Posts written by nith85

view post Posted: 5/9/2011, 22:14 [PG GIOCANTE] Maya - >> 05
Cathy: Cacaaaaaaaaaaaaa *_________*
Si Catherine, se la chiami così adesso mi sa che una bella fine non la fai °° mwhahahahha
E' meravigliosa, davvero.. complimenti a entrambe le nonnine .love
view post Posted: 30/8/2011, 19:16 The Return MEMORIES - >> 05
Ieri sera, villaggio di return..


<@Lyra_> <una veeletta in nove mesi si trova al villaggio di spalle al mondo. In realtà sta guardando una vetrina di vestiti per la danza, tutta assorta nei suoi pensieri non si rende nemmeno conto di esserci davanti da oltre dieci minuti d'orologio. Indossa qualcosa del genere http://weheartit.com/entry/13645846 ma con un pancione ben più grosso e basso *_*>

<_VictorCreed_> <il lupo è lo stesso al villaggio ed è conciato così http://www4.pictures.fp.zimbio.com/Liev+Sc...3_dLCxLhyRl.jpg senza occhiali da sole. Si è accorto della presenza di Lyra già da un po’, ma è rimasto in disparte a guardarla nella speranza che lei si girasse e l’incontro sembrasse casuale. Non si vedono da tantissimo tempo e lui ignora molte cose.. anche se ancora per poco. Non ha notato il pancione e infatti le arriva alle spalle, dopo aver ben ponderato se avvicinarsi o no, e alla fine sorride prima di far sentire la sua voce> Sei qui impalata da dieci minuti buoni.. Lyra.. <spero non ci sia bisogno ne di un’ostetrica, ne di un cardiologo *_*>

<@Lyra_> <aveva quasi deciso di entrare nel negozio a prenderle, quelle scarpette. Ma non appena sollevata la mano per aprire la porta sente quella voce piuttosto familiare e si blocca, spalancando gli occhioni blu-dorati. Per la cronaca ha i capelli riccolini sciolti sulla schiena che ondeggiano di qua e di là per via del venticello> Victor.. <aggrotta la fronte, stringendo forte la maniglia fino a farsi sbiancare la mano. E adesso? *_* Ha quasi paura a voltarsi, ma non paura che lui le faccia del male, al contrario.. ha paura di fargliene> .. io, volevo comprare quelle punte. <le sta venendo da piangere °° e siamo appena all'inizio e sopratutto non si è ancora girata!>

<_VictorCreed_> <lui si sporge appena per guardare cosa c’è nella vetrina, facendo poi un sorrisetto quando vede le punte> Non smetti mai di allentarti eh, nemmeno con questo caldo soffocante.. <lui è tranquillo al momento, nel senso che, a parte l’imbarazzo che è naturale quando si incontra un’ex, è felice di vederla.. anche se se per il momento si è limitato a guardarla di spalle> Certo.. un altro paio da aggiungere all’infinita collezione.. <il pancione ancora non lo vede e nemmeno lo percepisce dato che comunque il villaggio è affollato e i battiti che avverte son molteplici. Le guarda i capelli, appoggiati sulla spalla e la tentazione di toccarli è grande, ma si trattiene perché è evidente che non è il caso> Cosa c’è? <ha capito che è turbata, ma collega il tutto al loro incontro> se vuoi vado via..

<@Lyra_> <scuote la testolina bionda> no, non servirebbe che a prolungare un segreto inutile.. <perché tanto se lo manda via ora, prima o poi la vedrà a spasso con le bimbe. E crede sia meglio lui sappia le sue cose da lei stessa piuttosto che per caso. Quindi lentamente si volta fino a stargli di fronte con una mano poggiata sul pancione e l'altro braccio sciolto sul fianco. Sospira, cercando di accennare un sorriso> in realtà sono mesi che non ballo, ma fortunatamente è per una buona causa, come avrai già capito.. <vedendo la pancia. Lo guarda per un istante negli occhi prima di abbassare lo sguardo e risollevarlo, non ce la può fare *_*>

<_VictorCreed_> Segreto? Quale segreto? <logico non capisca, almeno non fino a quando lei si volta e mostra il suo pancione. Mancava davvero poco e l’avrebbe vista già in giro con il passeggino. Che dire e soprattutto come descrivere il suo stato d’animo non appena si accorge che lei aspetta un bambino? Sicuramente è scosso e turbato.. lo sguardo fisso sul pancione e un nodo alla gola che gli impedisce di parlare. Sapeva che prima o poi una cosa del genere sarebbe potuta accadere, ma così.. trovarsi di fronte ai fatti è ben altra storia. Solleva lo sguardo negli occhioni blu dorati, ancora non riesce a parlare.. ma la sua espressione dice tutto. Prima o poi parlerà, ma per adesso non riesce nemmeno a dire A>

<@Lyra_> <ecco, la reazione di lui non fa che aumentare la voglia di piangere che le è venuta poco fa. Di fatti sospira di nuovo, stavolta più in profondità e si schiarisce la voce tentando di ricacciare le lacrime indietro. Ma quelle se ne fregano e scendono lo stesso, due *_* come le sue bimbe ma che colano però in fretta dallo stesso occhio lucido. Lyra tenta di nasconderle asciugandole in fretta con la mano> mi dispiace, cioè.. mi dispiace che tu l'abbia scoperto così.. <alza appena le spalle. E' sincera, ma di andarlo a cercare per condividere la sua gioia, non se l'è mica mai sentita ._.>

<_VictorCreed_> <lui però non voleva farla piangere, non è una reazione controllata ma veramente spontanea la sua. Non si immaginava minimamente di rivederla oggi e per di più incinta.. è un colpo duro da incassare soprattutto quando il passato è ancora vivo, anche se ormai ne è passato di tempo anche per lui> Rigel mi aveva detto che standoti lontano mi sarei perso tante cose della tua vita.. <e già, lui lo aveva avvisato.. ma Victor non ce l’ha mai fatta a pensare anche solo minimamente di poter essere *amici*> .. e non è colpa tua, Lyra.. <anche lui solleva la mano puntandole l’indice sulla guancia pronto a raccogliere quelle lacrime.. ma lei lo anticipa quindi il dito carezza la pelle bagnata> a me è sempre importata la tua felicità e adesso mi rendo conto che.. <non è facile da dire in questo momento.. difatti non continua a parlare perché la voce viene interrotta da un sospiro>

<@Lyra_> <annuisce velocemente con la testolina> Rigel aveva ragione, ma Rigel non sa che spesso non si può far altro che stare lontani da chi si vuole bene.. <ed è ciò che ha fatto lei, perché appunto non le pareva il caso di cercare Victor e mettere in piazza la sua gioia. Sorride appena quando allunga il dito ad accarezzarle la guancia> non è importante che tu lo dica, io lo so.. <che a lui è sempre importata la sua felicità. Deglutisce spostandosi da mezzo ai piedi quando il commesso esce per chiudere il negozio> è solo che non volevo lo scoprissi così.. <ma è anche vero che non poteva mandargli un telegramma per farglielo sapere *_*>

<_VictorCreed_> <ed è anche la stessa cosa che ha fatto lui, non avrebbe avito senso continuare a importunarla con la sua presenza quando ormai la situazione era più che chiara> Rigel è ancora un ragazzo e con il tempo capirà che per ottenere quel che si vuole bisogna sottoporsi a dei sacrifici.. < e Victor non si può dire che non abbia sacrificato se stesso per la felicità di Lyra, anche se inizialmente l’aveva presa malissimo.. era più che normale> Già.. non c’è mai stato bisogno di troppe parole.. e in casi come questi ne servono anche meno.. <allontana la mano dal suo viso quando l’elfo esce per chiudere il negozio e fa un passo indietro, abbassando lo sguardo> Non esiste un modo per dire questo genere di cose Lyra.. <no,perché avrebbe fatto *male* in qualunque modo lei glielo avesse detto> ..ma posso immaginare il perché tu non mi abbia cercato per dirmelo..

<@Lyra_> Già, in casi come questi <si indica la pancia con un dito> non c'è proprio bisogno di troppe parole. Parlano benissimo i fatti.. <e direi, a momenti partorisce, il suo stato non permette equivoci di sorta xD> e sinceramente non so se sia stato un bene o un male che tu mi abbia vista questa sera. Non fraintendermi, non volevo che tu andassi via e preferisco questo alle cose riportate da terzi o scoperte per caso, ma.. <sospira> una piccola parte di me avrebbe voluto che tu continuassi a vivere all'oscuro, con qualche dubbio magari ma non con una certezza simile sbattuta in faccia all'improvviso. <cioè pur di non continuare a fargli del male, avrebbe preferito non la vedesse proprio *_* ma dato che a Return è impossibile è 'felice' che lui lo abbia scoperto da lei, ecco>

<_VictorCreed_> Non saresti potuta essere più chiara di così, in effetti.. <il pancione però non lo guarda, si è solo soffermato a guardarlo all’inizio, ma adesso non ce la fa ad abbassare nuovamente lo sguardo. Ripeto, son passati mesi ormai ed anche lui è andato avanti, ma la ferita non si è ancora cicatrizzata a dovere ed Harley ne sa qualcosa> No Lyra no.. <la guarda negli occhi ed è anche abbastanza serio> non sarebbe nemmeno stato giusto che io ne fossi rimasto completamente all’oscuro. Tu hai una tua vita oramai ed io questo l’ho accettato.. <anche se a fatica> .. ed io ero ben consapevole che lasciandoti andare sarei potuto andare incontro a questo.. <ovvero a vederla felice e con una famiglia che non includeva più lui> e poi Return è piccola <appunto> e prima o poi sarebbe dovuto succedere.. io.. <sospira ancora una volta> io voglio solo che tu abbia la vita che hai sempre desiderato e che io non sono stato in grado di darti..

<@Lyra_> <e lei lo nota che non gli riesce di guardarle il pancione, infatti se lo accarezza lentamente come se stesse consolando le bimbe per la mancanza di attenzioni °°> hai fatto la cosa giusta, TU. Hai avuto il coraggio che io non avrei mai avuto <appunto lasciandola andare. E ci hanno messo solo otto mesi per riuscire a parlarne come due persone civili> e.. <scuote la testa> non è colpa tua se non ha funzionato, non è mai colpa di una sola persona. <nel loro caso è finita per molteplici motivi, ad esempio> quindi non voglio che tu pensi di non essere stato in grado di darmi qualcosa, perché probabilmente è il contrario. Sono stata io a non essere riuscita ad offrirti me stessa ed il mio incondizionato amore.. <no, dato che s'innamorava ogni mese di qualcuno, o qualcunA *_*>

<_VictorCreed_> <beh è un genere di attenzioni che non spetta a lui dare, non è che non sopporta le bambine.. figuriamoci son parte di Lyra.. ma è ancora troppo presto per accettare completamente la cosa> Ho semplicemente fatto quello che andava fatto Lyra.. non potevo più fingere che fosse tutto normale e non potevo più sopportare l’idea che ti mancasse qualcosa.. <certo, son passati otto mesi.. ecco perché riesce a sembrare così lucido mentre dice queste cose. In realtà bene non sta ma cerca di non dare troppo nell’occhio perché non è giusto nei confronti di nessuno> Non è così Lyra, tu mi hai dato tutto quello che io volevo.. <ed è per questo forse che lui ancora non riesce a lasciarsi andare con un’altra donna, perché è consapevole di quello che aveva> ed io penso di averti trascurata, ma ormai è passato e tu.. tu.. <sospira e, muovendo solo gli occhi, guarda appena il pancione> .. stai per diventare madre.. <quindi, non ha più senso dare la colpa a nessuno perché ormai è fatta>

<@Lyra_> Il fatto che tu abbia fatto la cosa giusta non significa che io senza te ci sarei riuscita.. <no, lei non lo avrebbe mai lasciato. Anche a costo di vivere infelice per il resto della sua vita> e ti ringrazio immensamente per questo, perché tutto ciò che ho ora, comprese le mie figlie <le miE figliE> lo devo al tuo coraggio e al tuo altruismo. Sei sempre stato una persona migliore di ciò che volevi far credere ed io l'ho sempre saputo.. <gli sorride e va a poggiarsi ad una panchina perché per i suoi gusti è in piedi già da troppo tempo -.-> e lo penso ancora, naturalmente.. <sospira di sollievo quando si siede, un'altra settimana così e muore *_*>

<_VictorCreed_> <alza le spalle, per lui non è stato semplice e se è arrivato a prendere quella decisione è solo per un motivo, che poi spiega anche mentre la raggiunge alla panchina per sedersi al suo fianco> Io ho solo interpretato i fatti, Lyra.. mi stavi mandando dei segnali ed era diventato impossibile fraintenderli. Tu avevi già scelto.. io ho solo detto tutto a voce alta. <già, perché anche lui non l’avrebbe mai lasciata se non si fosse accorto che non era lui che amava.. o almeno non lo amava più> E non credo nemmeno di esser stato così coraggioso e altruista.. dato che fino a qualche mese fa speravo ancora di vedere la tua testolina bionda far capolino da dietro la mia porta.. <non è un segreto che lui ha continuato a sperare che tornasse da lui per diverso tempo. Per lo meno adesso anche quella minima speranza è andata in fumo. Sta zitto per un po’, giusto per schiarirsi le idee e poi d’un tratto si volta a guardarla> LE miE figliE? <:o>

<@Lyra_> <alza lentamente le spalle, ascoltandolo e fissando gli spruzzi della fontanella di fronte a loro, quasi ipnotizzata> hai in ogni caso avuto il coraggio che a me è mancato.. <dicendo tutto a voce alta appunto. Si volta a guardarlo> oh lo sei stato invece, avresti potuto rendermi la vita un inferno e lo sai. Avresti potuto non accettare il mio amore per Matt, avresti potuto.. <chiude solo un secondo gli occhi> fargli del male.. <insomma avrebbe potuto fare mille cose, invece li ha lasciati in pace e questo per lei significa veramente tanto. Fa per chiedergli qualcosa, infatti socchiude le labbra pronta a parlare ma si blocca quando lui esordisce con le parole finali, a momenti le scappa da ridere per l'espressione che ha dipinta in faccia> sì, ecco.. <si guarda il pancione, toccandolo con gli indici di entrambe le manine> sono due bambine.. <in questo momento più che altro sembra lei la bambina *_*>

<_VictorCreed_> Beh, non ti nascondo che ci ho pensato.. non c’è bisogno che ti dica quanto è stato difficile per me starti lontano e non fare niente per riprenderti.. <guarda anche lui la fontanella, ma solo un istante. Torna subito su di lei> ero arrabbiato Lyra, arrabbiato e convinto che tutto quello che c’è stato per te fosse stata soltanto una semplice illusione.. <per questo la prima volta che si son incontrati l’ha trattata malissimo, pensava di esser stato preso in giro per tutto il tempo che erano stati assieme> Ma adesso mi rendo conto che non saremmo ciò che siamo adesso, un uomo migliore e una donna felice, se non ci fossimo mai incontrati.. <sorride appena, ma solo perché ripensa a quel che avrebbe voluto fare a Matt all’inizio..> ho pensato anche a questo, ma facendo del male a lui ne avrei fatto a te e sai bene che mai potrei.. <e poi, ripeto, ormai è passato.. anche se quel pancione è ingombrante anche per lui> sono tre.. <la indica con un dito e sorride, sa che adesso Lyra è molto più matura.. si vede, ma adesso sembra anche lei una bimba *_*> saranno meravigliose, su questo non ho alcun dubbio..

[00:08] <@Lyra_> Lo so che ci hai pensato, so tutto anche se per mesi non abbiamo parlato.. <lo sa perché nonostante tutto è una delle persone che lo conosce meglio, che ha conosciuto sia il lato violento che quello buono di lui> per questo quella sera sono andata via <quando l'ha tratta male appunto> perché se fossi rimasta, ora non saremmo qui.. <no, probabilmente si sarebbero detti tante di quelle cose che alla fine lei non sarebbe più riuscita a rivolgergli la parola. Invece brava brava ha atteso che la rabbia gli passasse per riparlarne> non gliene hai fatto tu, ma gliene hanno fatto altri. <tipo Nebi che lo ha massacrato, quindi alla fine lei ha sofferto lo stesso anche se, se lo avesse fatto Victor, le avrebbe fatto anche più male. Alla fine aggrotta la fronte, spaventandosi pure per un momento> come sarebbe tre?!? <per un attimo ha creduto che lui le stesse dicendo di avere tre figlie, non due xD ma quando la indica sospira di sollievo e ride> mio Dio, non dire mai più una cosa del genere.. <sorride poi, guardandolo negli occhi> grazie.. <di che? Boh, di tutto probabilmente>

<_VictorCreed_> Certo, sei sicuramente l’unica sull’isola che può dire di conoscermi veramente.. <anche Yuna, anche se sotto un aspetto differente> .. quindi grazie per esser andata via e per aver aspettato.. <che appunto la rabbia sbollisse, anche se questa poi ha lasciato spazio alla sofferenza vera. Altra cosa che Lyra saprà senza che ci sia il vero bisogno di dirlo a parole. Poi la guarda serio e corrucciato mentre gli dice che ci han pensato altri a far del male a Matt e la cosa non gli piace per il semplice motivo che ricorda perfettamente cosa è successo a Layla sulla spiaggia, quando Armando ha buttato Lyra nel dirupo facendole perdere il primo bimbo> Quei vampiri finiranno per mettersi contro le persone sbagliate, Lyra.. <cosa già successa con Dagon, ma lui lo ignora> .. ma fino ad allora, sappi che puoi contare su di me nel caso dovesse ripresentarsi qualche problema.. <e figuriamoci se si tira indietro contro un vampiro. Comunque.. sorride anche lui poi, guardandola> direi che tre sarebbero state eccessive, no? Ok la grande famiglia ma.. due son più che sufficienti.. <inclina la testa e ancora una volta allunga una mano per carezzarle la guancia. E’ una carezza affettuosa e senza malizia.. è solo la conclusione civile della loro storia> grazie a te, Lyra.. <di tutto>

<@Lyra_> <a lei rivengono gli occhi lucidi, sia per le parole riguardanti loro due, sia per il pensiero che inevitabilmente scivola alla sera in cui ha perso il figlio.. dato che sa che lui era con Layla e sopratutto perché quello è il dolore più grande che hanno causato a lei e Matt in tutto il tempo che stanno assieme> tuttavia è passata anche quella sofferenza.. <le viene da distogliere lo sguardo> anche se non c'è giorno in cui non pensi al mio bambino perduto.. <sospira profondamente poi come se niente fosse riprende a guardar lui> ma ora ho altro a cui pensare e credo che queste due mi terranno ben occupata per tanto tempo! Tre forse sarebbero state eccessive, ma le avrei accolte con lo stesso entusiasmo se lo avessi saputo prima.. <certo sapere di avere tre gemelle alcuni giorni prima del parto, sarebbe stato un mezzo dramma xD sorride e socchiude gli occhi quando le accarezza la guancia. Sa bene cosa significa e per questo motivo le vengon giù un altro paio di lacrime -.-> spero di non doverti mai cercare per dei problemi, ma mi auguro che da questo momento in poi ogni incontro sarà piacevole e positivo.. basta che non ci provi poi con Odette e Odile.. <ride per smorzare la tensione, altrimenti piangerebbe fino a domani *_*>

<_VictorCreed_> <lui avverte la sua sofferenza, primo perché è un lycan e secondo perché si tratta di Lyra e la conosce abbastanza per capire cosa prova in ogni singolo istante> Ci sono cose che non dovrebbero affatto accadere Lyra, eppure alle volte capitano alle persone che meno le meritano.. <è successo a Lyra, è successo a Yuna> e non esiste nulla che possa riempire quel vuoto.. ma, nonostante tutto, quello che è successo ti ha aiutata a capire che non sempre nella vita ci si può fidare ciecamente di tutti e soprattutto.. adesso sai che tutto ciò che hai è un dono e devi lottare ogni giorno.. con mani e denti pur di difenderlo <e praticamente istintivamente, la mano si posa sul suo pancione, come a voler carezzare le due bimbe e, soprattutto, a intendere che dovrà lottare e andare avanti per loro che saranno dipendenti da lei e da Matt. Poi infine, finalmente.. ride..> sei sempre la solita! Direi che abbiamo già dato scandalo noi due.. così sarebbe veramente eccessivo.. <guarda in alto, con fare pensieroso> .. però chissà.. <mi auguro stia scherzando!!!!>

<@Lyra_> E' stata colpa mia.. <si volta a guardarlo. Anche se Matt le ha sempre detto di no, lei ha continuato a pensarla in parte così> se non mi fossi fidata di Samael <!> tutto quello non sarebbe successo, non avrei sofferto e non avrei fatto soffrire Matt. Ma indietro non si ritorna, giusto? Per cui non mi resta altro da fare che andare avanti e pensare a ciò che di vita ne ha ancora.. <ovvero al suo compagno e alle sue bimbe in arrivo. Bimbe che scalciano per salutare il.. prozio? (ahahahaha) quando questo poggia la mano sul pancione> oh, puoi contarci, le difenderò con le mani, con i denti e anche con le scarpette da ballo <che sono durissime xD> se sarà necessario.. <alle parole finali di lui le viene d'istinto dargli un 'pugno' ._. al braccio con la mano> ehi! Non ci pensare nemmeno! <andrà a finire con Twilight, con l'ex di Bella che ha avuto l'imprinting con la figlia! xD>

<_VictorCreed_> <scuote la testa, conosce anche la buona dose di testardaggine di Lyra.. ma in questo caso è in completo accordo con Matt. Credo lo abbia anche fatto presente quando lui le ha riparato il braccio, una sera> So che possiamo stare qui fin a domattina, ma la colpa non è assolutamente tua.. Sarebbe come giustificare un porco che si approfitta di un bambino. <il nome di Samael lo ha colto e sicuramente non si farà mancare l’occasione per scoprire direttamente da lui cosa è successo. A lei non chiede per non darle ulteriori preoccupazioni. Chissà, magari questa è la volta buona che riesce a dire ad Harley di Lyra xD> Esatto, adesso contano solo loro.. e tu.. <che non è meno importante, anzi. Sente lo scalciamento e deve far ricorso a tutte le sue forze per stare lì e non andare via.. ci metterà un po’ a superare anche questa, ma sorride e la guarda con l’aria da furbo che lo contraddistingue> Sto scherzando.. <ecco, puoi dormire tranquillo.. Matt.. credo °° che qui fra Eddy e Jacob potrebbe anche essere.. > .. non credo ci sia bisogno che io ti accompagni, vero? <no, perché come minimo Matt è nascosto dietro un cespuglio a spiare tutto .bandan>

<@Lyra_> Me lo hai già detto, anzi me lo avete detto tutti, all'infinito.. <lui la sera del braccio "riparato" xD appunto e Matt e sua madre chissà quante altre volte. Gli fa la linguaccia perché sa di essere testarda e di non voler spesso sentire ragioni> ma sai come sono fatta quindi sì, probabilmente potremmo anche discuterne fino a domattina.. <ma lei resterà un filino sempre sicura di avere un poco di colpa. Sospira quando le bimbe scalciano, il bello è che negli ultimi giorni si muovono di continuo e la stanno stancando tanto, arriva alle undici di sera che è praticamente distrutta e stufa di stare in piedi. Oggi sta già durando tanto °°> adoro il mio pancione, ma non vedo l'ora di partorire.. <questo lo dice più a se stessa che a lui mentre tenta di alzarsi dalla panchina> lo so che stai scherzando ma io lascerò le mie figlie libere di amare chi vorranno. <in nome dell'atroce esperienza che ha avuto lei quando Victor l'ha lasciata per dare retta a Yuna> c'è Matt, non so dove.. ma so che c'è.. <infatti si guarda attorno, cercandolo davvero tra un cespuglio e un vicolo °°>

<_VictorCreed_> <scuote la testa quando lei gli fa la linguaccia perché è una delle piccolezze che adorava in lei.. questo suo conservare sempre un parte di bambina anche adesso che sta per diventare madre.. insomma gli riporta in mente diversi ricordi, ormai passati ma comunque son esistiti> Non ho intenzione di trattenerti qui fino a tardi, anche perché immagino sia stancante, ci credo che non vedi l’ora di liberarti del pancione.. <fa la linguaccia anche lui, perché scherza.. sa che non vede l’ora di partorire soprattutto per tener strette fra le braccia le bambine> Certo, anche perché nessuna imposizione le fermerà dal fare ciò che credono.. tu dovresti saperlo più di chiunque altro.. <si alza anche lui e infila le mani in tasca perché comunque il saluto resta imbarazzante> Complimenti per la scelta dei nomi.. non potevano che essere figlie tue.. <quante volte avrà sentito parlare anche lui del lago dei cigni? Tante.. magari a lui evitiamo di dire che è una cosa ricorrente anche nella vita di coppia Lyra-Matt> E’ qui.. credo stia solo aspettando che io vada via.. <di sicuro ne avverte l’odore. Si avvicina, nonostante tutto, e dopo averle messo una mano dietro la nuca.. le bacia la fronte.. molto affettuosamente, dopotutto non si può esser maliziosi con una mamma ò_ò> allora ci vediamo, Lyra.. <e poi direi che andrà>

<@Lyra_> Mi dispiace che tu non potrai mai provare cosa vuol dire avere un pancione con dentro due gemelle <ridacchia> dovrai quindi fidarti della mia parola quando ti dico che è stancante ma anche molto piacevole. E' una vita <due in questo caso> che cresce dentro te e tu lo senti.. senti ogni cosa.. <alza appena le spalle e sorride> vedrai che un giorno capirai, poiché se la tua Sposa non ero io allora la fuori, da qualche parte <indica verso il mare, non si sa bene perché> c'è una donna che aspetta solo di incontrarti e darti ciò che io non ho potuto.. <come un figlio, appunto. Quando le bacia la fronte gli poggia una manina sul petto e sospira> buonanotte, Victor. Sii felice, se puoi.. <questo glielo dice sempre con gli occhi pronti a piagnucolare, ma ritira la mano e si allontana prima che ciò accada ç_*>

<_VictorCreed_> Mi fido.. <di quel che dice lei, perché dubita potrà mai arrivare a costruire tutto quello che ha costruito Lyra. Ma non ha rimpianti, come sempre. Guarda il mare anche lui, sorridendo appena perché chissà a che pensa.. forse Hydor °° e poi la guarda allontanarsi> sii felice tu, Lyra.. <perchè è sempre la sua unica preoccupazione.. che il sacrificio sia valso a qualcosa.. poi si volta e credo proprio che andrà in spiaggia, a ripensare alla serata.. scioccante per certi versi, ma piacevole per altri>
view post Posted: 8/8/2011, 20:29 The Return Incidents - >> 05
Due settimane fa, PoE.



Adam: <e’ notte e come ogni notte nel castello di Point of Evil regnava un silenzio tanto malinconico quanto inquietante. Non era certo l’ora per i buoni, ma lui ormai non era più lo stesso. Aveva passato più di una settimana in quel posto e nemmeno ricordava il motivo per cui era finito oltre il confine. Doveva cercare sua sorella, ma quello che aveva trovato era solamente la tenebra. Seduto per le scale, a petto nudo se ne stava il mezzo angelo e mezzo fatato, con una sigaretta spenta tra le dita e lo sguardo fisso sull’enorme portone che consentiva l’ingresso . Non si capiva cosa stesse pensando ma di certo non erano pensieri che gli appartenevano davvero. Era un angelo di Dio, ma anche questo ormai non lo ricordava più>

Ginevra: <la notte è, tra l'altro, il tempo dei vampiri, e a Point of Evil ce n'è proprio una che, a causa dell'ora tarda, sta per uscire a caccia. Nonostante sia mezza umana è ormai da quando è piccola che si diverte a uscire nel buio per cercare, stanare e dissetarsi delle sue prede. Lei in tutto e per tutto http://25.media.tumblr.com/tumblr_lp8a65KK...b7uomo1_400.jpg con un stesso vestitino corto, sta appunto ora scendendo le scale per uscire, scalza e quindi ancora più silenziosa di quello che già un vampiro è. Arriva alle spalle di un ragazzo che el intralcia il cammino, capendo subito chi è da quel profumo buono e intenso che sa non appartenere a PoE. Si ferma sullo scalino dietro a lui, chinandosi per picchiettargli un dito sulla spalla>

Adam: <in effetti per chi lo conosce, sembra un pesce fuor d’acqua. Non è il suo luogo quello ma tutti quei giorni trascorsi a PoE , hanno adeguato l’animo buono di un angelo a quel posto. Non ha sentito arrivare Ginevra, ma non sobbalza nemmeno a quel tocco leggero sulla spalla. Il suo sguardo continua ad essere perso sul portone d’ingresso perché sa, molto in fondo a se stesso, che sta aspettando qualcuno.. che non è la vampira. Solo dopo molti secondi solleva appena la testa, per guardare la mano fredda che l’ha toccato e piano piano sale con lo sguardo http://starity.hu/images/articles/465x245/...se-12020620.jpg per stabilire a chi appartiene quella mano quasi marmorea. Quando si rende conto che si tratta di Ginevra, non è certo sorpreso di vederla lì, dopotutto non è lei quella in trasferta> Sorpresa vampira.. <nessun sorriso e nemmeno un cenno di saluto, l’unica cosa che fa è quella di sollevare la mano con la sigaretta perché ha bisogno di un accendino che, naturalmente, non possiede>

Ginevra: <la vampirina gli sorride invece, lei è tranquilla perchè sapeva che Adam si trovava li in quanto poco tempo fa ne aveva parlato appunto con Anthea, quindi più di tanto non è sorpresa di vederlo> Non direi, sapevo che eri qui.. Anche se la prossima volta ti consiglio di fare l'angelo misterioso altrove, se fosse stato qualcun'altro al mio posto probabilmente ora avresti le ossa delle braccia e delle gambe invertite.. <ha già parlato troppo confronto a lui, ma d'altronde lei è nel suo ambiente e non si sente affatto a disagio. Scende un paio di scalini, per sedersi alla fine accanto all'angelo con una piccola sistemata del vestito sulle gambe pallide, scuotendo la testa quando le mostra la sigaretta> Non ho nulla per accenderla, non fumo e da che ricordi nemmeno tu..

Adam: <il sorriso e la loquacità, non sono certo i tratti caratterizzanti di Adam.. ma sul suo volto si dipinge un sorrisetto quasi stupito> Non sapevo che io fossi l’argomento delle discussioni tue e della tua amica.. <non è difficile capire come abbia fatto ad arrivare ad Anthea, lei era l’unica a saperlo> oppure hai usato il tuo olfatto per cercarmi? <la segue con lo sguardo mentre si mette seduta> Ma in quel caso sarei ancora più stupito dal fatto che stessi cercando proprio me.. ti sei messa a fare la buona samaritana per caso? <le mette il dito sotto il mento per sollevarle la testa mentre lei è impegnata a sistemarsi il vestito> Guarda che sono perfettamente in grado di difendermi, Ginevra.. <la guarda per qualche istante restando in silenzio, come a volerle far metabolizzare bene il concetto. Poi allontana il dito e infila la sigaretta spenta tra le labbra> Tutti hanno una parte di se stessi che non mostrano mai a nessuno.. non dirmi che non ce l’hai anche tu..

Ginevra: Lo sei quando il tuo arrivo.. Inavvertito, crea qualche problema.. <ovvero che per la gentilezza di offrire una camera sicura ad Adam, Anthea e il suo ragazzo abbiano litigato. Ma questo lo pensa solo tra sè e sè> Ma per il resto no, cario il mio angelo modesto, di solito non sei in cima alla lista delle nostre discussioni e.. Sinceramente, non credevo fossi ancora qui.. <anche perchè una settimana passata nella parte opposta senza permesso, sa che è abbastanza pericolosa in quanto a effetti collaterali. Infatti lo guarda piuttosto stupita quando le alza il visino, in quanto prima Adam aveva gravi problemi anche a stare a un solo metro di distanza da una ragazza> Non metto in dubbio il contrario, ma.. <ricambia lo sguardo serio anche dopo che lui ha postato il dito da sotto il suo mento> Un consiglio di un'amica non è mai da mettere in disparte.. <alza un angolino delle labbra, lasciandolo poi perdere un attimo per sistemarsi meglio, allungando le gambine. Comodi loro in mezzo alla via..> Credo di aver mostrato tutte le Ginevra che ci sono in me, sai? Non ho nulla da nascondere, io.. <lo riguarda, sorridendogli di nuovo> Ma a quanto pare la parte di angelo tenebroso non era ancora venuta a galla, dico bene? <e dire che lei ci aveva scommesso su questa cosa con anthea..>

Adam: <quasi seccato, sbuffa, non capendo per quale motivo il suo arrivo a PoE possa esser fonte di disagio per Ginevra, o Anthea. Lui non legge nel pensiero come la vampira quindi non sa nulla di quel che è capitato alla draghessa.> Problema per chi? <riprende la sigaretta tra le dita> Penso di esser abbastanza grande da poter decidere da solo da quale parte stare. <il suo sguardo è serio, esattamente come è serio il cambiamento che è avvenuto in lui. Già a PoG aveva iniziato ad avere qualche dubbio sulla sua cieca fede. Dubbi che, in quel posto, son tutti svaniti> Sono qui.. e qui resterò, Ginevra. <convinto di aver trovato la sua vera strada> Perché questo è il mio posto. Grazie tante per il consiglio ma.. io non ho più nessuna parte di me da mostrare.. io sono ciò che vedi adesso. <gira la testa per guardarla, non ha proprio voglia di stare a sentire quelle che lui crede siano solo paranoie.. ormai lui pensa di aver chiarito tutto. Quindi si alza, iniziando anche a scendere qualche gradino> Adesso se non ti dispiace, vorrei sperimentare cosa è capace di fare un angelo tenebroso.. <le alternative di Ginevra non sono tante, o lo ferma.. con le cattive,o lo asseconda. Non ho idea di cosa sia peggio>

Ginevra: Nulla, lascia perdere, gelosie da parte del ragazzo di Anthea, se ti ricordi l'hai conosciuto tempo fa alla spiaggia.. <ma fa spallucce e scuote la testolina, che da quando ha la telepatia le piace ancora meno farsi gl'affari degl'altri. Lo guardo per un lungo momento: i suoi gesti e quello sguardo serio non sono da lui, per quello che ha imparato a conoscerlo lei> Ciò che vedo ora, Adam, è un angelo che, sotto gl'effetti della parte dell'Isola che non lo riguarda, crede di essere quello che non è.. <lo guarda alzarsi, stando seduta per un primo istante ma poi alzandosi a sua volta quando lo sente parlare, alzando gl'occhi al cielo e muovendosi di un gradino, rimanendo comunque ancora dietro a lui> Ho idea che provandoti a fermare ora riceverei un insulto o anche qualcosa di peggio.. <sentirà i suoi pensieri confusi, forse, ma ha capito già in partenza che con Adam in quello stato non ci si ragiona, quindi tanto vale dargli corda. Infatti dopo un altro paio di gradini gli è vicino e alza lo sguardo per guardarlo> Quindi, tanto vale che ti accompagni così almeno ci sarà qualcuno a impedirti di fare qualcosa di veramente troppo stupido.. <eh, sei in buone mani si, ha parlato quella che ha sepolto viva una persona per aiutare un vampiro, gente di cui fidarsi!>

Adam: Pensavo si fossero mollati.. <in effetti Anthea gli aveva lasciato intendere che c’erano dei problemi tra loro due> Stai parlando di quell’imbecille che non sapeva cosa voleva dalla vita.. suppongo. <è sempre stato serio e con quel che pensava sulla bocca, ma non era mai arrivato ad insultare qualcuno, per giunta non presente, in questo modo barbaro> Faresti meglio ad occuparti della tua amica.. di sicuro lei ha più bisogno di me visto l’elemento che si è messa al suo fianco.. <sorride con quel non so che di inquietante che ricorda tantissimo suo zio Josh, hanno anche gli stessi occhi in effetti> Perché mai dovresti provare a fermarmi? <infatti lui non ci pensa proprio dato che sta già per aprire il portone ed uscire> Piuttosto, potresti mostrarmi cosa c’è di divertente da fare da queste parti.. sei una vampira per metà, no? E stando a ciò che vedo.. <sicuramente Ginevra avrà un colorito più pallido del solito visto che stava uscendo a caccia> .. sei anche affamata.. <bella mossa quella di ricordare a un vampiro che deve bere! Questo proprio perché stiamo parlando di cose stupide da fare>

Ginevra: <alza gl'occhi al cielo e poi scuote la testa> Lui, si.. <non commenta sul fatto che Adam parli a sproposito o che non parli proprio come farebbe l'Adam che ricordava lei> Anthea sa cavarsela benissimo da sola, meglio di noi due messi insieme sicuro.. <mettiti tu contro un drago, poi vediamo chi esce vivo!> Perchè quando tornerai in te ti pentirai di qualsiasi cosa farai sta notte, Adam, ad esempio.. <però lo segue, sgusciando sotto il suo braccio quando apre il portone per uscire per prima all'aria aperta, annusando un attimo l'aria con in movimento impercettibile dell'aria> Grazie per avermi ricordato che potrei infilare i canini nel tuo di collo.. <non si sa se lo dica seriamente o meno, perchè sta ancora guardando davanti a sè, in fine si gira, puntandogli un ditino sul petto e guardandolo negl'occhi> La regola è: non devi intralciarmi, non devi fare niente di stupido, devi fare silenzio e, soprattutto, devi darmi retta. Intesi? <lo porta a caccia veramente ora, che esperienza angelica..>

Adam: A me non sembra sappia cavarsela, altrimenti si sarebbe tenuta a debita distanza da quel tipo. Secondo me non sa nemmeno dire come si chiama.. <tutta questa antipatia nei confronti di Ephram non si capisce da dove nasca, dato che quando l’ha incontrato era stato molto paziente con lui. Ma diamo pure la colpa di tutto ciò a point of Evil> E in ogni caso, parla per te.. signorina, perché io non ho mai avuto bisogno di nessuno che mi difendesse. <e chiariamolo anche con enfasi questo. La guarda sgusciare sotto il suo braccio, ma lui si ferma sulla soglia del portone a guardarla con quegli occhi verde giada, molto intensi. E’ intuibile che non ha più voglia di parlare di Anthea e delle sue discussioni con Ephram> Chi lo dice che è un esperienza da non provare? Dopotutto si mormora in giro che il morso di un vampiro è la cosa più eccitante che possa capitare.. potrei addirittura averti attirato qui per verificare se questa voce è vera, ci pensi? <non si capisce bene se è serio, fatto sta che in apparenza lo sembra. Si avvicina a lei senza nemmeno pensare al dito che gli puntella sul petto nudo, molto vicino al ciondolo che racchiude le sue ali> Troppe regole.. così non è divertente. Me ne vasta una.. e prova a indovinare quale sarebbe.. <inclina appena la testa, scoprendo volutamente, lasciando scivolare i capelli, la parte di collo dove si trova la vena che pulsa di vita. Forse la sta solo provocando, ma essendo lì a PoE da più di una settimana.. io non ne sarei troppo sicura. La vena di follia si è insidiata in lui come in tutte le creature che abitano quel castello>

Ginevra: Sembri quasi geloso, lo sai Adam? <lo dice quasi ridacchiando, tanto per prenderlo in giro, poi torna abbastanza seria, quando rimane col ditino puntato sul suo petto e guarda il suo movimento. Lei coglie più di qualsiasi altra creatura il movimento ritmico di quella vena che rispecchia il battere del cuore e il fluire del sangue, e per un vampiro che ha sete è un rumore magico e invitante. Ma per fortuna Ginevra è dotata di un grande autocontrollo quando è la sua parte umana ad avere la meglio, come ora ad esempio, e infatti gli graffia appena il petto dove sta il suo ditino, ma senza fargli uscir sangue, e poi lo guarda scuotendo la testa> Adam, seriamente, non scherzare con il fuoco.. <non che lei non ci abbia pensato per un attimo di morderlo eh, ma finchè riesce a trattenersi evita di farlo. Gli sfiora il ciondolino per un momento, prendendolo tra due dita per guardarlo meglio e più da vicino, poi alza lo sguardo su di lui guardandolo con un cenno divertito del capo> Spero sia dar retta a me.. Ma effettivamente anche non essermi d'intralcio e far silenzio sarebbero buone regole da rispettare.. <sospira e rimette le manine consorte sotto al seno> Scegliene una e poi seguimi.. <e infatti si gira, dandogli le spalle pronta a partire>

Adam: Geloso di cosa? Anthea? <la guarda negli occhi sempre serio e impassibile. Poi quasi scoppia a ridere per l’assurdità della cosa> Non capisco come facciano a venirti in mente queste idee assurde! Certo, ho intenzione di rimediare a quella assurda regola che mi imponeva di restare da solo.. ma Anthea.. <non che Anthea non sia una bella ragazza, anzi, ma è troppo irruenta per lui perfino adesso che si trova a PoE> Il fuoco è uno degli elementi che ami di più e, seriamente, mi piace giocarci.. <guarda il ditino di lei che gli graffia appena il petto e subito le prende il polso quando lei sfiora il ciondolino> io al posto tuo, invece non giocherei con questo.. non si tratta di un semplice pendaglio.. <le accarezza appena il dorso della mano con il pollice e anche lui la guarda negli occhi, ricambiando l’espressione divertita della vampira, con una estremamente seria> Nessuna di quelle che hai elencato. Per far si che il gioco valga la candela, l’unica regola dovrebbe essere che non ci sono regole.. <le lascia il polso, in maniera che lei possa girarsi e avventurarsi. Lui resta fermo dietro di lei qualche istante a guardarla allontanarsi. Poi la segue ovunque lei stia andando>

Ginevra: Bè se non sei geloso di lei non si capisce tutto questo astio nei confronti di ephram, ma.. non siamo a una seduta di psicologia quindi i remoti motivi per cui lo odi non mi interessano.. <lo guarda un pochino male quando gli prende il polso per impedirle di giocare col ciondolino, ma forse ha intuito di cosa si tratti per loro discorsi passati, chissà, o semplicemente non vuole infastidirlo ulteriormente dato che ha capito che sta sera Adam è simpatico come pochi. Infatti lascia perdere, iniziando ad avviarsi dentro la foresta, scalza così com'è senza nessun problema> Almeno la regola del silenzio rispettala, Adam.. O niente cena per me significherà due buchi sul collo per te.. <non si capisce se il fatto che continui a minacciarlo in realtà sia un sottile invito a continuare a proporsi di essere morso, perchè sarebbe quello che in realtà vuole dato il profumo angelico che emana Adam, o un serio avvertimento di non rovinarle il gioco>

Adam: Non si tratta di gelosia ma di semplice realtà. Quel ragazzo è un’idiota, avresti dovuto sentirlo quando mi parlava.. <quasi gli riviene il mal di testa a pensarci> Fossi in te, se tieni davvero alla tua amica, le consiglierei di stara alla larga da quel tipo.. <alza le spalle, con fare noncurante, alla fine adesso gli interessa realmente poco delle relazioni sentimentali di Anthea. L’altruismo e quella sottile vena di simpatia che possedeva, l’ha evidentemente lasciata a PoG. Si risistema il ciondolo sul petto, assicurandosi che non vi siano parti luminescenti e poi procede dietro di lei, arrivandole di fianco perché non sopporta di restare dietro a nessuno> Mi stai praticamente svelando il trucco sul come posso fare per provare l’esperienza mistica del morso di un vampiro.. <la guarda, dal basso verso l’alto e si corregge> di una bella vampira.. <è quasi ammiccante.. è proprio chiaro che non è affatto in se, perché Adam non avrebbe mai detto cose del genere. Comunque, riprende a guardare davanti a se in silenzio, ha deciso, per il momento, di rispettare almeno questa regola>

Ginevra: Anthea sa decidere da sola se stare alla larga da lui o meno, Adam, non sono affari nostri e mai lo saranno.. <e così mette fine al discorso anthea e vampiri, continuando ad avanzare, inoltrandosi sempre di più nel fitto della foresta e sempre più nel buio. Il problema è che lei ci vede benissimo e infatti cammina senza mai inciamparsi o fare un rumore, ma non si pone il problema che ad Adam andando a Poe non gli son spuntati magicamente gli infrarossi negl'occhi> Non provarci Adam, non è con i complimenti che ti farò il favore di morderti.. <notare che ha già cambiato tono di voce e proposta, chissà se sta seguendo veramente la pista di un odore o lo sta trascinando chissà dove e chissà perchè. Intanto però continua a camminare, rallentando il passo a un certo punto, fino a fermarsi dietro quella che sembra una fila di alberi che nasconde una radura a prima vista vuota. La vampirina si volta, osservando Adam per capire se lei è rimasto a fianco e se è pronto.. a star fermo>

Adam: Esattamente, non sono affari che ci riguardano. Sei tu che insinui una sorta di gelosia da parte mia, cosa assolutamente non vera.. <lui la segue nel fitto della foresta e, com’è normale che sia, non riesce a starle dietro perché deve prestare più attenzione, rispetto alla vampira, su dove mette i piedi> Potrei sempre cadere malauguratamente per via di queste maledette radici e graffiarmi da qualche parte. Saresti così brava a resistere anche di fronte all’odore del sangue di un angelo? <la sta evidentemente provocando. Questa settimana a PoE è stata decisamente noiosa e lui ha bisogno di sperimentare cose che mai ha potuto sperimentare prima e che mai farebbe se fosse in se. Ci mette un po’ ad arrivare anche lui alla radura vuota, ma ce la fa e quando si ferma la guarda voltando solo la testa. Ha un’espressione che chiede *e ora che hai in mente di fare?* sicuramente lei capirà anche senza l’ausilio della telepatia>

Ginevra: No in quel caso sarai stato così sfortunato da non aver rispettato la regola "Non intralciarmi" <gli sorride con fare losco e poi gli fa segno di avvicinarsi di più al punto dove sta lei, indicandogli uno spazio tra le fronde dalla quale di osserva benissimo la radura senza essere però scoperti, insomma dal buio si vede alla luce, ma non viceversa. Poco dopo scorgeranno entrambi la figura di una creatura, non si capisce bene forse da li a che specie appartenga, che cammina beatamente ingenua del suo prossimo futuro. Ginevra si volta solo un istante verso Adam, facendogli cenno di far silenzio con un dito posato sulle labbra dell'angelo, dopo di che, rapida e silenziosa come solo una creatura dotata della velocità vampirica può essere, arriva di fronte alla creatura, lasciando questa stupefatta per un istante ma, dopo pochi secondi, la si vedrà voltarsi verso Adam, inginocchiandosi per terra e guardando verso l'angelo, come se vedesse qualcuno che spia la scena. In realtà, povero elfo malcapitato, non vede un bel niente perchè è sotto il controllo mentale di Ginevra, ma lei lo sta facendo apposta, in modo tale che Adam possa vedere bene il volto della creatura sotto i raggi della luna e, forse ginny spera, spaventarlo nel vedere l'espressione di morte che a breve passerà sul volto dell'elfo>

Adam: Posso augurarmi per una volta di esser baciato dalla Sfortuna, allora.. <ricambia lo sguardo losco mentre si avvicina, non so fino a che punto Ginevra riuscirà a resistere a tutte queste provocazioni e probabilmente nemmeno Adam sa fino a che punto è disposto a spingersi. Intanto vuole solo capire cosa sono realmente i vampiri, vuole vedere cosa significa per loro aver sete di vita. Sicuramente è un’esperienza che non gli ricapiterà di fare molto spesso ed è per questo che è intenzionato a godersela tutta. Segue con lo sguardo Ginevra che si avvicina fulminea a quella creatura non ben definita, appoggiando una mano sul tronco di un albero, restando sempre nella penombra. E’ in silenzio e non ha nessuna intenzione di rompere quella magia macabra che si è venuta a creare. Gli sembra di sognare di fronte a quella sensazione che gli punge sotto la pelle al contatto con lo sguardo del povero malaugurato elfo, sguardo che sa di morte. Dentro di se sta urlando, o almeno una parte di se lo sta facendo. Non si rende conto lui, preso dal momento di pura estasi, di essersi graffiato la mano contro la corteccia dell’albero. La vampira invece? Beh suppongo proprio di si..>

Ginevra: <per ora la vampirina resiste egregiamente, lasciando perdere le provocazioni di Adam all'aria e concentrandosi su quello che sta per fare. Passa una manina fresca sotto al mento dell'elfo, tenendo la sua faccia alzata in modo che l'angelo possa osservare bene. Infine si china, e poi così brutalmente quanto in maniera affascinante morde il collo dell'elfo, lasciato scoperto alla luce della Luna, bevendo lentamente e senza fretta, in modo da far godere ogni istante all'Angelo.. Come divertirsi a PoE. Sente lentamente cedere i nervi dell'elfo che si sostiene ancora solo grazie al potere di Ginevra che lo costringe a farlo. Infine, quando ormai sa che manca poco alla morte dell'elfo, si stacca dal suo collo, leccandogli le ferite e leccandosi poi a sua volta le labbra. Di seguito, con un sorrisetto che di felice non ha proprio nulla, guarda Adam mentre con un repentino movimento torce il collo all'elfo, lasciandolo cadere a terra ormai senza vita. Senza rendere più degno di nota il corpo si avvicina lentamente alla postazione dietro la quale si nasconde l'amico, facendo apposta di camminare così piano per farsi ammirare, perchè sa di essere bella e letale ora agl'occhi di Adam, ma non bella intesa come gradevole esteticamente, ma affascinante nel suo essere vampira. Quando gli è finalmente vicino gli prende la mano, consapevole che è quella graffiata, sorridendogli con quello sguardo un po' vacuo che è tipico di lei dopo che ha bevuto>

Adam: <segue con estrema attenzione tutti i movimenti della vapira, tutte cose nuove ai suoi occhi sebbene abbia visto morire molte creature in battaglia. Ma mai gli è capitato di assistere a una morta così brutale, si.. ma anche così piena di mistero. Sposta lo sguardo dagli occhi di Ginevra, soffermandosi su quelli del povero elfo che lo guarda implorando aiuto. SE fosse stato l’Adam che tutti conoscono, avrebbe rischiato la sua stessa vita pur di salvare quella di un’innocente, ma non muove un muscolo per sottrarre quel povero malcapitato dai denti di Ginevra. La mano continua a gocciolare, ma lui pare proprio non essersene accorto. Sospira, quando il corpo prima di vita cade e guarda la vampira con un lieve cenno di disaccordo. Avrebbe voluto fosse durato di più quel momento. Quando lei poi si avvicina e gli prende la mano, lui con un dito le raccoglie una goccia di sangue dalla labbra, guardandola serio e incantato da quegli occhi così vacui e luminosi> Sei.. meravigliosa.. <cosa estremamente vera, dato che ella si è appena nutrita. Sente un lieve bruciore alla mano e distoglie lo sguardo dagli occhi di Ginevra per accorgersi chesta sanguinando. Quale momento più propizio per spingerla a morderlo e a fargli sperimentare sulla propria pelle la magia alla quale ha appena assistito..> Fallo Ginevra..

Ginevra: <fare un complimento a un vampiro è come mostrare un pacchetto di caramelle gommose a un bimbo. è sensibile a questi commenti, e li apprezza particolarmente. Infatti alle parole di Adam alza lo sguardo sull'angelo, con un sorriso che di dolce non ha niente, anzi, tutt'altro è> lo so.. <lo dice ridendo, una risata cristallina e inquietante. Segue poi il suo sguardo, togliendo finalmente la mano dalla sua per osservare la pelle chiara sporcata di sangue.. Un sangue incredibilmente profumato, un nettare prelibato per un'ape che, ancora, è assetata> Poi te ne pentirai, lo sai? <ma più che avvertirlo, lo sta canzonando, perchè già una mano si trova sul collo dell'angelo. Le dita gli accarezzano la pelle appena sfiorandolo. La vampira si guarda ancora la mano insanguinata, poi chiude gl'occhi e si porta il palmo alle labbra, leccando il sangue. Per un istante sembra che il tempo si fermi, ma quando ginevra riapre gl'occhi e li rifissa su Adam, è ben chiaro che lui sarà la sua prossima preda. Ha appena assaggiato il gusto del sangue del mezzo angelo e già ne vuole altro.. Molto altro. Pur essendo piccolina di statura si alza sulle punte dei piedi, posando ora la mano sporca di sangue sulla spalla del ragazzo per farlo leggermente abbassare con un'esplicita pressione data dalla sua forza vampirica> Farà male solo all'inizio, poi.. Andrà tutto bene, Adam.. <sembra quasi una voce che non proviene da lei a parlare. Ma, come la volta che ha morso Anthea, è il sapore di un sangue così speciale a renderla realmente vampira>

Adam: <lui invece ha uno sguardo serio e deciso, pronto a provare l’esperienza più esaltante della sua esistenza. Forse è conscio delle conseguenze solo in parte, ma è una parte che riesce bene a tener nascosta pur di sentire i canini della giovane vampira nel suo collo> Forse si o forse no..nessuno dei due può saperlo.. adesso.. <ore che ancora non lo ha morso. La guarda, anche mentre gli lecca il palmo, non è paura che si legge nel suo sguardo ma estasi, è catturato completamente dalle movenze della vampira e non riesce quasi a distogliere gli occhi da lei. Rabbrividisce, di piacere, e mentre inclina la testa sotto la pressione di Ginevra.. abbozza il sorrisetto soddisfatto di chi sta per ottenere ciò che vuole. Passa il braccio attorno alla vita della vampirina, tirandola a se il più possibile in maniera tale che i due corpi entrino in contatto. Lui non ha mai sperimentato nemmeno quello e adesso gli sembra quasi di vivere nel corpo di un’altra persona.. anzi, probabilmente per la prima volta in vita sua gli sembra di Vivere> Le cose belle non fanno mai male e se ti stai riferendo al dolore fisico.. <scuote appena la testa, lasciandola sempre inclinata pronto al morso> non ho paura, Ginevra.. <si vede che sta dicendo la verità, ma è una verità dovuta al fatto che è PoE a controllarlo e non se stesso. Se ne pentirà, lei ha ragione.. ma non è il momento di pensare a questo adesso>

Ginevra: <la vampirina sembra solo per un istante sorpresa dalla mossa tanto azzardata di Adam, ma al momento la sua parte umana è presente in lei solo in rari sprazzi e quello che sente e vede maggiormente ora è solo quella vena pulsante sulla pelle candida di Adam e il dolce flusso del sangue che scorre al suo interno, che ora a lei pare impetuoso quanto il padrone> Fai bene a non averne.. <probabilmente perchè è con lei e non con un vampiro sconosciuto che rischierebbe di ucciderlo seriamente. Infine si decide, chiudendo gl'occhi e appoggiando dapprima solo le labbra sulla sua pelle, ricoprendo la zona sopra la vena di piccoli baci. Vi appoggia poi la punta della lingua, disegnando un sottile cerchio sopra la vena. Poi, con un movimento così naturale, ricompaiono i canini affilati tra le sue labbra. Si perde ancora un attimo a guardare quella vena, poi, senza altri indugi e giri di parole, morde l'angelo, affondando i denti nella sua carne e, immediatamente, sentendo l'aroma del sangue angelico/fatato, iniziando a nutrirsi di lui>

Adam: <incoscienza.. è proprio il termine adatto da usare in questa situazione. Seppur Ginevra non abbia fatto nulla per manipolare la sua testa, ci han pensato gli effetti di PoE a renderlo esattamente ciò che non è.. o che magari ha sempre pensato di non essere. Continua a tenere il braccio attorno alla vita della vampira, stringendo appena la mano sul suo vestito quando lei inizia a leccare la parte di pelle del suo collo che copre la vena colma di sangue che adesso scorre all’impazzata data tutta l’adrenalina che ha in corpo> Perché dovrei averne semi stai dando la cosa che più voglio in questo momento? <scosta la testa, ma solo per guardarla negli occhi. Le loro labbra si sfiorano appena e il silenzio regna per lunghi secondi. Lentamente poi, torna nella posizione iniziale, con la testa china e lo sguardo perso nel vuoto e attende quel morso che arriva e che lo costringe a chiudere gli occhi e a gemere. Certo, fa male.. ma è un dolore che passa in secondo piano quando inizia ad avvertire quella sensazione di pace che solo il morso di un vampiro può donare.. quella pace che a poco a poco ti conduce alla morte>

Ginevra: <un altro motivo che le fa, per un secondo, venire in mente che quel gesto sarà sbagliatissimo è proprio Adam che si lascia toccare e sfiorare così e anzi, fa apposta di farlo. Ma è appunto un secondo perchè poi si lascia trascinare dal morso, dal sangue che fluisce dritto dentro la sua gola e da tutte quelle sensazioni che percepisce provenire da Adam e che, da buon vampira qual è al momento, la invogliano solo a continuare con più enfasi quello che sta facendo. Tiene una mano sul fianco dell'angelo, mentre l'altra lo sorregge dall'altro lato, tenendogli la testa, con una presa sicura di modo che, man mano che la forza di Adam scema, come sicuro avviene data la costante mancanza di sangue, lo farà lentamente cedere>

Adam: <al momento lui sembra essere proprio su un altro pianeta. Superato il dolore del morso, la sensazione che avverte adesso è pura estasi. Lo sguardo è perso nel vuoto e la mano lentamente si stacca dal vestito di Gunevra, cadendo prima lungo i fianchi e poi perpendicolare al terreno. Non si rende nemmeno conto che più aumenta il piacere, più si avvicina la morte. Per lui questo è un momento magico, un momento che pochi hanno avuto la fortuna di sperimentare così come lo sta sperimentando lui. Gira appena la testa, ma piano perché non ha quasi più forze e guarda Ginevra nutrirsi. Se potesse parlare, le direbbe che non ha mai visto nulla di più meraviglioso dei suoi occhi e della sua pelle. Ma essendo lei telepatica.. forse il pensiero le arriverà comunque>

Ginevra: <e infatti grazie al suo poter telepatico li sente i pensieri di Adam e, per fortuna, sono proprio quelli a riscuoterla e a farla rendere conto che, lasciandosi trasportare, potrebbe veramente ucciderlo e non è proprio il caso. Insomma, è stata proprio lei a dire a lui, e anche a sè stessa, che con lei sarebbe stato al sicuro.. Proprio perchè non permetterebbe mai la morte dell'angelo. è infatti ora che lentamente si stacca dal collo dell'angelo, continuando a sostenere il peso del suo corpo mentre con la lingua passa sui buchini appena fatti dal morso per chiuderli. Guarda infine l'angelo, ritirando i canini e infine facendogli una specie di sorriso mentre con grazia lo accompagna al terreno senza mai lasciarlo cadere> Sei un don giovanni, altrochè angelo.. La tua è tutta una facciata.. <quasi ridacchia, quando gli si siede accanto per far si che appoggi la testa su di lei per stare più comodo>

Adam: <lui però non può percepire i pensieri di Ginevra e non sa che se lei non si staccasse dal suo collo all’istante ci resterebbe secco. Quando ritrae i canini infatti, ci rimane quasi male e con le poche forze che gli restano cerca di stringere a sua volta le labbra sul suo collo e incitarla e continuare. Non riesce ancora a parlare nello stato in cui si trova ma non è affatto contento del fatto che lei lo stia leccando sul collo e adagiando sul prato, infatti arriccia le labbra in segno di diniego. Sospira e gira lievemente la testa, quando ormai è steso e la guarda. Non può parlare ma sa bene che Ginevra è telepatica> *o forse sono solo più furbo di te.. cara la mia vampira..* <abbassa solo gli occhi sulla sua mano, sulla quale c’è solo un graffietto> *E comunque.. ERA la mia facciata..* <convinto del fatto che il vero se stesso sia questo. Torna a fissare la ragazza, restando disteso per recuperare le forze>

Ginevra: <alza un sopracciglio, passandosi la linguetta nuovamente sulle labbra per pulirsi dal sangue di Adam e rimane ancora qualche istante in silenzio ad assaporare quell'aroma> Stavo per ucciderti, Adam.. Non vogliamo nè io nè tu che succeda, no? O queste sensazioni non le riproverai mai più.. <questo glielo dice a mo’ di spiegazione, perchè ha capito dai suoi gesti che avrebbe voluto che lei continuasse, ma per fortuna ha saputo quando fermarsi. Prende poi quasi istintivamente a carezzare i capelli corvini del ragazzo, come se ora fosse il tempo per cui lui prenda a rilassarsi e a ricominciare a riguadagnare energie riposandosi> Mh, io sono ancora convinta che questi siano gl'effetti del lato opposto al tuo e, quando ti renderai conto che ho ragione, probabilmente verrai a dirmi di essermi approfittata di te.. E credo che non potrò darti torto.. Ma almeno così sono sicura che non sei finito in pasto a qualche vampiro psicopatico che ti avrebbe ucciso nel vero senso della parola.. <tiene lo sguardo abbassato su di lui, continuando a carezzarlo leggera>

Adam: <piano piano le forze le recupera anche se non riesce ad alzarsi e andare via, può perlomeno parlare anche se con un soffio di voce> Stavi per uccidermi.. <fa una pausa, perché deve necessariamente riprendere fiato> .. ma non lo hai fatto. Ed anche se così fosse stato, non mi sarebbe importato Ginevra. Dovresti saperlo bene perché sai, meglio di me, cosa si prova.. <hanno sicuramente condiviso qualcosa di molto forte, che probabilmente non ricapiterà mai più, almeno non nel futuro prossimo. Solleva un braccio, mentre lei gli accarezza i capelli, e porta la mano dietro la nuca della vampira. Restando sempre in silenzio per recuperare fiato. Piano piano, riesce anche a sollevarsi con la schiena ed avvicinarsi a lei che suppongo lo sta ancora tenendo tra le sue braccia> Non so se gli altri vampiri sono psicopatici.. ma ti assicuro che tu non lo eri, anzi.. <e lentamente, guardandola negli occhi e perso in quello sguardo così pieno di vita, dischiude le labbra e sfiora quelle delle vampira in un bacio così perso, ma allo stesso modo delicato>

Ginevra: Non ti sarebbe importato solo perchè, se permetti, da morto non ti importerebbe proprio di niente.. Perchè sai, saresti morto.. <sta riprendendo il controllo e pian piano la parlantina che le viene istintivo avere da umana. Sospira e lo guarda sforzarsi di spostare le braccia, aiutandolo piegandosi lei un pochino in avanti> Anzi.. Cosa? Solo perchè eri tu e ho avuto la prontezza di non lasciarmi guidare dal tuo sangue.. non vuol dire che non lo sia un pochino anch'io.. <alza appena un angolino delle labbra, un po' loscamente, ma sorride di seguito un pochino più dolcemente quando capisce le intenzioni dell'angelo e, soprattutto, quando sente che i suoi gesti sono tornati ad essere piuttosto dolci e non avventati come prima. Infatti ricambia senza alcun timore quel bacio così sottile e quasi casto rispetto a quello che hanno avuto nelle ultime ore, sorridendogli poi per accarezzargli il viso> riposati, Adam.. <glielo sussurra a fior di labbra, continuando a reggerlo ancora>

Adam: appunto sarei morto e anche nel migliore dei modi.. <ridacchia appena ma viene subito bloccato da un colpo di tosse che gli fa anche sentire bruciore alla ferita. Tutto questo però prima di godersi quel piccolo bacio, il suo primo bacio, che rivela la dolcezza che alla fine fa sempre parte di Adam. Chiude gli occhi quando lei gli parla a fior di labbra, già pronto a lasciarsi andare al sonno che il più delle volte è lui stesso a causare con il suo potere. Allontana la mano dalla nuca della vampira e prima di addormentarsi tra le sue braccia, continua a sussurrale a fior di labbra> Psicopatica o no sei meravigliosa e adesso, se mai dovessi dirti che ti sei approfittata di me, potrai dire che anche io ti ho rubato un bacio.. <sorride prima di addormentarsi. L’epilogo perfetto per questa serata..>

Ginevra: <lei sorride serena a quella frase sussurrata, forse il primo complimento vero che riceve da tanto tempo e che, per questo la fa quasi arrossire ora che ha di nuovo una gran quantità di sangue in circolo> Mh, me lo ricorderò.. Stanne certo.. <lo lascia tranquillamente addormentarsi, continuando a sostenerlo senza fatica per non lasciarlo cadere sul terreno. chissà a cosa penserà, probabilmente che l'ultima volta era lei dalla parte di Adam a provocare qualcuno e che, forse, Adam è stato proprio fortunato a trovare lei che, alla fine, l'ha lasciato comunque in buone condizioni..>



Adam&Ginevra
view post Posted: 2/8/2011, 18:47 The Return Incidents - >> 05
Castello di Point of Evil, qualche mese addietro.

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Era una sera di qualche tempo fa, la notte era appena calata e gli animali notturni del bosco iniziavano a svegliarsi. Non erano gli unici, però, insieme a loro vi erano anche tutte quelle creature magiche dell’isola che non sopportavano la luce del sole e che, con l’oscurità offerta dalle tenebre, trovavano sollievo. Per Catherine e sue madre però, non valeva la stessa regola quella sera. Le due vampire avevano deciso di restare a casa per via dei malori avvertiti in quei giorni da Dulcinea. Non riuscivano a spiegarsi il motivo di quel malessere..
..o forse solo per Catherine era ancora incomprensibile. Dopotutto era solo una ragazzina cresciuta troppo in fretta.



Catherine: Seduta sul grande letto di sua madre http://data.whicdn.com/images/12170351/bfg....jpg?1311092417 se ne stava a sfogliare uno dei suoi giornaletti giapponesi e a canticchiare motivetti frutto della sua fantasia. Era stanca di starsene chiusa in camera, si annoiava facilmente in quei giorni, ma non poteva lasciare sua madre da sola in quello stato e tutto sommato, quel tempo le serviva a riflettere sulla sua situazione personale. Non sopportava l’idea di veder soffrire la vampira che l’aveva messa al mondo e non sopportava l’idea di non sapere i motivi di quegli strani malumori. Tutti le avevano sempre detto che i vampiri non potevano soffrire, essendo praticamente morti viventi. Lei stessa non aveva mai avuto un mal di testa.. eppure sua madre stava male.

Dulcinea: Non era stato facile affrontare quel pomeriggio nella stanza della regina, quel terribile crampo alla bocca dello stomaco non l’aveva ancora abbandonata.. anche se adesso sapeva cosa le stava accadendo. Aveva già affrontato la questione con Charon, ma la certezza di quel pomeriggio l’aveva comunque sconvolta. Sapeva di non esser in grado di vomitare, sapeva che ,come per tutti quelli della sua specie, il suo corpo non era in grado di svolgere alcuna funzione vitale, ma lei si sentiva avvampare. Era incinta. Liltih era stata chiara. Non riusciva a credere di avere nuovamente una creatura dentro di se, e non riusciva a oltrepassare la porta del bagno che la divideva dalla stanza in cui si trovava Catherine, la sua prima figlia. Non aveva idea di come la ragazza avrebbe potuto reagire alla notizia di avere un fratello.. o una sorella e, soprattutto, non sapeva nemmeno come dirglielo. Se ne stava lì seduta sul bordo della vasca, in vestaglia, www.allurelingerie.co.uk/images/product/full/STM9282a.jpg allacciata strategicamente appena sopra il ventre in maniera tale da nascondere la pancia appena pronunciata, con la mano che giocherellava con le varie boccette di profumo.

Catherine: Era da un bel po’ che sua madre era chiusa in bagno, ma ella non ci aveva fatto caso presa dagli amori narrati all’interno del suo manga. Non aveva badato allo scorrere del tempo e del resto, era difficile tenere il conto delle ore quando quelle ore erano passate a fare nulla.
“Mamma, guarda un po’ che bel tatuaggio ha la protagonista del mio manga, è un fiore di loto.. vorrei tanto averne uno uguale..”
Nessuno le rispose. Fu allora che, dopo aver vagato con lo sguardo alla ricerca della figura della sua genitrice, si accorse di esser rimasta sola in camera. Sapeva che sua madre sarebbe dovuta uscire per conferire con Lilith, ma lei era certa di averla vista rientrare già da un bel po’.
“oh..”
Guardò il suo leone, adagiato sul grande tappeto ai piedi del letto, che ronfava beato.
“Heath, svegliati. Dov’è la mamma?”
Chiuse il giornaletto e, dopo averlo arrotolato, lo lanciò contro l’animale che balzò sulle zampe ringhiando.
“Sei un buon a nulla Heath! Ed è inutile che ringhi! Devo sempre fare tutto da me, uffa!”
Fece ricorso al suo sviluppatissimo senso dell’olfatto, per capire appunto dove si fosse ficcata sua madre.. ma subito si udì un rumore provenire dal bagno.
“Mamma!”
Come una furia, si lanciò verso quella porta.

Dulcinea:
Fu tutta una questione di attimi. Stava accarezzando le boccette quando un dolore al ventre la colpì come un pugno nello stomaco. Era un dolore lancinante, intensificato dai piccoli pezzetti di vetro infrantosi al cadere dei profumi. La porta si spalancò e l’odore di sangue arrivò pungente alle sue narici così come arrivò a quelle della piccola vampira che la guardava con espressione preoccupata e occhi spalancati.
“Sto..”
Non riusciva a parlare tanto il dolore al ventre, ma non ce la faceva a vedere quella espressione sul viso della sua bambina e, per questo, tentò di farsi forza.
“Sto bene, Catherine. Non è successo nulla, stai tranquilla.”
Voleva sollevarsi per dimostrare alla figlia, e forse anche a se stessa, che stava davvero bene. Dopotutto non era la prima volta che aspettava un bambino. Si posò al tavolino di fianco a lei e si alzò. No, non ce la faceva. Le gambe cedettero e si ritrovò sul pavimento sotto gli occhi terrorizzati della vampirina.

Catherine:
Quello che vide, quando aprì la porta, fu la scena di una donna sofferente, ricoperta di schegge di vetro che man mano diventavo rosse per via del sangue che fuoriusciva dalle piccole ferite che avevano causato.
“Mamma.. che hai fatto?”
Non le importava certo dei profumi. Piuttosto non riusciva a vedere sua madre in quelle condizioni che sembravano quasi disperate.
“No, ti prego non alzarti, ti aiuto io..”
Ma non servì a molto. La vampira maggiore cedeva proprio nel momento in cui Catherine pronunciava quelle parole. Si affrettò a raggiungerla, la distanza era minima e non era il caso di usare la velocità tipica della sua razza. Avrebbe scatenato una tromba d'aria nello spazio ristretto in cui si trovavano. Si accovacciò su di lei e, dopo averla presa tra le sue braccia -che giorno dopo giorno diventavano sempre più forti- la sollevò da terra e la guardò negli occhi, preoccupata. Non disse nulla mentre usciva dal bagno per raggiungere il letto in sala. Lo vedeva da se che stava tremando e sapeva che non era il caso di aggiungere niente in quel momento.

Dulcinea:
Ancora una volta era sua figlia che doveva occuparsi di lei. Era una sensazione meravigliosa quella di sentirsi stretti tra le braccia di una persona amata. Appoggiò la testa sul petto della figlia, lasciandosi cullare da quel movimento quasi come se fosse il mare stesso trasportarla fin sopra il letto. Chiuse gli occhi e non disse nulla fino a che la figlia non la adagiò sulle lenzuola. Non sapeva ancora cosa dirle, ma in quel momento iniziò a sperare che quella creatura, in apparenza così delicata e fragile, potesse capirla.
“Devo dirti una cosa, Catherine. Una cosa che molto probabilmente ti sconvolgerà..”
Non era certo questo il modo migliore per dirle che aspettava un figlio, ma nella sua vita non aveva mai usato le mezze misure e anche in questo caso non l’avrebbe fatto se la piccola vampira non l’avesse fermata.

Catherine: Annuì alle parole della madre, ma con un dito le chiuse delicatamente le labbra per zittirla. Non era il momento per parlare di situazioni sconvolgenti. Sua madre non stava bene e dovevano pensare solo a quello.
“Non adesso, mamma.. prima dobbiamo pensare a quelle..”
Guardò le ferite, che certo non erano così preoccupanti, ma di sicuro andavano disinfettate. Accarezzò i capelli neri di sua madre e con un sorriso si alzò per andare a recuperare tutto l’occorrente per medicarla.
“Non è nulla di grave, ma dobbiamo estrarre tutte le schegge di vetro perché potrebbero infettarsi. So che guarirai molto presto ma va fatto, ok? Adesso, per favore, togliti la vestaglia.”
Non poteva sapere quale stato d’animo avrebbe suscitato quella richiesta nella madre.

Dulcinea:
Seguì con lo sguardo sua figlia che si affrettava a trovare l’occorrente per estrarre le schegge, ma non potè evitare di sobbalzare di fronte a quella semplice e chiara richiesta.
“co.. cosa? Perché mai devo togliere la mia vestaglia.. non riesci a fare così?”
Cercò di scoprirsi le gambe il più possibile, ma sua figlia aveva ereditato dal padre una buona dose di testardaggine. Si avvicinò ella stessa per aiutarla a togliere la vestaglia e fu a quel punto che Dulcinea fu costretta a fermarla tenendola per i polsi.
“No, Catherine. Prima dobbiamo parlare.. non voglio che tu lo scopra così.”
Il suo sguardo era dolce ma fermo. Le aveva mentito troppe volte e non poteva continuare a nasconderle ciò che presto sarebbe stato impossibile da nascondere.

Catherine:
Spalancò gli occhi. Non si aspettava di certo quella reazione, mai sua madre era stata tanto ferma con lei, nemmeno quando era una bambina. Guardò la stretta della vampira maggiore sui suoi polsi e annuì. Era disposta ad obbedire e ad ascoltarla. Si sedette sul letto al suo fianco e, quando la stretta di fece meno decisa, fu lei ad afferrare delicatamente le mani della madre.
“Va bene mamma. Prometto di stare in silenzio ad ascoltarti. Però ti prego arriva subito al dunque perché sto iniziando a pensare al peggio. Cosa devi dirmi? Cosa non devo scoprire.. così?”
A stento riusciva a trattenere le lacrime, non aveva mai visto sua madre così agitata e pensare che avrebbe potuto perderla per sempre.. Scosse la testa,non poteva nemmeno pensarci. Non poteva essere così grave.

Dulcinea:
Guardò le mani della figlia stringere delicatamente le sue, avevano recuperato il rapporto madre-figlia che entrambe avevano sempre desiderato. Eppure Dulcinea in quel momento pensò che con la notizia che stava per darle, tutto sarebbe potuto cambiare ancora una volta. Le sorrise materna e dolce.
“Non preoccuparti piccolina mia. Sto bene.. non è nulla di grave in realtà. Ho già affrontato questa situazione una volta e se non sono morta veramente allora, non vedo perché dovrebbe capitare adesso.”
Le lasciò le mani con un gesto molto lento. Voleva sentire ancora il contatto di sua figlia su di se, ma prima doveva mostrarle cosa stava nascondendo quella vestaglia. Sciolse il nodo che teneva uniti i lembi e, ad occhi chiusi, scoprì il pancino appena pronunciato ma riconoscibile. Lì dentro c’era una creatura che ben presto sarebbe nata. Una creatura che ben presto avrebbe riempito le loro vite. Riaprì gli occhi per capire quale reazione aveva scaturito in sua figlia e ciò che vide.. la sconvolse più di ogni altra cosa.

Catherine: Fu un sollievo sentire le parole di sua madre. Aveva capito che non l’avrebbe persa.. eppure qualcosa, in quel tono di voce, continuava a turbarla. Era impaziente di scoprire cosa c’era di tanto sconvolgente da sapere. E poi.. fu tutto in un attimo. La vestaglia scivolava leggera su quel pancino gravido quasi come fosse una carezza. Il suo olfatto iniziò a sentire che l’odore di sua madre non era più lo stesso, anche se lei ci stava facendo caso solo adesso che tutto era evidente. C’era una *vita* che stava nascendo dentro di lei. Una *vita* che stava prendendo il suo posto in quello che una volta era stato il suo spazio. Non poteva ricordare come fosse stare nella pancia di sua madre, ma sapeva come si sentiva adesso. Tutti i problemi erano scomparsi. Sentiva di essere felice e di non poter trattenere quelle lacrime di gioia. Allngò le mani per accarezzare quello che di lì a poco, sarebbe stato il suo parente più stretto. Non le importava null’altro.. non voleva sapere niente da sua madre sul come e sul dove. Non importava perché lei avrebbe amato quella creatura sangue del suo stesso sangue, più di qualsiasi altra cosa.


Non furono sprecate molte altre parole dopo. Le due vampire si strinsero in un abbraccio ricco d’amore. Avrebbero pensato dopo a quel che c’era da pensare perché in quel momento,la cosa più importante erano loro tre e la loro piccola, e ancora per poco incompleta, famiglia.



Dulcinea & Catherine ♥



view post Posted: 2/5/2011, 18:28 [PG GIOCANTI] Calen & Elros Greennleaf - >> 05
I gemelliiiiiiiiiiiii ammazza che fighi assurdi!! Ne voglio uno tutto per me.. chi dei due è indifferente, magari anche entrambi çç
Brave! Finalmente ce l'avete fatta .LL
view post Posted: 29/4/2011, 17:00 The Return Incidents - >> 05
Oradea. Transilvania. Romania. Terra.

Rinchiusa in una stanza tetra e antica, se ne stava la vampira Dulcinea. Era seduta di fronte a uno specchio che non rifletteva la sua immagine. Ripensava a quei momenti d’infanzia, in cui si chiedeva perché non poteva specchiarsi, perché non poteva conoscere il suo aspetto. Aveva sofferto per questo, aveva sofferto perché era diversa e in quegli anni non capiva perché quella natura così infima e mostruosa, fosse capitata proprio a lei. Molte cose erano cambiate da allora, era cresciuta e, sebbene dimostrasse all’incirca venticinque anni, erano passati più di cinque secoli. Si lisciava i capelli neri come la pece, usando la spazzola che un tempo era appartenuta a sua madre. Sperava di sentire ancora il suo odore in quella casa che aveva tanto detestato ma era passato troppo tempo. Si erano dimenticati di lei, ma Dulcinea no. Conservava vivo il suo ricordo. Se avesse chiuso gli occhi, avrebbe potuto rivivere i momenti felici passati a farsi coccolare dalle braccia materne, avrebbe potuto rivivere le loro notti spese a parlare d’amore.. quell’amore che entrambe avevano sempre desiderato ma che le era stato negato. Come era stata negata l’esistenza a quella donna, che l’aveva messa al mondo, solo perché aveva osato.

Posò la spazzola sul ripiano davanti a se. I suoi capelli ormai erano perfettamente lisci e le ricordavano quelli della sua amata bambina. Già, era diventata madre anche lei e aveva commesso numerosi sbagli. Aveva sbagliato anche questa volta? Avrebbe dovuto lasciarsi andare di nuovo con un uomo? Come l’avrebbe presa Catherine adesso che le cose tra loro due si stavano risistemando?

“Darius è stato stupido a lasciar andare una donna come te..”

No. La stupida era stata lei a tradire l’unico uomo che aveva realmente amato. Sospirò, ripensando alle mani di Darren che le accarezzavano i capelli. Riusciva a percepire ancora quel contatto, nonostante in quel momento era sola nella stanza. L’aveva corteggiata, l’aveva adulata, l’aveva fatta sentire una donna e a lei era piaciuto.

“Io potrei offrirti tutto quel di cui hai bisogno, Dulcinea. Se solo restassi qui con me..”

Gli aveva risposto che aveva già tutto quel che desiderava e che ciò non si trovava sulla terra. Aveva Catherine e non avrebbe mai potuto rinunciare a lei. Mai.
Quei giorni sulla terra erano stati faticosi ma allo stesso tempo intensi. Sentiva la vita crescere dentro di se anche se tutto ciò era impossibile, si sentiva rinata. Lui era stato magnifico, le loro notti passionali e per certi versi delicate l’avevano riportata indietro nel tempo. Sapeva che non avrebbe mai potuto amarlo ma era stata bene. Si era sentita donna come non accadeva da diverso tempo. Ma che senso aveva ripensare a tutto questo? Anche se era stato sbagliato, ormai era successo e nessuno avrebbe mai saputo che si era, ancora per una volta, lasciata andare. Si alzò e raggiunse il grande baule ai piedi del letto. Lo aprì e tirò fuori uno dei suoi migliori vestiti. Era arrivato il momento, il suo tempo era scaduto. Doveva tornare. Si vestì, stringendo il corsetto proprio sotto i seni facendo poi risaltare la scollatura sotto il vestito. Sollevò i capelli raccogliendoli in una crocchia che fermò con delle forcine. Suo padre era tornato, tutti la stavano aspettando in sala per gli ultimi saluti. Si avviò alla porta ma subito si arrestò di fronte a questa. Non voleva avere alcun tipo di ripensamento, non voleva che gli altri capissero che stava lasciando un pezzo di se stessa in quel castello. Non voleva rivedere nessuno. Ma il momento era arrivato. Si voltò decisa, procedendo lentamente verso la finestra che si apriva sulla balconata. La notte era calata ormai, e la luna si rifletteva sul laghetto in giardino. Il paesaggio era meraviglioso, ma niente di paragonabile a quello che offriva Return. Uscì, e fu subito accolta da una luce abbagliante che la costrinse a ripararsi gli occhi con le mani.



Pentacolo. Return.

Non ci volle molto prima che si ritrovasse sul pavimento freddo. Non c’era bisogno di aprire gli occhi per capire dove si trovava. Era nello stesso posto di quel giorno in cui, chiese a una delle stelle di aiutarla a raggiungere la Terra, la casa di suo padre. Sapeva cosa si era lasciata alle spalle, ma non aveva rimpianti perché quello che c’era a Return era più importante di tutto il resto. Aprì gli occhi e si ritrovò in una delle stanze di Polluce. Non c’era nessuno ad attenderla, nessuno sapeva il momento esatto in cui sarebbe tornata.

“Mi mancherai, Dulcinea.”
“Anche tu.”


Si, sapeva che le sarebbe mancato il suo abbraccio forte e il modo in cui la guardava prima di stringerla a se ma non era più la stessa donna che un tempo avrebbe messo se stessa al primo posto. Era una madre e toccava a lei aprire le braccia per rassicurare la sua bambina. Era cambiata. Ed era a casa.


Dulcinea
view post Posted: 27/4/2011, 15:25 The Return Eyes - >> 05
Che figa la nuova generazione returniana °ç° i gemelli poi.. quanto sono belli *________*
view post Posted: 23/4/2011, 15:32 The Return Incidents - >> 05

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I’m a broken rose - Capitolo secondo.



Sola. Chiusa in camera da giorni. L’i-pod, un paio di fumetti sparsi sul letto disfatto e un leone bianco accucciato sul tappeto. Trascorrevano così le sue giornate, tra musica e lettura, tristezza e solitudine. La piccola vampira stava facendo i conti con se stessa, con la sua natura che prendeva il sopravvento senza che nemmeno se ne rendesse conto. Rannicchiata sul letto, terrorizzata da quell’odore che le riempiva le narici. Odore di morte, ne era certa. Sollevava la testa e subito dopo la nascondeva tra le gambe di fronte a quell’orrendo spettacolo. Un elfo morto, con un morso sul collo e il sangue rinsecchito che attorniava lo squarcio. Com’era finito lì? Non riusciva a spiegarselo. Un vuoto, che le martellava nella testa, e l’orrore la tormentavano. Non ricordava di aver morso e ucciso quella creatura probabilmente innocente, non ricordava di averlo trascinato lì.. eppure sapeva che era stata lei, lo sentiva. Sentiva le risposte nel silenzio della stanza ma stentava a credere in quella verità che non voleva udire. Si tappò le orecchie con le mani, ma sentiva ancora quella consapevolezza che la sconvolgeva. Lei, che era sempre stata attenta a non uccidere le persone di cui si nutriva.. lei che non voleva far del male a creature innocenti, lei che non voleva essere un mostro.

Lei. Era stata lei. E forse le era piaciuto.

“When I was darkness at that time fueteru kuchibiru
Heya no katasumi de I cry
Mogakeba mogaku hodo tsukisasaru kono kizu
Yaburareta yakusoku hurt me”


Una cantilena, sussurrata a fior di labbra. Una lacrima, le solcava la guancia. Sollevò ancora una volta il capo, mentre continuava a cantare con la sua voce da bambina, cristallina. Poteva continuare a far finta che il cadavere non fosse nella sua stanza? No, non poteva. Raccolse le forze e si alzò dal letto, lasciando cadere sul pavimento i suoi manga. Sentiva ancora l’essenza vitale dell’elfo scorrerle nelle vene e si sentiva fisicamente forte, come non si era mai sentita prima. Oltrepassò il leone, che la guardava attento, e arrivò di fronte a quello scempio. Si chinò, appoggiando le ginocchia al pavimento. Stava cantando, solo così riusciva a non dare ascolto a quelle voci che la accusavano di quell’omicidio. La sua mano, fredda e delicata, si accostò al volto di quella povera creatura esanime. Era freddo, quanto lei.. segno che la morte aveva avuto il sopravvento sulla vita. Eppure lei cantava, quasi come stesse recitando una nenia.

“I need your love
I'm a broken rose.
Oh baby, help me from frozen pain
With your smile, your eyes, and sing me, just for me
I wanna need your love..
I'm a broken rose
I wanna need your love..”

Sapeva che l’elfo non le avrebbe sorriso, eppure continuava a cantare nella speranza che quello aprisse gli occhi. Non sapeva come affrontare tutto ciò. Non riusciva a sopportare l’idea di esser stata, anche solo per una sera, l’assassina che tutti si aspettavano che fosse. Disperata, si lasciò andare sul pavimento coprendosi il volto bagnato dalle lacrime rosse. Le parole della canzone le si spezzarono in gola, l’unica cosa che riusciva a fare era piangere. Dov’era sua madre? Perché ancora non era tornata? Come avrebbe fatto a spiegare a suo padre la presenza di quella creatura morta nella sua stanza? Non lo sapeva, ma forse avrebbe dovuto portarlo via di li. Si voltò verso il suo amico animale e capì che avrebbe dovuto fare da sola. Non poteva contare su sua madre, non poteva contare su Ephram, doveva riuscirci da sola e con il tempo.. forse, avrebbe dimenticato tutto quanto. Si alzò e con la forza che possedeva fu uno scherzo da ragazzi caricarsi il morto sulle spalle. Sembrava una piuma anche se le sue braccia penzolavano senza vita. Dove lo avrebbe portato? Sicuramente fuori da quella stanza, lontano da suo padre, lontano da lei. Aprì la porta e, dopo essersi accertata che il corridoio fosse deserto, uscì, avviandosi alle scale. Non si era mai sentita così sicura e forte, riusciva a correre come non aveva mai fatto prima. Il vento le faceva sferzare i capelli sul volto e lei non sentita dolore per quelle piccole frustate. I piedi la stavano conducendo verso la spiaggia, su fino alla scogliera. Come faceva ad essere così spietata? Lei? Scacciò quei pensieri mentre adagiava il copro su uno scoglio appiattito. Restò in piedi a fissarlo. Meritava, quella creatura di essere sepolta sotto il mare? Meritava di esser dimenticata così? Dubbi che andavano via esattamente come le erano venuti.
Le cedevano le ginocchia, sentiva che stava per svenire e poi.. quella strana sensazione di calore. Il prurito sul collo, dove c’erano quelle piccole cicatrici di un morso del quale non conosceva ancora l’autore.

Fu un attimo.

Chiuse gli occhi, lasciandosi avvolgere da quello strano calore che le arrossava le guance come se fosse stata viva. Quando li riaprì sembravano splendere di luce propria, sembravano fatti di ambra. Non era più la ragazzina insicura e delicata. Al suo posto c’era una spietata assassina che godeva nel provocare dolore e morte. Sogghignò, fiera del suo operato. Fu ancora più semplice per lei afferrare l’elfo e trascinarlo fino al precipizio. Un ghigno soddisfatto era ormai dipinto sul suo volto e riuscì addirittura a ridere quando, con un colpo deciso, spinse il morto giù dalla scogliera.
Restò lì, a guardare gli spruzzi causati dal copro che incontrava l’acqua e poi la luna che si specchiava nel mare di Return.
Adesso c’era lei, e sapeva cosa doveva fare.

Un’altra Catherine.



view post Posted: 2/4/2011, 14:40 [SPECIAL PG] Harley Quinzel - >> 05
Oddio che meraviglia, non ci credo che dopo mesi hai riaperto the sims *_______*
Bella in tutte le forme e bellissima anche l'idea *ç*
view post Posted: 22/3/2011, 15:39 The Return Eyes - >> 05
Che belle che sono *_______*
Grazie Dibby ^_^
view post Posted: 14/3/2011, 14:40 The Return MEMORIES - >> 05
Venerdì notte, nel castello di PoE.

Armand: <il vampiro Armand si trova nella sua stanza, stanza che ormai condivide solo con Lestat, dato che Louis e Yvonne se ne sono andati. A lui la cosa non dispiace poi così tanto, infondo sa bene che l'uno o l'altra prima o poi torneranno a bussare a quella porta, ne è convinto. E' seduto in poltrona, accanto al camino, con un libro sulle gambe. Sta leggendo, o finge di farlo. probabilmente è assorto nei suoi pensieri.. e sicuramente l'ultima cosa a cui pensa è il recentissimo incontro/scontro con Dagon.. avrebbe sicuramente potuto far di più ma.. non l'ha fatto solo per rispetto ad Yvonne.. peccato che lei abbia deciso di andarsene. Perso quindi i questi mille pensieri si trova li, in silenzio>

Louis: <il vampiro Louis, invece, si è tenuto a debita distanza da quella camera che fino alla sera prima era occupata anche da un’umana.. un’umana alla quale lui per primo aveva detto di stare lontano dai suoi fratelli. Immaginava che sarebbe finita prigioniera, dato quello che ha causa sua ha dovuto subire Lestat. Ma non può evitare di provare pena per quella ragazza vittima del suo oscuro passato. Adesso però èil momento di tornare dai suoi fratelli, da Lestat con il quale ha ancora un debito. Arrivato dietro la porta e, accortosi della sola presenza di Armand nella stanza, sospira. Ma alla fine entra deciso a non permettergli di distruggere la loro unione. Richiude la porta e, sempre mantenendo il silenzio, si avvicina al camino accarezzando lo schienale di quella che è la sua solita poltrona> Se l’avessi trattenuta qui, contro la sua volontà.. ti avrebbe odiato. E lo sai..

Armand: <si volta quando Louis apre la porta e lo osserva. Rimane in silenzio senza pensare a nulla e poi distrattamente chiude il libro, tornando a guardare il fuoco del camino scoppiettante> se sei qui per far la tua solita morale Louis, risparmia il fiato. Se n'è andata, tu ne sei felice, io no.. per cui, sparisci da qui.. non sei più il benvenuto, lo hai sentito Lestat <ed Armand stesso.. non gli è ancora passata e non credo che per il momento gli passerà l'astio verso il fratello>

Louis: <anche lui guarda il fuoco nel camino, quasi colpito da quel profumo di legna arsa e dai colori accesi delle fiamme. Sembra completamente assorbito da tutto ciò, ma in realtà sta ascoltando Armand> Non sono qui per fare la morale a nessuno, non c’è bisogno che io parli per far si che voi sappiate come la penso. Quindi, perché sprecare tempo? <volta lentamente la testa verso il fratello, sedendosi sul bracciolo della poltrona> E’ l’unica casa che ho e se stessi lontano da qui ancora per altro tempo, non farei altro che avvalorare la tua tesi ovvero che non mi importa di voi. Arrenditi Armand, io sono parte di te così come lo sei tu di me..

Armand: < scuote leggermente la testa e quando Louis si avvicina sedendosi sul bracciolo lo guarda, senza però toccarlo> sinceramente Louis, non credo che noi due abbiamo più molte cose da dirci sai? siamo troppo differenti.. anche le scelte fatte su quest'isola lo dimostrano. Non vedo come potrebbe cambiare la cosa.. <poi sorride appena, voltando la testa per non guardarlo. Si passa una mano tra i capelli e continua a guardare il fuoco> forse per Lestat, ma non per me.. per me non sei più così importante..

Louis: <sostiene lo sguardo del fratello, senza contrarre nemmeno un muscolo della faccia. Potrebbe addirittura sembrare una statua di marmo. Sentirsi dire tali parole fa male, ma in cuor suo continua a sperare che siano semplicemente dettate dalla rabbia> Io non sono mai stato diverso da ciò che sono adesso, Armand.. e sai bene che se lo fossi stato ne tu, ne Lestat vi sareste innamorati di me. Cosa ci trovi di così eccitante nell’esser allo stesso modo.. nel pensarla nella stessa maniera. Non ti basta avere Lestat? <sorride, ma è una risata amara> No.. questo è semplicemente quello che vuoi che io creda. <un riflesso negli occhi, la rabbia di un vampiro che ha sempre represso tutto>

Armand: <alla fine si alza dalla poltrona, andando verso il camino dandogli le spalle. Il libro cade a terra ma lui non si volta> credevo che saresti cambiato.. che avresti capito che quello che ti dicevamo io e Lestat alla fine ti sarebbe entrato nel cervello e avresti capito.. saresti diventato come noi due.. era il mio sogno.. e c'ho sperato.. fino a Ginevra <si volta alla fine e o guarda, serio> con lei hai fatto esattamente quello che mi aspettavo facessi.. nonostante sapessi che non volevo, che era una prova.. che avresti dovuto fregartene di lei.. perchè lei per te non era nulla.. <scuote la testa> ed invece.. invece hai preso di nuovo la decisione sbagliata.. ed io sono stanco Louis, sul serio..

Louis: <non segue Armand con lo sguardo quando si avvia verso il camino, dandogli le spalle. Resta seduto sul bracciolo della sua poltrona, affondando le dita nel velluto rosso> Che razza di amore è questo? Stare con una persona nella speranza che questa cambi.. <avvicina l’altra mano al suo petto e stringe appena la camicia proprio all’altezza di quel cuore che ha smesso di battere da secoli> Io vi amo per ciò che siete, Armand.. mai ho cercato di cambiarvi nonostante le nostre divergenze. Ma è evidente che per te non è così se il tuo amore è sempre stato rivolto verso quel vampiro che io non sono mai stato. <si alza, quando Armand si volta. Ma resta vicino alla poltrona> Qui non si tratta di Ginevra.. o Nebi o Claudia. Qui si tratta di me, del fatto che non ti va bene come sono. <c’è una vena di delusione nella sua voce, non avrebbe mai pensato di sentirsi dire queste cose da Armand> In amore non si fanno prove Armand, in amore ogni volta è una prima..

Armand: <continua a fissarlo> ti ho amato per quello che eri Louis.. ho apprezzato ogni cosa di te, anche la più assurda.. ma credimi, dopo secoli, sono stufo.. <scuote la testa, di nuovo, rimanendo al camino> già.. Nebi, Claudia, Ginevra.. per loro hai fatto qualcosa di sbagliato.. per loro hai tradito noi due.. credi che sia facile? credi che io possa perdonare? Ho abbandonato l'unica donna che su Return mi ha fatto capire cos'è il vero amore, quello UMANO.. e se l'ho fatto è perchè io amo voi due, al di sopra di ogni cosa, al di sopra di tutto! Mai per lei vi avrei traditi, mai! e tu credi che lei non abbia sofferto? che non sia stata male? <scuote la testa> eppure l'ho fatto perché credevo in noi.. ma adesso Louis.. adesso non ci credo più.. <si avvicina a lui facendo due passi> bè la tua prima è stata un fisco, sai?

Louis: E cosa è cambiato, adesso.. dopo secoli? <stringe più forte la camicia nella mano lasciando diventare le nocche più bianche della sua stessa pelle> Tu pensi di poter decidere per me, Armand? Sei stufo tu quindi dovremmo esserlo tutti? Lo hai detto, sapevi cosa avrei fatto fin da quando hai pensato di rinchiudere Ginevra in quella cripta. Sapevi cosa avrei fatto quando hai lasciato che uccidessero Claudia. Perché farti del male in questo modo? <ascolta ciò che ha da dire Armand sull’amore, lui sa di cosa si tratta.. sa quali sensazioni si avvertono> Io invece, vi ho abbandonati, Armand? Nemmeno Nebi, il grande amore della mia vita, è riuscita a separarmi da voi. L’ho lasciata quando più aveva bisogno di me e sai perché l’ho fatto? <si avvicina anche lui di un passo, non di più> perché sapevo che sarei potuto andare avanti senza di lei ma non senza di voi.. <lo guarda, dritto negli occhi senza accennare ad abbassare lo sguardo> Potrei offrirti un altro biglietto per lo spettacolo..

Armand: le tue scelte sono sbagliate.. ed io sono stufo di te Louis.. io! Non mi interessa cosa farà Lestat a questo punto. Se ti vorrà di nuovo con se, lo accetterò.. ma questa volta non sarò io a riprenderti.. non sarò io a stringerti la mano quando Lestat ti lascerà.. <lui si riferisce a dopo Caludia, al periodo passato assieme in giro per il mondo, quando Lestat si credeva morto> so bene che se le hai lasciate lo hai fatto per noi.. ma.. questo non toglie che tu continui a difenderle.. che tu continui a difenderle e metterle contro di noi! Nebi e Ginevra, odiano me e Lestat.. e non te.. perchè Louis? quando invece Lisa mi odia per quello che le ho fatto? <si sposta per non stargli troppo vicino> tieniti il biglietto.. io non lo voglio..

Louis: Saranno sbagliate Armand ma sono le mie scelte! <alza la voce di qualche tono, calcando soprattutto sulla parola mie> A questo punto, credo sia meglio che ciò che farà Lestat non ti interessa.. perché a me sembrava che questa volta fossi tu a cercare di dividerci, tutti. Lo vuoi tutto per te? <lascia andare la camicia, esattamente come sta lasciando andare il suo autocontrollo> S.c.o.r.d.a.t.e.l.o perché io questa volta non mi arrenderò. Che tu voglia o no, Armand.. puoi scegliere la via meno dolorosa e accettare in silenzio, o potrai scegliere quella più complicata andando incontro a quelle che potrebbero essere le conseguenze. Vuoi arrivare a questo? Bene.. <si mette seduto in poltrona, credo abbia deciso di restare li e che qualcuno provi a smuoverlo> Loro vi odiano per VOI avete fatto si che fosse così. E Lisa ti odia, perché probabilmente tu non sei stata in grado di amarla davvero e posso capirla.. visto il tuo comportamento, dubito seriamente che tu sia capace di amare, Armand..

Armand: <lo guarda, non dice nulla.. lascia che si sfoghi. Quando si siede in poltrona però si volta a guardarlo, con un'espressione seria in volto. E’ arrabbiato con Louis perché non riesce a capire quello che Armand vorrebbe. Quando però parla di Lisa, in modo così, per lui superficiale bè gli si avvicina e lo prende per il collo, alzandolo dalla poltrona> solo tu sai cosa sia l'amore vero Louis? solo tu! ti sei sempre eretto a migliore tra me e Lestat perchè tu dicevi di saper amare! bè, ti sbagli.. non sei l'unico che sa cosa sia l'amore.. ma credi a queste parole: tu non sei più quello che desidero <lo molla e poi si guarda intorno> rimani pure con Lestat, resta pure con lui.. questa volta me ne vado io.. <si volta per prendere il libro da terra e si avvia alla porta>

Louis: <armand lo solleva da terra, prendendolo per il collo, lui mostra i suoi canini affilati sconvolto dalla rabbia> Io non ho fatto un bel niente, Armand.. <fortunatamente non ha bisogno di prender fiato per parlare, anche se la stretta al collo bene non gli fa> Siete stati voi ad avvolgere il vostro cuore in una corazza e tu adesso incolpi me per non averlo fatto. Io non sono migliore.. io sono io e se non mi accetti per quel che sono, esattamente come io ho accettato te, allora hai ragione tu.. <si massaggia il collo quando Armand lo lascia, non si risiede in poltrona ma lo segue frapponendosi tra lui e la porta> .. non c’è spazio in questa casa per entrambi. <appoggia la mano sulla maniglia, dopotutto è stato lui quello che è stato cacciato via e fino a che non avrà portato Ginevra in quella casa, è bene che rispetti la decisione di Lestat>

Armand: <si ferma, quando gli va davanti e fa un passo indietro> parole.. solo parole.. le tue sono solo stupide parole.. dettate dal tuo perenne vittimismo.. dalla paura che stavolta Lestat non ti rivoglia con se.. <sorride> lei non ti seguirà mai di sua volontà nella tana del leone.. e tu non sarai mai in grado di portarla al suo cospetto con l'inganno.. <gli lancia contro il libro che aveva in mano, intitolato "intervista col vampiro"> questo l'ho trovato in biblioteca.. davvero interessante.. <scuote la testa> sei fuori Louis.. per sempre.. per lo meno dal mio cuore.. <lo dice convinto e niente lascia trapelare che non sia così, ma sarà vero?>

Louis: Si è vero ho paura.. <di perderli, perché in cuor suo sa di non poter andare avanti senza di loro.. lo ha provato quando era all’inferno> perché io lo so che sensazione si prova nel credere di aver perso per sempre qualcuno, voi due. <era di spalle, ma adesso si volta per guardarlo, lasciando la mano appoggiata sulla maniglia> Oh.. lei verrà Armand.. e sai perché? Perché al contrario tuo io non lascio odio nei cuori delle persone che mi incontrano sui loro cammini. Ma tu dimmi? Chi ti ama a parte me e Lestat? Quelle puttanelle del teatro? <afferra il libro, lo guarda e gli rivolge una risata amara, in realtà il suo cuore e a pezzi> Se è questo che vuoi.. se pensi di poter vivere con un cuore per metà vuoto e che per giunta non batte..

Armand: <si volta, dandogli le spalle, proprio quando Louis si gira a guardarlo. torna verso il camino e non dice altro. non vuole rispondergli, ormai lui ha deciso. non gli importa di sapere chi lo ami, non gli importa.. a lui basta anche solo Lestat, solo lui. chiude gli occhi appoggiando una mano sopra il camino> preferisco un cuore a metà che un cuore spezzato.. <e poi non dice altro, aspetta solo che Louis se ne vada. gli fa male? sicuramente.. ma non vuole cambiare idea.. vuole che Louis se ne vada, e mantiene questo desiderio>

Louis: <naturalmente lui avverte che Armand è deciso e che non vuole nemmeno provare a cambiare idea. Avverte anche la sua delusione e questo lo rammarica perché, nonostante tutto, lui lo ama esattamente come ama Lestat> Certo, Armand.. meglio non soffrire, anche se si deve rinunciare all’amore.. all’amore vero.. <è ironico, naturalmente. Però al momento non può fare altro e soprattutto non può costringere Armand a perdonarlo.> Addio.. <e sparisce lasciando dietro di se solo la scia del suo profumo>



Armand&Louis
view post Posted: 14/3/2011, 14:33 [PG GIOCANTE] Sidéra - >> 05
Oh la sorella di Joshua *_* xD Che bella che è, davvero.. e bellissima è anche la scheda!!
Bravissima Silvia *_*
Adam: le è smemorata come il fratello?
._."
view post Posted: 13/3/2011, 19:12 The Return Eyes - >> 05
Son secoli che non posto qui, comunque.. ecco due donzelle della nuova generazione returniana *_*

SPOILER (click to view)
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803 replies since 22/2/2009