Posts written by nith85

view post Posted: 12/3/2011, 17:36 [PG Giocante] Castiel - >> 05
çç çç çç çç çç çç çç çç çç çç çç
.caldo .caldo .caldo .caldo .caldo
Devo aggiungere altro? Mi pare di aver detto fin troppo su di lui °ç°

Solo una cosa: non è che me lo invii a casina? çç
Troppo troppo bello!!
view post Posted: 10/3/2011, 12:12 The Return MEMORIES - >> 05
<_Catherine_> <dunque,una giovane vampirella inesperta conciata così http://img.wholesale-dress.net//images/201...17018457356.jpg e con al posto di quei trampoli ha delle semplicissime ballerine nere e i capelli raccolti in due trecce, si sta dirigendo verso la stanza della sua regina perché deve chiedergli una cosa. Ha riflettuto parecchio sulla sua situazione con Ephram e ha deciso di rivolgersi appunto a Lilith. Arrivata dietro alla sua porta, sospira e poi bussa>

<_Lilith_> <e la regina infatti è in camera sua...elaine dorme già, magari le sta cantando la ninna nanna un papà ombroso çç quando sente bussare si alza, aprendo la porta senza nessuna sorpresa> Catherine, buonasera...a cosa devo questa visita inattesa? Entra...

<_Catherine_> <lei resta sorpresa a vedere Lilith alla porta, l’altra vola che era stata lì.. Lilith non si era quasi scomodata dalla sua poltrona. Poi ritrovarsi davanti a una cavallona deve avere il suo effetto. Deglutisce e le sorride> Mi scusi Lilith, non vorrei disturbarvi ma dovrei parlarvi di una questione che si è venuta a creare dopo la nostra prima e ultima visita.. <entra, ha ricevuto il permesso per farlo.. ma si inoltra nella stanza con una certa discrezione. Lei non è come sua madre>

<_Lilith_> <una cavallona con questo abito sobrio e discreto http://28.media.tumblr.com/tumblr_l5xwyxf9...afm1vo1_500.jpg che non contribuisce affatto a farla sembrare ancora più giunonica *_* chiude la porta e precede cathy, invitandola con un gesto a sedersi su una poltrona> Un problema? Cosa succede di tanto grave? Non pensare di disturbarmi, sei una mia creatura...ed io per le mie creature ci sono sempre...<che viscida °° vero lenore?>

<_Catherine_> <che bella, si capisce così il motivo di quello sguardo affascinato che ha su Catherine quando guarda Lilith> Beh vi ringrazio, è un onore per me esser considerata una vostra creatura anche se penso ancora di non meritarlo. Per il momento.. <certo, sa che ha ancora molto da imparare. Va a sedersi sulla poltrona ma continua a guardare la regina> No, non è una catastrofe ma.. so che avete chiesto al figlio di Seras di tenermi d’occhio e io credo.. <fa una pausa, si imbarazza a parlare di queste cose> .. io credo che non sia più il caso.

<_Lilith_> Si siede, come nella foto...prova a sederti dritta con un abito del genere :O> Se tu non lo meritassi, non lo saresti...dovresti solo avere un po' più di fiducia nelle tue capacità, sai? <le sorride bonaria, ma poi inclina il capo...non capisce> E come mai sei arrivata a pensarlo? Ephram si comporta male con te? Ha fatto qualcosa di sconveniente?

<_Catherine_> <annuisce, compiaciuta> In realtà ci sto lavorando. Prima che gli altri possano prendere consapevolezza di quella che è realmente la mia natura, devo farlo io. E ultimamente ho la mente occupata da altri pensieri. <solleva le mani in aria per far capire a Lilith che Eph non le ha fatto nulla. Non vuole che il ragazzo possa subire lamentele per colpa sua> No no, davvero.. lui mi ha aiutata come voi gli avevate richiesto. Mi ha insegnato a cacciare.. ma vedete, adesso non siamo più semplicemente allievo e maestro. Lui mi piace e io piaccio a lui, ma c’è di mezzo una terza persona. <ti ricorda nulla Lilith? Anche le tue due amiche erano nella stessa situazione XD tali madri..> In definitiva, vi sto dicendo questo perché non voglio che lui si senta obbligato a stare con me..

<_Lilith_> <annuisce anche lei, sembra soddisfatta> Gnothi seauton, conosci te stesso, come diceva l'Oracolo...sei una giovane molto saggia, e questo mi convince ancora di più a credere nelle tue potenzialità...<parla pure greco questa °° poi le sorride, sembra una via di mezzo fra un padre confessore e una madre °° lilith? °° se...ciao> C'è di mezzo un'altra persona...che interessa a te, oppure a lui? Perchè due diverse situazioni prevedono due diverse soluzioni...

<_Catherine_> Forse sarei dovuta nascere ad Atene.. <ride appena, ma solo per sdrammatizzare perché a lei fa male doversi allontanare da Ephram, ma è anche convinta che più gli starà addosso più lui si allontanerà> Non voglio commettere gli stessi errori di mia madre Lilith, sono certa che lasciarlo libero di scegliere se starmi vicino o meno sia la cosa migliore. <abbassa la testa quando la regina le fa quella domanda esplicita, sperava di non dover dire altro a tal proposito.. ma, deve. Si morde appena il labbro, prima di parlare, e poi alza la testa> Un’altra ragazza, una che reputavo.. mia amica.. <le fa rabbia questa cosa, da morire>

<_Lilith_> <annuisce, con l'aria di chi la sa lunga> E allora tu sei proprio certa che la mossa migliore sia lasciarlo libero di essere influenzato da chi invece potrà stargli addosso ogni volta che vorrà? Sei...davvero certa di voler rischiare, Cathy? <usa il vezzeggiativo come niente fosse, lanciando messaggi subliminali xD> E' una scelta coraggiosa, ma potenzialmente suicida...

<_Catherine_> <la rabbia cresce al pensiero di lasciare il campo libero ad Anthea e infatti solleva un sopracciglio mentre ascolta le parole di Lilith. Lei di queste cose non capisce nulla, sa solo di non voler ripercorrere le orme di sua madre> Certo che no! Non voglio che finisca tra le sue braccia.. so che è egoista come posizione ma non vi sto chiedendo questo perché ho intenzione di arrendermi. Mi piacerebbe solo che lui venisse da me senza sentirsi obbligato dal compito che gli avete affibbiato.. <si tortura le mani per il nervosismo, resta in silenzio per qualche istante e alla fine si decide a chiedere il suo parere> secondo voi, quindi.. quale sarebbe la mossa più giusta? Mia madre dice di seguire il mio cuore.. ma, io non credo che con il cuore e tutti questi buoni sentimenti lui potrebbe tornare da me!

<_Lilith_> <le piace vedere la reazione di catherine, le piace cazzuta çç fa un gesto con la manina e la guarda, allusiva> Questo è lo spirito giusto...e forse questo tentativo ti chiarirà la situazione...se ti cercherà ancora, di certo sarai sicura che è solo perchè vuole vedere te...in ogni caso, mi aspetto che tu...non stia ad aspettare che qualcosa ti piova dal cielo, anche se sono certa che non accadrà, vero? <oddio, lilith ha un modo di dir le cose che mette un'ansia...poi torna sorridente ed apparentemente rilassata> Sono certa che saprai usare tutte le tue armi, non solo il cuore e la temperanza...

<_Catherine_> Assolutamente no. Anche perché non ho tutta questa pazienza e aspettare mi renderebbe nevrotica. <come appunto è in questo momento. A livello inconscio, Catherine ha dentro di se una furia che sarebbe bene, per gli altri, che non si scatenasse. Ma la vicinanza non Lilith non giova dato che è stata la prima creatura dalla quale ha attinto la sua forza vitale: ovvero il suo sangue> Se tornerà da me sarà per restare.. io non voglio essere oggetto di scelta.. voglio dover essere io a scegliere. Ed eliminare la concorrenza <°°> potrebbe essere una soluzione.. <guarda Lilith senza sbattere le palpebre. Si sente diversa.. come se avesse caldo ma lei il caldo non lo conosce a livello sensoriale. Si alza e si avvicina alla finestra per aprirla appena>

<_Lilith_> <lei ghigna soddisfatta, c'entrerà qualcosa con l'atteggiamento e le sensazioni si catherine? chissà...però la sta pompando volutamente çç> Questo discorso mi piace...guarda tua madre che fine ha fatto, scegliendo di mettersi da parte in favore di un'amica...immagino che tu non abbia alcuna intenzione di fare la stessa fine...<quando cathy inizia a sentirsi strana lei si alza, fermandosi qualche passo dietro di lei, e spalanca la finestra...tanto elaine la corrente non la sente dalla sua cameretta :3> Qualcosa non va, Cathy?

<_Catherine_> Un’amica, non si sarebbe dovuta intromettere tra me e il ragazzo che mi piace.. <quando Lilith la segue vicina alla finestra, quella strana sensazione che avverte si fa anche più strana. Porta entrambe le mani sugli elastici che tengono le trecce e li toglie per sciogliere i capelli. Non si spiega cosa le sta accadendo, è come se da un momento all’altro dovesse perdere conoscenza. Si allenta il fiocco che ha al collo e poi si regge con entrambe le mani al davanzale della finestra. In tutto ciò non dice una parola è una cosa insolita perché non le era mai capitato ma alla fine tutto cessa. Quello che le resta -o meglio quello che resta a quella parte di se- è il buio> Io direi che finalmente tutto va come dovrebbe andare.. <non si volta, però il tono della sua voce è più melodico e carico di convinzione>

<_Lilith_> <quando toglie gli elastici, lei da dietro le scioglie le trecce e le passa le mani fra i capelli, spargendogli sulle spalle e sulla schiena> Che razza di amica è quella che invece di aiutarti e sostenerti...prova a rubarti il ragazzo che ti piace? Non è un comportamento corretto, e soprattutto non adeguato a chi voglia essere un'amica fedele e leale...<ohhh come le sente le sensazioni di cathy...che sia colpa sua? non lo sapremo mai çç le appoggia le mani sulla vita, come se volesse sorreggerla, e le parla all'orecchio con lo stesso tono di voce musicale e basso> Come deve andare? Come deve essere perchè sia...ogni cosa al suo posto? <lo chiede come se volesse semplicemente sentirglielo dire>

<_Catherine_> <le mani di Lilith che le accarezzano il corpo sono per Catherine, in questo momento, come acqua nel deserto. Questa parte di lei ama i contatti fisici, adora quella voce così perfetta e, soprattutto, ama sentirsi adatta.. e quei vestiti non le sembrano per niente adatti, quasi la costringono. Sbottona qualche bottone della camicia, fino a scoprirle appena il seno> adesso va meglio.. <anche se la gonna è un tantino troppo lunga e quelle calze non le sopporta, ma ci penserà dopo. Adesso si volta, con gli occhi più luminisi che mai e una pelle così candida e perfetta da sembrare fatta di porcellana> Devo essere io.. <ed intende l’io vampiro> a prevalere.. è arrivato il momento di crescere e di utilizzare le mie potenzialità.. e sono certa che voi siete in perfetto accordo con me, piuttosto che con la ragazzina sciocca.. <solleva una mano per accarezzare i capelli li Lilith mentre continua a fissare i suoi occhi> I problemi vanno eliminati dalla radice.. ma non così in fretta, non ci sarebbe gusto.. <spero vivamente che non intenda Anthea con la parola problema °°>

<@_Lilith_> <ohhh quando si gira lilith la guarda come fosse un capolavoro della natura *_* continua a tenerle le mani sulla vita, seguendo il suo movimento, poi le sistema la nuova scollatura çç> E' così...sei assolutamente perfetta, sei un'opera d'arte...la mia opera d'arte...e verrai apprezzata, e desiderata...perchè è così che dev'essere...<si lascia accarezzare i capelli, continuando a parlarle suadente> Quando si ha a disposizione l'eternità, non c'è alcun motivo per accelerare i tempi...la fretta induce all'errore, e sono certa che tu non vuoi commetterne...

<_Catherine_> <non abbassa lo sguardo nemmeno quando Lilith le sistema la scollatura, si lascia andare semplicemente a un sorrisetto che la lascia intendere lunga °°> In questo sono molto simile a voi, Lilith.. anche se voi siete la madre di tutte le opere d’arte.. <si scambiano adulazioni vicendevolmente e quasi con il medesimo tono della voce> E’ tempo che l’arte torni di moda. Che si tratti di seduzione, desiderio.. passione.. morte. E’ per questo che siamo nate ed è questa la strada che percorrerò.. <si, almeno quando sarà questa Catherine a prevalere> .. La micia frettolosa fa i figli ciechi e anche se noi possiamo permetterci di vedere attraverso tutti gli altri nostri sensi.. io non voglio essere imperfetta. Perché non lo sono per natura..

<@_Lilith_> <annuisce, guardandola da sotto le ciglia...è tutta sorniona come una gatta> No, tu per natura sei perfetta, sei un vampiro...e sei nata per vincere, e per prenderti ciò che vuoi...se così non fosse saresti nata elfa, non credi? <ridacchia appena, per lei essere un comune elfo è una roba meschinissima çç> Sono così ansiosa di vedere cosa sei in grado di fare, ora che sei...libera...

<_Catherine_> IO mi prenderò ciò che voglio e non mi limiterò a un uomo.. <°° così suona male, ma non vuole diventare zocco ehm.. come sua madre> .. prenderò me stessa perché è questo che voglio. E voi.. <le guarda, muovendo appena la testa per avvicinarsi a Lilith> .. voi avrete la creatura perfetta che volevate quando è nata mia madre. Non fallirò come ha fatto lei.. <inclina appena la testa e si scopre il collo. L’ultima volta è stata lei a bere da Lilith, adesso vorrà ripagarla in egual misura>

<@_Lilith_> Mai porsi limiti, Catherine...nel momento stesso in cui pensi a un traguardo, è come se ti fossi tagliata da sola una gamba...ambizione...<lei per ambizione ha mollato il paradiso terrestre, ne sa qualcosa xD alza un sopracciglio, palesemente sorpresa e compiaciuta per l'offerta di cathy çç le sfiora le labbra con le sue, solo una frazione di secondo, per poi scendere sul collo> Tu hai accettato il legame con me, cosa che tua madre non ha saputo fare...già questo ti rende vincente rispetto a lei...<ma anche meno, lilith! con una certa delicatezza la morde, bevendo lentamente un po' del suo sangue per scambiare il suo veleno çç>

<_Catherine_> Se fosse qui, credo mi piacerebbe nutrirmi della persona che ha inventato questa parola.. ma forse prima gli farei capire che i limiti sono per gli imperfetti.. e noi non lo siamo. <si vede che non è propriamente in se, perché Catherine è insicura e timida.. ma questo è un aspetto della sua persona con cui, d’ora in poi, dovrà fare i conti. E’ un vampiro puro.. dopotutto> Non è su mia madre che voglio vincere, lei non è mai stata alla vostra altezza Lilith.. lei è cresciuta in mezzo all’amore.. <fa quasi una smorfia e non è per il morso di Lilith> Io non ho bisogno degli altri per andare avanti. <u_u. Appoggia lei, questa volta, le mani sulla vita strettissima di Lilith e chiude gli occhi per godersi il momento del morso che apprezzerà, sicuramente>

<@_Lilith_> <non beve tanto per non indebolirla, solo quanto basta invece a fortificarla con il suo veleno che, nelle giuste dosi, ai vampiri fa solo bene> Non hai bisogno di altri...tranne me...<si lecca una goccia di sangue dall'angolo delle labbra e la prende per mano> Vieni con me, usciamo...questa serata è degna di essere celebrata degnamente...<e siccome io vado a nanna, credo che andranno a fare strage al villaggio *_*>

<_Catherine_> Naturalmente, siete voi la mia personale fonte di.. energia. L’unica alla quale vorrei somigliare.. <benissimo, direi che la sua natura ha preso completamente il sopravvento su Catherine. Peccato che quando l’effetto del potere svanirà, lei non ricorderà nulla di tutto ciò *_*. E visto che tra poco vado anche io.. che facciano da sole si. Tanto son in grado *_*>
view post Posted: 8/3/2011, 11:58 The Return Incidents - >> 05
Dopo aver portato Layla in infermeria, Victor incarica un elfo di portare un biglietto a Brian e di lasciarlo solo ed esclusivamente nelle sue mani.


Ciao Brian,
io non conosco te e viceversa e credo sia anche meglio così. Per questo penso che le presentazioni siano inopportune e superflue. Non sono un pazzo, anche se molti sarebbero pronti a dire il contrario, quindi ti scrivo per un motivo preciso: una persona, a te molto cara suppongo, ha bisogno di te. Sto parlando di tua sorella, Layla. Ieri è avvenuto un incidente mentre cercava di darmi una mano, ma non è andata come effettivamente dove andare. Non ti allarmare, è viva e potrei dire che sta bene se il suo piede non fosse rotto. Le ho dato le prime cure, l’ho disinfettata e fasciata.. ma non son bravo con i supporti morali e penso che in questo tu, che sei suo fratello, possa essere più appropriato di me. Attualmente sta riposando in infermeria e se tu volessi prenderti cura di lei mi faresti una sorta di favore, non doveva farsi male e purtroppo questa volta non sono stato in grado di evitarlo. Non ha i suoi poteri e non li recupererà fino a che il piccolo taglio che ha sulla mano non sarà definitivamente guarito. Va da lei e aiutala, Layla fa la dura ma in fondo è una ragazza fragile e che ha bisogno di persone che la amano al suo fianco, soprattutto nei momenti difficili. Io non la odio ma nemmeno la amo e ho come il presentimento che non è la mia faccia che vorrà vedere quando si sveglierà.


PS Dille che quando si riprenderà, potrà anche prendermi a calci, abbiamo un conto in sospeso.. lei capirà di cosa parlo.

V.
view post Posted: 2/3/2011, 15:07 The Return Incidents - >> 05

Catherine & Dulcinea

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I’m a broken rose



Catherine: Apro e chiudo gli occhi, seduta sulla poltrona nell’angolo della mia stanza. Heath è accucciato ai miei piedi e con il suo muso bianco mi accarezza la gamba. Dicono che gli animali riescono ad avvertire gli stati d’animo dei loro padroni ma in questo caso, non riesco a spiegarmi nemmeno io quello che avverto. Abbasso lo sguardo su di lui e gli sorrido ma le lacrime mi rigano il viso perché non riesco a mettere da parte la tristezza. E’ assurdo come in un giorno possano cambiare le cose, fino a ieri pensavo di essere una bambina che non fosse pronta ad affrontare cose più grandi di lei.. eppure la vita ti catapulta in situazioni che non si possono evitare, è successo con mia madre ed è successo con Ephram. I pensieri tutti rivolti a lui. Perché?
Mi abbasso per accarezzare la criniera folta di Heath, non voglio che anche lui sia malinconico a causa mia.
“Sto bene amico mio..”
Sto davvero bene? No. Non capisco quello che mi sta accadendo, ho una gran confusione nella testa e continuo a rivivere il momento in cui Eph mi ha detto che gli piaccio ma allo stesso tempo.. gli piace anche Anthea.
“Fanculo!”
Heath inclina la testolina mentre lo accarezzo, non avevo mai imprecato e me ne rendo conto solo guardando lui. Sbuffo e ritorno a sedermi nella mia poltrona incrociando le gambe sopra di essa..
.. vorrei solo smettere di pensare. Sembra che il mio cuore paralizzato stia tornando in vita, ma è solo un’illusione.

Dulcinea: Ormai è notte e per creature come me questo vuol dire, cibarsi. Esco dalla mia stanza pronta a fare razzie di animali nella fitta foresta returniana, ma non ho poi tutta questa fretta.. non c’è bisogno di correre. Avanzo lungo il corridoio, oltrepassando la stanza di Charon e Psiche. Sospiro. Loro non sono soli, ogni notte.. mentre io.. beh io.. Scuoto la testa. Io ho mia figlia, la mia gioia la mia più grande vittoria. Giro la testa per guardare l’altra parte del corridoio e concentrandomi sull’odore della mia piccolina. E’ in camera e..
“Oh, Catherine..”
E’ triste. Una madre non ha bisogno di avvertire i pensieri.. una madre sa sempre quando un figlio ha qualcosa che non va. Cambio direzione, la cena può aspettare. Arrivata dietro la sua porta mi fermo, sentirà sicuramente che sono qui e sarà lei a decidere se vuole vedermi o no. Io sono qui.. per lei.

Catherine: Mi asciugo le lacrime, mi sento una stupida.. una piccola stupida che non sa reagire come invece un vampiro dovrebbe fare. Perché sono fatta così? Perché non posso essere come tutti gli altri miei simili? Mi passo le dita tra i capelli mentre Heath si avvicina alla porta. Sollevo la testa..
“Ma.. mamma?”
Aggrotto la fronte avvertendo un irrefrenabile desiderio di aprire la porta e catapultarmi tra le sue braccia. Avere una madre presente, una che mi consola nei momenti di crisi è sempre stato il mio sogno più grande. Da quando sono andata via dalla sua stanza non sono più riuscita a parlare apertamente dei miei problemi con papà. E’ stato più semplice farlo con zia Arlinn e zia Elbereth. Non perché io non mi fidi di mio padre ma.. beh.. lui è un uomo, un padre.. e ogni padre è geloso della propria figlia. Mi alzo, voglio davvero confidarmi con mia madre? Si, è la cosa che più voglio in assoluto perché so che lei non potrebbe mai.. giudicarmi. Corro verso la porta e la apro, in lacrime.. lanciandomi nel suo abbraccio che non sarà caldo, ma è pur sempre l’abbraccio di una madre alla propria figlia.

Dulcinea:
Nel giro di pochi attimi me la ritrovo tra le braccia. E’ una sensazione meravigliosa quella di poterla nuovamente stringerla a me, coccolarla e amarla come solo una madre può fare. Non so cosa le sia successo, ma sta crescendo e io ricordo che alla sue età mi sentivo confusa e solo mia madre sapeva capirmi. Adesso tocca a me. La stringo forte e le accarezzo i capelli delicatamente.
“Sht.. non è successo niente bambina mia, calmati.”
Lei piange e il mio istinto mi dice di farmi rivelare immediatamente il motivo di tanta pena e di eliminarlo. Ma ho fatto un patto con me stessa, la ragione alcune volte è più efficace dell’istinto e mia figlia adesso ha bisogno di una madre, non di un vendicatore.
“Vieni entriamo, sono certa che non gradiresti se qualcuno adesso passasse e ti vedesse così..”
Restandole abbracciata la conduco nella sua stanza, chiudendo la porta. Heath ci segue, attento. Lo so che veglia sempre su di lei.. dopotutto loro due si completano proprio come i personaggi del libro che portano i loro nomi. Mi avvicino alla poltrona e mi siedo, invitando Catherine a sedersi sulle mie gambe, proprio come quando era una bambina. Santo cielo, quanto è cresciuta.. adesso è una piccola donna. La guardo e sorrido mentre le accarezzo una guancia.
“Allora, cosa vuoi fare? Piangere tutto il tempo oppure uscire a caccia insieme.. ti sistemo i capelli, vuoi parlare.. qualunque cosa Cathy.”

Catherine: E’ davvero la mia mamma quella che adesso mi stringe tra le sue braccia e mi coccola? Non riesco a credere che lei sia davvero nella mia stanza, non era mai venuta da me prima d’ora. Mi lascio guidare da lei verso la poltrona e quando si siede, invitandomi ad accomodarmi sulle sue gambe, lo faccio.. affondando la testa nei sui capelli. Mi sento una bambina adesso, ma è una bella sensazione quella di farsi coccolare dalla propria mamma. Non ricordavo più com’era. Resto in silenzio ad ascoltare le sue parole a godermi le sue carezze. Ho una grande voglia di parlare con lei. La stringo più forte e lei con una mano mi asciuga le lacrime.
“Non smettere di farlo”
Voglio che continui ad accarezzarmi come sta facendo adesso.
“Io.. io ho bisogno di te, mamma. Io..”
Sollevo la testa per guardarla con gli occhi ancora colmi di lacrime. Il suo sguardo è affettuoso e materno, ma allo stesso tempo sinceramente amareggiato per il mio pianto.
“Credo di essermi cacciata in una strada senza via d’uscita, mamma.”
L’unica cosa che voglio fare adesso è parlare, sfogare tutto quello che sento e difatti le parole si susseguono da sole così come il pensiero le formula.
“Ho conosciuto un ragazzo e dovresti conoscerlo anche tu. E’ Ephram il figlio di zia Seras. Non so cosa fare mamma!”

Dulcinea: La guardo, avevo immaginato che ci fosse di mezzo un ragazzo. Catherine sta crescendo ed era naturale che un qualche ragazzo si avvicinasse a lei.. e viceversa. Ma..
“Ephram il figlio di Seras è a Return? E da quando?!”
No, questo non ha importanza adesso. Sposto una ciocca di capelli di Catherine dietro il suo orecchio e le lascio intendere che non voglio una risposta.
“Scusami io non mi aspettavo si trattasse proprio di lui e immagino anche che il problema non sia che voi vi siate conosciuti, no? Cosa è accaduto esattamente piccola mia? Sono qui per ascoltarti, puoi dirmi tutto quello che senti.”
Me la sistemo tra le braccia mentre continuo a carezzarla, quasi cullandola.
“Sai, anche io ho avuto la tua età e l’unica persona che riusciva davvero a capirmi era la mia mamma.. anche se lei non è nata vampiro come noi due. Era l’unica con cui riuscivo ad essere me stessa. Ti va di provarci, Catherine? Io sono qui per te.. io esisto per te”
Le bacio la fronte, ma non aggiungo altro.. non voglio farle pressioni. Mia figlia deve sentirsi libera di essere se stessa, con me.

Catherine: E’ un po’ imbarazzante parlare di queste cose con mia madre, solitamente le ragazze della mia età si confidano con le proprie amiche, ma nel mio caso è diverso. L’unica che può capirmi davvero, perché ha sperimentato sulla sua pelle, è mia madre. Mi lascio cullare dal suo abbraccio e annuisco. Per la prima volta, dopo tanto tempo, mi sento a mio agio con lei.
“Si, voglio provarci mamma. Perché io non so davvero cosa devo fare, non so come devo sentirmi.. o meglio, non riesco a capire perché mi sento così.. come una rosa spezzata”
Si, è esattamente così che mi sento, spezzata. Una parte di me mi dice di lasciarmi andare ma l’altra parte, quella predominante, ha paura.. paura di soffrire.
“Ci siamo baciati mamma, ho capito che mi piaceva sin dal primo momento. Ma il problema non è nemmeno questo. Lui mi ha rivelato che gli piaccio ma.. che c’è anche un’altra persona e..”
Prendo un bel respiro, perché pronunciare quel nome mi fa rabbia.
“.. si tratta di Anthea. Capisci mamma? Anthea!”
Affondo la testa nei suoi capelli, avvertendo il suo profumo che un po’ mi tranquillizza perché mi sa sentire protetta.

Dulcinea:
No! Questa davvero non me l’aspettavo. Mia figlia coinvolta in un triangolo amoroso. Sembra stia ripercorrendo i miei passi e non voglio faccia i miei stessi sbagli, non voglio che si senta inadeguata. Le prendo il viso tra le mani, anche se lei ha fatto di tutto per nascondersi. Non ha nulla di cui vergognarsi, con me poi..
“Adesso ascoltami bene, Catherine.”
Fisso i miei occhi nei suoi, sono tali e quali a quelli che aveva suo padre da umano. Le accarezzo il viso con le dita.
“So come ti senti in questo momento, riesco quasi ad avvertire la tua paura ed è la stessa che avvertivo io. Non devi aver paura di un rifiuto perché tu PUOI scegliere, Catherine. Lasciati trasportare dal tuo cuore.. lui è l’unico che puoi dirti cosa vuoi davvero. So che tu e Anthea siete amiche, ma purtroppo l’amore ti fa sentire molto meglio dell’amicizia. Devi essere tu a decidere cosa vuoi davvero, quali sono le tue priorità.. ma non devi avere paura, non devi smettere di andare avanti e farti distruggere da questo.”
Le puntello in nasino delicato con un dito e le sorrido.
“Tu meriti il meglio figlia mia e se per te Ephram rappresenta il meglio.. allora lotta e prenditelo.”
Ogni mamma desidera il meglio per la propria figlia ma lei, la mia bambina, se lo merita davvero dopo tutto quello che ha dovuto subire a causa mia. Non lascerò che si faccia del male da sola.
“Stai crescendo Cathy, devi solo capire chi sei e per riuscirci devi solo guardare dentro di te, scavare a fondo. Se solo riuscissi a vederti. Sei così bella e delicata. Sei un bocciolo e non sei rotta”
Me la riavvicino al petto e le bacio la fronte.

Cathrine: Stringo la maglia di mia madre nelle mie mani e ascolto tutto quello che ha da dirmi. So bene che lei ci è passata prima di me con il padre e la madre di Ephram. E so anche quanto lei abbia sofferto.
“Scusa mamma, non voglio far riaffiorare tuoi vecchi ricordi.”
La guardo quando mi afferra il viso tra le mani e le sue carezze arrestano le mie lacrime. Ha ragione, io posso scegliere e posso essere forte se voglio.
“Lui mi piace davvero tanto, mi fa sentire bene quando c’è e quando non c’è mi manca. Però non è semplice ignorare la paura, mamma. E non voglio nemmeno essere oggetto di scelta. Capisco che per lui Anthea sia importante ma non ho intenzione di starmene a guardare mentre lui finisce tra le sue braccia. Non sarebbe giusto ne per lui ne per me. Forse dovrei iniziare a guardarmi attorno poi quello che verrà verrà, no?”
La guardo dubbiosa, non sono certa nemmeno io di quello che dico. Probabilmente la mia intenzione è solo quella di ingelosirlo ma se poi non potessi più tornare indietro?
“Come faccio a guardare dentro di me.. io non so farlo! Non ero nemmeno in grado di cacciare elfi prima che arrivasse lui nella mia vita. Mamma io lo amo!”
Oddio, che ho detto.. mi copro la bocca con le mani e spalanco gli occhi.

Dulcinea: Le sorrido e la stringo a me, forte. Per una frazione di secondo mi è sembrato di guardare me stessa allo specchio. Ma mia figlia è diversa, non commetterà i miei stessi errori.. di questo ne sono certa. Le accarezzo i capelli e le sussurro all’orecchio.
“Beh, ci sei appena riuscita Catherine. Hai parlato con il tuo cuore bambina mia. Ed è la cosa più bella che potesse capitarti..”

Una madre
Una figlia


view post Posted: 9/2/2011, 20:57 The Return MEMORIES - >> 05
<_Catherine_> <allora, piazziamo la vampirella confusa conciata in tal maniera http://i00.i.aliimg.com/img/pb/609/987/282/282987609_610.jpg con i capelli sciolti e leggermente abbocco lati in punta e tanto di ombrellino parasole. Sta passeggiando lungo il fiume, nei pressi della cascata però con al seguito il suo fedele leone bianco http://www.deviantart.com/download/5728681...n_by_C_Puff.jpg che ha tra le fauci un procione ormai privo di vita *_*> Heath, quante volte devo dirti che non devi uccidere gli orsetti lavatori? Sono così carini..

<_Brian_> <dalla parte opposta invece sta arrivando un vampirello convintissimo çç oggi ha addosso la T-shirt di Burzum http://www.tingtong.si/trgovina/images/TS-...-Anthology.jpeg , jeans neri e anfibi New Rock xD Elegante proprio...quando scorge la Cathy si ferma e la aspetta tutto losco e sorridente> Per lui è una cena, Cathy...ne avevamo già parlato, ricordi? <che omino indisponente *_*>

<_Catherine_> <heath, accortosi della presenza di Brian, si volta in direzione del vampiro e lo guarda con aria indifferente. Appunto ha la sua cena tra le fauci e al momento non gli interessa di nient’altro. Si accuccia e inizia a mordere la carne del povero procione. Cathy si volta, facendo roteare l’ombrellino nella manina, e rivolge a Brian un sorrisetto abbastanza infastidito> Ne avevano già parlato? Sul serio? <era talmente presa dalle sue cose, in questo momento, che fa fatica a ricordare quello che si erano detti l’altra volta> In ogni caso.. ci sono tanti animaletti disgustosi.. potrebbe scegliere quelli al posto degli orsetti.. <rivolge uno sguardo al leone che mangia e scuote la testolina> Comunque, che ci fai da queste parti, Brian?

<_Brian_> <alza un sopracciglio e le si avvicina, tenendo d'occhio Heath per non far la fine del procione> Hey, sempre di cattivo umore tu...ma dimmi, tu mangeresti un animaletto schifoso o qualcosa di carino ed appetibile, se potessi scegliere? Vero micione? <parla prima con lei e poi con il leone xD allarga le braccia con aria vaga> Oh niente di che...faccio cose, vedo gente...e tu?

<_Catherine_> Sono una giovane vampira depressa e probabilmente sono destinata ad esserlo. Vuoi tirarmi tu su il morale dato che sei sempre così.. <sta cercando una parola adatta> .. euforico, Brian? <continua a tenere gli occhietti sul leone che mangia. In realtà non le importa nulla del procione morto.. è solo che come animale le piace e non vorrebbe che Heath fosse la causa della loro estinzione su return XD> Io non scelgo le mie vittime in base al loro aspetto. Mi interessa il loro sangue.. <si passa la linguetta sulle labbra appena rosee, come a voler pregustare il sapore del sangue. Le starà venendo l’acquolina *_*> Io niente.. riflettevo sui miei problemi esistenziali.. devo essere coerente con il personaggio, sai? <scuote la testa, però ride mostrando appena i canini>

<_Brian_> <le punta il dito contro, muovendolo su e giù> Ecco, hai già trovato ciò che spiega tutto! Nemmeno heath guarda l'aspetto del suo pranzo...ma comunque, la questione procione è risolta, no? <si siede su un sasso e la guarda> Sono *euforico* é perchè la vita è una cosa meravigliosa e soprattutto eterna...non ti sembra un valido argomento? <chissà se scherza o dice sul serio, forse entrambe le cose. batte sul masso con una manina> Oh, che succede ora? Cosa ti turba? Facciamo qualcosa per rendere più sereno questo personaggio!

<_Catherine_> <alza le spalle seguendolo con lo sguardo quando lui va a sedersi sul masso> Ormai è morto, non ha nemmeno senso discuterne.. <heath intanto, che si sente capito da Brian, gli si avvicina e si piazza, accucciato, vicino ai piedi del vampiro mentre termina di mangiare il suo procione> Che sia eterna.. ok, ma sul meraviglioso avrei i miei dubbi. <guarda Heath con sguardo truce> brutto traditore! <xd Richiude l’ombrellino a va a sedersi accanto a Brian sul sasso che immagino sia all’ombra> Sai cosa? Non ho fatto in tempo a sistemare una situazione che già se ne è complicata un’altra. Devo smetterla di pensare troppo e dare più ascolto al mio istinto. Tu che dici? <mi sa che ha trovato la persona giusta a cui chiedere una cosa del genere XD>

<_Brian_> <sì è all'ombra, Brian è molto vampiro quindi non gli piace il caldo e il sole. abbassa una mano e accarezza heath sulla testolona come se fosse davvero un gattone> Non è un traditore, semplicemente io e lui ci capiamo...e forse farebbe bene anche a te intendertela con me, sai? <ma! ride, alzando una mano> In senso intellettuale, ovviamente...partendo dal presupposto che, essendo noi vampiri, ascoltare il nostro istinto è la cosa migliore che possiamo fare...quale altra situazione ti sta incasinando la vita e il cervello?

<_Catherine_> <lo guarda, e quasi urla la sua risposta> Siete maschi, vi capite per quello! <heath intanto si lascia accarezzare da Brian e solleva appena la testolona per guardarlo con aria di chi è stufo di stare a sentire sempre le solite lamentele delle donne XD. Poi torna a sgranocchiare le ossa dell’animaletto. Cathy appoggia le mani sulla pietra lisca su cui son seduti e sospira> Sesso, Brian.. <o.o> intendo dire che rapportarsi con voi uomini è complicato. Tu riusciresti a dare ascolto al tuo istinto se una ragazza ti dicesse di volersi solo divertire con te, Brian? <secondo me, non solo darebbe retta al suo istinto vampirico.. ma ne sarebbe anche FELICE XD>

<_Brian_> <finge di spaventarsi quando Cathy urla, allontanandosi un po' da lei> E ti pare poco, scusa? <quando lei va avanti, lui drizza le antenne tutto concentrato e alla fine alza i palmi delle mani verso l'alto, rivolgendo lo sguardo al cielo> sarebbe *meraviglioso*! niente complicazioni, niente menate, solo un po' di sano sesso e poi amici come prima...che c'è di male? Per innamorarsi c'è tempo, principessa sognatrice...<le si avvicina un po', sorridendo furbetto> E poi...se il tuo istinto ti dice di dargliel...*dargli ascolto*...vuol dire che anche tu lo vuoi, no?

<_Catherine_> <lei lo guarda stranita, in questo è molto diversa da sua madre che al suo posto, avrebbe ragionato esattamente come Brian XD. Ma non è una novità che la Cathy abbia sempre cercato di distinguersi da lei> Mi stai dicendo che se io, ad esempio, ti baciassi.. o venissi a letto con te, saresti capace di trattarmi solo come un’amica.. dopo? <è scioccata, lei può arrivare a capire i rapporti occasionali. Ma andare a letto o baciare una persona è il modo meno adatto, secondo lei, per diventare amica di un uomo> Io sarò anche una sognatrice, ma tu.. non sai nemmeno cosa sia il romanticismo.. <si copre la boccuccia con la manina per ridacchiare e poi lo guarda negli occhi azzurri> Forse però questo è il modo migliore per evitarsi fregature..

<_Brian_> <ridacchia e gli resta vicino, sporgendosi in avanti come lucy dei peanuts quando vuole un bacio da schroeder xD> Dipende da come ti comporteresti a letto...forse diventeresti la mia amica speciale...<alza le sopracciglio in modo comico, non gli piace prendersi troppo sul serio> Vedi? Io e te ci completiamo allora...facciamo che io ti insegno ad evitare fregature e tu mi insegni ad essere romantico? <ssseeeeee>

<_Catherine_> <lei è un po’ imbarazzata da quella vicinanza, anche perché Brian è pur sempre un rappresentate di due delle più fighe famiglie infernali: Von-Frazen e Spike. Insomma.. mica poco XD> Immagino che per amica speciale tu intenda quella che si chiama quando non si riesce a rimorchiare nessuna e si ha un bisogno difficilmente sostenibile attraverso metodi alternativi? <xd. Solleva un sopracciglio, lo sta studiando> E sentiamo, come avresti intenzione di insegnarmi ad evitare le fregature, Brian? <heath, che ha finito di pranzare, solleva il musone per pungolare la gamba di Brian. Probabilmente gli sta dando il suo assenso e visto che son entrambi maschi, si capiranno XD. Peccato che la Cathy non capisca infatti abbassa un attimino lo sguardo sul leone come a volergli chiedere *che accidenti ti prende?*>

<_Brian_> <rotea gli occhi, fingendosi scandalizzato> Oh, che brutto modo di esporre la questione...e poi parli di romanticismo...diciamo che un'amica speciale è quella per cui una sera magari vale la pena di non provare a rimorchiare nessuna e piuttosto andare a trovare lei...<ricordiamo che harlan sceglieva gli amanti per marleen, quindi in quella famiglia hanno una concezione molto ampia dei rapporti dei di coppia xD fa l'occhiolino al leone -___-' e poi avanza di qualche cm verso cathy sempre tutto MHMH> Ti insegno a dar retta al tuo istinto senza friggerti il cervello nell'olio delle seghe mentali...hai solo bisogno di qualcuno che ti insegni a lasciarti andare, poi è tutta in discesa...<-___->

<_Catherine_> Sarà anche un brutto modo per esporre la questione. Ma è quello che è.. una tromba mica. Non vi è assolutamente NIENTE di romantico in questo. <non so da quando ha iniziato a usare certi termini, sarà Brian che la ispira a parlare così apertamente di sesso, dato che lui di problemi a tal proposito non se ne fa> Io voglio solo essere una vampira che non si scandalizza di fronte alla richiesta di un po’ di.. <lo guarda e si pietrifica. Non capisce la vicinanza di Brian e soprattutto la fa sentire nervosa. Nonostante abbia già baciato Ephram, non è che abbia molta esperienza sotto questo punto di vista> Insomma Brian.. io sono vergine.. <mwhahahahhahaha ma cosa c’entra! Si imbarazza per quel che ha detto e si copre il viso con le manine. Che vergogna XD>

<_Brian_> <quando lei dice 'tromba' lui ridacchia, sempre tutto vicino e proteso da far quasi ridere> Ma senti che gergo la signorina! Bhè non c'è nulla di romantico nemmeno nelle tue parole, ma le usi lo stesso...<si morde le labbra per non ridere quando la cathy fa la rivelazione della verginità> Mpfff...che problema c'è? tutti nascono vergini, poi per fortuna col tempo è un problema che si risolve...non c'è nulla di sbagliato nè di scandaloso, anzi...

<_Catherine_> E’ tutta colpa vostra! <dei ragazzi, intende. Si alza, riappropriandosi del suo ombrellino> Mi confondete con i vostri discorsi e non riesco più a capire cosa è giusto fare e cosa no. Mi fate diventare anche sboccata! <ok, si è innervosita. Non riesce ad affrontare serenamente la questione sesso perché o è troppo chiusa.. o troppo aperta. Deve necessariamente trovare una via di mezzo. In più adesso è imbarazzatissima per la rivelazione sulla sua verginità e vuole assolutamente andarsene> Io credo che lo rimarrò per sempre allora.. perché noi saremo anche complicate, ma voi uomini non fate nulla per semplificare le cose. <bacchetta, con l’ombrellino, il leone che ormai è praticamente appiccicato a brian> Io ne me vado. Quando ti ricorderai della tua padrona sai dove trovarmi. Au revoir, Brian.. <e direi che andrà e io con lei T_T>

<_Brian_> <lui la guarda senza capire, ma ridacchia un pochino sotto ai baffi> secondo me hai solo paura di ammettere che morivi dalla voglia di essere baciata e magari anche di lasciare in questa foresta la tua preziosa verginità...<ma che animale .pecchè> L'unica che complica le cose sei tu...ma come dicevamo prima...in fondo la nostra vita è eterna, che fretta c'è? <fa pat pat sulla testolona del leone e si alza per andarsene> Au revoir, ma cherie...
view post Posted: 21/1/2011, 15:49 Dubbi, domande e richieste - >> 05
Uhm.. alla Cathy mancherebbero i 10 punti bonus per due post consecutivi da 20 punti. Alla dulci no, perchè il precendente non era da 20. grazie .sex
view post Posted: 21/1/2011, 14:23 [PG GIOCANTE] Alistair - >> 05
Mi son dimenticata di commentare .caffè perdono..
Bellissimo pg.. adoro gli spocchiosi XD Victor un po' meno ma ce ne faremo una ragione.
Brava Kayetta *ç*
view post Posted: 20/1/2011, 20:18 The Return Incidents - >> 05
CATHERINE
La giovane vampira sta frugando tra le sue cose alla ricerca di un libro che aveva letto quando ancora viveva con sua madre. Parlava di come un vampiro sia naturalmente portato ad uccidere ma che, qualcuno di loro era in grado di controllare il proprio istinto onde evitare di uccidere. Non riusciva a trovarlo e la sua camera era così in disordine in quel momento che non riusciva più a muovere un passo senza sbuffare. Lei non sopportava il caos ma nemmeno l’idea di aver smarrito quel libro. Odiava perdere le sue cose, anche se era certa di aver conservato quel volume che aveva sottratto dalla libreria di suo nonno Georgian, quando era stata in Romania con sua madre. Sua madre..

“Accidenti!”

Si portò una mano sulla fronte mentre scuoteva il capo. Adesso sapeva dove si trovava quel libro, era in camera di sua madre. Non voleva rivederla, ma allo stesso tempo desiderava rileggere quel libro nella speranza di non arrivare completamente impreparata davanti alla regina, quando sarebbe stato il momento. Si armò di coraggio e uscì dalla camera adiacente a quella di suo padre e Liz, camminando lesta verso quella che un tempo condivideva con Dulcinea.

DULCINEA
Seduta su una poltrona davanti alla finestra, stava accarezzando uno dei pipistrelli che solitamente usava per nutrirsi. Lo aveva già morso, non era morto ma il suo cuore batteva ancora ed era come musica nelle orecchie della vampira. Certo, non era la stessa musica che produceva il cuore di una creatura umana ma sapeva che doveva accontentarsi di quello.
La sua mente vagava, stava pensando alla sua bambina e a quanto le mancasse. Essersi presa cura di Ginevra era stato terapeutico anche per lei, ma nessuno può colmare il vuoto che provoca la perdita di un figlio.. sangue del proprio sangue. Sospirò, ma dei passetti leggeri in corridoio catturarono la sua attenzione. Non era Ginevra, non era il suo odore. Si alzò di scatto, scaraventando la sua cena sul pavimento. Era Catherine e ancora una volta avvertì come la sensazione di un cuore vivo che le martellava nel petto. Naturalmente non era così, ma le ginocchia sembravano cedere.. non riusciva a credere di averla così vicina.. solo una porta le separava.

CATHERINE
Arrivata davanti alla porta, si bloccò. Era davvero una buona idea ripresentarsi davanti a sua madre solo per riavere un vecchio libro? Dopotutto avrebbe potuto ricevere le risposte che cercava dalla sua regina, doveva solo aspettare qualche giorno. Damien le aveva promesso che l’avrebbe accontentata. Sbuffò, non voleva ammettere a se stessa che sua madre le mancava, nonostante tutto.. ma non era ancora riuscita a perdonarla e non riusciva a vedere le cose lucidamente, come una mentre fredda avrebbe potuto fare. Lei era giovane, inesperta, arrabbiata, delusa e triste.. infinitamente triste.
Non riuscì a bussare, al diavolo quel maledetto libro. Si girò su se stessa e allungò la gamba per muovere il primo passo nella medesima direzione dalla quale veniva.
Non riuscì a spostarsi però.. qualcuno la tratteneva per il braccio.

DULCINEA

Era lei. Era riuscita a superare la paura iniziale di rivedere quegli occhi delusi. La tratteneva per il braccio, non la toccava da tanto tempo e quella stretta delicata le fece versare delle lacrime. Sua figlia era lì e non poteva permettere che andasse via un’altra volta senza nemmeno aver provato a muovere un dito per trattenerla.

“Catherine..”

Riuscì a dire in un sussurro. La voce le si strozzava in gola ma non era intenzionata a farla andare via. Cercò di pensare che avrebbe dovuto farsi forza e dimostrare alla sua bambina -che ormai era cresciuta così tanto- che non era più la stessa di prima, da quando l’aveva persa. Era lei l’adulta e avrebbe tanto voluto dimostrarglielo.

“Perché non entri? E’.. è da così tanto che non ci vediamo.. e io non posso dimostrarti di esser cambiata se non mi vuoi al tuo fianco, se non mi permetti di parlarti. Sono tua madre, Catherine.. e questo nessuno potrà mai cambiarlo.. nemmeno la tua rabbia o la tua delusione..”

Sorrise, anche se le lacrime continuavano a solcarle le guancie.

CATHERINE
Già, era sua madre. Si voltò e quelle lacrime le fecero male. Non riusciva a sopportare l’idea che soffrisse, nonostante il dolore che aveva causato a lei. Era passato del tempo ed anche se non era ancora riuscita a perdonarla, le faceva male vederla così. Infilò una mano in tasca e le porse un fazzoletto in modo che potesse darsi una sistemata.

“Potresti lasciarmi il braccio, per favore? Ero passata solo per prendere un vecchio libro dalla mia vecchia stanza. Perché dovrei restare.. per ascoltare per l’ennesima volta il tuo silenzio?”

La trattava con sufficienza e dalle sue parole trapelava ancora la rabbia che provava nei suoi riguardi. Non riusciva a controllare questo sentimento e iniziò a pensare che forse sarebbe stato meglio non avvicinarsi affatto a quella stanza. Sospirò e poi riprese a parlare guardandola negli occhi.

“Insomma, intendo dire che forse non è ancora giunto il momento.. io non me la sento ancora di perdonarti.. mi dispiace. Ti prego non piangere, a cosa serve ormai?”

Le dispiaceva davvero, ma diceva la verità.. ancora non si sentiva pronta.

DULCINEA
Quelle parole erano dure e non lasciavano la benché minima speranza. Ma la vampira non voleva arrendersi. Rivoleva sua figlia e la rivoleva a tutti i costi, anche quello di metter da parte se stesse se fosse stato necessario. Prese il fazzoletto e si asciugò le lacrime dopo averle lasciato andare il braccio.

“No Catherine, non ascolterai il mio silenzio.. non più. Se vuoi sapere i motivi che mi hanno spinto a nasconderti la verità per tutto questo tempo, te li dirò.. ma non qui in corridoio”

Si scostò dalla porta in maniera tale che la ragazza potesse accomodarsi se avesse voluto. Lei chiuse gli occhi e sospirò, portandosi il fazzoletto della figlia sotto il naso impregnando le narici con il suo odore. Non avrebbe più voluto lascarla andare via, ma sapeva che ciò non era possibile.

“Non ti sto chiedendo di perdonarmi.. solo di darmi un’altra possibilità. Ascoltami, se poi vorrai andare via nessuno ti tratterrà.. ma ti prego, bambina mia.. dammi modo di ricucire questo rapporto perché la mia esistenza senza di te è.. è.. è paragonabile al nulla”

Allungò una mano verso il volto della ragazza che lentamente muoveva qualche passo nella stanza.

CATHERINE
Aveva deciso di entrare e di stare ad ascoltare quello che aveva da dirle. Si mosse nella stanza ma si sentiva un’estranea lì dentro anche se nulla era cambiato. I soliti mobili, il solito disordine.. la gabbietta in argento e i soliti pipistrelli di cui si nutriva la madre, il solito odore.. no.. non era il solito odore, lì c’era stata Ginevra.. ma non era questo il momento di indagare. Incrociò le braccia al petto e si volto per guardare la madre che aveva già chiuso la porta alle sue spalle.

“Bene, adesso siamo qui.. cosa vorresti dirmi? Che ti dispiace o che lo hai fatto solo per proteggermi?”

Fece una smorfia perché no, non l’aveva affatto protetta.

DULCINEA
Appoggiò le spalle alla porta e non abbassò lo sguardo che, invece, era fisso in quello della vampira minore. Sapeva che la figlia non avrebbe accettato nessuna delle giustificazioni che lei aveva in mente di dirle e quelle parole, dure.. crude.. ne erano la conferma. In quella ragazzina in apparenza così delicata e graziosa se ne nascondeva un’altra capace di odiare e di provare infinita rabbia.. era un vampiro, dopotutto esattamente come lei.

“Lasciami parlare, Catherine.. ti prego. Non ho intenzione di annoiarti con la solita solfa.”

Si avviò verso il salottino che consisteva in una serie di divani e poltrone disposti in maniera disordinata attorno a un tavolino. Si sedette e spostò una delle poltrone in modo da invitare la figlia ad accomodarsi.

“Voglio che tu sappia come sono andate esattamente le cose, voglio raccontati di quanto fosse grande l’amore che nutrivo per tuo padre e di come io lo abbia praticamente spinto tra le braccia di Elizabeth.”

Non sapeva se avrebbe funzionato, ma almeno era un inizio. Stavano parlando.

CATHERINE
Si accomodò sulla poltrona che la madre aveva gentilmente scostato per lei. Sembrava una conversazione così normale la loro, pacata.. come forse mai lo era stato.. tanto che la ragazza non potè fare altro che invitare la madre a proseguire senza interromperla, così come le era stato richiesto.
Non capiva dove sarebbe voluta arrivare sua madre, ma anche lei pensava che almeno, questa volta, stava cercando di essere sincera con le e spiegarle come effettivamente come erano andate le cose.

DULCINEA

Passò la lingua tra le labbra, doveva assolutamente trovare le parole giuste per proseguire ma ce la stava mettendo tutta. Catherine ormai era cresciuta e non aveva più a che fare con una bambina che si fida completamente di sua madre. Aveva perso quella fiducia ma ciò che più voleva al mondo era riconquistarla. Riprese a raccontarle la sua storia, di come aveva tradito la fiducia di tutte le persone che le avevano mostrato affetto: Lilith, Arlinn, Seras.. Jackson e Darius. Una lista molto lunga alla quale non voleva aggiungere anche il nome della figlia.

“Sono stata un mostro con chiunque mi volesse bene, Catherine. Ho allontanato tutti quelli che a modo loro avevano mostrato di amarmi. Vuoi sapere perché l’ho fatto? Credo si trattasse di egoismo e allo stesso tempo di paura. Dopo la perdita di mia madre, tua nonna, ho sempre avuto paura di soffrire per un’ennesima perdita ma non mi rendevo conto che ero io stessa ad allontanarli da me.”

Era la prima volta che diceva apertamente queste cose, ma le stava dicendo alla persona giusta.

“Quando ho saputo di essere incinta ho avuto paura di non esser in grado di fare la madre. Pensavo che avresti sofferto se avessi saputo che era colpa mia se io e tuo padre non avevamo potuto darti una famiglia *normale*. Quando ti ho stretta al mio petto, però tutte quei dubbi sono passati e mi son detta che ti avrei dato il doppio dell’amore che una madre normalmente da ai propri figli. Sono stata una stupida a pensare questo.. ma purtroppo me ne rendo conto solo adesso.”

Continuò a raccontare per oltre un’ora, mentre la figlia ascoltava attenta ogni singola parola.

“Sai Catherine, ho imparato una cosa però da tutto questo.. l’egoismo porta solo alla solitudine. Io vorrei semplicemente ricominciare a vederti.. ti amo così tanto.. bambina mia”

Non riuscì più a trattenere le lacrime, l’amava.. e l’amava più di ogni altra cosa al mondo.

CATHERINE
Anche i suoi occhi erano velati di lacrime e sentiva il desiderio di abbracciare sua madre. Poteva solo immaginare quanto aveva sofferto in tutti quei secoli, ma questo desiderio non bastò a farla smuovere dalla sua posizione. Stava cercando di capire che quella che aveva davanti era una donna che per molto tempo non aveva saputo cosa volesse dire amare qualcuno completamente.

“Mi dispiace, mamma..”

Era da tempo che non riusciva a chiamarla così, ma si stava aprendo.. stava facendo un passo verso di lei e il suo dolore. Voleva davvero privarla dell’unica persona al mondo che aveva amato seriamente fino a mettere in discussione se stessa? No, non voleva.. ma avrebbe comunque proceduto per gradi. Alla fine del racconto si alzò e la raggiunse.

“Avevi ragione tu, ci ha fatto bene parlare un po’. Però adesso smetti di piangere.. sono qui”

Le sorrise e le sollevo il capo per guardarla. Le sembrava così fragile.

“Verrò a trovarti più spesso.. ma ti prego, non avere fretta. Capisco il tuo dolore ma ho sofferto tanto anche io e non è semplice perdonare un torto subito, soprattutto quando a fartelo è la persona di cui più ti fidi al mondo. E’ capitato anche a te con Lilith.. e non l’hai ancora perdonata. Dammi tempo.. ti chiedo solo questo”

Le accarezzò la guancia per asciugarle le lacrime.

E restarono lì..


Una madre Dulcinea
Una figlia Catherine

view post Posted: 15/1/2011, 20:00 [PG GIOCANTE] Brian Bean Von Frazen - >> 05
Mentre Layla ha i colori di Harlan e i lineamenti di Marleen, Brian è esattamente l'opposto.. somiglia ad Harlan e ha i colori della mamma. Tutto questo per dire che è un gran bel figliuolo °ç° complimenti alle genitrici °°
view post Posted: 15/1/2011, 15:38 [PG GIOCANTE] Ephram Hyde - >> 05
Ma quanto è bello *____________________* degno erede dei genitori direi çç
view post Posted: 13/1/2011, 18:07 [PG Giocante] Amon - >> 05
(D) Amon, che gnoccolone!!!
Quanto è bono questo sim °ç°ç°ç°
view post Posted: 11/1/2011, 15:12 [PG Giocante] Amon - >> 05
Foto foto foto foto foto foto foto foto foto

@Romina tu sei una raccomandata!!! HAHAHHA
Bella scheda patatina °ç°
view post Posted: 27/12/2010, 14:32 [SPECIAL PG] Samael - - >> 05
Che bel regalo di natale, Debby *____________*
Improvvisamente mi è venuto un caldo .afa caspita che bel pg figo e gnocco °ç°ç°ç° ci voleva uno dei tuoi bei masculi :HA
view post Posted: 24/12/2010, 18:42 The Return Incidents - >> 05
Ciao angelo,
questo sarebbe stato il nostro primo Natale assieme.. e sebbene io non abbia mai amato festività come questa, non posso fare altro che avvertire il vuoto che adesso fa parte della mia vita.. il vuoto che mi assale da quando non ho più te. Non voglio darti altri dispiaceri, io ti voglio felice.. anche se non sono al tuo fianco personalmente. È sempre stato questo il mio unico intento.
Quello che mi hai dato mi ha reso diverso, mi ha cambiato.. per la prima volta mi sono sentito umano, vulnerabile, per la prima volta ho AMATO qualcuno più di me stesso ed è una sensazione che solo una persona speciale come sei tu, poteva donarmi. Hai fatto tanto per me.. e continuerai a farlo se riuscirai a far tornare quel meraviglioso luccichio nei tuoi occhi. Spero solo che un giorno riuscirai a pensare a me come l’uomo che più di tutti ti ha amata, ti ama e ti amerà per sempre.
Chissà, magari le nostre strade si incroceranno ancora.. e allora tutto sarà diverso. Io lo spero con tutto me stesso anche se non voglio più illudermi di poterti avere come ho pensato di averti, ingannandomi.
Sorridi, vivi.. gioisci di quello che hai e di quello che sei.. io veglierò silenziosamente su di te.. perché un mercenario, non infrange mai le sue promesse. MAI.

Buon Natale piccola mia.
T. A.

Sempre tuo
Victor


P.S. Io non potrò avere te, ma il mio cuore sarò tuo per sempre. Adesso apri il cofanetto..

(Un elfo porterà questo dono http://www.moretiffany.com/tiffany/wp-cont...rt-necklace.jpg in casa Howlett esattamente alle 24.00 di questa notte. Insieme al cofanetto che contiene il gioiello (sul quale è incisa la data del 21/12/2010), ci sarà un biglietto bianco.. semplice, sigillato, con su scritta la data di oggi e il nome della destinataria: Lyra Howlett)
803 replies since 22/2/2009