di tutto quello che si aspettava di trovare. Sicuramente lei immaginava un luogo pieno di fiamme e grida atroci.. invece pare che al momento si trovi in un corridoio dalle pareti nere e scrostate e estremamente silenzioso. Non sa dove deve dirigersi per trovare chi sta cercando, ma sente di esser arrivata nel posto giusto. Si sistema i Sai nella cintola sulla vita e sospira, prima di proseguire a passi molto lenti>

<@_sorat_><lui è nelle sue stanze, come al solito. non ha idea che qualcuno lo sia venuto a cercare ma molto presto lo scoprirà, dato che fuori della porta della sua stanza c'è una sentinella di guardia. rogue la noterà appoggiata al muro, mentre sembra che riposi. Sorat invece sta leggendo, seduto alla scrivania, come di consueto>

<_Rogue_><una volta arrivata in prossimità della sentinella, naturalmente la nota e si ferma a guardare la creatura che, appunto, sembra dormire. Non ha idea di come farà a trovare Sorat.. ma è certa che prima o poi riuscirà nel suo intento. Dopotutto se è riuscita a resistere in vita fino ad oggi, vuol dire che ha discrete possibilità di riuscita. Poi ha un potere anche molto utile, infatti in due minuti si trasforma in quella che, per tutti i versi, sembra la sentinella dormiente. Così, darà sicuramente meno nell’occhio. Si avvicina di soppiatto e, con un gesto deciso delle mani, fa girare il collo del malcapitato>

<@_sorat_><la sentinella non dorme, anche se così sembra, ma quando si accorge di Rogue si trova già con il collo girato.. ora fosse una persona normale sarebbe morta, il problema è che è un demone e per ucciderlo, o lo decapiti o lo ammazzi con qualcosa.. infatti così come gli ha girato il collo lui, si rigira verso Rogue e la guarda alzando un sopracciglio. e senza dire altro la prende in braccio, stile sacco di patate ed apre la porta entrando nella stanza> "Mio signore.. abbiamo ospiti" <bè almeno ha trovato Sorat no? XD>

<_Rogue_> <da qui si capisce che lei dell’inferno non ne sa esattamente niente. Pensava di aver fatto la mossa giusto, affinchè potesse sottrarre al demone tutte le informazione che sarebbero potute tornarle utili.. ma non ha funzionato. Quando il demone si volta a guardarla, lei spalanca gli occhi e poi inizia subito a cercare di divincolarsi quando questi la prende in braccio> lasciami andare.. che tu sia maledetto.. lasciami.. <gli batte dei colpetti sul petto, alla sentinella sembrerà di avere se stesso tra le braccia dato che lei ha ancora le sue sembianze. Entrata nella stanza, non riesce a vedere in viso chi sia il signore> Sta mentendo.. signore.. non so chi sia costui ma.. stava cercando di intrufolarsi nelle vostre stanze.. <giochiamo a indovina chi è quello giusto *_*>

<@_sorat_> <demone-sentinella con rogue-sentinella in braccio ridacchia sul "che tu sia maledetto" in effetti, lo già... Quando entra dentro con rogue, sorat alza la testa e osserva la scena> per me potete diventare polvere entrambi.. per quanto mi riguarda.. <chiude il libro di botto facendo pure baccano e continua ad osservarli> mettilo giù.. <e la sentinella, dato che esegue gli ordini, lascerà Rogue mettendola in piedi> quindi? vi faccio fuori entrambi o mi dite perchè disturbate il mio tempo?

<_Rogue_><continua a cercare di divincolarsi, sta anche cercando di capire come può fare fuori la creatura che la sta tenendo. Ma questa fortunatamente la mette a terra. Non vuole diventare polvere senza nemmeno aver provato a fare qualcosa, ma quando il suo sguardo si posa negli occhi rossi di Sorat a lei manca il battuto per un attimo. E’ lui.. l’uomo che era in spiaggia con sua sorella quella sera. Deve assolutamente pensare a come togliersi di mezzo la sentinella e infatti dopo un po’, prende il Sai che era in suo possesso e, con un gesto deciso, sgozza l’altra sentinella che era rimasta ad aspettare la decisione del suo signore immobile> Vige sempre la legge del più scaltro.. <piano piano, riprende le sue sembianze sotto lo sguardo di Sorat. Non ho idea cosa sappia lui di lei, ma Rogue sa che ha trovato chi cercava>

<@_sorat_> <osserva la scena e dato che odia che gli si sporchi la stanza, con due dita della mano in un gesto appena accennato fa scomparire la sentinella sgozzata e si osserva la ragazza, tornata nella sua forma> decisamente più interessante così.. non c'è che dire.. <congiunge le mani al petto e la guarda.. non sa chi sia, ne cosa voglia.. l'anima della sorella è tra le tante anime nella sua collezione, in bella mostra in una delle tante librerie della stanza. Ma per lui era ed è solo un numero.. niente di più> suppongo stavate cercando me.. visto il vostro sguardo appena avete incontrato il mio volto..

<_Rogue><lei osserva solo con la coda dell’occhio la sentinella sparire dal pavimento. Probabilmente è stata un’altra mossa avventata ma.. non poteva rischiare di avere due persone contro in un luogo che nemmeno conosce. Torna a sostenere lo sguardo di Sorat e nei suoi occhi si legge tutto l’odio che prova per il demone> E io suppongo che dobbiate cercare personale decisamente più competente, dato che non è stato poi così difficile trovarvi. <resta ferma, tenendo sempre il pugnale in mano nel caso fosse necessario riutilizzarlo> Il mio nome è Rogue.. <lei conosce il suo quindi le sembra giusto pareggiare> e voi avete qualcosa che non vi appartiene..

<@_sorat_> dipende.. se fosse stato incompetente non via avrebbe attirata nella tana del lupo.. non credete? <accenna un sorrisetto a stronzo, come al solito e continua ad osservarla> Rogue.. Rogue.. Rogue.. no, non mi dice niente.. <inclina appena la testa> oh.. siete venuta a reclamare qualcosa che credete non mi appartenga? E cosa, se posso chiedere? <si accomoda meglio sulla poltrona continuando ad osservarla.. c'è ancora gente come lei che ogni tanto sfida l'inferno sperando di ottenere qualcosa.. e l'unica cosa è la morte.. Rogue se fossi in te me ne andrei :P>

<_Rogue_> Io sono esattamente dove mi ero prefissata di essere. Il vostro.. <non sa come definirlo, lei si gerarchie infernali ne sa poco e niente> .. dipendente mi ha solo facilitato le cose.. <lei è rimasta immobile nella sua posizione, anche se è attenta a tutto quello che le capita attorno> Ero certa che il mio nome non vi avrebbe detto nulla.. ma sono certa che se scavate nella vostra memoria, riuscirete a rivedere nitidamente, almeno quanto la rivedo io nella mia testa, una spiaggia desolata.. una ragazza castana e la sua voglia di libertà.. <non è certa che anche questo gli dica nulla. Ha già intuito che Sorat è uno di quelle creature che non danno alcuna importanza a chi hanno di fronte> Return, vi dice niente..

<@_sorat_><l'ascolta ma.. fargli ricordare chi ha ammazzato è un po' come chiedere ad hitler quanta gente ha ucciso.. per lui sono solo numeri ma fa finta di sforzarsi per ricordare.. solo quando gli dice Return ci pensa su davvero.. alla fine a Return ha ammazzato ben poche persone, quindi fa presto a ricordarselo> Return.. un'isola in cui ripongo grandi aspettative.. provenite da quell'isola Rogue? e come mai adesso siete venuta fin qui, all'inferno? Lo avete fatto per incontrare me? Dovrei esserne onorato.. anche a Return, la mia fama mi precede.. <alla fine si alza dalla sedia e va di fronte alla scrivania, appoggiandocisi> dunque.. veniamo a noi.. perchè siete qui? sappiate che ho poco tempo da dedicarvi..

<_Rogue_> <infatti lei ha capito che non sarà semplice fargli capire di chi parla e questa cosa la fa terribilmente arrabbiare perché lei, nonostante tutto, da un senso alla vita.. soprattutto quando si parla di persone a lei care> L’inferno e la terra non vi bastano più? <lei pensava di aver trovato la pace sull’isola.. e invece le è capitato di tutto. Comunque annuisce quando lui le chiede se viene da lì e lo segue con lo sguardo quando lui si alza per avvicinarsi alla scrivania> oh.. e invece mi starete ad ascoltare.. perché non mi importano le regole che voi avete in questi bassifondi. Io conosco le mie e tutto ciò che voglio.. è.. <mia sorella> riavere ciò che non vi appartiene.. <lo studia, restando in silenzio per qualche minuto> Avete preso l’anima di mia sorella.. senza contare che il vostro comportamento è stato deplorevole anche con altre creature che conosco.. <elise, ma non fa nomi>

<@_sorat_><la lascia parlare e sfogare.. poi si sposta dalla scrivania e fa qualche passo verso di lei> venite nel mio regno.. nelle mie stanze.. e pretendete di dettare legge.. <scoppia a ridere> voi siete pazza! davvero! non vi hanno detto che non si gioca col fuoco perchè.. ci si può bruciare? <con los tesso gesto delle due dita la sbatte contro il muro, bloccandola in quella posizione, senza darle possibilità di muoversi> voi.. siete un insetto per quello che mi riguarda.. l'anima di vostra sorella dite che non mi appartiene? ne siete certa rogue? lei voleva morire.. così come volete morire voi venendo qui.. <scuote la testa e si avvicina> il mio comportamento.. deplorevole.. come voi dite.. non è che puro divertimento per me.. e voi, siete un insetto con cui voglio divertirmi stasera.. <...>

<_Rogue_> Io sarò anche pazza, ma di certo non vi supero in questo.. <no, lei è solo determinata a riprendersi sua sorella. Sapeva che non sarebbe stato semplice e infatti ne ha la prova quando lui la sbatte con violenza contro il muro. Ha picchiato la testa e lei non è un’immortale. Può morire e infatti resta in silenzio per un bel po’, con la testa girata per via dell’urto. Sembra aver perso i sensi, ma dopo un po’ sbatte le palpebre mentre un rivolo di sangue che scorre dalla bocca> divertente.. <sembra ridere, ma è una risata amara e dolorante> Io potrò anche essere un insetto, ma tutti hanno i loro punti deboli.. <e anche i demoni non dovrebbero tollerare molto la luce, dato che il loro ambiente è l’inferno. Infatti la stanza di Sorat inizia ad illuminarsi a giorno, quasi come fosse Dio stesso a farlo. Anche lei ha difficoltà a tenere gli occhi aperti però riesce a parlare lo stesso. Sta cercando di difendersi.. ma secondo me lo sta solo innervosendo di più> Cosa conta per voi.. un’anima vale l’altra no? Ridatemela e vi darò ciò che volete..

<@_sorat_> in realtà io ancora non ho cominciato a divertirmi.. <quando Rogue illumina la stanza a giorno, socchiude gli occhi ridacchiando> e queste sarebbero le vostre armi Rogue? credete che un po' di luce artificiale possa crearmi qualche problema? conosco questa stanza più di me stesso.. e non ho problemi ne con la luce.. ne col buio <e così dicendo la luce scompare e la stanza diventa completamente buia, tanto da non vedere ad un palmo dal naso.. così facendo si avvicina alla ragazza e le tocca il mento con la mano> non avete compreso che qui sotto le regole le faccio io temo.. e non avete compreso che voi non potete ne chiedere ne barattare niente.. perchè io posso prendermi la vostra anima così come ho preso quella di vostra sorella.. <e la mano dal mento si ferma sul collo> che ne dite Rogue? Volete darmi la vostra anima?

<_Rogue_> <adesso che si sta riprendendo piano piano dall’urto, sente qualcosa di umido dietro la testa. E’ sangue e lei ne riconosce il profumo. Ottimo.. direi che non è iniziata nel migliore dei modi la loro conversazione> E cosa succederà quando avrete finito con me? Cosa ne guadagnerete da tutto ciò se non un’altra povera anima da aggiungere alla vostra collezione? <sospira quando nella stanza cala il buio, lei non ha paura.. o meglio ne ha, ma non lo dimostra apertamente> Avete mai provato a.. vivere? <ci sta provando con la pressione psicologica, ma subito le scappa un sorriso amaro> no.. certo.. e non credo vi interessi. Però a me si.. <tossisce, quando lui l’afferra per il collo e chiude gli occhi per lo sforzo che sta facendo per respirare> e non avrete mai la mia anima ..mai! <se non le ridà la sorella, non gli darà la sua anima volontariamente>

<@_sorat_> non sai quanto a noi demoni piaccia.. collezionare? non sai molto su di noi a quanto vedo.. <si, c'è Belial colleziona le pixie, lui colleziona anime *_*> ma onestamente.. non mi interessano molto i tuoi discorsi.. sei noiosa.. un ronzio.. ecco cosa sei per me.. <ridacchia continuando a tenerle la mano sulla gola> sei venuta nel mio regno a cercare qualcosa che non ti appartiene più.. dettando legge come se tu fossi sicura che dopo averti ascoltato, così per carità, ti avrei restituito quello che volevi.. <ride, di nuovo> forse credi di essere in paradiso? ma forse.. nemmeno li avrebbero restituito un'anima sai? non sono poi così diversi da noi, quelli la sopra.. mi spiace solo che non lo saprai mai.. perchè vedi.. oltre all'anima.. c'è un'altra cosa che amo collezionare.. <e così dicendo si avvicina lentamente al suo viso> il cuore umano..

<_Rogue_><inizia a mancarle il respiro e anche parlare diventa abbastanza faticoso. La stretta di un demone deve essere anche più forte di quella di una persona qualunque> Mi.. <tossisce per lo sforzo> mi sono sempre chiesta cosa ve ne facciate voi delle anime.. e mi sono ridotta a pensare che vi attirano così tanto perché voi.. <e le viene quasi una sensazione di disgusto, che si mostra anche nel suo sguardo> .. non potrete mai averne una.. <solleva la mani per poggiarle sul polso del demone. Non passa più aria e sta anche diventando paonazza. Di sicuro non riuscirà a smuoverlo ma riesce a infilare almeno un dito tra la sua gola e le mani del demone, per allentare giusto un secondo la presa. Il pugnale è sempre stretto nell’altra mano, anche se sta facendo uno sforzo assurdo per non lasciarlo andare> Forse non mi avrebbero ridato mia sorella, ma sicuramente lei lì.. sarebbe stata libera come desiderava.. <quando si avvicina al suo viso, lei cerca di allontanarlo più che può dal demone> Voi.. mi fate pietà.. <e, così dicendo, solleva la mano che regge il pugnale per piantarglielo nella schiena. Ah.. povera piccola illusa>

<@_sorat_> le anime.. sono interessanti sai? <ridacchia sentendo le sue parole.. le piace sotto sotto questa ragazzina che prova a far la forte e a dar sentenze ad un vecchio demone maledetto> no, non ne ho una.. ne ho milioni.. milioni di gente sciocca come te che ha pensato di poter vincere contro di me.. <e prima che la mano raggiunga la schiena lui le toglie il pugnale di mano e senza nemmeno un attimo di esitazione glielo pianta dritto nel cuore> c'ho ripensato Rogue, il tuo cuore non mi interessa.. mi prenderò la tua anima, così come deciso all'inizio, e anzi, per dimostrarti quanto io sia generoso ti farò pure un favore... <la guarda dritta negli occhi> ti metterò proprio accanto a tua sorella.. così da farvi sentire di nuovo vicine..

<_Rogue_><continua a far fatica a seguirlo, deve essere la mancanza di ossigeno al cervello che a momento le impedisce anche di parlare. Non riesce più nemmeno ad usare i suoi poteri adesso.. e sente anche le palpebre cadenti> Ne avrete anche milioni.. ma mai nessuna di questa vi apparterrà veramente. Voi siete solo.. <tossisce ancora una volta, paonazza in volto> solo un mostro.. <e non ha tutti i torti. Poi così, all’improvviso, sente di esser diventata di ghiaccio. Uno strano bruciore nello stomaco e ancora una sensazione di umido, attraversarle la pelle del ventre. Non ha ancora capito che l’ha pugnalata.. osserva solo quegli occhi rossi con i suoi vacui. E’ vicina la fine.. ma lei lo capisce solo quando abbassa appena lo sguardo e nota il suo pugnale conficcato nel suo petto. Le scappa una lacrima.. conscia di non esser riuscita nel suo intento e di aver fallito così miseramente> non vi aspettate che vi ringrazi.. <riesce ad esser impertinente anche adesso, che sta morendo. Si accascia contro il demone, sospirando. Cadrà se lui non continua a reggerla> Mi dispiace Remy.. <si, per non esser riuscita a mantenere la promessa. Poi chiude gli occhi.. inerme. E’ morta? No.. ma ci è quasi>

<@_sorat_><si osserva tutta la scena, interessatissimo.. adora quando la gente spira davanti ai suoi occhi, soprattutto se ne è lui l'artefice. il momento, quell'attimo prima del trapasso, in cui la persona si mostra veramente a lui.. nella sua fragilità umana. E' quello il momento che preferisce. ucciderebbe solo per vedere quel momento.. nemmeno gli interessa quello che pronuncia, ne le sue ultime parole.. prima che Rogue definitivamente muoia, lui avvicina una boccetta alla bocca della ragazze e pronunciate alcune parole, l'anima di rogue uscirà dalla bocca per finire dentro l'ampolla> mi aspettavo almeno un grazie.. sono sincero.. <e così dicendo chiude l'ampolla, lasciando finalmente la ragazza, che cadrà a terra, dato che il potere del demone è terminato. E Sorat farà come ha detto, ovvero metterà l'anima di rogue vicina a quella della sorella, prima di tornare ai suoi libri e alle sue carte come se niente di diverso fosse accaduto quella sera>
view post Posted: 16/10/2011, 22:50 The Return Incidents - >> 05
Sabato mattina, PoE

Ginevra

Una giovane vampira, dopo la notte trascorsa tra i tormenti causati dall'irresistibile sangue di Anthea e nell'inesistente senso di colpa causato dall'aver morso l'amica, ha cacciato fino a tardi, dopodichè si è addormentata senza rendersene conto in biblioteca, dove si era rifugiata a leggere per cercare di calmare l'implacabile sete le che arroventa la gola.
Infatti curiosando tra gli scaffali c'è una vampira addormentata su una poltrona http://data.whicdn.com/images/6614446/tumb...1_500_large.jpg nella medesima posizione e vestita uguale. Peccato che, una volt addormentata di botto, non si sia accorta che, essendo sorto il sole, gl'elfi domestici hanno aperto le imposte delle finestre e che di li a poco sarà travolta dal sole del mattino.


Adam

Era appena l’alba quando un angelo http://nd01.jxs.cz/197/300/9567bc3150_33672334_o2.jpg era uscito dalla camera occupata a PoE per perlustrare quel lato del castello che ancora gli era rimasto da visitare. Aveva appena salito le scale che conducevano ai sotterranei e, adesso, si stava recando nella biblioteca del castello per effettuare delle ricerche su ciò che aveva visto di sotto. Non era sua abitudine quella di gironzolare in ambienti chiusi con una giacca, ma in quei giorni era costretto a farlo per via della ferita infettata che aveva al collo. Ogni tanto gli causava un po’ di febbre, ma lui non se ne curava. Aveva desiderato quei morsi così tanto, che non sarebbe stata di certo una febbre a fargli venire i sensi di colpa. Arrivato in biblioteca, dunque, ebbe come la sensazione di non essere solo. Sentiva una sorta di richiamo.. come se qualcuno fosse in pericolo.. e di certo non si trattava degli elfi che facevano pulizie. Si guardava attorno, con aria preoccupata, ma oltre gli scaffali non riusciva a vedere nulla.


Ginevra

La piccola vampira continuava a dormire beata, cullandosi nella tranquillità che solo il sonno può dare a un vampiro. Si sentiva stanca e spossata e solo il riposo poteva aiutarla a sentirsi di nuovo bene. E in questo stato, in cui il suo copro a prima vista sembrava davvero morto, continuava a rimanere incurante della luce che mano a mano si faceva sempre più vicina a lei. Il problema degli elfi domestici è che non sanno mai quando nell'Isola succede qualcosa, infatti ignari di tutto, continuavano le loro faccende. Fu proprio uno di loro ad aprire le imposte dell'ultima finestra, facendo si che Ginevra venissi investita pienamente dalla calda luce del sole che sorgeva proprio ora sull'Isola. Urla? Bè urlare è dir poco: si sveglia di soprassalto, non capendo cosa le succede ma vedendo solo la sua pelle iniziare lentamente a fumare fino a prendere a bruciare, come fosse diventata d'un tratto un fiammifero *vivente*.


Adam:


Continuava a guardarsi attorno, sempre con quella sensazione di pericolo che sembrava gravare sulla sua stessa testa. Cosa poteva succedergli dopotutto? Era da mesi lì a PoE e la cosa più pericolosa che gli era capitata era stata anche la più eccitante. Mentre si voltava a guardare l’elfo che stava per aprire l’ultima tenda della biblioteca, lui, preso da una strana sensazione che gli premeva nel petto, avanzò versò gli scaffali colmi di libri. Non riusciva ancora a vedere Ginevra da quella posizione, ma.. non fu necessario avanzare ancora per capire che lei era lì. Aveva urlato e quelle urla gli erano rimbombate nella testa cose se fosse stato lui stesso a bruciare. Corse, per raggiungerla nel tempo più breve possibile e quando si accorse che si, stava proprio bruciando, raccolse tutte le sue forze e le sue conoscenze sui vampiri. Il sole..
“Chiudete immediatamente quelle maledette tende!”
Fu l’unica cosa che riuscì a dire mentre si toglieva il suo giubbino in pelle per coprirle il volto e mezzo torace. Doveva portarla via di lì, subito, ma dove poteva portarla? Nella sua camera aveva lasciato le finestre aperte e la luce era molto più intensa ai piani alti del castello. Ma subito si ricordò delle segrete e fu così che, prendendola tra le sue braccia, si diresse fuori dalla biblioteca e giù per le scale.
“Resisti, piccola.. ancora un minuto e sarà tutto finito..”
Un minuto era troppo, doveva correre più che poteva.

Ginevra

Stava bruciando, per la prima volta nella sua vita provava a sentire sulla sua stessa pelle cosa significasse bruciare per il sole. Per la prima volta era una vampira completa e ne subiva le conseguenze.
"Adam!" Non si era subito resa conto di chi era il suo miracoloso salvatore, sentiva solo una voce confusa che sbraitava contro qualcun altro e qualcosa sbatterle addosso alla pelle aperta. Questo la fece urlare ancora di più e cercare di allontanarsi da chi la teneva stretta: ma al momento non aveva la forza. Si lasciò prender in bracio come fosse una piuma.
"Adam sto bruciando.. Io non brucio, non brucio!" piangeva e urlava, divisa tra la rabbia e lo stupore. Le veniva di nuovo in mente Anthea, il suo sangue, e ora il sole. Non ci capiva più nulla.
"mi fa male, portami via.." si era di nuovo ridotta a frignare come una bambina, ma il dolore era insopportabile.

Adam:


Sembrava che lo stesso dolore per quelle ustioni lo stesse provando anche lui, ma era qualcosa che probabilmente andava oltre il dolore fisico, era più nel profondo. Vederla soffrire e piangere, però, gli dava quella forza per correre velocemente giù per le scale, verso i sotterranei dove, ne era certo, non filtrava nemmeno un raggio di luce. Non era il momento di pensare a quella carne lacerata che quasi puzzava di putrido. Lei sarebbe guarita e, se il sollievo dell’ombra non le fosse bastato, le avrebbe dato il migliore di tutti i rimedi: il suo sangue.
“E’ finita, Ginevra.. siamo arrivati. Qui il sole non potrà farti del male.”
Anche lui non si spiegava cosa fosse cambiato a Return. Da quando era arrivato lì, aveva visto spesso i vampiri aggirarsi anche in pieno giorno al villaggio. Cosa era accaduto? Non riusciva a spiegarselo, quindi non sapeva cosa rispondere alle suppliche della vampira che stringeva tra le braccia.
“Siamo arrivati..”
Già, finalmente era riuscito a raggiungere il buio totale. Ricordava di esser passato per una stanza dotata di letto e il necessario per vivere, proprio nella sua gita mattiniera. Probabilmente era una cella. La raggiunse e, solo dopo aver posato Ginevra sul letto privo di lenzuola, riuscì a buttare fuori il fiato che aveva trattenuto per tutto questo tempo, senza nemmeno accorgersene.
“Sei al sicuro adesso. Ma..”
La sentiva ancora piagnucolare e non osò toccarla.
“Dobbiamo toglierti questa giacca di dosso..”
E sapeva, che le avrebbe fatto un male cane.

Ginevra

La piccola vampira aveva comunque avuto qualche difficoltà, un po' come ovvio per tutti quelli della sua razza, col caldo sole dei pomeriggi estivi, ma per il resto non aveva mai sofferto nè avuto paura della luce. Ora questa era sua nemica e, anche se Adam la portava lontano, continuava a sentirla vica sulla sua pelle, come se le ustionisi si moltipliccassero anche al buio. Cosa che ovviamente non avveniva, ma era questa la terribile sensazione che provava. Una volta adagiata sul letto, finalmente si riprendere, guardand l'angelo con gl'occhi arrossati dalle lacrime.
"Stammi lontano.." Paura i fargli del male? Ovviamente no, ma non vuole essere tccata. Si guarda la giacca addosso, hanno avuto lo stesso pensiero, peccato che lei anche agisca, strappandosela via con un urlo che ha del disumano. Ovviamente la stoffa, facendo presa sulla pelle bruciata, porta via parte di questa come lei se lo toglie. La lancia via, lontana da sè, nemmeno fosse la stessa giacca a farla bruciare. Rimane sul letto, con gl'occhi chiusi e le lacrime che le sendono lente sulle guance, respirando con affanno come se avesse dovuto sopportare una prova incredibile.


Adam:

Guardandola, sentiva dentro di se l’impulso irrefrenabile di stringersela al petto e alleviare in qualche modo il suo dolore. Quelle ustioni erano abbastanza gravi e non era certo che sarebbero guarite tanto in fretta. Stette fermo, in piedi al bordo del letto a scrutarla per capire cosa fosse meglio fare, se agire lentamente o via così.. tutto d’un botto.
“Lascia che ti aiuti, Ginevra.. sai bene che non voglio farti del male.. io..”
Non riuscì a terminare la frase perché lei, in un attimo si staccò di dosso la giacca con brandelli di pelle bruciata annessi.
“NO! Non.. così..”
Riusciva a sentire perfino dolore quando lei urlava.. e la cosa lo spinse a sedersi al bordo del letto, senza però toccarla. Sapeva che le avrebbe fatto molto male se avesse messo mani su quel corpo ustionato. E dopotutto, da quando si era trasferito a PoE, il suo tocco non dava più il sollievo che in precedenza avrebbe potuto dare. La guardò, soffrendo assieme a lei e sentendosi in dovere di fare qualcosa per provare ad alleviare quel dolore.. e poteva fare solo una cosa..
“Dovresti bere..”

Ginevra

Non lo ascolta, ovviamente, non ascolta niente e nessuno in questo momento se non il dolore del suo corpo.
"Non toccarmi, lsciami stare.." che lui lo faccia o meno lei mette le mani avanti, non vuole niente addosso se non l'aria fresca che nemmeno lei sa se apprezzarla perchè pare alleviare il caldo delle ustioni o odiarla perchè ora tutto la infastidisce.
Riapre finalmente gl'occhi spenti, puntandoli sull'angelo e guardandolo come se ora lui non fosse nient'altro che sangue e basta.
"Togli pure il condizionale, Adam.. Devo bere, da sola non so rigenerarmi.." infatti come mezza vampira la sua rigenerazione spontanea, veloce per i vampiri rispetto alle altre creature, era piuttosto lenta a confronto di un individuo puro. Bastano pochi secondi perchè le sue parole vengano messe in pratica, infatti non si premura tanto di pregare Adam di fare attenzione perchè gli piomba sopra rapidissima, costringendolo a restare supino sotto di lei.
"Ho bisogno.. Di te.." peccato che si riferisca soltanto al suo sangue in questo momento. Non passa un altro secondo che i canini di Ginevra sono affondanti rapidamente e senza alcuna grazia nel collo dello sfortunato angelo.


Adam:


Lui notò quello sguardo spento e assetato. Si rese conto di non averla mai vista così, bramosa di desiderio per quel sangue tanto particolare che gli scorreva nelle vene. Non si sentiva a disagio ad esser osservato così, dopotutto era stato lui il primo a chiederle di morderlo la prima volta.. e poi era successo ancora. Non si sarebbe tirato indietro proprio adesso che lei aveva bisogno DAVVERO del suo sangue. E, anche se non lo avesse avvertito come qualcosa di indispensabile per lei, sentiva che era quasi un dovere per lui lasciarsi mordere. Supino, sotto di lei, cercò ancora quello sguardo, inclinando di lato la testa per scoprire il collo. Dal lato sano, però.. non quello dove vi era la ferita infettata..
“Adesso sei tu che stai toccando me, però..”
Il suo sguardo era malizioso e desideroso di essere utile per quella creatura che gli aveva regalato il piacere più immenso che avrebbe mai potuto provare. Si sentì quasi di volare quando i canini della vampira affondarono nel suo collo, ricordadigli quello che aveva provato quando si erano scambiati il sangue. Gli sembrava di esser diventato un tutt’uno con la vampira.. ma.. questa volta, non era rilassato come le altre volte.
“Ginevra..”
Allungò la mano sopra la sua testa, infilandole le dita tra i capelli corvini. Sapeva di volerla ma.. qualcosa in quello sguardo violaceo, lo aveva preoccupato.

Ginevra

E faceva bene l'angelo a essere preoccupato. Non era la solita Ginevra che, seppur presa dalla foga del sangue, riusciva a ragionare e fermarsi perchè, in fin dei conti, di Adam aveva una certa considerazione e non gli avrebeb mai fatto del male seriamente, come non avrebeb voluto mordere la sua amica Anthea la sera prima.
Ma al momento non esistevano nè Adam nè il suo amico angelo, bensì un ragazzo che le serviva per recuperare le forze perse con le ustioni date dal sole.
"Stai zitto Adam, non è il momento di fare il simpatico.." Anche il suo tono di voce era diverso, non era nè scherzoso nè tantomeno malizioso, era quasi scocciato, come se l'Angelo servisse solamente a nutrirla e che quindi non dovesse permettirsi un momento di ilarità non richiesta. Per parlare si era interrotta un secondo, guardandolo negl'occhi per un brevissimo istante. No, decisamente quella non è la Ginevra a cui lui è abituato. Ricomincia di nuovo a morderlo e a fortificarsi mano a mano quanto è il sangue dell'angelo che riesce a ingerire. Finalmente inizia a sentirsi meglio, inizia a dimenticare quella sensazione di bruciore, tanto che persa in questo momento di frenesia non ascolta nemmeno lui che la chiama. Si scosta dal suo collo solo quando inizia a percepire le sue ferite che lentamente si rigenerano, come se il sangue fosse un balsamo miracoloso. Mentre si lecca le labbra e si osserva la pelle che pian piano si rassesta, si ricorda si essere ancora seduta sopra il povero malcapitato. Ma non accenna a muoversi, solo lo guarda sorridendogli con uno sguardo che è tutto un dire.
"Grazie piccolo angelo.."

Adam:


Man mano che lei lo mordeva, sentiva quella sensazione di bruciore che, solitamente accompagnava il morso solo nel momento iniziale. Ma lui, continuava a sentire dolore e la cosa non riusciva a rilassarlo. Continuò ad accarezzarle i capelli, cercando di trattenere un gemito di dolore. Come poteva quella creatura, così dannatamente dolce nel suo morso, essersi trasformata uno uno di quelli che lui un tempo considerava un.. No. Non poteva paragonare Ginevra a un mostro. Le tirò appena i capelli, per ricordarle che se non voleva ammazzarlo, avrebbe dovuto fermarsi. Non riusciva a parlare, adesso che lei sembrava essersi incollata al suo collo come un ubriacone si attacca alla sua fiaschetta di whisky. Sapeva che avrebbe dovuto bere parecchio del suo sangue per riuscire a rigenerarsi, ma sentiva anche che le forze lo stavano abbandonando e lui non aveva la minima intenzione di lasciarla da sola in quello stato. Ma cosa poteva fare per resistere ancora? Strinse ancora un po’ di più la mano tra i capelli di lei e, quando riuscì a far salire lo sguardo per fissarlo nei suoi occhi, era stanco.. ma ancora sveglio.
“Non ringraziarmi, perché non appena mi sarò ripreso non esiterò a vendicarmi.. piccola vampira..”
Doveva trovare un modo per recuperare velocemente le sue forze e.. cosa era meglio di un po’ di sangue di vampiro? Sollevò appena la testa per raggiungere le sue labbra incurvate in un sorriso così tremendamente pericoloso, quanto altrettanto tremendamente sensuale. Le sfiorò con un bacio leggero, che man mano si fece sempre più audace.. poi morse.

Ginevra

Una risata stranissima da sentir uscire dalla bocca di Ginny quella che appunto ora fa la vampira. Non vi è nulla di divertente, ma ride a sentirlo e vederlo così audace nel suo stato, ora per lei, di semplice preda. Anzi, nemmeno di preda perchè non ha dovuto nemmeno cacciarlo.. Un semplice donatore.
"Grazie per avermi avvertito, Adam.." Gli carezza leggera il viso stanco, con quello sguardo perso "Mi terrò alla larga dalle melodie della tua arpa e dal tuo tocco benevolo.." Lo prende anche in giro e infatti è presa a pensare a qualcosa di offensivo da dirgli ancora, quando lui solleva la testa e la bacia. Non se lo aspettava, ma in fin dei conti le fa piacere. Dopotutto, cos'è che i vampiri amano fare, oltre a nutrirsi di sangue?
"Oh, quanta irruenza.." Lo canzona mentre un gemito di piacere le passa tra le labbra quando lui la morde. Non lo respinge di certo, anzi.. Chiude gl'occhi e lo aiuta mordendosi un pochino di più il labbro, che i suoi canini in quanto a squarciare sono molto più pratici. Poi, però, gli sposta il viso in maniera sicura da sè, quel tanto forte da impedirgli di continuare a baciarla/morderla, ma non abbastanza forte da fargli male. Ha trovato finalmente una dose giusta della sua forza.
"Non tornare a PoG, per piacere.." si morde appena il labbro maliziosamente, chiedendoglielo in una maniera tale che sembra lo preghi di rimanere con lei. Ricordati, Adam, che la Ginevra mentalmente sana voleva che tu tornassi a casa..


Adam:

Nemmeno lui, però, era la stessa persona che aveva lasciato PoG qualche mese fa. La situazione che si stava venendo a creare, si faceva sempre più audace e a lui, certo, non dispiaceva. Continuò a baciarla, fino a quando non sentì un rivolo di sangue scorrergli all’interno della bocca.. sulla lingua. Ricordava ancora l’ultima volta che aveva assaporato quel sangue e sentiva che quel sapore, per certi versi rugginoso, era anche la cosa più deliziosa che avesse mai assaggiato. Man mano che continuava a bere quel nettare prezioso, si sentiva sempre più in forze.. tanto da azzardare anche una risposta.
“Perché, per caso pensavi di essere l’unica in grado di prendersi quel che vuole?”
Anche il suo sguardo era cambiato, non avvertiva più il disagio che aveva provato quando lei stava letteralmente bruciando. E non sentiva nemmeno più dolore.. ma la situazione era decisamente più bollente. Lasciò che lei spostasse il suo viso anche se non voleva altro che perseverare in quel bacio. L’aveva sognata tutte le notti, e adesso era lì.. sopra di lui. Sentendosi ormai capace di abbattere un muro con un solo dito, la cinse per la vita e, con una mossa tanto decisa da sembrare esperta, se la portò sotto di se, guardandola negli occhi.. ah.. quegli occhi lo facevano impazzire.
“Non andrò proprio da nessuna parte e, soprattutto, non adesso..”
Notò quello sguardo diverso dal solito. Ma lei era stata diversa per tutto il tempo che avevano trascorso insieme quella mattina. Sembrava una pazza.. ma, di certo, non era molto sano di mente nemmeno lui.
“Dimentichi la mia vendetta..”
Riprese a baciarla, incurante del sangue che continuava a sgocciolargli dal collo. Aveva ripreso le forze, ma la ferita sembrava ancora aperta.

Ginevra

"Di certo non puoi competere con me, piccolo angelo fuori posto.." Peccato che dal piccolo angelo fuori posto in questo momento si lasci girare e voltare senza troppi problemi. Ride per come la situazione si ribalta a suo sfavore, per così dire, ma lo lascia fare senza opporsi, è dopotutto ancora giorno e, nonostante le forze recuperate col sangue di Adam, il suo corpo aveva bisogno di riposo prima di riprendersi del tutto.
"Giusto.. Avanti, sono curiosa di conoscerla questa temibile angelica vendetta.." allunga una mano verso il suo viso, facendola poi scendere verso il collo per tenerla ferma sulla ferita, cercando di evitare che il sangue scivoli via. Ma ci penserà probabilmente in un secondo momento a preoccuparsi di chiudere quei due piccoli buchini che appaiono nitidi sul collo di Adam, riprendendolo poi a baciarlo quando lui decide che è il momento di ricominciare. Ma si accorgerà che Ginevra sta ritornando a essere leggermente debole? Ma non, come prima, per il dolore, ma per la spossatezza che il sonno obbligato le comporta.


Adam:

La guardò, come se riuscisse a guardare oltre quegli occhi. Dopotutto era pur sempre stato un soldato celeste e qualcosa di come ci si comportava, se lo ricordava.
“Cosa ti fa credere che io non sia alla tua altezza? Pensi che quelli come me non abbiano i propri mezzi per difendersi.. o meglio.. attaccare?”
E fu proprio un assalto il suo, quando assaporò nuovamente quelle labbra. Il sangue di Ginevra era capace di farlo sentire invincibile,perfino di fronte a un vampiro che sembrava morisse, che strano gioco di parole, dalla voglia di scolarlo fino all’ultima goccia. Ma aveva paura? Nient’affatto. Non gli importava nemmeno della ferita al collo.
“Se la smettessi di distrarmi, te lo mostrerei..”
Disse tutto ciò a fior di labbra, sempre con quel tono malizioso e sicuro che, poco apparteneva a quello che era il vero se. Si accorse della sua spossatezza mentre le accarezzava il collo scendendo poi verso le spalle.
“Dimmi cosa c’è che non va.. perchè prima bruciavi e soprattutto, perchè adesso sembra che tu non sia nemmeno capace di sbattere le ciglia..”
Adesso sembrava serio e preoccupato per lei. Era stato un suo cruccio da giorni, voleva sempre sapere cosa facesse e se stesse bene.. voleva soddisfarla sempre.. e adesso, non gli sembrava che lei avesse recuperato completamente le forze.

Ginevra

"Non ho detto che non sei alla mia altezza, sciocco.. Ho detto che non puoi competere.. Con un vampiro.. Non hai la nostra forza e.. Velocità.." Gli carezza la guancia e mano a mano che il sonno avanza sembra quasi tornare a essere la stessa dolce ragazza che è solitamente, quando il sangue non le da alla testa.
"è il giorno, Adam.. Devo riposare o non riuscirò ad alzarmi da qui.." Sospirando decide che è ora di lasciar perdere di giocare con Adam e si butta di peso su quella specie di letto brandina, guardando l'angelo e allungando una manina verso di lui. Ora che è calma sembra quasi di nuovo lei.
"A sta notte, piccolo angelo fuori posto.." e chiude gl'occhi, nemmeno ci fosse all'interno del suo corpo un orologio che la spegnesse aspettando che calino le tenebre.

Adam

“Ma posseggo altre qualità, che probabilmente non immagini nemmeno..”
In effetti era in grado di fare parecchie cose, come, ad esempio, agevolare il sonno. Era chiaro ormai che quel bacio non sarebbe continuato e che la vampira avesse bisogno di dormire. Lui, dal canto suo, aveva bisogno di starle accanto. Si sdraiò più comodamente al suo fianco e le passo un braccio attorno alla vita. Quella sarebbe stata, per lui, la prima volta che dormiva con una donna. O meglio che lui abbracciava a se una donna che dormiva. Le baciò una tempia e con quel tocco, l’aiutò a rilassarsi per recuperare il discorso.
“Riprenderemo il discorso della mia vendetta un’altra volta..”
Chissà, magari il tempo avrebbe aiutato entrambi a chiarire molte cose su loro stessi.
“Buon riposo, vampira impertinente..”

Adam&Ginevra.
Light&Blood.
view post Posted: 15/10/2011, 18:06 The Return MEMORIES - >> 05
<_Rogue_> <ed ecco rispuntare a PoE anche la mutante dai capelli bicolor. Questa donnina qui http://weheartit.com/entry/6419265/via/Nith85 , con le ciocche bianche naturalmente, è uscita poco fa dalla sua camera. Niente abbigliamento ginnico questa sera e nemmeno i suoi due pugnali. E’ seria in volto e non ha quasi la forza di muoversi dalla sua stanza. Infatti è rimasta lì, con la mano sulla maniglia dopo aver chiuso la porta. A cosa stia pensando, al momento, nessuno lo può sapere.. ma che non è nulla di felice si capisce dal sospiro che fa prima di voltarsi e incamminarsi nel corridoio>

<@Gambit_> Questo ragazzetto http://weheartit.com/entry/15755957 vestito come in foto, sta percorrendo lo stesso corridoio di Rogue ma in direzione opposta, quindi andandole incontro in pratica. Tra le dita ha la solita sigaretta, consumata per metà, e quando si accorge dell'ex accenna un sorriso e alza l'altra mano in segno di saluto> sempre più allegra, Marie..

<_Rogue_> <mi manca sempre un battito quando vedo quell’ometto lì °ç° e manca un battito anche a lei quando solleva lo sguardo e si accorge che le sta andando incontro. Non sorride, perché è conscia di quello che sta per fare stasera ma lo guarda con espressione sorpresa> Gambit.. <ahia, lo ha chiamato con il soprannome> Non ho idea di come sia possibile ma.. era proprio te che cercavo.. <ed è vero, stava andando proprio da lui °° il fatto che non gli abbia risposto a tono poi è un’altra indicazi0one del fatto che stasera non ha proprio voglia di scherzare>

<@Gambit_> <solleva le sopracciglia sentendosi appunto chiamare per soprannome> Rogue.. siamo passati alle formalità, addirittura? <solleva le mani in segno di resa> giuro di non aver fatto niente, stavolta. <anche se lei è seria, lui è sempre il solito coglione. Non crediamo che no> scherzi a parte, che diavolo succede? Possibile che non riesca mai ad incontrarti con un sorriso sulle labbra?

<_Rogue_> <lei sospira, spostandosi vicina alla parete per appoggiarcisi con la spalla. Si vede che è provata e che non ha proprio la forza per rispondere come altrimenti avrebbe fatto> Possono essere successe due così che mi inducano a chiamarti con il soprannome e la formalità non è una di queste.. <tiene lo sguardo basso, a guardarsi i piedi> e non è nemmeno colpa tua.. non questa volta. <soleva la testa e all’ultima frase di lui sorride, ma è un sorriso amarissimo> Devo parlarti di una cosa, ma non qui. Dimmi che hai due minuti da dedicarmi anche se non mi devi più niente.. ho.. <si blocca, con un nodo alla gola di quelli impressionanti> .. ho bisogno di te.. <più che altro del suo supporto ç_ç>

<@Gambit_> <sbatte le palpebre fissandola in silenzio per diversi secondi, assumendo finalmente un'aria abbastanza seria. Alla fine annuisce lentamente> ho tutti i minuti che vuoi Marie, dimmi tu dove.. <alza le spalle, fa per allungare una mano ad accarezzarle il braccio ma poi si ferma e la mette in tasca. Con l'altra fa un ultimo tiro alla sigaretta, poi la spegne a terra con un piede e raccoglie il mozzicone per andare a gettarlo nei portacenere sparsi lungo il castello>

<_Rogue_> <lei resta sempre lì con la testa bassa e quando scorge il movimento di lui che solleva il braccio per toccarla e poi si ferma, sospira. E’ consapevole di non avere tempo per pensare a certe cose, però quel contatto lo avrebbe gradito parecchio. Comunque, si sposta dalla parete e lo guarda andare a cercare un portacenere, seguendolo subito dopo> spero di non essere troppo invadente, ma.. sei l’unico che voglia al mio fianco stasera.. <e non perché abbia chissà che scopi, ma perché sa che è l’unico che non la giudicherebbe mai. Aspetta che abbia buttato la cicca e poi si incammina verso quella che è la stanza dove sue sorella ormai è stabile nelle sue condizioni da vegetale da più di un anno ormai>

<@Gambit_> <scuote la testa> invadente? Avrei sempre potuto inventare una scusa ed andarmene, no? Mi basta solo non rientrare a casa domattina.. <o Serena lo aspetterà sulla porta armata di mattarello> ma direi che per allora, mi avrai raccontato tutto ciò che vorrai dirmi.. <buttata la sigaretta spenta è lui a seguire lei, non si sa se abbia capito o meno dove Rogue stia andando, ma sicuramente non si azzarda a chiedere o a parlarne per primo>

<_Rogue_>, e io per una volta in vita mia mi sarei ritrovata ad accettare la tua scusa senza batter ciglio. Che strana la vita, eh? <prima lo avrebbe riempito di paranoie mentre adesso sembra essere la persona più comprensiva di questo mondo. Starsene per i fatti suoi evidentemente l’ha aiutata a capire molte cose. Comunque. Continua a camminare verso la camera della sorella, tenendo la testa bassa e assicurandosi di tanto in tanto che lui la stia seguendo> spero di fare il più in fretta possibile a dire il vero.. <si, perché questa storia la sta mandando in crisi. Una volta arrivata fuori dalla porta si ferma e si volta a guardarlo, negli occhi finalmente> sei sicuro che ti va di entrare? <di certo non ci sarà uno spettacolo meraviglioso in quella stanza ç_ç>

<@Gambit_> <fa spallucce> non possiamo far altro che adeguarci.. ai cambiamenti.. <rimane un passo dietro di lei, tenendo le mani dentro le tasche dei jeans e il passo appositamente lento per far sì che sia lei a guidare. Arrivati di fronte alla porta di Paige sospira appena> certo che mi va di entrare.. <indica la porta con un cenno del capo> forza, apri. <sa che ha bisogno di sfogarsi, quindi non vede perché attendere oltre e prolungare l'angoscia di entrambi>

<_Rogue_>, l’evoluzione.. <quante volte se lo saranno sentiti ripetere. Un’infinità sicuramente, anche se lei fa sempre fatica ad abituarsi ai cambiamenti soprattutto se si tratta di perdite. Quando lui la incita ad aprire lei sita ancora qualche istante, sospirando con la mano sulla maniglia> Questa sera è ancora più dura del solito.. <intende entrare, non è facile come le altre sere perché sa quello che vuole fare una volta la dentro. Lo fissa ancora per qualche istante così in silenzio, poi si volta guardando la porta con un accenno di lacrima sulle ciglia inferiori> Ma hai ragione tu.. bisogna adeguarsi ai cambiamenti.. <e infatti, apre la porta incamminandosi subito nella stanza conscia che lui la seguirà subito>

<@Gambit_> <lui non capisce. Non capisce a cosa Rogue si riferisca dicendo che stasera sarà più dura del solito, infatti aggrotta la fronte ma ancora una volta non si pronuncia, si limita ad entrare una volta aperta la porta e a fermarsi a pochi passi dal letto d'ospedale in cui Paige giace ormai da oltre un anno, attaccata a quella macchina che la tiene in vita. Sospira, perdendosi a guardare per un attimo quella che per lui è stata sempre quasi una sorella, poi distoglie lo sguardo e si avvicina alla finestra della stanza, tutto ciò in quasi perfetto silenzio> ...

<_Rogue_> Anche lei si avvicina subito al letto dove giace Paige. Sa quanto sia straziante anche per Remy vederla in quelle condizioni perché conosceva il legame che esisteva tra i due. Accarezza poi la fronte di Paige, spostandole appena i capelli e fermandosi a guardare in altrettanto religioso silenzio quella vita appesa a un filo.. il filo che la tiene legata a quella macchina. Quando poi lui si allontana, Rogue chiude gli occhi e sospira prima di parlare> Ti ricordi quando ti ho chiesto se sarebbe stata una buona idea quella di sapere cosa le è successo quella maledetta sera?

<@Gambit_> <tiene gli occhi puntati verso il cielo e verso le stelle, oltre il vetro della finestra che lo separa dall'esterno> sì, certo che me lo ricordo. <con calma si volta verso di lei> hai cambiato idea? <il tono della voce non esprime sorpresa, ne rimprovero. Dopotutto è sua sorella ed è libera di decidere di fare ciò che meglio crede. Anzi, lui probabilmente non avrebbe resistito tutto quel tempo, ma chi lo sa. Bisogna sempre ritrovarsici in mezzo nelle situazioni>

<_Rogue_> <lei invece continua a tenere gli occhi chiusi, così le viene più semplice trattenere le lacrime> Io ho sempre pensato che non ne sarei stata capace. Voglio dire.. chi meglio di te sa quanto i miei poteri siano instabili in certe situazioni? <quando è troppo emozionata, ad esempio.. o troppo terrorizzata> Eppure, giorno dopo giorno mi sono convinta che mia sorella merita una spiegazione. Forse non riusciremo mai a riportarla indietro ma.. <si volta, aprendo lentamente gli occhi verso di lui, che suppongo le stia dando le spalle> .. io devo provarci Remy, costi quel che costi.. io glielo devo..

<@Gambit_> Tua sorella merita una spiegazione? <scuote impercettibilmente la testa> No, Marie. Tua sorella meglio di chiunque altro sa cosa le è successo, la spiegazione la meriti tu. La merita Kurt. <ripensa un attimo all'amico, sta iniziando a riprendersi ora dalla storia di Emma e sa che scoprire cosa è accaduto a sua sorella, potrebbe farlo facilmente riprecipitare nel vuoto assoluto, ma non ne fa parola con Rogue> dunque, se sai di poterci riuscire, fallo. <si volta a guardarla, serio e nuovamente silenzioso.>

<_Rogue_> Intendevo dire che lei merita di essere.. <vendicata? Beh Rogue non è che sta a PoE solo perché le stava meglio il nero come colore> merita che chi ha compito ciò non la passi liscia Remy. Chiunque sia stato.. <non mostra paura nella sua voce, anche se è conscia del fatto potrebbe esser stato il diavolo in persona perché a return funziona così> Io non lascerò che ciò accada.. <scuote la testa mentre una lacrima le cade sulla guancia. E’ difficile fare una roba del genere e difatti sono passati anni prima che si decidesse a farlo> Non voglio ucciderla.. <no, perché anche se sa che potrebbe essere una liberazione per Paige stessa, lei non riuscirebbe mai a perdonarselo> .. quindi ti prego, se non riesco a lasciarla.. fai in modo che io la lasci andare.. <e intende anche colpirla con l’energia cinetica se le cose si mettessero male>

<@Gambit_> La vendetta è pericolosa, Marie.. <ma anche stavolta il tono non è di rimprovero, semplicemente dice ciò che pensa. La vendetta, secondo la persona contro cui vai a metterti, sopratutto a Return, è molto più che pericolosa. Ma ripeto, forse nei panni dell'ex lui avrebbe fatto esattamente lo stesso, e magari anche molto prima> ma comunque <sospira, poi annuisce con un cenno deciso> stai tranquilla, se non riuscirai a fermarti. Ci penserò io.. <ed infatti si allontana dalla finestra per avvicinarsi al letto>


**************************************************************




<_Rogue_> E credi che io non lo sappia? <si lo sa, e anche molto bene. Solo che è prontissima ad assumersi ogni rischio. E’ stanca di starsene lì a guardare senza sapere cosa è successo veramente. E’ anche consapevole che forse non riuscirà ad andare fino in fondo, ma lei vuole provarci. Ed è una scelta ben calibrata dato che ci ha pensato per così tanto tempo. Si sfila il guanto, quello di una mano sola, e lo porge a Remy che nel frattempo si è avvicinato a lei> Ah.. un’altra cosa. Qualunque sia la mia sorte, ti prego, prenditi sempre cura di Kurt come hai fatto fino ad ora Remy, ti prego.. <e questo lo dice proprio perché sa che si sta buttando in questa storia tipo kamikaze> e se puoi, spiegagli i motivi della mia scelta..

<remy_> <annuisce sospirando, poi lentamente allunga la mano per prendere il guanto di Rogue> Marie, per cortesia, non succederà niente di male. Smettila di essere così pessimista.. <indica Paige sul letto> un dolore da sopportare per Kurt basta e avanza, su.. fai quello che devi e facciamola finita.. <con questi discorsi tristi intende. Si sa che lui non ama molto questo genere di situazioni ne è capace a consolare qualcuno, anzi>

<_Rogue_> <sospira di rimando, continuano a guardare gli occhi chiusi della sorella> Non sono pessimista, sto semplicemente cercando di vagliare tutte le possibilità.. <e lei comunque immagina che quello che è successo a Paige non è stato un’incidente. Comunque annuisce, lo conosce bene tanto da sapere che non è più il caso di insistere, tanto comunque lui si prenderebbe cura di suo fratello a prescindere. Lo guarda, ancora in silenzio e poi chiude gli occhi, allungando la mano verso Paige. Il contatto è istantaneo e infatti Rogue sembra percorsa da un brivido>

<remy_> Va ben va bene, penserò io a Kurt come sempre, se questo ti farà sentire meglio.. <ovvio, lo ha sempre fatto e lo farebbe in ogni caso, appunto. Nel momento in cui va a toccare sua sorella, lui poggia la mano sul tubo d'acciaio del letto e stringe forte, è concentrato pronto ad intervenire ma anche teso. A tal punto che non gli riesce nemmeno di parlare, solo guarda entrambe a turno ogni pochi secondi> ...

<_Rogue_> <non è più capace di rispondergli adesso. Perché l’unica cosa che avverte sono tutti i ricordi della sorella, compresi anche gli anni passati in laboratorio. E’ una sofferenza atroce dover rivivere tutto questo, lei che avevo solo potuto immaginarlo in questi anni. Ma deve farsi coraggio e andare avanti. Deve scoprire cosa è successo a Paige quella notte. Si concentra e pian piano gli vengono alla mente i ricordi di una sera in spiaggia, sua sorella passeggiava tranquilla sotto la luce della luna e poi.. lui.. un demone dagli occhi rossi che le..> oh.. no.. <le lacrime le iniziano a scorrere senza controllo, sta rivivendo interamente quella serata e presa da tutto ciò, non allontana la mano da paige subito, insiste ancora un po’ perché vuole sapere il nome di quel bastardo> Sorat..

<remy_> <paige rimane sempre immobile mentre i suoi ricordi passano alla sorella, Remy invece aggrotta la fronte> basta, Marie.. <non ha idea di chi sia questo Sorat, ma dal momento che la sua ex è riuscita a quanto pare ad ottenere un nome, per lui è il caso di smetterla. Sia per evitare di fare del male a Paige, sia per evitare di continuare ad assorbire ricordi dolorosi. Non la tocca perché <il suo potere, associato a quello di Remy, sarebbe mortale per la ragazza in coma, però si avvicina e poggia una mano sullo schienale della sedia dove è seduta Marie> basta così..

<_Rogue_><e’ tutto così tremendamente assurdo. Non riesce a capacitarsi di come quel mostro si possa esser preso l’anima della sorella ingannandola in quel modo subdolo. Le aveva promesso la libertà, relegandola però in un letto attaccata alle macchine. Rogue non riesce più a pensare lucidamente tanto che non avverte nemmeno la voce di Remy in un primo momento. E’ come se quel legame si fosse spezzato per l’ennesima volta.. ed è terribile. Sospira, ma è un sospiro di rabbia e in quel momento sente la mano di Remy sullo schienale della sedia e finalmente lascia andare la sorella> .. <non parla ma si lascia andare sul letto, con le braccia incrociate e la testa sopra queste. Dalle un momento per riprendersi Remy>

<remy_>Marie! <quando vede l'amica come in trance alza appena la voce, sospirando a sua volta quando poi fortunatamente vede che lascia andare Paige. Chiude un solo momento gli occhi, massaggiando le sopracciglia con l'altra mano> okey.. <sussurra appena, ha capito che giustamente le serve il suo tempo per metabolizzare l'accaduto e tentare di riprendersi, quindi le lascia tutto il tempo che vuole e si allontana, riandando nei pressi della finestra. Quando si sentirà pronta, la porterà via da quella stanza e da quei brutti ricordi..>

<_Rogue_> <adesso sa tutto e anche con una certa chiarezza. Sa chi deve cercare e soprattutto dove, perché Elise gli ha già parlato di Sorat e quindi sa dove *vive*. Il primo pensiero però è rivolto al suo ex, che si allontana verso la finestra. Solleva appena la testa e resta a fissare il muro davanti a se> così è questo che vi facevano.. <sa che anche per lui non deve essere semplice affrontare quei ricordi, però non riesce a trattenersi adesso.. si sente come di esplodere visto tutta l’energia che ha in circolo> Io.. mi dispiace, non immaginavo nemmeno quanto fosse stato terribile.. <in realtà lo immaginava, ma adesso sa perfettamente quello che è successo a tutti loro>

<remy_> <si volta di scatto quando sente la sua voce> che ci facevano.. parli degli esperimenti? <alza lentamente le spalle> sì, non era niente di piacevole.. per questo ho cercato in ogni modo di sabotarli e liberare più persone possibili.. <sospira e riprende a guardare il cielo oltre la finestra> è passato, Marie. Cosa intendi fare adesso, invece? <cosa che gli interessa più dei vecchi ricordi che non potranno più tornare in nessun modo a fargli del male>

<_Rogue_> <annisce alzandosi da quella sedia. Si rimette il guanto e passa la mano sulla fronte della sorella. E’ conscia del fatto che potrebbe non rivederla mai più, ma non ne fa parola davanti a Remy. Non ad alta voce> Mi dispiace non aver potuto fare niente.. <lei all’epoca conosceva solo Logan e ancora non accettava la sua mutazione. Poi si volta e lo guarda, si con le lacrime agli occhi, ma anche con un’epressione piena di rabbia e convinzione> devo andare in un posto. Sai per caso qual è la strada verso l’inferno?

<remy_> <scuote la testa> è stato meglio così, saresti stata solo l'ennesima persona in pericolo e non era proprio il caso.. <corruga la fronte e le poggia piano le mani sulle spalle, dopo averle scostato i capelli> Marie, non sono mai stato all'inferno. So che non ti farò certo cambiare idea <la conosce bene, quindi inutile insista lui stavolta> ma per favore, *per favore* pensa seriamente a quello che stai facendo.. <lui ha già capito tutto *_* ma non si azzarda a dare voce ai suoi pensieri> pensa a Kurt, a me, ai tuoi amici.. e a quanto sia bello, nonostante tutto, vivere..

<_Rogue_> <lui ha ragione, sarebbe stata l’ennesima mutante torturata. Ma lei si è sempre sentita impotente di fronte a tutto ciò. Si lascia toccare, mantenendo sempre quello sguardo fiero quando lui le fa quel discorso. Rogue è legatissima alla sua famiglia e ai suoi amici, e non vuole certo morire. Per sente di dover fare un tentativo. Forse, lei crede, per Paige non è tutto perduto> Ed è per questo che ho intenzione di tornare, Remy.. Non penserai di poterti liberare così facilmente di me? <solleva un sopracciglio, vuole dare l’impressione di essere tranquilla, quando in realtà, non sa nemmeno lei in che guaio si è andata a cacciare> Grazie.. <per averla supportata ancora una volta, in un momento così difficile. E solo adesso il suo sguardo si addolcisce mentre allunga le braccia attorno alla sua vita per abbracciarlo. Niente di malizioso, naturalmente. Aveva solo bisogno di stringerlo.. per l’ultima volta, forse ç_ç>

<remy_> <sorride appena> e allora vedi di non liberarmi di te, e di mantenere la promessa.. <certo *_* sospira profondamente e la stringe a se. Chissà, forse in una parte molto nascosta del suo cuore e della sua mente SA che Rogue sta andando incontro ad una via senza ritorno, ma non lo ammetterebbe mai ne a se stesso e ne a lei, ne a nessuno. Le bacia dolcemente la fronte poi le prende il viso tra le mani per guardarla negli occhi> grazie di niente, e sbrigati a ritornare perché ho tutta l'intenzione di andare a fare una bella bevuta di famiglia, io te e Kurt, come un tempo. E chissà, forse anche Paige.. <sicuramente.> Ora andiamo, ti accompagno in camera.. <e dato che tu devi scappare lui la porterà in camera e poi la saluterà pronto a ritornare dal suo amico e da Serena, con una strana sensazione addosso..>
view post Posted: 13/10/2011, 11:51 [PG GIOCANTE] Ciel - >> 05
Quanto è bello il nostro Cielino capellone *_______*
Cathy: sarà anche bello, ma è acidino ç_è
Che pigna!!! Mwhahahah E' bellissimo geme *ççççççççççç*
view post Posted: 12/10/2011, 15:00 The Return Incidents - >> 05
Questa notte al pentacolo..


Dulcinea: Era notte fonda quando la vampira http://weheartit.com/entry/14584949/in-set/99750-dress-up-_ era uscita dalla sua stanza per recarsi al pentacolo. Era da tempo che non metteva piede in quel posto, ma era rimasto tutto esattamente come l’ultima volta in cui vi era stata. Quel castello sul mare, sembrava così inquietante dall’esterno, quasi sospeso sull’acqua se non vi fosse stata quella minuscola spiaggetta in cui l’aveva lasciata l’elfo.. eppure la sensazione di pace che dava quella luminosa stanza bianca nella quale si trovava dopo essersi inoltrata all’interno, sembrava smentire l’aspetto esteriore che aveva quel posto. Non aveva mai incontrato quella stella e non sarebbe mai andata a supplicare il suo aiuto se la circostanza non l’avesse richiesto. Erano passate due settimane dalla nascita di Ren, ed era altresì arrivato il momento di comunicare al vampiro che l’aveva messa incinta.. che era diventato padre di quel meraviglioso vampiro dagli occhi violacei che aveva portato con se. Ren dimostrava ormai un mese e se ne stava beato nel cesto che sua madre aveva costruito per trasportarlo fin lì http://weheartit.com/entry/15374169/in-set/103006-baby-love Non ci era voluto molto per spiegare a Vega quale era il motivo della sua visita e la stella, si era mostrata fin troppo comprensiva nei suoi riguardi, accondiscendendo alla sua richiesta quasi subito dopo averne compresa la ragione.
Ed ora era lì, in attesa in quella enorme stanza bianca.

Darren: Al pentacolo Dulcinea questa volta, però, non è sola con Ren. Infatti la richiesta che la vampira ha fatto alla stella è andata a buon fine e un vampiro, puro come non mai, è apparso si direbbe per incanto a Return, trasportato da poteri sconosciuti fin dalla Romania. Ancora non si vede, ma ben presto Dulcinea si accorgerà che dalla stessa porta dalla quale è entrata con il figlio, ora qualcun altro varcherà la soglia della stanza. Un vampiro di bell'aspetto e dallo sguardo antico ed elegante http://img.loudvision.it/361/36083-michael-fassbender.jpg si fa avanti, schiarendosi appena la voce per far notare la sua presenza alla vampira. La sente la presenza del piccolo vampiro e gli ci vuole poco anche a individuarlo con i diversi sensi, ma ancora in proposito non fiata. Anzi, non parla proprio, infondo lui li è stato chiamato da qualcuno quindi dev'essere questo qualcuno a iniziare la conversazione.

Dulcinea: Si rende subito conto che la sua richiesta è stata esaudita e al momento, non mostra più tutta la convinzione che aveva mostrato di fronte alla stella. Le viene perfino difficile girare il capo verso la porta. Non ha idea di come possa reagire Darren davanti a una notizia come quella che sta per dargli, la cosa la spaventa e tutto l’autocontrollo che si era prefissata di mantenere, ormai è scomparso. Le gambe le tremano, sente perfino un nodo alla gola che le impedisce di parlare e, il sol sentire quell’odore.. la riporta indietro al momento, così delicato e allo stesso tempo drammatico, in cui aveva dovuto dirgli addio. Non fu poca la fatica che dovette fare per alzarsi. E quella che fece per voltarsi, seppur a testa china, fu di gran lunga superiore. Ma doveva farlo. Doveva affrontare quella situazione perché dopotutto, sarebbe stata in grado di badare al suo bambino anche da sola. Si fermò, quindi, al centro della stanza, nella direzione da cui veniva il vampiro, con le mani congiunte in grembo, sembrava una statua visto che tutto quel bianco accentuava fin all’inverosimile il suo pallore.
“Immagino che non ti saresti mai aspettato di ricevere un invito, da me..”
Non poteva aspettarselo per il modo così tempestivo in cui era andata via da casa di suo padre. Ma era esattamente quello che aveva chiesto alla stella, la sua presenza sull’isola.
“Benvenuto a Return, Darren”

Darren: Il vampiro si avvicina a lei, con passo fermo e silenzioso, sciogliendosi in un affascinante sorriso quando finalmente gli è davanti. La scruta senza sembrare per nulla malizioso, ma con il suo solito fare sincero a dimostrare che è veramente interessato a sincerarsi che stia veramente bene. Con un gesto fluido le prende la mano pallida, solleticandole appena il palmo con le dita per sfiorarle di poco il dorso con le labbra, in un elegante baciamano di saluto.
"Dulcinea, draga mea.."
Rialza lo sguardo sulla vampira, scrutandola con quegli enigmatici occhi viola per un lungo istante, prima di rimettersi composto con le mani giunte dietro la schiena
"Il tuo invito è giunto inaspettato, effettivamente, ma quanto sia stato gradito tu non puoi averne idea.."
ancora fa finta di non notare il pupillo più in la. Che lo faccia apposta o meno, non si capisce ancora.

Dulcinea: Aveva dimenticato come fosse sentire quello sguardo addosso. Non ricordava nemmeno più come si sentiva quando quelle labbra sfioravano la sua pelle. Era passato davvero troppo tempo dal loro ultimo incontro e rivivere quelle sensazioni, un attimo prima di poterle perdere per sempre, ne ampliava ancor di più il piacere. Non riuscì a dire nulla per i primi minuti. Qualunque cosa avesse detto, sarebbe risultato dettato solo esclusivamente dai sentimenti che, era certa, sentiva ancora di nutrire nei suoi confronti. E quello non era il momento per lasciarsi andare. Doveva mantenere il controllo, anche se le sembrava un’impresa impossibile, e arrivare dritta al punto. Si allontanò da lui a malincuore, facendo scivolare la mano nel punto esatto in cui si trovava prima che lui la raccogliesse.
“Ne sono lieta.. ma non so se tu lo sarai altrettanto quando ti avrò detto il motivo per cui ti ho invitato qui, a casa mia..”
Già, perché adesso era Return la sua casa e niente e nessuno avrebbe potuto cambiare questa convinzione. Si voltò appena, nella direzione in cui si trovava la culla e sorrise, mentre una lacrima solitaria le scorreva sulla guancia.

Darren: Si rabbuia appena quando Dulcinea toglie la mano dalla sua come se avesse voluto prolungare il più possibile quel contatto che tanto, sembra, gli era mancato, ma poi segue il suo sguardo, andandole accanto per raccoglierle quella lacrima solitaria sul bel viso di porcellana.
"Sono lieto anche della più brutta delle notizie se questa ti porta a me, Dulcinea.."
Ma lui è sicuro che la notizia non sia brutta, o almeno non sia portatrice di morte o disgrazie. Perchè finalmente anche lui si volta verso il fagottino, sapendo benissimo chi e che cosa si cela tra le copertine nel cesto. Darren è un vampiro con parecchi secoli alle spalle, quindi capace di riconoscere aure e odori ancora prima di vedere di chi o che cosa si tratta. Infatti riconosce, nonostante non l'abbia mai visto, tutte queste caratteristiche riguardo al bambino, ma ancora non dice nulla, aspettando che sia Dulcinea a rivelare tutto. La guarda ancora una volta, con uno sguardo che pare, forse, dolce e comprensivo allo stesso tempo.

Dulcinea: Lei si rende conto di causare quelle sensazioni quando si allontana da lui e non può esserne che compiaciuta. Piacere che aumenta di gran lunga quando lui, raggiungendola ancora una volta, raccoglie quella lacrima dal suo viso.
‘’Forse faresti bene a sentire prima di cosa si tratta. E’probabile che tu, dopo, non sia più così lieto anche se pensi che ciò non sia possibile..’’
Lo guarda, voltando appena il capo. Si capisce dal suo sguardo che è preoccupata dalla possibile reazione negativa che la scoperta di esser padre di un vampiro di un mese, possa provocare in lui. Solleva una mano, per carezzargli il volto, aveva desiderato tanto farlo ed è conscia che quella potrebbe essere realmente l’ultimo contatto che lui approverebbe. Sorride, prima di allontanarsi per arrivare alla culla dove Ren sembra essere stranamente inquieto.
‘’ Tu non hai idea di quante volte io sia stata sul punto di scriverti, Darren e raccontarti tutto. Ma c’era sempre quella paura di perderti che mi tratteneva dal farlo. Mi siete mancato molto..’’
E rivolendogli un altro sguardo, si china per raccogliere da quella cesta, il vampiro avvolto in una copertina leggera.
‘’ Ti prego, avvicinati a me..’’
Le sue gambe non riuscivano più a muoversi da quella posizione. Le sarebbe bastato mostrargli il bambino affinchè lui potesse capire che le sue supposizioni, riguardo a quell’odore così simile al suo, fossero corrette.

Darren: Lui la ascolta, con l'espressione di qualcuno che non potrebbe mai essere contrariato da nulla che venga direttamente da Dulcinea, infatti la guarda incredulo.
"Dulcinea.."
Le sorride quando lei gli carezza il viso, ricambiando la gentilezza con una leggere carezza alla mano sul suo viso con una delle sue gelidissime. La guarda allontanarsi, ascoltandola nuovamente e aggrottando appena la fronte alle sue parole.
"Mi stai mettendo paura, Dulcinea, e devo ammettere che è una sensazione che non provavo da secoli.."
Si avvicina a passi lenti, così strano per un vampiro, ma silenzioso quando lei lo invita a raggiungerla, ma le rimane ancora alle spalle, aspettando che sia lei a decidere di girarsi e mostrargli quello che è il frutto della loro unione e di cui lei è sicura Darren non sospetti minimamente niente.

Dulcinea: ne più una parola, ne più un sussurro. Tutto troppo surreale per essere vero, e quella immensa stanza bianca non faceva altro che aumentare questa sensazione. Ren dal suo canto, sembrava mostrare una certa agitazione, cosa che mai era capitata prima. Era evidente che anche il vampirino riconoscesse il legame con suo padre e alla vampira fu praticamente impossibile trattenere le lacrime. Baciò la testa a suo figlio, appena un attimo prima di prendere la decisione di voltarsi. Cosa che fa, con estrema lentezza appena lui la raggiunge fermandosi alle sue spalle.
Non c’era bisogno di dire qualcosa, perché bastavano gli occhi di Ren a parlare, occhi che avevano il medesimo colore di quelli di suo padre. Il vampirino guardava gli occhi paterni proprio come se ne fosse stato rapito. E tutto a un tratto aveva smesso di tormentarsi aumentando le ansie della madre.
“Lui.. è Ren..”

Darren: Darren aspetta con pazienza che sia la vampira a decidere quando girarsi e mostrarsi con il vampirino e quando lo fa, bè.. Che lui sapesse o meno è stupore quello che si dipinge sul suo viso quando incontra i suoi stessi occhi in quelli del piccolo vampiro. Sta in silenzio per quella che sembra un'eternità poi con un gesto attornia il fianco di Dulcinea con un braccio, carezzando con l'altra mano la fronte del pargoletto.
"Dulcinea, farmi rimanere senza parole è difficile, ma ci sei riuscita.." E non in senso negativo, no. Sembra felicità quella che gli riempie il sorriso ora.

Dulcinea: Lei continua a guardare il piccolo di vampiro, convinta che la reazione di Darren sarà quella che si aspettava. Ovvero di disgusto e odio nei suoi confronti. Facile immaginare, quindi, il suo stupore quando lui le cinge la vita con un braccio. Solleva gli occhi per guardarlo in quegli occhi così dannatamente belli come quelli di suoi figlio, perdendosi per qualche attimo in quello sguardo.
“io, non capisco..”
Non vi era molto da capire, lui la stava guardando sorridendo e a lei non sembrava vero. Sempre tenendo Ren con un braccio, solleva la mano per portarla nuovamente a quel viso freddo e bellissimo, che tanto le era mancato.
“Tu dovresti odiarmi Darren, per quello che ti ho fatto.. Non ti ho dato la facoltà di scegliere. Non ti ho detto che ero incinta.. e.. lo sto facendo adesso. Adesso che ormai sei padre..”
Sospira, senza rinunciare a quelle lacrime che continuano a scorrere e a imbrattarle il viso.
“Non voglio che tu ti senta obbligato, se non vuoi..”
Non gli aveva dato scelta è vero. Ma lo stava facendo adesso. Se non voleva esser padre ormai era tardi, ma poteva scegliere se amare o no quel vampiro che stringeva al petto e che, a sua volta, allungava le mani verso il vampiro maggiore.

Darren: "Cosa c'è da capire, Dulcinea? Credevi forse che ti sarei saltato al collo scoprendo di essere.. Padre?"
Ricambia il suo sguardo quando lei gli carezza la guancia, sorridendole in quella maniera dolce e al contempo affascinante che è tipicamente sua.
"Non devo odiarti, è l'ultima cosa che mi sento di fare. Immagino tu avessi avuto paura, non negarlo.. Che io mi rifiutassi e.. Forse qualche altro motivo riguardante tuo padre ti spingeva a non dirmi niente, mi sbaglio?"
Sembra così sereno lui nel guardarli entrambi, madre e figlio.
"Non sono obbligato, Dulcinea.. Ma sono contento di farlo.. Non c'è nemmeno bisogno che acconsenta a dichiararmi il padre di questo magnifico vampiro.. Lo sono già.."
Guarda il piccoletto alzare le braccine verso di lui, togliendo la mano dal fianco di Dulcinea e inclinando appena il viso per guardarla.
"Posso?"
con un cenno del capo indica ovviamente Ren.

Dulcinea: Come poteva essere possibile tutto ciò? Ricordava ancora perfettamente la reazione di disgusto che aveva avuto Darius quando aveva scoperto che Catherine fosse figlia sua. Certo i due vampiri erano estremamente diversi uno dall’altro. Darius era sempre stato riluttante a mostrare i suoi sentimenti, mentre Darren sembrava sentirsi perfettamente a suo agio nel dichiarare che si, lui teneva ad esser il suo compagno.. o almeno il padre di quel vampiro.
“Non nascondo che si, il motivo che mi ha spinta a contattarti solo adesso è stata la paura. Ero terrorizzata all’idea di un tuo rifiuto e ancora adesso non riesco a spiegarmi come tu possa mostrarti così comprensivo”
Abbassò ancora una volta lo sguardo su Ren e sorrise. Era lieta di sapere che lui desiderava almeno quanto lei essere genitore di quel meraviglioso vampiro. Certo, c’era sempre la questione di suo padre.. chissà come avrebbe preso la notizia di un erede maschio.. ma lei sentiva di potersi fidare di lui. Annuì quindi, lasciando che Darren potesse prendere Ren tra le sue braccia.
“Sai che è assurdo che tu chieda se puoi o meno tenere tuo figlio tra le braccia?”
Si asciugò la lacrima con un dito e si incantò a guardare padre e figlio, lì davanti a lei. Sembrava di vivere in un sogno.

Darren: Ma Darren non è Darius, o meglio. è sicuramente un'altra persona e, ora come ora, sa farle capire benissimo quanto lui ci tenga seriamente a quel piccolo vampiro nonostante.. Bè nonostante Darren sia un fedelissimo del padre di Dulcinea.
"Comprensivo? Dulcinea mi hai dato.. un figlio.. avrei reagito male se mi avessi detto che volevo ucciderti ed ero io quello che doveva mozzarti la testa e darti fuoco.."
Ride appena, una risata lontanamente lugubre data l'antichità del vampiro, ma ora davvero divertita.
"Bè non capita tutti i giorni di tenere un neonato tra le braccia, io non sono abituato quindi faresti bene ad avere i tuoi riguardi a lasciarmelo cullare.."
Ma che lui non sia abituato non sembra data l'eleganza e la gentilezza con cui tiene tra le braccia quel piccolo corpicino che lo guarda. Ricambia lo sguardo, gli stessi occhi che si studiano a vicenda.

Dulcinea: Lei tuttavia sembra essere sollevata dal suo atteggiamento. E’ evidente che tutti i suoi amici avessero ragione quando le dicevano che dire la verità al padre di Ren, sarebbe stata l’unica cosa giusta da fare. E adesso ne era conscia anche lei.
“Io pensavo che non avresti gradito.. voglio dire.. dopotutto te ne ho parlato soltanto adesso, mettendoti di fronte al fatto compito. Avrei capito se ti fossi tirato indietro e anche se mi avessi odiata. Anche se ciò mi avrebbe distrutta..”
Già, perché i sentimenti che lei provava per lui era completamente all’opposto dell’odio.
“Su Return tutto è possibile, anche che due vampiri generino un figlio.. non è così male la vita qui..”
Sorride, forse in queste parole lui poteva leggere il sottinteso invito a fermarsi sull’isola con lei, magari per qualche tempo.. magari per sempre.. ma sapeva bene che avrebbe dovuto chiedere un permesso prima di arrivare anche a farla esplicitamente quella proposta. E poi, era davvero certa che lui avrebbe accettato? Suo padre non si sarebbe privato di un suo altro braccio destro e addirittura per causa sua. Ren intanto ricambiava lo sguardo del padre sembrando quasi perso in quegli occhi gemelli ai suoi. Calmo e tranquillo come era sempre stato.. ma solo per pochi istanti ancora perché, d’un tratto iniziò a strillare.

Darren: "Smettila Dulcinea di pensare a quello che avrei potuto o meno pensare o fare, pensa che davanti a te ci sono due bellissimi uomini.."
Ride appena, continuando a cullarsi il fagottino tra le braccia, ma senza troppa enfasi. La poca enfasi è data dal fatto che sia piuttosto rigido nel portamento con un neonato, certo un vampiro non è portato a fare il genitore in quanto morto, quindi non si può biasimarlo.
"Lo sai che non posso restare, Dulcinea.."
Si fa appena più serio guardandola. Che a lui faccia realmente piacere fermarsi li o meno, non può. Deve tornare innanzitutto per rendere il padre di Dulcinea a conoscenza degli ultimi avvenimenti, ma soprattutto non conosce le regole dell'Isola. Come il bambino strilla, però, subito il vampiro torna vicino a Dulcinea per porgerglielo nuovamente.
"Non ho idea del perchè pianga così tutto d'un tratto.."

Dulcinea: Sorride appena, mostrandosi molto più serena in viso. Vero, aveva due splendidi uomini davanti a se e li amava entrambi con tutta se stessa.
“Speriamo che da suo padre, oltre alla bellezza, prenda anche la modestia..”
E posando una mano sul braccio di Darren, prese a guadare verso il bambino che non aveva ancora iniziato a strillare. Annuì e si decise che era giusto per tutti che li si prendesse il suo tempo e sistemasse le sue cose. Anche se non era certo liete che suo padre fosse messo a conoscenza dei fatti attuali.
“Lo so. Spero solo che tornerai.. voglio che tu conosca Catherine. Se ti fa storie, posso occuparmi io di mio padre..”
E fu proprio in quel momento che Ren iniziò a strillare, lui non lo faceva mai e anche Dulcinea sembrò stranita dalla cosa. Lo riprese tra le sue braccia e lo cullò, cercando di farlo calmare.
“Evidentemente non gli piace che venga pronunciato il nome di suo nonno..”
Lei era sarcastica, ma poteva essere che fosse proprio così.

Darren: La guarda con malizia al suo complimento, credo che se ora il bambino sparisse tutto d'un tratto le farebbe capire quanto gli è mancata.
"Non devi preoccuparti di lui, ho qualche asso nella manica con tuo padre, fosse stato un altro non lo avrebbe lasciato venire qui così facilmente.."
Le sorride, portandosi poi un pugno alla bocca per soffocare una risata quando Dulcinea da la sua spiegazione.
"Non deve temere nulla da lui, nulla..”

Dulcinea, Darren & Ren
view post Posted: 11/10/2011, 14:19 [PG GIOCANTE] Ginevra - >> 05
Adam: ops, mi sa che l'ho combinata grossa questa volta çç
se ._." bellissimo il potere comunque çç cof cof
view post Posted: 5/10/2011, 11:49 The Return Incidents - >> 05
Questa mattina, un elfo porterà questa lettera a PoG. E’ una lettera semplice, scritta su carta bianca e sulla busta c’è solo un nome: Lyra.

Chère Lyra,
immagino quanto grande possa essere il tuo stupore nel ricevere una mia lettera. Ti assicuro che è strano anche per me comunicare attraverso un pezzetto di carta. Probabilmente, anzi ne sono certo, qualcuno troverà una mia lettera a te di cattivo gusto visto che, da quanto mi pare di aver appreso, stai per sposarti. Non me ne importa molto del giudizio che possono avere gli altri, sei stata tu ad insegnarmi che non bisogna mai aver timore di esprimere i propri sentimenti e io, questa volta, ho deciso di starti a sentire.. sbagliando forse, ma questo lo giudicherai tu. Ho sentito Bonnie, al villaggio, che parlava dell’imminente matrimonio in un negozio di abbigliamento e credo che se si fosse accorta della mia presenza nei paraggi avrebbe evitato con cura l’argomento.
Ma il motivo di questa mia non è assolutamente quello di rivangare il passato, piuttosto desidero con tutto me stesso congratularmi con te per la nascita delle tue meravigliose bambine. Ti chiederei come faccio a saperlo? Beh, Return è piccola e le buone notizie circolano alla velocità della luce proprio come quelle cattive e inoltre sai bene che ho conoscenze hai piani alti, Aether mi fulminerà per quanto appena detto. Comunque, attribuisci pure il ritardo di questa lettera a una mia mancanza, anche se sono praticamente certo che tu sappia che quello che mi è sempre importato è vederti serena e amata come meriti. Adesso hai due motivi in più per esserlo, anzi tre, considerando che mancano pochi giorni alle tue nozze.
Vivi Lyra, e intendo dire che devi vivere fino infondo le tue emozioni. Goditi i momenti che ti sei meritata versando lacrime di sangue, alle volte. Non abbatterti mai di fronte alle difficoltà e non lasciare mai che siano gli eventi a fare il loro corso perché, come l’esperienza mi ha insegnato -e credo lo abbia fatto anche con te-, siamo sempre noi a prendere le decisioni più importanti.. siamo noi a scegliere e solo noi possiamo cambiare il corso del destino. Io sono certo che, nonostante la vita ti abbia messa di fronte a situazioni critiche dove hai perfino rischiato la tua vita per gli altri, un giorno, quella stessa vita, riuscirà a restituirti tutto quello di cui in precedenza ti ha privata. E quando ciò accadrà, potrai dire che è stato soltanto merito tuo. I sacrifici ripagano sempre, io mi sento ripagato del mio nel sapere che tu sei felice, adesso.. anche se per riconoscerlo ne è dovuto passare di tempo. Spero che mi possa perdonare per questo. E dopotutto, anche tu adesso stai avendo il tuo tornaconto. Suppongo quanto possa esser stata grande la tua gioia quando hai stretto a te le tue piccole.
Mi hai reso un uomo migliore, anche se non tutti hanno la fortuna di poter conoscere quella parte di me. Tu sei fortunata ed è per questo che ti auguro sinceramente di diventare la donna che hai sempre voluto essere. Una madre e una moglie, ripagata dell’estremo amore che è capace di donare.

Io, dal mio canto, ti sarò riconoscente in eterno.
Ancora congratulazioni.

Victor
view post Posted: 27/9/2011, 10:36 [PG GIOCANTE] Guenhwyvar - >> 05
Oh *__________* hai fatto la foto!!! E menomale perchè lei merita tantissimo! Tutta sua mamma .love
Louis: HEM.. si.. bellissima çç
._."
view post Posted: 19/9/2011, 19:35 The Return Incidents - >> 05
Una lettera verrà fatta recapitare da un elfo a casa Verdefoglia..

Cara Zia Elbereth,

Sono Catherine. Tranquilla.. no ok, non c’è nulla da essere tranquilli. Sono disperata, la mamma non sta bene e io da sola non so che fare. E’ da ore ormai che si lamenta e non vuole nemmeno più nutrirsi. Credi che sia arrivato il momento? Io non ne ho la più pallida idea e soprattutto, se davvero fosse così, io non ho mai assistito a un parto e non saprei nemmeno da dove incominciare. Non voglio che tu venga qui di corsa, non voglio sorbirmi la furia di zio Legolas ma se almeno potessi indirizzarmi, non so a chi rivolgermi e inizio ad essere davvero preoccupata. Non ho mai visto la mamma così disperata.. alterna momenti di panico e urla a momenti di quiete assoluta, come adesso che sembra dormire. Dimmi cosa devo fare e ti sarò eternamente debitrice.


P.S. So che cercherai in tutti i modi di venire qui adesso ma ti prego, non litigare con zio Legolas, lui ha ragione quando dice che oltrepassare il confine può essere pericoloso. Non ti ho scritto per crearti problemi ma solo perché non so come fare e credo che tu sia una delle poche persone che sappiano bene cosa significhi mettere al mondo questo figlio per mia madre.


Ti voglio bene ❤
Catherine
view post Posted: 16/9/2011, 16:44 The Return Incidents - >> 05
Nella notte del rito che avrebbe restituito il cuore ad Armand, nella sala della musica..accadeva che..



Louis: Quella a Return, sembrava una notte tale e quale alle altre, ma le creature che popolavano l’isola sapevano bene che non c’era da fidarsi di quella calma apparente. Qualcosa di grande stava avvenendo tra le mura di una delle abitazioni del castello di PoE, ma in pochi sapevano esattamente cosa. Louis era uno di questi, lui era coinvolto in prima persona in questa faccenda, eppure gli era stato impedito di presenziare. Non poteva assistere a quel rito demoniaco che avrebbe restituito quella parvenza di vita a uno dei suoi fratelli. La Regina dei vampiri sicuramente non li avrebbe aiutati se fosse rimasto.. e questo era bastato a far si che uscisse da quella stanza che mai avrebbe voluto lasciare, non quella sera.
Avvolto nel suo mantello e vestito come si confà all’alta nobiltà, http://weheartit.com/entry/6923323 , se ne stava seduto al pianoforte con il capo chino e i capelli castani, con sottili venature dorate, gli ricadevano sul volto in apparenza rilassato, espressione che celava un tremendo tormento. Non era semplice attendere, lontano solo pochi metri da quella stanza, e sapere di non poter varcare la soglia della porta. Le dita scorrevano sui tasti del pianoforte intonando questa melodia www.youtube.com/watch?v=F-4wUfZD6oc&feature=related ma nonostante la musica, tutto era chiaro attorno a se: odori, rumori, suoni. Gli turbinavano attorno come in un vortice pronto a coinvolgerti e trasportarti fino al cuore.. cuore che se avesse potuto.. sarebbe andato all’impazzata, al contrario di ciò che stava suonando.

Adam: Ma non era il solo ad aver smarrito la pace. Quella notte, in giro per il castello, c’era anche lui, Adam, l’angelo di Point of God.. alla ricerca di quella sensazione che poche sere prima aveva vissuto grazie a Ginevra. Ormai il male era penetrato in lui e si era insediato come fanno le radici degli alberi nella terra. Era diventato difficile sradicarlo così come era diventato quasi impossibile fargli capire che quello non era il suo spazio, il male non era la sua dimensione. Attratto da quella melodia meravigliosa, aveva percorso il lungo corridoio che portava alla sala della musica, introducendosi al suo interno cercando di non produrre il benché minimo suono che potesse interrompere quella magia. Quel uomo di spalle seduto al piano, irradiava bellezza anche nei gesti più impercettibili. Quei capelli che carezzavano il pallido viso, sembravano sottili spighe di grano illuminate solo dalla luce della luna. Era stupendo,molto più della sua musica, tanto che l’angelo non riusciva a staccare gli occhi da lui mentre costui si muoveva preso dalle note. Non era la prima volta che sentiva qualcuno suonare ma era la prima volta che qualcuno lo faceva in quel modo così armonioso. Lentamente, continuava a spostarsi nella stanza, l’uomo sembrava non essersi quasi accorto di lui.. e, nel caso, questo di certo non lo avrebbe fermato. Sentiva una grande voglia di guardarlo negli occhi, voleva carezzare quei capelli e toccare quelle spalle.. Sembrava la fiaba in cui il pifferaio attirava i topolini con la sua musica. Lui, in questa circostanza, era il topolino.

Louis: Nota dopo nota, la voglia di lasciarsi andare alla disperazione aumentava. L’impulso irrefrenabile di uscire da quella stanza cresceva a dismisura, doveva trovare qualcosa o qualcuno che gli occupasse la mente.. e forse quel qualcuno era arrivato alle sue spalle. Erano chiari i suoi pensieri, e nonostante non riusciva a smettere di captare quello che stava avvenendo nella stanza, l’angelo poteva essere la sua momentanea distrazione. Continuò a suonare fino alla fine, senza voltarsi e senza dar modo di intendere all’angelo che aveva avvertito la sua presenza. Quello che i suoi movimenti causavano nell’animo del giovane, non facevano altro che aumentare la sua voglia di essere vampiro fino infondo.

“Vi è piaciuta la mia musica?”

Era chiaro che non aveva bisogno di una risposta, sapeva perfettamente cosa aveva provocato la sua melodia, eppure non riusciva a smettere di esercitare la sua bellezza anche attraverso la voce che risultò, in quelle poche parole, come il canto che concludeva la sonata.

Adam: Arrivato esattamente alle spalle dell’uomo, si fermò, restando immobile fino a che la musica non cessò. Non sapeva esattamente cosa avrebbe fatto oppure detto. L’unica cosa che sapeva di volere, era guardare il viso di colui che gli aveva catturato il cuore. Non aveva mai visto, ne sentito nulla di più bello.. e, considerato il posto da cui veniva, era probabile che di bellezze ne avesse viste. Sollevò la mano, quasi senza pensarci, e piano piano la allungò per sfiorare impercettibilmente i capelli castani che risplendevano sotto i suoi occhi. Poi quella voce, quella meravigliosa voce gli fece tremare le gambe. Non si aspettava che l’uomo si fosse accorto di lui.. e invece, il vampiro, sapeva bene chi era alle sue spalle.

“Io..”

La sua voce era tremante e aveva uno di quei nodi alla gola che ti impediscono di parlare senza sembrare una femminella che tossisce imbarazzata. Tacque per un minuto buono e poi, dato un colpetto di tosse, riprese le parole.

“Non era mia intenzione disturbarvi.. è solo che mi è parso impossibile resistere al richiamo della vostra musica meravigliosa.”

Sembrava un bambino davanti a una barretta di cioccolata e pur rendendosene conto, non poteva evitare di essere così entusiasta. Quell’uomo gli faceva questo strano effetto e lui non riusciva a resistergli. La mano affondò nei capelli del vampiro e dalle sue labbra ne uscì un gemito di piacere che quasi lo sconvolse. Non era abituato a provare determinate emozioni e questa, era decisamente troppo forte per lui.

Louis: Il vampiro sorrise, pur restando di spalle. Non era più il sorriso genuino che generalmente sfoderava in situazioni come questa. Era piuttosto quello di un vampiro consapevole della propria bellezza. Si lasciò accarezzare i capelli, spostandosi appena indietro con la testa per ascoltare meglio i battiti di quel cuore così giovane e così forte. Tutto era ritmico e, al suo udito, quello risultava perfetto più della sua musica.

“Non mi avete disturbato, anzi. Voi, senza saperlo, state regalando a me esattamente quello che io ho donato a voi attraverso il pianoforte.”

Il ragazzo, quasi sconvolto da quelle parole, cercò di allontanare la mano dai suoi capelli. Louis, però, con un gesto tanto veloce quanto delicato, gli afferrò il polso facendo si che quelle dita continuassero a scorrere lungo i suoi capelli.

Adam: Non sapeva come reagire di fronte a tutto ciò. Sentiva che poteva trattarsi di un gioco pericoloso e forse mortale, ma non gli importava perché nel caso, sarebbe morto felice. Continuò ad accarezzare quei capelli, pur avendo avvertito il tocco freddo del vampiro sul suo polso. Non era difficile collegare quel gelo alla natura dell’uomo.. e infatti in un attimo intuì il motivo di tanta estasi per quel semplice contatto.

“Siete un vampiro..”

Non aveva visto ancora il suo viso o i suoi occhi, ma era comunque certo che non si stava sbagliando. Avvicinò il suo petto alla testa dell’uomo. Era ben consapevole di quello che stava facendo, sapeva che sarebbe bastato un passo falso e ci avrebbe rimesso le penne, nel senso stretto del termine..ma tutto questo lo faceva stare bene. Chiuse gli occhi e le mani scesero dai capelli alle spalle dell’uomo che se ne restava seduto a farsi toccare da lui. Quello era un sogno, un meraviglioso sogno e l’angelo, più fatato al momento, lo stava vivendo ad occhi aperti.

Louis: non era stato poi così complicato sedurre quell’angelo. Lui aveva fatto molto poco e poi sapeva bene che quello non era il posto in cui quel ragazzo avrebbe dovuto essere. Ma non disse nulla a tal riguardo, sapeva che avrebbe spezzato la magia e, il vampiro,il quel momento.. aveva solo bisogno di un giocattolo con cui trascorrere quelle penose ore. Adesso, che il ragazzo si era avvicinato, riusciva a sentire perfettamente ogni singolo battito e in lui, cresceva l’irrefrenabile istinto di ogni vampiro. Quello di mordere. Si alzò, e con movimenti sempre eleganti e misurati, arrivò alle spalle del ragazzo, accarezzandogli la gola con la punta delle dita.

“Siete un ragazzo molto perspicace, Adam. E per questo mi piacete..”

Lentamente la sua mano, quella libera, scivolava sotto la giacca, all’altezza della cintura alla ricerca di quel pugnale che ormai non usava da.. non ricordava nemmeno più da quanto non lo usava. Era una strana sensazione rivivere il momento in cui la preda inizia ad avere il battito accelerato, consapevole della sua sorte. Lui però non aveva intenzione di ucciderlo. Voleva solo un po’ del suo sangue, come regalo da porgere ai suoi fratelli per i quali, mai aveva dato la caccia. L’angelo era immobile tra le sue braccia, pareva quasi non essersi accorto di quel che gli stava capitando, se non fosse stato per quel cuore che andava a mille.. e per il vampiro fu facile incidere la vena del collo e vedere quel sangue, tanto prelibato e scuro scorrere sotto le sue dita.

Adam: Il ragazzo, non riusciva a spiegarsi come facesse il vampiro a sapere il suo nome. Era certo di non averlo mai incontrato perché se lo sarebbe sicuramente ricordato. Cerco di seguire i suoi movimenti con attenzione, ma era difficile restare concentrati nel vedere quei gesti così sensuali e lenti. Lo sentiva alle sue spalle e, al contrario di qualsiasi altra creatura, lui non aveva paura.. lui bramava quel morso. Inclinò il capo, quando il vampiro praticò quel taglio sottile sulla sua gola, sentiva il sangue scorrere eppure non avvertiva ancora il contatto e il piacere di quei denti conficcati nel collo. Come poteva essere che riusciva a resistere?

“Il mio sangue non vi aggrada per caso? Io sono pronto..”

Già, era pronto a provare quell’estremo piacere che aveva già provato con Ginevra. Non vedeva l’ora di sentire la stessa estasi di quel morso, l’estasi che solo il morso di un vampiro può donare. Sollevò il braccio, e portandolo all’indietro, cercò la testa di Louis per carezzare i suoi capelli ed invitarlo a finire quel che aveva cominciato.

Louis: Era tutto troppo fin facile, eppure il vampiro era turbato da quello che stava accadendo nella sua stanza tra Lestat, Armand e Lilith. Non riusciva a smettere di pensare a loro, nonostante avesse sulle mani quel prelibato nettare. Non erano gli impulsi umani a frenarlo questa volta, ma la sofferenza di non poter condividere a pieno quel momento così speciale con i fratelli. Ma lui sapeva di doverlo fare, doveva bere quel sangue per Lestat, doveva farlo per Armand.. e anche se quell’angelo era già stato vittima di Ginevra, a lui non importava perché aveva ciò che voleva lui. La ferita continuava a sanguinare e sulle sue dita colava il sangue dell’angelo che aveva un profumo così invitante che qualsiasi altro vampiro non avrebbe aspettato un minuto di più. Lasciò che l’angelo gli carezzasse i capelli mentre lui scostava i suoi dal collo. Non erano molto lunghi ma non sopportava di avere impedimenti. Guardò a lungo quel taglio, mentre l’angelo continuava, con i suoi movimenti, a invitarlo al morso.

“Lo so..”

Sapeva bene che l’angelo non vedeva l’ora di sentire i suoi denti conficcati nel collo. Era lui che non lo era.. aspettava di sentir nuovamente la mente di Armand, prima di lasciarsi andare completamente. Non dovette attendere molto. Nel momento esatto in cui Armand aprì gli occhi, Louis conficcò i suoi denti nello squarcio che aveva aperto nel collo dell’angelo. Lo stava facendo per loro, voleva che sapessero che era pronto a tutto pur di riaverli come prima.

Adam: Non era la prima volta che un vampiro lo mordeva, aveva già sperimentato la cosa con Ginevra.. eppure quella che stava provando era una sensazione completamente diversa. Con la vampira sentiva di avere un legame, in questo caso, invece era consapevole di dover assaporare quell’attimo che probabilmente non si sarebbe più verificato. Lui era un vampiro molto più esperto e quel morso sembrava piuttosto un bacio delicato. Pura estasi. Non sentiva nemmeno il bruciore del taglio praticato dal pugnale. I colori attorno a lui si facevano più intensi e il suo cuore sembrava battere all’unisono con quello del vampiro che si stava nutrendo di lui. L’unione di due anime.. una dannata e l’altra angelica. Niente di più sbagliato, anche se tutto sembrava perfetto. La presa del vampiro era salda e lui sentiva di potersi abbandonare completamente tra quelle braccia, non aveva paura.. voleva solo che quel momento non finisse mai. Ma non fu accontentato.

Louis: Poteva bastare, era stata una sensazione meravigliosa anche per lui.. dato che mai aveva assaggiato sangue migliore. Ma secoli di esperienza, anche se su prede differenti, gli avevano insegnato quale fosse il momento migliore per fermarsi. Non voleva uccidere l’angelo ma solo giocare con lui per dimostrare ai suoi, che era capace di essere il vampiro che loro volevano fosse. Prese Adam tra le braccia e si avvicinò a uno dei divanetti lì vicino,lo adagiò e gli scostò i capelli che gli erano ricaduti sul viso. Era così bello e perlaceo.. anche mentre dormiva. Non avrebbe ricordato nulla di quella notte, gli aveva rubato quei ricordi e li avrebbe custoditi lui per sempre. Poi svanì.. nell’ombra della stanza.

Adam: Stava perdendo i sensi ma era certo di aver provato cosa fosse davvero una sensazione paradisiaca. Quel viso così bello e quegli occhi così luminosi lo guardavano, mentre sentiva il velluto morbido del divano carezzargli la schiena. Stava dimenticando tutto piano piano,mentre gli occhi si chiudevano quasi senza volere. Cercò di trattenere quei ricordi fino all’ultimo istante.. ma non aveva il potere per farlo. Aveva perso tutto ma per una notte, aveva toccato il cielo con un dito. Chiuse gli occhi e lentamente, si lasciò cadere in un sonno profondo. Cosa gli avrebbe riservato il domani era un mistero.. esattamente come sarebbe stato un mistero quello che era accaduto quella notte.


Louis&Adam
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