L'altra notte, castello di PoG
CastielUn angelo si trova nell'atrio del castello di Point of Good. Assomiglia tutto a lui
www.serietivu.com/wp-content/uploads/2009/12/castiel.jpg e indossa ancora gli stessi abiti che aveva prima, quando in spiaggia ha trovato Sidèra. Ha accompagnato la neiphilim fino al castello, dopodichè l'ha lasciata alla sua strada, fermandosi invece nell'atrio. Il mantello nero è ora appoggiato allo schienale di una poltrona, sulla quale tra l'altro lui è seduto. Le ali sono ombra, così da rendergli comodo il sedersi, e lui è seduto composto li, con le gambe accavallate alla maschile e lo sguardo perso nell'osservare il luogo in cui si trova. Le pareti bianche sembrano risplendere anche nell'oscurità della notte e lui li si trova, stranamente, a suo agio. Si chiede ancora per quale motivo sia proprio finito in un isola simile, l'Isola del Non Ritorno come gl'hanno detto quelle due ragazze appena messo piede qui, difatti questi due giorni li ha passati soprattutto in quello che ha scoperto essere il villaggio dell'Isola, dove ha scoperto che le creature di ambo i lati possono frequentarsi liberamente, per cercare una possibile indizio che lo porti qui in missione. Purtroppo le sue ricerche non l'hanno portato a nulla, anzi.. Non ha trovato nemmeno una creatura che potesse essere definita come simile a lui, tranne per la ragazza che ha incontrato sta sera. Passa a sistemarsi i capelli sul viso, passandovi una mano in mezzo, quando alza il viso per guardare chi è la creatura che sta ora entrando dal portone.
EthanUn ragazzo dall'aria stanca sta rientrando ora al castello. E' circa lui
www.modelwerk.de/file/209377.jpg?size=big che ora sembra proprio un ragazzo normalissimo, dato che i simboli fatati sul suo viso non sono ancora tornati, facendo tra l'altro spiccare ancora di più la cicatrice rosso acceso che gli segna l'occhio. Ha probabilmente passato la sera alla grotta che divideva un tempo con Layla, decidendosi finalmente a sistemarla perchè, dopo che la demonietta aveva dato fuoco a tutto quello che c'era dentro, non era più tornato lasciando il posto disastrato com'era. Sta notte invece ha finito di togliere tutto quelle che era rimasto.. Ovvero pezzi bruciati di qualcosa di ormai indefinibile. Una volta guardato la grotta vuota, se n'è andato, forse un po' più abbattuto di prima ma comunque sicuro che anche quello è solo un motivo in più che lo sprona verso la sua nuova missione di recupero demonietta.. Ora non fa nemmeno caso a Castiel, fino a quando, mentre inizia ad aprire il giubbotto di pelle, non si scontra con un ombra che pare circondare un'intera poltrona. Curioso si fa avanti, riconoscendo in quell'ombra la forma di un paio di ali. Sgrana gl'occhi e rimane un attimo senza fiato, dietro alla poltrona sulla quale non si è ancora accorto esserci qualcuno, dato che l'oscurità unita all'ombra copre completamente la figura dell'angelo e, anzi, allarma Ethan perchè non capisce da dove nasca quell'ombra stravagante.
"C'è qualcuno?" si guarda intorno, cercano di capire chi sia a produrre l'ombra.
CastielL'angelo era rimasto immobile e in totale silenzio, valutando che creatura poteva essere entrata da quello che riusciva a percepirne della sua aura.. Ma con la specie dei fatati non aveva ancora avuto a che fare, quindi sembra curioso quanto Ethan, così si alza, portandosi le ali ombrose a formare una cupola scura dietro di lui. Guarda il fatato davanti a lui, palesemente stupito, con gl'occhi azzurri chiarissimi che sembrano fari di pura luce in tutto quel buio.
"Buonasera.. Ti ho spaventato?" Lo chiede, ricordandosi della reazione spaventata che hanno avuto sia Sidèra che Bonnie la prima volta che hanno visto la sua forma per così dire in ombra.. Pare che invece quando vedano le ali candide e piumate tutti si tranquilizzino. Ricorda che l'unica creatura che a primo impatto non si è spaventata è stata proprio Anthea, con cui tra l'altro, sente che la persona davanti a lui ha qualcosa a che fare. Quindi ora si chiede perchè effettivamente hanno tutti paura di questa forma effettivamente piuttosto inusuale per un angelo, ma pur sempre angelica.
EthanRimane un attimo interdetto dal vedere spuntare la figura di Castiel da proprio sotto i suoi occhi, non si era proprio accorto ci fosse qualcuno sulla poltrona, era troppo concentrato sulla forma delle ali. Difatti per un paio di volte apre la bocca a vuoto poi, accorgendosi forse di sembrare un imbecille, si ricompone, schiarendosi la voce e socchiudendo appena gl'occhi per valutare chi abbia di fronte.
"No, solo.. Non capivo da dove venisse.." indica per un istante le sue ali, poi si mette le mani in tasca perchè mamma Arlinn gl'ha insegnato che è maleducazione indicare col dito "..quell'ombra.. Pensavo ci fosse qualcuno.. Con le ali, ma ovviamente mi sbagliavo.." scuote appena la manina, come a dire che è stanco e sta parlando a vanvera tanto per mettere delle parole di fila una dietro l'altra.
"Scusa, cioè.. è ovvio che siano tue.. Solo.." cerca le parole esatte per farsi capire senza poterlo offendere "..Sono.. Strane?"
CastielUna parvenza di sorriso pare passare sul volto di Castiel, ma forse è solo un'ombra anche se, il fatto che tutti siano straniti dalle sue ali ombrose in qualche modo quasi lo diverte.
"Non sei il primo a fare quella faccia.. Stupita.. In realtà questa non è la loro vera forma, ma così sono molto più.. Comode.." dosa gl'aggettivi che ha imparato ad apprezzare in questi pochi giorni da che è sull'isola.. aggettivi di cui lui, in realtà, conosce solo il significato lato. Cos'è la comodità di un paio d'ali in ombra? Non di certo il potersi sedere comodamente su una poltrona come prima quanto invece il potersi spostare più rapidamente, ad esempio, tra le insidie di una foresta. L'angelo continua a guardare la faccia stupita di Ethan, che forse pare non capire. è un attimo in cui sembra che l'atrio dove si trovino si rischiari a giorno.. Un attimo, in cui l'angelo fa si che le sue ali ritornino bianche da far sembrare sporche le pareti limpide del castello e soprattutto, piumate di meravigliose e morbide piume, quasi impalpapili come le stesse quando sono ombra.
"Capirai da solo che così sono piuttosti ingombranti.. Anche se dalla faccia che fanno tutti quando le vedono nella loro vera forma.. Te compreso" è un risolino quello che esce dalle sue labbra? Non si sa "è molto più chiaro chi io sia.." Si fa avanti, porgendo la mano a Ethan, come ha visto fare a tanti umani quando si presentano "Il mio nome è Castiel"
EthanIl fatato rimane di nuovo a bocca aperta. Un angelo, non ne aveva mai conosciuto uno! Si ricorda vagamente, quand'era piccolo, di un angelo amico di sua madre, ma il suo sapere su quelle creature celesti si ferma qui, a una conoscenza remota. Guarda prima le sue ali, poi di nuovo il suo viso, così indescrivibilmente affascinante, poi si accorge della sua mano li a mezz'aria e si sveglia come da una trans, andando a stringerla.
"Ethan.. Io sono Ethan.." un ricordo, non suo, gli passa la mente "Hai già conosciuto mia sorella.. La mia gemella veramente, Anthea.. in spiaggia, alcuni giorni fa.." annuisce, chiedendosi come non abbia fatto a riconoscerlo subito. Probabilmente perchè era troppo preso a fantasticare sulle sue ali. Le stesse che a lui dispiace non avere più, ma che spera ricrescano il più presto possibile. Lascia poi cascare nuovamente le mani lungo i fianchi, gesticolando però mentre parla.
"Pensavo gl'angeli fossero.. Bè tutt'altro in realtà.. Sono piuttosto sorpreso di conoscerne uno.." fa un cenno con il capo nella sua direzione "Così.. Le ombre di prima mi hanno tratto in inganno.. In realtà quelle ali hanno tutto l'aspetto di qualcosa che sia tutt'altro che angelico.." si morde poi la lingua, pensando di aver parlato troppo o di averlo offeso.
CastielDopo avergli stretto la mano, lo guarda, annuendo quando si riferisce alla sorella.
"Certamente, Anthea.. La ricordo, era tutto il contrario della sua amica, Bonnie.. La prima.. curiosamente interessata.. La seconda.. Piuttosto spaventata invece.. Anzi, credo di averle smontato un castello ben costruito su pregiudizi angelici piuttosto falsi.." fa un movimento con le mani, come se suonasse un'arpa invisibile. Quest'angelo conosce l'ironia a quanto pare. Sorride appena, muovendo impercettibilmente le ali dietro a lui, senza spalancarle o sicuramente farebbe cadere a terra qualcosa li intorno.
"è questo che non capisco, in realtà.." lui si permette di chiedere tranquillamente le cose che non gli sono chiare, vuole capirle queste creature sconosciute. "Perchè le ombre vi spaventano? Anche quella ragazza, prima.. Una nephilim.. è appena giunta sull'Isola e mi ha tempo scambiato per qualche razza di demone, a prima vista.. Devo per forza rendere le mie ali così esplicite per far capire chi sono?"
EthanIl ragazzo, stanco anche se più mentalmente che fisicamente, aggira l'angelo andando a sedersi sulla poltrona dove prima si trovava lui, costringendo Castiel a girarsi per guardarlo in faccia dopo avergli posto la domanda.
"Le ombre fanno paura.. Ricordano qualcosa di.. Nascosto, misterioso, segreto.. E a volte il mistero è piuttosto spaventoso.." alza appena le spalle " D'altronde il buio confonde più della verità, no? La verità è quella, bella o brutta che sia, palese come.. Le tue ali bianche.. Il dubbio.. Può farti credere qualcosa che invece non è.. E quando le tue ali diventano ombra.. Ti rendono qualcosa di misterioso.. E devo ammettere che è difficile riconoscerti come angelo così, anzi.." sembrerebbe quasi un demone. Ma lo pensa senza dirlo. Si fa appena più serio, perdendosi per un attimo tra i suoi pensieri quando rimugina in testa quello che ha appena detto all'angelo.
"La verità è quella.. Brutta.. Ma è quella" a cosa starà mai pensando?
CastielSegue il ragazzo solo con lo sguardo, non si siede, non gli fa fatica stare in piedi. Ascolta bene le sue parole, con le ali che si muovono come se consapevoli di essere le protagoniste del discorso del fatato.
"Mh.." Lascia perdere però la risposta perchè vede Ethan perdersi in qualche pensiero a lui sconosciuto ma che sente piuttosto negativo.
"A quanto pare le ombre presenti in questa stanza non sono solo parte di me ma.. Sono anche nei tuoi pensieri.." è un angelo, saper ascoltare è una delle cose che sa far meglio. Gli si fa vicino, guardandolo con quello sguardo ipnotizzante, ma restando in silenzio. Non ha idea se le creature si confidino facilmente o se, semplicemente, vedano in lui qualcuno di cui fidarsi.
EthanAlza lo sguardo sull'angelo, riscuotendosi dai suoi pensieri e passandosi una mano tra i capelli biondissimi, poi sospira.
"Scusa.. è che.. Non è un bel periodo.. Ma, non voglio annoiarti con storie che non ti interessano" guarda l'angelo che, però, non sembra dar cenno di annoiarsi, anzi.. Forse è proprio il suo volto senza età a farlo continuare a parlare o forse il fatto di sapere che è proprio un angelo a permettergli di fidarsi di lui così dal niente, senza remore.
Il ragazzo inizia a raccontare, da prima di suo padre, poi di Layla e di Annael e infine del viaggio con Anthea, passandosi una mano sul viso involontariarmente, ricordandsoi che è proprio quel viaggio che gl'ha tolto ciò che c'era di fatato in lui.
"E a parte mio padre e mio nonno.." dove è stato lui la vittima "Con lei il danno l'ho fatto io.. Mi sono lasciato andare al primo istante in cui ho avuto paura di perderla, anzichè insistere con lei.." Sospira, guardando l'angelo che, dal canto suo, è rimasto impassibile. Ethan invce ha la faccia di uno che è ancora indeciso tra il combattere e il tentare il suicidio.. Nonostante dopo aver parlato con Brian fosse tornato alla carica, il mettere a posto la loro grotta bruciata lo ha fatto intristire parecchio.
CastielL'angelo ascolta, paziente, lasciando che le parole di Ethan prendano senso nella sua mente. Di draghi aveva sentito parlare solo in antiche leggende e quindi sentire della loro reale esistenza lo sorprende, ma non da a vederlo continuando invece ad ascoltare in silenzio. Sente tutta la tristezza del fatato farsi viva, tutto l'amore che prova per quella ragazza di cui parla e la malinconia immensa di averla persa. Forse è proprio perchè Ethan gli smuove qualcosa dentro che non saprebbe definire che si muove verso di lui, posandogli una mano chiara sul capo e guardandolo, molto seriamente che sembra quasi doverlo ipnotizzare da un momento all'altro.
"Ethan.. Ho idea che ti serva una piccola spinta positiva nella direzione giusta.. Sei consapevole di aver sbagliato ma finchè continuerai a rimuginarci sopra così non potrai andare avanti.." la mano sembra diventare talmente candida da essere quasi luminosa. "Hai bisogno di smetterla di sentire questo peso sul cuore per andare avanti nella strada che ti stai prefissando.. Ti fidi?"
EthanIl ragazzo rimane di stucco quando Castiel si avvicina e lo tocca, ma non accenna a tirarsi indietro. Quel tocco così semplice non gli fa paura, anzi, sembra quasi rassicurarlo. Alza gl'occhi su di lui, chiudendoli poi quando vede la mano diventare bianca quasi fosse fatta di luce.
"Si.. Se puoi aiutarmi a recuperarla.. Si.."
Sente la mano dell'angelo diventare calda e per un attimo gli ricorda il fuoco del nonno che gl'ha bruciato la schiena. Ma questo è tutto un altro tipo di calore, è qualcosa di incredibilmente positivo..
CastielAnnuisce, portando l'altra mano sul petto del ragazzo, dove sta il cuore. Anche la seconda mano diventa di luce come la seconda e, in breve, usa il suo potere. Sta graziando Ethan, rendendo sempre più sottile il peso che si porta sul cuore per aver tradito Layla e quello per aver portato Anthea così vicina alla morte e, soprattutto, il rancore che porta verso Evren. Una volta smesso di usare la Grazie, Castiel si scosta dal fatato, lasciando cadere le mani lungo i fianchi e limitandosi a osservare Ethan.
EthanSi è sentito letteralmente bruciare dentro e per un istante ha avuto paura, ma la fiducia che sente verso l'angelo è più forte della paura e si lascia completamente andare al suo potere. Quando Castiel interrompe il contatto gli sembra sia passato un lasso di tempo infinito.. Ci mette un po' a capire, ma poi apre gl'occhi, guardando Castiel.
"Cos'è successo? Mi sento.. Meglio.. Bene.." ed era da un sacco che non si sentiva così, veramente. Si porta una mano al cuore, come se lo sentisse di nuovo battere dopo un tempo lunghissimo.
Castiel"Ti ho dato una spinta nella direzione giusta, Ethan.." quasi lo fa sorridere la reazione del fatato, ma ora è talmente preso nel suo ruolo di angelo che ha completato un altro pezzo di missione che rimane serio e impassibile.
"Avevi bisogno di sentirti più leggero.. Non si va da nessuna parte con tanto rancore e tanta rabbia nel cuore e nella mente.." fa un altro passo indietro, tornando a rendere d'ombra le ali.
"Ora però tocca a te.. Riprendi la tua vita in mano, ragazzo.. " e detto questo si farà largo nell'oscurità del castello per tornare nella sua camera.
EthanLui rimarrà li ancora qualche istante a osservare l'atrio poi, con un sorriso stampato in faccia, tornerà in camera a finire di macchinare il suo piano di riconquista.
NB: la Grazia fa si che Ethan diventi "invisibile" alle creature di PoE mentalmente e come aura. Questo è escluso però per Anthea, perchè il potere telepatico/empatico della draconica è appunto fatto apposta perchè si percepiscano a vicenda in quanto gemelli, quindi è dato dal loro legame familiare.