Posts written by • Mirage

view post Posted: 4/6/2011, 09:51 Dubbi, domande e richieste - >> 05
Ieri pomeriggio hanno giocato Aleesha, Morgan e Vincent *_*
view post Posted: 12/5/2011, 18:51 [PG GIOCANTI] Vincent, Gretel e Aidan - >> 05
oddddddddeo i miei nipotini *__*

Aly: :love: :love: :love:

se.. Sono bellissimi *_* I maschietti mi ricordan troppo Doyle ç_ç E la gretelina albina *-*
view post Posted: 2/5/2011, 19:23 The Return MEMORIES - >> 05
Inferno, dopo l'incontro tra Brian ed Ethan

<ethan_> <dunque, fatino fatoso ha voltato l'angolo da cinque minuti e sta proseguendo la strada, che a quanto pare è sempre dritta e, probabilmente sarà suggestione, sempre più buia. La vicinanza di Brian gli dava quella sicurezza che una persona conosciuta ti da in un posto di cui invece sai a malapena il nome. comunque sia lui continua a camminare..>

<@Sorat_> <in fondo al corridoio Ethan si troverà davanti una porta. un portono grande e grosso, di quelli di legno massiccio. la porta però non è chiusa, bensì appoggiata. chissà perchè proprio Ethan trova la porta in questione.. sarà fortuna o semplicemente Sorat ha appena scoperto che c'è qualcuno all'inferno che lo sta cercando? forse.. è stato semplicemente lui a far arrivare Ethan li.. chissà. Fatto sta che il demone è davvero dietro quella porta>

<ethan_> <e lui cammina che ti cammina alla porta all fine ci arriva. Si guarda intorno e quella è l'unica via che c'è, gli pare ovvio che sia li che deve andare. Fa un respirone profondo, poi finalmente si decide ad aprire del tutto il portone, beata parte draconica che lo aiuta con la forza. Accompagna la porta fino alla fine, guardando in silenzio la figura che gli si para di fronte. Sarà, ma come lo guarda lo odia, è quello li la causa delle sue disgrazie> Sorat.. <çç>

<@Sorat_> <lui è seduto sciallo sciallo su una poltrona della stanza. sta leggendo, almeno così sembrerebbe. alza appena lo sguardo sul fatato e lo fulmina con i suoi occhietti rossi> e tu.. saresti.. ? <lo dice con gran menefreghismo. E' già pronto a farlo finir fuori dalla stanza.. non sa ancora che è il famoso Ethan.. sa solo che è uno che lo sta cercando>

<ethan_> <ma ma.. non lo vedi che non centra niente con il luogo dove si trovan? xD Chi vuoi che sia l'unico pirla che va all'inferno così, senza arte ne parte.. Fa qualche passo avanti, le braccia lungo i fianchi e lo sguardo truce> Ethan.. Ho ricevuto un invito.. Il *tuo* invito.. <ora gli ranza via la testa, è stato bello..>

<@Sorat_> <chiude il libro di colpo e lo appoggia sul tavolo li di fianco> Ethan.. Ethan.. Ethan.. <fa finta di pensarci su un po'< mi spiace.. non conosco nessun Ethan.. <gli fa sciò sciò con la manina guantata, lo prende in giro> e gradirei che tu ti rivolgessi a me con un'altro tono.. a meno che tu non voglio passare qui il resto della tua vita.. <serio, molto molto serio> spero di non doverlo ripetere.. <e nella sua mano compare una boccettina con il tappo di sughero, apparentemente vuota>

<ethan_> No? <fa qualche passo avanti, guardandolo bene in viso e distraendosi solo per guardare un attimo la bocetta, spera di aver capito cos'è, ma non vuol essere troppo ottimista già subito> Ethan.. <prende un bel respiro, vorrebbe rispondergli male, ma segue quello che gli dice e gli rispond calmo, che è inutile provocarlo a vuoto rischiando di farlo incavolare per nulla> Ethan il ragazzo di Layla..

<@Sorat_> oh.. quell'Ethan.. già.. avevo dimenticato che esistevi anche tu.. <la boccetta è vuota.. forse dentro c'è qualcosa, forse no.. chissà, Sorat non lo dice> e dunque.. sei sceso sul serio.. <accenna un sorrisino ironico e si sistema i capelli prima di riprendere a parlare> sono davvero stupito.. sul serio.. i miei complimenti.. sceso nella tana del lupo.. solo perchè te l'ho chiesto.. ti facevo più furbo..

<serenella> <alza gl'occhietti al cielo, rimanendo li in piedi davanti a lui. Quanta ironia a cui vorrebbe rispondere a tono, ma si trattiene ancora una volta dal farlo. Chissà da chi l'ha ereditata tutta questa pazienza..> Non perchè me l'hai chiesto, perchè hai qualcosa che appartiene a Layla.. E mi sembra superfluo aggiugnere.. Che rivoglio la sua voce.. <non una titubanza nella sua voce, è un fatino tutto d'un pezzo quando c'è da farsi valere>

<@Sorat_> ancora, non ci siamo.. giovane Ethan.. <scuote la testa appena appena> il tuo tono, il tuo parlare.. non hanno niente di umile sai? dovresti, ripeto, portarmi maggiore rispetto.. visto che sembra che tu voglia qualcosa che mi appartiene.. e chissà che io, non te l'abbia già dato.. <la boccetta che ha in mano si muove appena, emettendo qualche luccichio> vedi Ethan.. anche se lei riavrà la voce.. tu non avrai mai lei.. sei davvero convinto che ne valga la pena? <....>

<_Ethan_> I miei genitori mi hanno insegnato a portare rispetto per le creature che meritano, Sorat.. <no ma fai pure, Ethan, tirati la zappa sui piedi da solo che lo fai contento. Guarda la boccetta che sbrilluccica aprendo peer un attimo la bocca a vuoto, poi la indica e torna a guardare lui> C'era la sua voce li dentro? <sa da solo che probbailmente è una domanda retorica. Poi ascolta le sue parole, scuotendo la testolina bionda> Layla *è* mia, nonostante.. Il patto che la lega con te.. Non è questo a renderla tua.. Per cui si, ne è valsa la pena scendere per lei.. <tiè!>

<@Sorat_> La sua voce.. chissà.. probabile che sia li dentro.. o forse no.. magari ti ho solo ingannato.. <la boccetta che Ethan ha in mano scompare, così come era comparsa> anche se secondo i tuoi canoni non merito il tuo rispetto.. ti ricordo che ti trovi a casa mia e sei venuto tu a cercare me.. per cui.. impara a portar rispetto prima di chiedere o domandare.. <si alza in piedi, e fa un passo verso il fatato. ma solo uno per poi incrociare le braccia> e chi ti da la sicurezza che lei sia.. tua? perchè te lo ha detto? <sorride>

<_Ethan_> <lascia perdere la mano ormai vuota, concentrandosi solo sul demone> come se avessi avuto qualche scelta.. No? <gli par ovvio che se non fosse sceso, Layla col piffero che si sarebbe ripresa la voce.. O almeno lui ci spera che Sorat non sia così subdolo.. Questo ragazzo ha troppa fiducia nel prossimo> Perchè è tornata da me, Sorat! Qualsiasi cosa abbia dovuto sopportare qui.. è tornata da me, non è rimasta qui ne andata da altri.. Questo vale più di ogni altra parola, mi pare ovvio.. <ben a te..>

<@Sorat_> abbiamo sempre la possibilità di scegliere Ethan.. ricordatelo, sempre.. <anche Layla l'ha avuta ed ha scelto.. sbagliando *_*> ma tu davvero credi che sia tornata per te Ethan? non credi che sia perchè io le ho concesso di tornare? Ancora non ti ha detto niente immagino.. e tu come uno sciocco sei sceso a riprenere la sua voce solo perchè.. te lo ha chiesto lei.. <scoppia a ridere divertito e si tocca la fronte> non immagini quanto mi fai pena.. <....>

<_Ethan_> Anche se non fosse tornata per me, l'importante è che dopo essere tornata abbia voluto stare con me.. Questo per me significa scegliere.. <scuote la testa quando lui ride, al contrario il fatino è a dir poco disgustato, anche se il grillo nella testa glielo mette> non.. Non mi ha detto niente perchè è senza voce! <seee sicuramente, dato che comunque ti scrive il resto *_*> Non capisco perchè dovrei far pena a qualcuno per questo.. <*_*_*_*>

<@Sorat_> <lui lo guarda, alzando appena la testa perchè stava ridendo> ma davvero.. davvero credi che lei abbia scelto te Ethan? perchè sei l'uomo che lei ama? <si è per quello ma sorat gli mette il dubbio> è un demone.. e come tale... lei.. preferisce i suoi simili.. come.. Amon.. non credi? <fa di nuovo qualche passo verso il fatato e nella manina guantata ricompare la boccetta> sei venuto per questa.. bene.. prendila.. e torna da lei.. convinto che sarà per sempre..

<_Ethan_> <annuisce ovviamente alla sua frase, su quello non ha alcun dubbio> Esatto.. <fa un sospiro, ha qualche difficoltà a parlare di chicchessià stia con Layla oltre lui> Amon, è stata una parentesi.. Che come si è aperta si è anche chiusa.. <lo guarda dritto negl'occhi, su questo non ha dubbi e spera di far bene a non averli. guarda infine la boccetta, allungando la mano verso di lui come gli dice di prenderla.. sperando di non essere troppo ingenuo in quel gesto>

<@Sorat_> sicuro che sia stato solo una perentesi ethan? Nei sei così sicuro? io non ci giurerei.. lui è a poe.. come la *tua* layla.. lei è un demone.. credi che.. non ci ricadrà? <che stronzo.. lui continua a fissarlo con gli occhietti rossi e vispi, proprio a stronzo XD lascia che la boccetta cada nella mano del fatato mentre lui bisbiglia> tornerà da me quando io la chiamerò.. e tu non potrai fare niente.. lei è destinata a me.. da quando è nata.. e tu, come dici di Amon, sei solo una parentesi..

<_Ethan_> <scuote la testa, chiudendo per un istante gl'occhi come se Sorat fosse un incubo che una volta riaperti puff, svanisce> Layla.. Sta CON ME! No che non ci ricaschrà.. Non cercare di far centro con questi giochetti subdoli, Sorat, non funzionano! <circa.. Guarda la boccetta che ha in mano, mettendendosela in una tasca dei jeans e portandosi rapidamente una mano al fianco> Layla non tornerà da te, Sorat.. <estrae velocemente la pistola, levando la sicura e puntandola contro il demone. Si è allenato bene per essere così rapido in un movimento appreso da poco> Layla è MIA.. <e con questo lui vuol concludere il suo discorso. Lo guarda davvero serio e truce, mi rende anche orgogliosa via..>

<@Sorat_> <alza le mani in segno di resa quando vede la pistola, continuando a sorridere. non si lascia impressionare.. anche se conosce quel tipo di arma. E sa anche da dove proviene. Ma mantiene la sua solita espressione, come se la cosa non lo preoccupasse minimamente> oh.. quanta irruenza!! spero tu sappia quello che stai per fare Ethan.. perchè se mi spari e sbagli mira, anche solo di qualche centimetro.. ti renderò la vita.. un vero inferno.. <scoppia a ridere> chissà che tu non la usi su te stesso quando saprai la verità da Layla! <e ride.. uccidilo e fine *_*>

<_Ethan_> <alza appena un angolino della bocca, guardandolo sempre> Perchè invece ora la rendi un paradiso, non è vero? <e dopo la azzeccata ironia.. Spara. Non ha idea di dove si debba mirare per uccidere un demone, io nemmeno, o almeno per fermarlo. Direi che punta alla cosa più ovvia, ovvero a cuore. E pistola o no, Ethan ha una buonissima mira. Tira con l'arco da quando è un nanetto, su questo non gli è stato difficile abituarsi con la pistola. Aspetta qualche istante, attendendo la reazione del demone e iniziando a fare qualche passo indietro... ma corri, idiota!>

<@Sorat_> <si pende la pallottola in pieno cuore.. peccato che per far fuori un demone si debba puntare al cervello ò_ò supernatural insegna.. ma la pallottola fa comunque il suo dovere, perchè è speciale. nell'istante in cui trapassa la carne, sorat, fa un passo indietro e si porta la mano al petto. guarda fisso il fatato e fa un'espressione per niente simpatica> vattene.. o non manterrò la mia promessa.. <ovvero ti uccido.. ma ancora è in piedi e non accenna a cadere, nemmeno epr sbaglio>

<_Ethan_> <ecco perchè devo ricominciare a guardare la sesta serie, poi perdo colpi anch'io è_è lui attende ancora un attimo, ascoltando le sue parole. Qualsiasi cosa gli venisse in mente di dirgli se la tien per se, uscendo dalla porta e, camminando veloce, riprendendo la strada da dove è venuto per tornare a return il più presto possibile prima di morire *_*>

<@Sorat_> <e lui rimarrà così.. non si sa che effetto avrà la pallottola di Sam.. ma un qualche effetto sicuro lo farà.. solo che anoi comuni mortali, non è dato saperlo>
view post Posted: 1/5/2011, 20:52 [PG GIOCANTI] Calen & Elros Greennleaf - >> 05
Gl'elfini *_________*

sono rinvenuti finalmente :love:
view post Posted: 26/4/2011, 10:51 The Return Eyes - >> 05
Se la Eli smette di ucciderli xD Son bellissimi loro *-*
view post Posted: 13/4/2011, 23:21 The Return Incidents - >> 05
Un fatato, nella sua camera di PoG dopo l'incontro con la madre di questo pomeriggio

"La seconda scelta. L'ho detto a mamma prima che non vorrei mai esserlo, anzi, che non voglio essere. Non è questione di qualcosa come quell'idiozia dell'orgoglio maschile -perchè qui non si fa a gara a chi ce l'ha più.. più insomma- no, è altro.. è venir dopo qualcun'altro per la persona che ami. Non è accettabile quando questa, invece, è per te la prima persona che metti nei tuoi pensieri ogni giorno, ogni istante.
Che poi, questa cosa che "si ti amo ma non possiamo stare insieme" mi sembra tanto una di quelle scuse che si usano per scaricare la gente alla buona, tanto per dire ciao ciao è stato bello finchè è durato. Io, davvero, a volte mi sforzo di capire se ci può essere una logica in questi pensieri ma anche dopo ore non trovo ancora una risposta decente. Come fai a stare con qualcun altro se mi ami? Allora a questo punto ti sei innamorata di lui! Ma porca eva, si può amare due persone contemporaneamente? No! E soprattutto, io devo stare come un palo ad aspettare che le arrivi un'illuminazione dal cielo per sapere chi ama di più? Non lo so, io continuo -forse invano- a sperare che la sua sia solo una stupida infatuazione dettata dal fatto che avesse bisogno di sentire una persona vicino in un momento difficile, ma, sempre di più, sto pensando che non sia così e che, veramente, voglia andare oltre me. Anthea mi ha detto di continuare a farmi sentire, ma non voglio essere pressante. So com'è fatta Layla e ha bisogno di attenzioni quanto di avere il tempo di pensare da sola a cosa vuole veramente, altrimenti è capace di arrabbiarsi perchè le stai addosso mentre lei deve capirle da sola certe cose.. E chi sono io per dirle di muoversi, ma d'altronde.. Ora non posso nemmeno essere io quello che aspetta, no? Comunque sia.."
Prende carta e penna, prima che Aster decida che la pila di fogli sia un nuovo gioco.

Ciao bionda,
come stai? Passata la febbre? Mi chiedo se non sia idiota farti domande a cui probabilmente non avrò risposta, ma vabbè.. Spero tu almeno questa lettera la legga, è corta, perchè non voglio opprimerti con tutti i miei pensieri e non ho voglia di farti piangere dilungandomi sull'esprimere esageratamnte quanto cazzo ti ami, perchè tanto già lo sai (ah cavolo, l'ho scritto. Bè ormai non mi va di cancellarlo).
Ho bisogno di vederti, davvero, ma questa volta non voglio piombare li con nessuna sorpresa, anche perchè più che farle a te sei tu che le fai a me con fantastiche notizie tipo "ah no, Ethan, se arrivavi due giorni fa forse..". Non ci siamo, signorina von Frazen, no davvero. Ho cercato veramente di venire il prima possibile, lo sai anche tu perchè te l'ho spiegato l'altra sera che non riuscivo davveroa varcare il confine prima. Ho dovuto aspettare, e lo so che questo non ha giocato a mio favore.. Ma sarebbe stato molto più idiota arrivare da te rantolante e in agonia. Per cosa poi, farti pena? Svenirti davanti qualche secondo dopo averti trovata? Vabbè, ormai quel che stato è stato, no? non divaghiamo. ti scrivo solo perchè ti voglio, ti voglio vedere, ti amo e per ricordarti che io ci sono -si, sempre li ad aspettarti anche se forse non credo sia utile alla mia dignità, anche se penso di averla persa ormai.
Devo anche chiederti una cosa, un'informazione forse di poco conto o forse no per una creatura dell'Isola. Che più che altro la trovo come un'ulteriore scusa per poterti parlare.. Ma sono anche tanto buono e gentile con tutti, quindi premurarmi degl'altri forse è nei miei geni no? (Si sto cercando di autoconvincermi che non ci sia una scusa buona per vederti in tutto)

Ok, forse devo smetterla, è tardi e ho un gatto che mi sta distruggendo la camera e sarà meglio che metta a dormire sia lui che me.

Ancora una cosa. Non credere che abbia dimenticato la parola "Erinni". Mi devi dire qualcosa di molto importante, lo so.. E ora che ho afferrato l'argomento non puoi far finta di nulla.

Un bacio bionda!
Tuo, Ethan


(Ti amo.. Un pochino.. Ok no, tanto.. La devo smetterla di scrivere cavolate e non aver nulla con cui cancellarle)

[Sulla busta c'è scritto in grande "LAYLA, LEGGI! (non hai scuse per evitarmi ora) Ethan"]


Segue a questo un altro foglio, intonso fortunatamente dalle zampate di Aster.

Cara Estele,
scrivo a te perchè mi duole dirlo ma è ovvio che mi fidi più di te, anche se ti conosco da meno tempo, che di Giosafat. Spero ti ricordi di me, sono Ethan, il figlio di Arlinn! Abbiamo parlato l'altra sera, quando abbiamo trovato Giosafat cercare la memoria al fiume e siamo giunti alla conclusione che forse mio padre potrebber tornarci utile. Ho parlato con lui e si è detto disponibile a incontrarvi, quando volete, entrambi.. Perchè è meglio che ci sia anche tu con lui. Ve l'ho detto che mi deve qualche favore, no? Puoi cercarlo tu stessa, mandandogli un biglietto con lo stesso falco con cui ti arriverà questo, vi incontrerà quando vorrete.

Spero di essere stato utile,

Ethan


Sperando di aver concluso tutti "gl'affari" il fatato se ne andrà a dormire, ovviamente pedinato dal gatto.


Ethan
view post Posted: 3/4/2011, 22:38 The Return Eyes - >> 05
il vestito mostra tette è tagliato su di lei xD

Grazie binetta <3

[ti ringrazia un po' meno il fatato focoso, perchè sappiam che è arrabbiato con te ormai çç]
view post Posted: 1/4/2011, 21:59 [SPECIAL PG] Harley Quinzel - >> 05
Che bellina *_*

Si notava la differenza tra il tocco della Romy e quello di Debby xD è bellissima in tutte le salse però *_*
view post Posted: 29/3/2011, 11:40 The Return Eyes - >> 05
Facciam un po' di pubblicità alla seconda generazione returniana çç

Catherine

SPOILER (click to view)
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Erynil

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Anthea&Ethan

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Foto spam di Anthea perchè è figa çç

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view post Posted: 28/3/2011, 20:17 [PG GIOCANTI] Anthea&Ethan - >> 05
up secondo potere acquisito Ethan e nuova foto dei cosini
view post Posted: 27/3/2011, 22:53 The Return Incidents - >> 05
Ieri notte, Castello di PoE

Ginevra

Una giovane vampirina all'incirca ventenne si trova in una delle torri del castello di Point of Evil. è vestita così http://looklet.com/look/11003183 ed è seduta sul cornicione di una delle finestre intagliate nella pietra che percorrono tutto il perimetro della torre, appunto. Si sta sistemando la farfallina appuntata nei capelli, quella che le ha regalato Dulcinea, mentre dondola con le gambine nel vuoto. Fortuna che l'equilibrio vampirico l'ha preso tutto, altrimenti sarebbe già finita giù. Nel mentre canticchia anche qualcosa, nel completo relax che si gode a stare li in solitudine e in piena notte.

Louis

Un vampiro dalle seguenti fattezze https://i302.photobucket.com/albums/nn115/V.../brad_louis.jpg stava appunto cercando una giovane vampira con cui ha urgenza di parlare. Non ha problemi a capire dove si trovi al momento, difatti sta salendo le scale del castello di PoE che portano alle torri. Sa, di non dover portare buone nuove, ma ha promesso a suo fratello.. l’amore più grande della sua vita.. quello al quale mai rinunceberre, che si sarebbe adoperato per portargli Ginevra al suo cospetto. Arrivato dietro la porta, apre e sospira. Non ha ancora attraversato la soglia.. ma è certo che la giovane donna abbia già colto la sua presenza>

Ginevra

Proprio così, la signorina ha sentito una presenza alle sue spalle. Ma ancora per un istante si perde a cantare, finendo quella che sembra una qualche filastrocca che, probabilmente, le cantava la madre quand'era più piccolina. Finalmente poi si volta, solo col visetto, sorridendo appena al vampiro.. Ma è question di un attimo, perchè subito dopo guarda di nuovo verso la notte davanti a lei. "Louis.. Perchè non mi sembra che siate qui per caso?" Sospira appena. Conosce abbastanza il vampiro per capire dai suoi pensieri, che però non indaga per molto, che non si trova li per caso.

Louis

La guarda quando si volta, anche se per un solo istante. La sua espressione è seria e sebbene non gli piaccia metter in difficoltà le altre creature, questa volta non ha scelta. Avanza, camminando lentamente sulla torre e si ferma alle spalle di Ginevra "Inizio a pensare di esser diventato troppo prevedibile. Questo non è mai un bene per un vampiro, lo sai?" si perde a guardare quello splendido panorama che return offre. Louis è un amante del bello.. e dalla torre il panorama è meraviglioso, soprattutto di notte "In effetti, ti cercavo. Ho bisogno di parlarti.." la voce è bassa e dal suo tono si intuisce che si tratta di qualcosa di estremamente serio.

Ginevra

Piega il visetto all'indietro, alzando lo sguardo per riuscire almeno a guardare la parte di viso di Louis sopra di lei. é piccolina Ginevra, non ci vuole molto per sovrastarla e nonostante sia seduta sulla balconata, che non è tanto bassa, risulta comunque più bassa del vampiro. "No, ma i tuoi occhi parlano da soli, per chi sa leggerli.. E" sospira appena "ora le tue parole me lo confermano.." Aspetta un attimo prima di fare la fatidica domanda, sperando -anche se nemmeno lei ci crede- che qualsiasi cosa Louis debba riferirle non centri nulla con gl'altri due vampiri del trio. "che cosa succede, Louis?"

Louis

Lui ormai si è perso a guardare la foresta, probabilmente non riuscirebbe a reggere il suo sguardo sapendo che sta appunto per infrangere quella lieve speranza nutrita dalla vampira, o mezza tale "Sai cosa ho imparato in tanti secoli di esistenza? Che dietro la quiete potrebbe nascondersi la tempesta, Ginevra" Ed è proprio in tempesta che si sente lui. Non vuole obbligarla a fare nulla perché pensa che il modo migliore per convincerla sia farle capire che lei è la sua ultima possibilità per rimediare, con Lestat "Mi dispiace dover essere sempre fonte di problemi, per te.." ma lui l’aveva avvisata che avvicinarsi a lui sarebbe potuto essere pericoloso ".. ma ormai quel che è fatto è fatto e..2 sospira, abbassando lo sguardo su di lei, nonostante continui a evitare i suoi occhi "lui, ti vuole.."

Ginevra

Scuote appena la testolina corvina, guardando di nuovo anche lei davanti a loro, in modo da cercare di perdersi un attimo nei suoi pensieri e assorbire per bene quel che gl'ha appena detto Louis. "I problemi a quanto pare me li sono cercati.." si sente un ridolino, probabilmente al limite dell'isteria, perchè non è proprio una risata felice. Ritorna a piegare la testolina all'indietro come prima, guardandogli praticamente il mento "Lestat?" Da Lestat se la aspettava una chiamata prima o poi.. Insomma, è da quando son tornati dall'inferno e dal loro "incontro" che si aspetta di trovare il vampiro biondo a sbarrarle la strada. Per un secondo ha pensato anche ad Armand, ma dopo l'ultima volta ha capito che Armand agisce in altre maniere.

Louis

In realtà è lui che deve superare una prova. Certo, sarebbe molto più semplice per un vampiro come Louis, portarla con la forza al cospetto del suo master.. ma non è questo il modo in cui lui agisce. E non lo fa per una serie di ragioni "Armand ha avuto la sua dimostrazione e se fosse stato lui a cercarti, a volerti.. non sarei qui adesso" no, perché tra loro due i problemi non son cessati e non ha alcun interessa a dargliela vinta. Ma con Lestat è diverso, sa di aver esagerato anche se la sua non era una sfida nei suoi confronti "Si, si tratta di Lestat e ti mentirei se sapessi cosa abbia in mente.. non lo so" ed è vero, non è riuscito a cogliere nessun pensiero nella mente del fratello sebbene siano connesse "So solo che se non ti porterò da lui.." non continua la frase, ma Ginevra capirà perfettamente senza bisogna di aggiungere ".. non voglio farlo con la forza, Ginevra.." no, anche perché a quel punto sarebbe stato inutile portarla fuori dalla cripta.


Ginevra

"Armand.. Ha i suoi modi di fare e tu non saresti un portavoce in quel caso.." scuote la testolina, ha capito ormai come agisce il vampiro moro e sa che, appunto, sarebbe finita come l'ultima volta in quel caso. è per questo che non sa ancora da chi essere più impaurita, se da Armand o da Lestat. Da Armand lo è sicuramente, dopo l'ultima volta ha pensato seriamente di lasciarci la pelle in quella cripta. Ma dall'altra parte c'è Lestat, che con la sua innata amibiguità non ha ancora fatto ben capire a Ginevra cosa pensarne. Si gira poi, dando la schiena al panorama ma rimanendo seduto in maniera tale da poter guardare Louis in viso, anche se lui non la sta guardando. è proprio lei ad alzare una manina per posarla sul volto pallido del vampiro, in modo da fargli abbassare lo sguardo "Ancora con questa storia? Non è contento di aver visto che aveva ragione su quella vecchia situazione?" Lei gliel'ha data vinta ufficialmente a Lestat l'istante dopo che Louis l'aveva lasciata sola nella stanza della musica, quella sera.. "Perchè ora?" la sua mente sta lavorando senza giungere a una conclusione però.. Non capisce se centri qualcosa quello successo con Armand o no.

Louis

"No, Armand non ha bisogno di intermediari, Ginevra.. e nemmeno Lestat" appunto, non è che voglia qualcosa di preciso da Ginevra, ciò che il master desidera è verificare se lo stesso Louis è meritevole di fiducia. Quando lei si volta e lo costringe a guardarla, lui chiude gli occhi. Non può fare a meno di sentirsi un vigliacco perché questo non è il suo modo di agire.. ma ormai credo sia chiaro che sarebbe disposto a tutto pur di non perdere le creature che più ama al mondo. E, sfortunatamente per lei, non si tratta di Ginevra "Non sei tu ad essere sotto esame, questa volta.. ma io. Non ho idea di cosa abbia in mente, non posso assicurarti nulla.. so solo che se non ti porto da lui.. io mi ritroverò.. solo.." apre gli occhi, la vampira potrà cogliere tutta la malinconia e il dispiacere che gli provoca il sol pensiero di poter perdere i suoi fratelli, o in questo caso Lestat visto che con Armand ha dei problemi.

Ginevra

Gli batte leggera la manina sulla guancia candida, con un mezzo sorriso sul viso "Lo so che non mi porteresti con la forza da lui.. Seppur tu ci tenga a loro più di qualsiasi altra creatura al mondo.. Non saresti così meschino da farlo contro la mia volontà.." ora gli sorride più sincera, appoggiandogli il capo sul petto.. Perchè ha bisogno di sentire veramente che non farebbe niente di simile, seppur a lei non debba nulla. "Non voglio che tu rimanga senza Lestat e Armand per colpa mia, ma.." sospira, le costa fatica dirlo ma.. "..Ho paura.. di cosa potrebbe succedere.." dall'ultima visita di Armand, specialmente. alza di nuovo lo sguardo su di lui "Se dovessi andare da lui.. Non dovrebbe farmi nulla, vero? L'importante è che io vada per te.." Sta cercando di convincersi che potrà tornare a casa con tutti gl'arti a posto, per valutare se sia effettivamente il caso di farsi vedere da Lestat e presumibilmente anche da Armand.

Louis

Sospira, al momento non è convinto che non riuscirebbe a compiere un gesto estremo pur di riavere il suo posto. Però non commenta perché si conosce e sa che se mai dovesse arrivare a tanto, si odierebbe con tutto se stesso. La accoglie sul suo petto, passandole le dita nei capelli corvini. Il fatto che sia consapevole di non amarla, non gli impedisce di provare una sorta di volontà di protezione nei riguardi della giovane vampira "Io non so cosa potrebbe accadere, Ginevra.. non ho idea di cosa voglia da te e non posso nasconderti la mia paura a tal proposito. Ma tu.." fa una pausa spostando la mano dai suoi capelli fin sopra la sua guancia ".. tu sei l’unica che può ridarmi quello che ho perso.. quello che voglio" non può darle la certezza del fatto che uscirà incolume da questo incontro, dato anche quello che Armand ha fatto a Lyra per vendetta. Lui lo sa, anche se non si è mai intromesso "Prima o poi arriverà la resa dei conti.. Ginevra.. ed io credo che sia il caso che tu la affronti senza farti cogliere di sorpresa."

Ginevra

"Io? E come?" si sposta appena indietro con la schiena, senza perdere l'equilibrio, ma allargando le braccia e guardando in faccia il vampiro "Io non ho niente da dare a Lestat.. Tranne me stessa, e non vedo cosa se ne farebbe di una mezza vampira quando può avere di certo elementi migliori come.. Seguaci, o quello che sono o che potrebbe mai desiderare.." sospira, incrociando le braccia al petto " Devo per caso solo confermargli che sei solo suo? Non l'ha ancora capito?" si sta mano a mano arrabbiando perchè pensava che questa storia fosse conclusa e che, una volta che Louis tornava da Lestat e Armand, tutto si sarebbe risolto. Evidentemente non è così.

Louis

Lui scioglie l’abbraccio, regalandole un’ultima carezza sul volto "Non lo so.. Ginevra. L’unica cosa di cui sono certo è che io ho sbagliato anche se inconsapevolmente. Ho cacciato per aiutare te mentre per lui non l’avevo mai fatto.. e non basta dirgli che non è stato fatto contro di lui.." ma contro Armand, in verità "Io devo dimostrargli chi è davvero importante per me" sospira, non avrebbe mai voluto dover arrivare a tanto, ma come ho ripetuto molte volte.. non ha alcuna scelta. Poggia le mani sulla balconata e chiude gli occhi "Sono io a dover dimostrare a lui di esser solo suo.. e lui ha scelto te come prova della mia.. obbedienza.." questo ragionamento a Ginevra sembrerà assurdo, ma ha già creduto di perderli quando era all’inferno.. e non è più intenzionato a sopportare quel che ha patito laggiù "Non devi darmi una risposta adesso, Ginevra.. però.. pensaci.." si volta a guardarla "..fallo per me.. se puoi."

Ginevra

Lei alla fine ha bene o male capito com'è la questione. Fosse solo per fare un piacere a louis ci andrebbe anche subito, ma è dubbiosa perchè non sa che potrebbe succederle, ed è rimasta abbastanza toccata dall'ultima avventura coi vampiri. "è ovvio che ci penserò, Louis.." perchè lui gliel'ha chiesto gentilmente, senza forzarla e dandole semplicemente i veri motivi per cui dovrebbe farlo, senza nsconderle nulla o prenderla in giro. "E non voglio metterti nei guai più di quanto non ti abbia già messo in passato.. Perchè alla fine.. Sono stata io la testarda a voler continuare ad andare avanti contro un muro ben spesso.." quasi sorride, alzandosi in piedi ora e abbottonandosi il golfino che in cima alla torre ci sarà parecchia arietta fresca. "Solo.. Lasciami qualche giorno per pensare.."


Louis

Certo, Louis non è come Armand che preferisce insidiare dubbi nella mente della gente. Lui parla chiaro, non solo per non sentirsi in colpa con se stesso, ma perché crede che in fondo sia il modo migliore per ottenere qualcosa. Come ha detto anche ad Armand, lui non ha mai lasciato odio nel cuore delle donne che lo hanno amato.. e questo perché non le ha mai illuse, le ha amate sinceramente senza lasciare rancore "Ti ringrazio, Ginevra. E ti ringrazio perché anche il sol fatto che ci penserai mi lascia quel barlume di speranza che, se non ci fosse, mi porterebbe a pensare che tutto sia perduto.. ti sembrerà stupido, forse.. ma.." no, non è stupido.. semplicemente innamorato. Le prende il viso tra le mani e si avvicina, lentamente e guardandola negli occhi "l’amore non è mai stupido.." che si stia riferendo un po’ anche al motivo che ha spinto ginevra ad avvicinarsi a lui? Forse.. fatto sta che la bacia sulla fronte.

Ginevra

"E io ti ringrazio perchè.. Non lo so, perchè mi dai fiducia.. E ho bisogno di potermi fidare di qualcuno di voi.." sorride quando le bacia la fronte, annuendo alle sue parole "Lo so, Louis, lo so.. L'ho capito ormai.." incrocia le braccia al petto, come a protegersi dal freddo sempre più pungente. La sua metà umana, purtroppo o no, si fa sempre più o meno sentire. "Mi accompagni nella foresta, Louis?" La vampirina dovrà probabilmente cacciare, forse solo per iniziare a penasre se accettare o no la proposta di Louis.

Louis

Lui non sa nemmeno se può fidarsi di se stesso al momento. Ma direi che gli piace che lei riesca, nonostante tutto, a fidarsi di lui. Si allontana da lei e le porge la mano "Non so se stai facendo la cosa giusta a fidarti di me.. ma continuo anche a sperare che questa volta le cose si potranno concludere definitivamente.." poi annuisce e direi che la accompagnerà a caccia senza più parlare di questa storia. Sarà lei a decidere.

Ginevra&Louis
view post Posted: 24/3/2011, 22:06 The Return Incidents - >> 05
Castello di PoG, questa mattina

Mai, mai, mai più qualcosa di simile. Penso di essermi svegliato e riaddormentato almeno quattro volte durante la notte e, ogni volta, era la stessa storia: ho imparato a guardare il water da un'altra prospettiva. Mai, mai, mai più capitare in una locanda elfica quando si festeggia qualcosa. Quelli saltano, cantano e ballano e con i loro sorrisi allegri ti prendono come fossi uno della loro compagnia, invintandoti a festeggiare con loro. Ecco, devo appuntarmi di non farlo mai più. Tenersi lontano dagl'elfi festanti.. E soprattutto dalle loro bevande. Poi dicono che questi son tutti amici della natura, personcine per bene insomma.. Mah, evidentemente gente come Legolas è uscita dal "manuale dell'elfo perfetto", perchè i restanti mi sembran tutti un'altra cosa. Non ho idea di che ora sia, ma dalla luce nella stanza mi sembra palese che dovrei essermi alzato già da tanto, ma al momento la testa non me lo permette, e so che se mi alzassi ora, i piedi mi porterebbero comunque al bagno. Strano il fatto che tutto questo star male mi abbia però ricordato che, effettivamente, mamma e papà si sono conosciuti proprio così.. O almeno, so che erano in una locanda. E questo spiegherebbe anche che la mamma era un po' apannata dai fiumi dell'alcool per innamorarsi così perdutamente di papà.. Vabbè.. A proposito di papà.. Non riesco ancora a crederci di essere riuscito a far pace con lui. Dopo mesi che non ci vedevamo, è stato facile riparlargli come fosse passato soltanto un giorno dall'ultima volta. Forse (e dico forse) gl'ho tenuto il muso troppo a lungo..

"Non mi aspettavo di vederti qui.."

"Un paio di giorni fa non mi sarei nemmeno aspettato di venirci"


Ma d'altronde, papà è sempre papà. Non so per quale motivo, ma ora forse riesco a comprendere perchè mi ha tenuto segretamente nascosto nel vulcano. Anche se non potrò perdonargli di avermi fatto allontanare dalle persone care, specialmente da lei.. Argomento che è venuto fuori, ovviamente.

"Mi ha detto la mamma che non state più insieme.."

"Sai come si dice no.. Tale padre.. Tale figlio.."

"Mi dispiace. Ero troppo rancoroso nei confronti di suo padre per capire che lei non era suo padre. Ovviamente l'ho capito troppo tardi.."

"Ormai il danno è fatto, e purtroppo la parte più grave l'ho combinata da solo, senza il tuo aiuto.."

"Bè, ti ho dato un input più che sufficiente per farti odiare da lei, ti ho fatto sparire per settimane.. Non biasimo nemmeno te per esser stato così debole d'animo.. Ho fatto tutto io.."


Si, se n'è accorto che alla fine è partito tutto da lui, ma ormai quel che stato è stato e che sia stata più colpa di papà o mia ora non è importante, perchè alla fine il risultato è stato quello.

"Cosa pensi di fare ora? Per riprenderla, intendo.. Te lo leggo negl'occhi che non riesci a stare senza di lei.."

"Non lo so, pensavo di scriverle una lettera.. Milioni di copie anzi, perchè sono sicuro non la leggerà al primo colpo.. Altro non posso fare.."

"Come stanno le tue ali?"

"Non mi permettono di andare da lei, quindi.. Piuttosto male"


Il suo aiuto che non funziona. Come ci mette la mano qualcuno, tornano al punto di partenza. Nonno ha fatto un buon lavoro.. Devo aspettare che crescano da sole, col tempo e.. Con tanto dolore. E il confine tra pog e poe scatena proprio questo processo di regressione ogni volta.

"Si rimetteranno.. E tu anche.."

"E allora sarà troppo tardi, me lo sento.."

"Non ce n'è meglio di te su quest'isola.. E non guardarmi così, non lo dico perchè sono tuo padre.. Lo dico perchè so che ti sei pentito di quello che hai fatto il secondo dopo.. Se non anche mentre.. E lo capirà anche lei.. E se non vuole capirlo allora sta bene così come sta.."

"Papà.. Un po' di incoraggiamento no eh?"

"..spaccagli il culo a quelli di PoE, Ethan.."

"Ok, andava bene anche una pacca sulla spalla.."


Scorrono lenti tutti questi pensieri, le parole scritte quelle dette e.. Il mio incredibile mal di testa. Perchè ora ho anche le visioni e mi sembra di vedere le ali crescere molto più rapidamente del solito. Sento anche meno dolore.. Ma questo sicuro sarà ancora e solo un postumo di quelle maledette bevande elfiche..

Ethan
view post Posted: 19/3/2011, 16:43 The Return Incidents - >> 05
Ciao bionda,
spero tu abbia voglia di leggere qualche riga scritta da me, ma.. Nel caso tu non voglia, ho fatto un po' di sana prevenzione e ho passato la notte a scrivere un sacco di copie di questa lettera, così che non si sa mai.. Insomma, il mio scopo è che tu legga le mie parole, e se per qualche motivo non mi andrà bene la prima volta -con questa lettera- stai certa che farò di tutto per arrivare a te.
è due giorni che vado e vengo dalla *nostra* grotta.. Ho tolto tutti i resti bruciati che erano ancora li, sembrava di sistemare le rovine di un'esplosione vulcanica, davvero c'hai dato dentro, hai fatto le cose per bene. Però, ieri notte l'ho risistemata, da capo.. Com'era prima e forse anche meglio, ci sono di nuovo le coperte e i cuscini.. E le candele. E ora ci sarebbe anche una specie di porta, cioè.. Per ora è solo una tenda, perchè.. Hai bruciato pure l'edera che copriva naturalmente l'entrata, e in qualche modo dovevo chiuderla al mondo, anche se così da fuori sembra la casa di qualche gnomo alternativo. Ma vabbè, almeno c'è un po' di intimità li dentro.. Comunque, l'altra sera mentre tornavo da questa mirabolante impresa di pulizia, ho incontrato una persona al castello, un angelo a dir la verità, che bè.. Non ho capito bene cosa mi ha fatto ma è come se mi avesse tolto un enorme peso dal cuore. Non ho più l'angoscia di aver condotto Anthea verso la morte e non provo più quel forte rancora verso papà. Ma soprattutto, ho una gran voglia di far di tutto per riavere te. Non ha cancellato la vergogna che provo per averti tradita, ma l'ha resa un punto di partenza da cui farmi forza per riprendere a lottare per te, perchè dopo essere stato alla grotta devastata qualche dubbio mi era venuto, nonostante con tuo fratello sono riuscito a essere piuttosto risoluto. Si perchè l'altra sera ho incontrato tuo fratello, penso te l'abbia detto. Non l'avevo subito riconosciuto perchè non mi aspettavo fosse già un ragazzo, ma a quanto pare mi ha osservato stare delle ore come uno scemo nella foresta comune aspettando che tu passassi di li. Ho scoperto dopo, dai pensieri di Anthea, che ti eri fatta male, anche se non ho capito bene cos'hai combinato per farti quasi staccare un piede.. Comunque, è ovvio che tra me e Brian l'argomento di conversazione sei stata tu.. Mi ha fatto male sentirmi dare del bugiardo, del bastardo e non mi ricordo che altri epiteti, ma d'altronde me li meritavo tutti e non ho aperto bocca su questo, ma voglio che questa considerazione di me venga superata, Layla.
Ti ho vista poi con.. Quello! è più forte di me, non ti spio, ma mi viene male a non sapere cosa tu stia facendo lontano da me e il tuo *andare avanti* volevo capire cosa fosse, e.. L'ho visto.. Ti ho vista con lui, vi ho visti insieme.. E credimi, mi è caduto il mondo addosso, quindi ora posso capire meglio di prima cosa ho dovuto farti provare e.. Non ho parole per definire come si stia, mi merito tutti gl'insulti del mondo e tuti gl'epiteti più pessimi che ti possono venire in mente.. Non è una scusa quando ti dico che, veramente, mi sentivo tanto solo da dover cercare per forza in qualcuna -che non eri tu- un contatto.
E ora, ovviamente col senno di poi, mi pento di quello che ho fatto. Mi sentivo solo, abbandonato.. Esattamente come ti sentivi tu, ma io sono stato più debole da cedere perchè non resistevo più a sentirmi così. Ero.. Debole, si. Uscivo da quei mesi pessimi con mio padre e.. Tu non c'eri. Nei momenti di lucidità eri il mio unico pensiero e poi.. non c'eri! Sono uscito di la e non c'eri e mi son ritrovato solo. Certo, c'era la mia famiglia, almeno Anthea e mia madre.. Ma NON tu!
Comunque, che sia stato l'aiuto dell'angelo, le parole di tuo fratello -perchè a quanto pare non gli dispiaccio come quasi cognato- o semplicemente i miei neuroni che da soli hanno creato sinapsi fino ad ora sconosciute, è ora che lotti per te, che ti riprenda.. Mi avevi detto di aspettarti, quand'eri poco più che una bambina, e ti ho aspettata. E sei stata la *cosa* più bella che potesse mai succedermi. Hai ragione quando dici che devo alzarmi e farmi avanti per quello che voglio.. E IO voglio te, Layla..
Spero vorrai ascoltarmi e spero che, nonostante tutto, ci sia ancora qualcosa dentro di te che rivuole il tuo stupido fatato..
Ti aspetto, non appena starai meglio, alla nostra grotta.. O casa degli gnomi alternativi, chiamala come vuoi. Ti aspetto, capito? Vivrò li giorno e notte se necessario.. Ma Sarò li, per te.

Ti amo,
tuo per sempre

Ethan


La lettera verrà consegnata ad Anthea perchè la porti a Layla
view post Posted: 16/3/2011, 16:39 The Return Incidents - >> 05
L'altra notte, castello di PoG

Castiel

Un angelo si trova nell'atrio del castello di Point of Good. Assomiglia tutto a lui www.serietivu.com/wp-content/uploads/2009/12/castiel.jpg e indossa ancora gli stessi abiti che aveva prima, quando in spiaggia ha trovato Sidèra. Ha accompagnato la neiphilim fino al castello, dopodichè l'ha lasciata alla sua strada, fermandosi invece nell'atrio. Il mantello nero è ora appoggiato allo schienale di una poltrona, sulla quale tra l'altro lui è seduto. Le ali sono ombra, così da rendergli comodo il sedersi, e lui è seduto composto li, con le gambe accavallate alla maschile e lo sguardo perso nell'osservare il luogo in cui si trova. Le pareti bianche sembrano risplendere anche nell'oscurità della notte e lui li si trova, stranamente, a suo agio. Si chiede ancora per quale motivo sia proprio finito in un isola simile, l'Isola del Non Ritorno come gl'hanno detto quelle due ragazze appena messo piede qui, difatti questi due giorni li ha passati soprattutto in quello che ha scoperto essere il villaggio dell'Isola, dove ha scoperto che le creature di ambo i lati possono frequentarsi liberamente, per cercare una possibile indizio che lo porti qui in missione. Purtroppo le sue ricerche non l'hanno portato a nulla, anzi.. Non ha trovato nemmeno una creatura che potesse essere definita come simile a lui, tranne per la ragazza che ha incontrato sta sera. Passa a sistemarsi i capelli sul viso, passandovi una mano in mezzo, quando alza il viso per guardare chi è la creatura che sta ora entrando dal portone.

Ethan

Un ragazzo dall'aria stanca sta rientrando ora al castello. E' circa lui www.modelwerk.de/file/209377.jpg?size=big che ora sembra proprio un ragazzo normalissimo, dato che i simboli fatati sul suo viso non sono ancora tornati, facendo tra l'altro spiccare ancora di più la cicatrice rosso acceso che gli segna l'occhio. Ha probabilmente passato la sera alla grotta che divideva un tempo con Layla, decidendosi finalmente a sistemarla perchè, dopo che la demonietta aveva dato fuoco a tutto quello che c'era dentro, non era più tornato lasciando il posto disastrato com'era. Sta notte invece ha finito di togliere tutto quelle che era rimasto.. Ovvero pezzi bruciati di qualcosa di ormai indefinibile. Una volta guardato la grotta vuota, se n'è andato, forse un po' più abbattuto di prima ma comunque sicuro che anche quello è solo un motivo in più che lo sprona verso la sua nuova missione di recupero demonietta.. Ora non fa nemmeno caso a Castiel, fino a quando, mentre inizia ad aprire il giubbotto di pelle, non si scontra con un ombra che pare circondare un'intera poltrona. Curioso si fa avanti, riconoscendo in quell'ombra la forma di un paio di ali. Sgrana gl'occhi e rimane un attimo senza fiato, dietro alla poltrona sulla quale non si è ancora accorto esserci qualcuno, dato che l'oscurità unita all'ombra copre completamente la figura dell'angelo e, anzi, allarma Ethan perchè non capisce da dove nasca quell'ombra stravagante.
"C'è qualcuno?" si guarda intorno, cercano di capire chi sia a produrre l'ombra.

Castiel

L'angelo era rimasto immobile e in totale silenzio, valutando che creatura poteva essere entrata da quello che riusciva a percepirne della sua aura.. Ma con la specie dei fatati non aveva ancora avuto a che fare, quindi sembra curioso quanto Ethan, così si alza, portandosi le ali ombrose a formare una cupola scura dietro di lui. Guarda il fatato davanti a lui, palesemente stupito, con gl'occhi azzurri chiarissimi che sembrano fari di pura luce in tutto quel buio.
"Buonasera.. Ti ho spaventato?" Lo chiede, ricordandosi della reazione spaventata che hanno avuto sia Sidèra che Bonnie la prima volta che hanno visto la sua forma per così dire in ombra.. Pare che invece quando vedano le ali candide e piumate tutti si tranquilizzino. Ricorda che l'unica creatura che a primo impatto non si è spaventata è stata proprio Anthea, con cui tra l'altro, sente che la persona davanti a lui ha qualcosa a che fare. Quindi ora si chiede perchè effettivamente hanno tutti paura di questa forma effettivamente piuttosto inusuale per un angelo, ma pur sempre angelica.

Ethan

Rimane un attimo interdetto dal vedere spuntare la figura di Castiel da proprio sotto i suoi occhi, non si era proprio accorto ci fosse qualcuno sulla poltrona, era troppo concentrato sulla forma delle ali. Difatti per un paio di volte apre la bocca a vuoto poi, accorgendosi forse di sembrare un imbecille, si ricompone, schiarendosi la voce e socchiudendo appena gl'occhi per valutare chi abbia di fronte.
"No, solo.. Non capivo da dove venisse.." indica per un istante le sue ali, poi si mette le mani in tasca perchè mamma Arlinn gl'ha insegnato che è maleducazione indicare col dito "..quell'ombra.. Pensavo ci fosse qualcuno.. Con le ali, ma ovviamente mi sbagliavo.." scuote appena la manina, come a dire che è stanco e sta parlando a vanvera tanto per mettere delle parole di fila una dietro l'altra.
"Scusa, cioè.. è ovvio che siano tue.. Solo.." cerca le parole esatte per farsi capire senza poterlo offendere "..Sono.. Strane?"

Castiel

Una parvenza di sorriso pare passare sul volto di Castiel, ma forse è solo un'ombra anche se, il fatto che tutti siano straniti dalle sue ali ombrose in qualche modo quasi lo diverte.
"Non sei il primo a fare quella faccia.. Stupita.. In realtà questa non è la loro vera forma, ma così sono molto più.. Comode.." dosa gl'aggettivi che ha imparato ad apprezzare in questi pochi giorni da che è sull'isola.. aggettivi di cui lui, in realtà, conosce solo il significato lato. Cos'è la comodità di un paio d'ali in ombra? Non di certo il potersi sedere comodamente su una poltrona come prima quanto invece il potersi spostare più rapidamente, ad esempio, tra le insidie di una foresta. L'angelo continua a guardare la faccia stupita di Ethan, che forse pare non capire. è un attimo in cui sembra che l'atrio dove si trovino si rischiari a giorno.. Un attimo, in cui l'angelo fa si che le sue ali ritornino bianche da far sembrare sporche le pareti limpide del castello e soprattutto, piumate di meravigliose e morbide piume, quasi impalpapili come le stesse quando sono ombra.
"Capirai da solo che così sono piuttosti ingombranti.. Anche se dalla faccia che fanno tutti quando le vedono nella loro vera forma.. Te compreso" è un risolino quello che esce dalle sue labbra? Non si sa "è molto più chiaro chi io sia.." Si fa avanti, porgendo la mano a Ethan, come ha visto fare a tanti umani quando si presentano "Il mio nome è Castiel"

Ethan

Il fatato rimane di nuovo a bocca aperta. Un angelo, non ne aveva mai conosciuto uno! Si ricorda vagamente, quand'era piccolo, di un angelo amico di sua madre, ma il suo sapere su quelle creature celesti si ferma qui, a una conoscenza remota. Guarda prima le sue ali, poi di nuovo il suo viso, così indescrivibilmente affascinante, poi si accorge della sua mano li a mezz'aria e si sveglia come da una trans, andando a stringerla.
"Ethan.. Io sono Ethan.." un ricordo, non suo, gli passa la mente "Hai già conosciuto mia sorella.. La mia gemella veramente, Anthea.. in spiaggia, alcuni giorni fa.." annuisce, chiedendosi come non abbia fatto a riconoscerlo subito. Probabilmente perchè era troppo preso a fantasticare sulle sue ali. Le stesse che a lui dispiace non avere più, ma che spera ricrescano il più presto possibile. Lascia poi cascare nuovamente le mani lungo i fianchi, gesticolando però mentre parla.
"Pensavo gl'angeli fossero.. Bè tutt'altro in realtà.. Sono piuttosto sorpreso di conoscerne uno.." fa un cenno con il capo nella sua direzione "Così.. Le ombre di prima mi hanno tratto in inganno.. In realtà quelle ali hanno tutto l'aspetto di qualcosa che sia tutt'altro che angelico.." si morde poi la lingua, pensando di aver parlato troppo o di averlo offeso.

Castiel

Dopo avergli stretto la mano, lo guarda, annuendo quando si riferisce alla sorella.
"Certamente, Anthea.. La ricordo, era tutto il contrario della sua amica, Bonnie.. La prima.. curiosamente interessata.. La seconda.. Piuttosto spaventata invece.. Anzi, credo di averle smontato un castello ben costruito su pregiudizi angelici piuttosto falsi.." fa un movimento con le mani, come se suonasse un'arpa invisibile. Quest'angelo conosce l'ironia a quanto pare. Sorride appena, muovendo impercettibilmente le ali dietro a lui, senza spalancarle o sicuramente farebbe cadere a terra qualcosa li intorno.
"è questo che non capisco, in realtà.." lui si permette di chiedere tranquillamente le cose che non gli sono chiare, vuole capirle queste creature sconosciute. "Perchè le ombre vi spaventano? Anche quella ragazza, prima.. Una nephilim.. è appena giunta sull'Isola e mi ha tempo scambiato per qualche razza di demone, a prima vista.. Devo per forza rendere le mie ali così esplicite per far capire chi sono?"

Ethan

Il ragazzo, stanco anche se più mentalmente che fisicamente, aggira l'angelo andando a sedersi sulla poltrona dove prima si trovava lui, costringendo Castiel a girarsi per guardarlo in faccia dopo avergli posto la domanda.
"Le ombre fanno paura.. Ricordano qualcosa di.. Nascosto, misterioso, segreto.. E a volte il mistero è piuttosto spaventoso.." alza appena le spalle " D'altronde il buio confonde più della verità, no? La verità è quella, bella o brutta che sia, palese come.. Le tue ali bianche.. Il dubbio.. Può farti credere qualcosa che invece non è.. E quando le tue ali diventano ombra.. Ti rendono qualcosa di misterioso.. E devo ammettere che è difficile riconoscerti come angelo così, anzi.." sembrerebbe quasi un demone. Ma lo pensa senza dirlo. Si fa appena più serio, perdendosi per un attimo tra i suoi pensieri quando rimugina in testa quello che ha appena detto all'angelo.
"La verità è quella.. Brutta.. Ma è quella" a cosa starà mai pensando?

Castiel

Segue il ragazzo solo con lo sguardo, non si siede, non gli fa fatica stare in piedi. Ascolta bene le sue parole, con le ali che si muovono come se consapevoli di essere le protagoniste del discorso del fatato.
"Mh.." Lascia perdere però la risposta perchè vede Ethan perdersi in qualche pensiero a lui sconosciuto ma che sente piuttosto negativo.
"A quanto pare le ombre presenti in questa stanza non sono solo parte di me ma.. Sono anche nei tuoi pensieri.." è un angelo, saper ascoltare è una delle cose che sa far meglio. Gli si fa vicino, guardandolo con quello sguardo ipnotizzante, ma restando in silenzio. Non ha idea se le creature si confidino facilmente o se, semplicemente, vedano in lui qualcuno di cui fidarsi.

Ethan

Alza lo sguardo sull'angelo, riscuotendosi dai suoi pensieri e passandosi una mano tra i capelli biondissimi, poi sospira.
"Scusa.. è che.. Non è un bel periodo.. Ma, non voglio annoiarti con storie che non ti interessano" guarda l'angelo che, però, non sembra dar cenno di annoiarsi, anzi.. Forse è proprio il suo volto senza età a farlo continuare a parlare o forse il fatto di sapere che è proprio un angelo a permettergli di fidarsi di lui così dal niente, senza remore.
Il ragazzo inizia a raccontare, da prima di suo padre, poi di Layla e di Annael e infine del viaggio con Anthea, passandosi una mano sul viso involontariarmente, ricordandsoi che è proprio quel viaggio che gl'ha tolto ciò che c'era di fatato in lui.
"E a parte mio padre e mio nonno.." dove è stato lui la vittima "Con lei il danno l'ho fatto io.. Mi sono lasciato andare al primo istante in cui ho avuto paura di perderla, anzichè insistere con lei.." Sospira, guardando l'angelo che, dal canto suo, è rimasto impassibile. Ethan invce ha la faccia di uno che è ancora indeciso tra il combattere e il tentare il suicidio.. Nonostante dopo aver parlato con Brian fosse tornato alla carica, il mettere a posto la loro grotta bruciata lo ha fatto intristire parecchio.

Castiel

L'angelo ascolta, paziente, lasciando che le parole di Ethan prendano senso nella sua mente. Di draghi aveva sentito parlare solo in antiche leggende e quindi sentire della loro reale esistenza lo sorprende, ma non da a vederlo continuando invece ad ascoltare in silenzio. Sente tutta la tristezza del fatato farsi viva, tutto l'amore che prova per quella ragazza di cui parla e la malinconia immensa di averla persa. Forse è proprio perchè Ethan gli smuove qualcosa dentro che non saprebbe definire che si muove verso di lui, posandogli una mano chiara sul capo e guardandolo, molto seriamente che sembra quasi doverlo ipnotizzare da un momento all'altro.
"Ethan.. Ho idea che ti serva una piccola spinta positiva nella direzione giusta.. Sei consapevole di aver sbagliato ma finchè continuerai a rimuginarci sopra così non potrai andare avanti.." la mano sembra diventare talmente candida da essere quasi luminosa. "Hai bisogno di smetterla di sentire questo peso sul cuore per andare avanti nella strada che ti stai prefissando.. Ti fidi?"

Ethan

Il ragazzo rimane di stucco quando Castiel si avvicina e lo tocca, ma non accenna a tirarsi indietro. Quel tocco così semplice non gli fa paura, anzi, sembra quasi rassicurarlo. Alza gl'occhi su di lui, chiudendoli poi quando vede la mano diventare bianca quasi fosse fatta di luce.
"Si.. Se puoi aiutarmi a recuperarla.. Si.."
Sente la mano dell'angelo diventare calda e per un attimo gli ricorda il fuoco del nonno che gl'ha bruciato la schiena. Ma questo è tutto un altro tipo di calore, è qualcosa di incredibilmente positivo..

Castiel

Annuisce, portando l'altra mano sul petto del ragazzo, dove sta il cuore. Anche la seconda mano diventa di luce come la seconda e, in breve, usa il suo potere. Sta graziando Ethan, rendendo sempre più sottile il peso che si porta sul cuore per aver tradito Layla e quello per aver portato Anthea così vicina alla morte e, soprattutto, il rancore che porta verso Evren. Una volta smesso di usare la Grazie, Castiel si scosta dal fatato, lasciando cadere le mani lungo i fianchi e limitandosi a osservare Ethan.

Ethan

Si è sentito letteralmente bruciare dentro e per un istante ha avuto paura, ma la fiducia che sente verso l'angelo è più forte della paura e si lascia completamente andare al suo potere. Quando Castiel interrompe il contatto gli sembra sia passato un lasso di tempo infinito.. Ci mette un po' a capire, ma poi apre gl'occhi, guardando Castiel.
"Cos'è successo? Mi sento.. Meglio.. Bene.." ed era da un sacco che non si sentiva così, veramente. Si porta una mano al cuore, come se lo sentisse di nuovo battere dopo un tempo lunghissimo.

Castiel

"Ti ho dato una spinta nella direzione giusta, Ethan.." quasi lo fa sorridere la reazione del fatato, ma ora è talmente preso nel suo ruolo di angelo che ha completato un altro pezzo di missione che rimane serio e impassibile.
"Avevi bisogno di sentirti più leggero.. Non si va da nessuna parte con tanto rancore e tanta rabbia nel cuore e nella mente.." fa un altro passo indietro, tornando a rendere d'ombra le ali.
"Ora però tocca a te.. Riprendi la tua vita in mano, ragazzo.. " e detto questo si farà largo nell'oscurità del castello per tornare nella sua camera.

Ethan

Lui rimarrà li ancora qualche istante a osservare l'atrio poi, con un sorriso stampato in faccia, tornerà in camera a finire di macchinare il suo piano di riconquista.

NB: la Grazia fa si che Ethan diventi "invisibile" alle creature di PoE mentalmente e come aura. Questo è escluso però per Anthea, perchè il potere telepatico/empatico della draconica è appunto fatto apposta perchè si percepiscano a vicenda in quanto gemelli, quindi è dato dal loro legame familiare.
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