Questo incontro è avvenuto una tarda sera al castello di PoE, nella sala della musica, dopo il ritorno dei due dall'inferno..
Ginevra
C'è una giovane donna, mezza vampira, che sta seduta sul balcone della sala della musica. L'atmosfera è molto suggestiva, in quanto l'elegante figura della ragazza si staglia pallida contro il cielo notturno che si scorge dalla finestra aperta, la pelle chiara appena illuminata dalla luce della luna. Le tende rosso scuro sono appena mosse da una leggera brezza di vento che non pare infastidire la giovane, a quanto pare immune ancora al fresco clima autunnale. Sta guardando fuori, probabilmente per cercare di scorgere dove sia andata a infilarsi Isis, partita a caccia nei meandri del giardino di Point of Evil. Il pianoforte è scoperto e lo sgabello davanti a questo non è ordinato come al solito, segno che qualcuno -lei stessa probabilmente- prima stava suonando.
Louis
Il vampiro invece, ha trascorso gran parte del suo tempo con i suoi amanti. Erano stati separati per molto tempo e l’unica cosa che voleva fare era dedicarsi completamente a loro. Però, aveva un’altra questione in sospeso, questione che agli inferi non poteva evidentemente affrontare per via della brama di sangue che lo affliggeva. Lui è li, nella sala della musica, nascosto nell’ombra con un ocelot in braccio. Sono entrambi in silenzio e sembra che non si muova nulla all’interno della stanza se non le tende. Lei si accorgerà di lui se solo ci fa caso, tuttavia il vampiro resta immobile, ad osservarla sul balcone.
Ginevra
Charon dovrà farsi dare lezioni da Louis in quanto a Isis, che solitamente non sta ferma un attimo e miagola in continuazione quand'è con lui. Ed è proprio l'odore dell'ocelot che sente Ginevra, girandosi appunto un solo istante nella direzione di dove si trova Louis. Poi, lentamente, scende graziosa dalla finestra. Indossa un semplice vestito nero, senza spalline, con una cintura sotto al seno, che cade morbido sui fianchi. Si volta a chiudere la finestra, senza però tirar le tende, dando le spalle al vampiro. "chi non muore si rivede" Sarà mica un'allusione al loro soggiorno infernale? Probabile, particolarmente al fatto che lui la evitava di proposito e che quindi, a quel punto, per lei poteva anche restarsene la. Si, è un po' scocciata.
Louis
Mette Isis a terra ma l’ocelot resta immobile esattamente dove l’ha posata. Louis controlla le menti delle persone e le modella a suo piacimento, con gli animali gli riesce anche meglio. Sposta un piede in avanti e finalmente esce allo scoperto, è notte e l’unica luce all’interno della stanza è data da qualche candela accesa nei pressi del pianoforte “Anche io sono felicissimo di rivedervi, Ginevra. E’ un piacere notare che vale la stessa cosa per voi” Naturalmente ironizza sulla situazione. Probabilmente entrambi vorrebbero essere da tutt’altra parte però no, ci sono delle questioni in sospeso che vanno chiarite. “Però la vostra battuta con me perde di significato perché io effettivamente.. sono morto”
Ginevra
Lei prima di tutto guarda la sua gatta, una volta giratasi verso di loro, alzando un sopracciglio "spero che poi facciate tornare il mio gatto com'era, un soprammobile imbalsamato non farebbe piacere alla mia famiglia.." sorride appena, ma torna seria poco dopo "In realtà nella mia battuta avevo implicitamente tenuto conto anche del vostro attuale stato di non vita, per questo risultava così.. Adatta a voi" nel senso che era puramente ironica, oltrettutto, rivolta a lui appunto perchè è già morto. "siete venuto solo gentilmente a riportarmi il gatto?" guarda nuovamente isis che sembra la statua di un ocelot. Poi lo guarda lui, praticamente gli stessi occhi chiarissimi che si fissano.
Louis
Stessi occhi di una tonalità si colore differente, si.. l’effetto è notevole esteticamente parlando. Lui però non si scompone, anzi avanza verso il pianoforte e sembra passare le dita esattamente sui tasti precedentemente pigiati da Ginevra per comporre la sua melodia, con la differenza che adesso non si sente nulla. “Vedo che il soggiorno all’inferno vi ha resa più ironica, allora. Non tutto il male vien per nuocere.” Torna a guardarla e sorride, pensando all’ocelot alle loro spalle che sta vivendo il suo personalissimo sogno di libertà. “Tornerà come prima.. non temete. Dopo che noi due avremmo affrontato la nostra chiacchierata”
Ginevra
Lo guarda avanzare, seguendo il movimento delle sue dita sui tasti con gl'occhi, che poi si soffermano nuovamente sul suo viso. L'unico movimento che fa è incrociare le braccia sotto al seno, appoggiandosi con la schiena al davanzale dietro a lei senza abbassare lo sguardo, puntato sempre sul vampiro. "Allora avanti, non aspettavo altro. Anzi, non ci speravo più dato che ultimamente mi evitavate come la peste.." Lo guarda appena scocciata perchè non le piace venir trattata così.
Louis
Si mette seduto sullo sgabello e solleva lo sguardo per incontrare nuovamente gli occhi glaciali della mezza vampira. “preferirei se vi accomodaste prima, quello che ho da dirvi potrebbe disturbarvi.. la musica invece non è mai un disturbo. Sedetevi e accompagnatemi, Ginevra. Abbiamo l’eternità per parlare e chiarire determinate cose..” Lui è tornato pressoché il Louis di sempre, anche se ha ancora bisogno di bere sangue umano.. cosa di cui, anche se lo disturba, non può fare a meno per il momento. Intanto inizia a suonare la stessa melodia che stava suonando poco prima la giovane donna, qualcosa che avrà composto lei visto che Louis pare non conoscerla.
Ginevra
Vuol far la sostenuta per qualche minuto, ma quando lo sente suonare la sua personalissima melodia lo segue, accomodandosi accanto a lui. non si chiede nemmeno come faccia a sapere le note esatte, ormai si è arresa a capire come fanno a sapere un sacco di cose, lui, Lestat e Armand. "Temo però che la mia impazienza non durerà per un'eternità, bensì si esaurirà tra pochi minuti.." Poi tace e per un attimo ancora sta ferma con le mani in grembo, dopodichè inizia a suonare anche lei, pigiando delicatamente i tasti del piano, ma senza troppo entusiasmo.
Louis
Quando lei si siede e parla, lui continua a suonare senza badarci. Quando suona si lascia completamente trasportare dalla melodia e non pensa ad altro. Però qualcosa lo disturba, perché si accorge subito che Ginevra sta suonando con svogliatezza. Quindi si ferma e la guarda, prendendole il polso nella mano e stringendo appena “ Non sono qui per una visita di cortesia, Ginevra. Temo che voi abbiate sbagliato la vostra valutazione nei miei riguardi. Dovete stare lontana da me.. vivete la vostra esistenza e siate felice perché io ne posso ne voglio darvi nulla di tutto questo” il tono è basso e gli occhi ridotti a due fessure, quasi brillano al riflesso della luna. La situazione è anche abbastanza inquietante.
Ginevra
Guarda prima lui, poi il suo polso, chiudendo automaticamente la mano a pugno, un'azione istintiva nel caso volesse liberarsi. Torna poi nuovamente a guardare lui, socchiudendo appena gl'occhi quasi a imitarlo e corrugando la fronte "Temo di non seguirvi, Louis.. Cos'è che dovreste darmi? Io non vi ho mai chiesto nulla.." Ha capito cosa intende Louis, ma la sta prendendo larga. Lei ha una scommessa in gioco e nonostante abbia praticamente capito che non può vincerla vuole comunque capirne i motivi. Insomma, non ha mai conosciuto tre uomini così legati tra loro e la cosa al contempo la affascina e la disturba alquanto.
Louis
Non molla la presa sul polso che al contrario si fa appena più stretta. Lei sarà anche forte ma Louis al momento si nutre di sangue umano ed è al massimo del suo splendore da vampiro. “ Sapete bene a cosa mi sto riferendo e anche se il mio atteggiamento vi può sembrare ingiusto e aggressivo, io voglio solo evitare che voi vi cacciate nei guai. Siete molto giovane ed io non sono l’oggetto della sfida di nessuno..perchè non c’è nessuna sfida da vincere. Crescete Ginevra, fatevi una vita, degli amici. Io appartengo ai miei compagni esattamente come loro appartengono a me.. non ci sarà mai nessun’altra creatura di cui potrò innamorarmi a parte loro” Per lui è un discorso semplicissimo invece, vuole tenerla fuori dalla sua vita perché non c’è spazio per nessun altro.
Ginevra
Sente appena una fitta lungo il polso, di certo non è piacevole la stretta del vampiro. Dischiude appena le labbra, istintivamente, con i canini appena scoperti, guardandolo severamente. "Ma perchè mi venite a dire tutti che mi sto cacciando in qualche guaio? Penso di aver capito da sola ormai chi posso o meno frequentare" Evidentemente no, ma testarda com'è, se non sbatte la testa direttamente contro il muro non capisce. "Voglio solo capire direttamente da voi il perchè.. Io non capisco perchè non possiate.." ..avere qualcosa con qualcun'altro. Curiosa e ingenua alle volte quanto scaltra e intelligente altrettante.
Louis
Stretta che non si fa più leggera a quelle parole, purtroppo. La sua esistenza è già incasinata senza che ci si metta di mezzo un’altra donna. La guarda, con quelli occhi luminosi e profondi.. “Perché?” Fa una pausa, cercando di non perdere il controllo. “ Volete davvero saperlo, Ginevra?” Se la tira a se, tenendola sempre per il polso. “Perché li amo, perché sono gli unici di cui mai potrei fare a meno.. e perché, in passato, la presenza costante di altre donne.. ha messo a repentaglio il nostro legame. Non posso e non voglio permettere che questo accada un’altra volta. Vi sembra esaustiva come spiegazione?” Niente rabbia nel suo tono.. solo tanta decisione. Aveva giurato a se stesso che non ci sarebbe stata più nessun’altra donna.. e voleva mantenere quella promessa a tutti i costi.
Ginevra
Il ringhio tra i dentini della ragazza si fa appena più cupo come aumenta la stretta su di lei. Vicini come sono ora, se la stretta si facesse ulteriormente più forte probabilmente lo morderebbe per farsi lasciare. "No.." no, per lei no. è cresciuta sempre con un padre e una madre, un uomo e una donna che si amavano. A lei questa storia di un amore così diverso non sarà mai ben chiara. "Come fate a dire che hanno messo a repentaglio il vostro legame con loro.. E non invece che volevano farvi provare qualcos'altro? Magari.." Lo guarda fissa negl'occhietti "Magari qualcosa che vi sarebbe piaciuto anche di più.." ok, dire che è testarda è dir poco.
Louis
Ricambia il suo sguardo, sempre più deciso. Non è difficile conoscere i pensieri della ragazza e per un momento, sul suo viso si dipinge un sorriso quasi affettuoso. “Non sta a voi, ne a nessun altro, giudicare un amore diverso. Diverso per cosa poi? Perché si tratta di amore tra uomini uomini? Andiamo Ginevra.. non vogliamo affrontare questo discorso, vero?” Non è mai stato un problema per lui ammettere che quello che prova per Armand e Lestat sia un amore a tutti gli effetti. Continua a tenerla per il polso e avvicina l’altra mano alla nuca della mezza vampira. “Quanto siete ingenua, Ginevra. Lo dico perché ho provato ad amare qualcun altro.. ed è finita che ho dovuto separarmi dalle persone in questione”. Sospira.. lei è testarda, ma lui sa che mai potrà darle quel che cerca. Assottiglia lo sguardo, che si fa sempre più penetrante. “Perché lo fate? Perché insistete così tanto?”
Ginevra
Le passa appena un brivido lungo la schiena, al suo ulteriore tocco, tanto che ritira di nuovo i canini, rimamendo un attimo con la bocca mezza aperta a guardarlo "Non vi giudico, Louis. Nè voi, nè i vostri compagni" è vero, alla fine lei non ha voce in capitolo per dar la sua opinione. Solo che è la prima volta che ha a che fare con qualcosa di simile. "E n'è valsa veramente la pena, rimanere con loro?" Lo dice appositamente in maniera sfrontata. Non c'è un vero perchè. Perchè è curiosa, perchè vuole vincere la scommessa -sapendo benissimo ormai di esser sconfitta-, perchè non vuol aver fatto star male qualcun'altro per niente, perchè vorrebbe dimostrare a tutti quelli che gl'han detto di non immischiarsi con loro di aver ragione lei.. Ma soprattutto per capire, per conoscere questi tipi d'amore a cui lei non era mai giunta.
Louis
Mai un sospiro, mai un’esitazione.. solo tanta determinazione. Non vuole che Ginevra soffra a causa sua, non vuole che si illuda di poter avere una vita al suo fianco. Lui appartiene a Lestat e ad Armand.. e questo niente e nessuno potrà mai cambiarlo “Eppure, lo avete fatto. E anche adesso state cercando di capire un qualcosa che vi riesce difficile da capire. E’ tutto così semplice.. Ginevra. Un vampiro che ama.. ama ossessivamente.. e voi state cercando di immischiarvi in qualcosa in cui nessuno dovrebbe mai esser coinvolto. Potreste farvi male, lo sapete? O avete bisogno che io ve ne dia la dimostrazione pratica?” Non vuole spingersi fino a tal punto.. ma lei.. lo sta davvero mettendo alle strette e forse è il caso di chiudere una volta per sempre questa situazione. Vuole lui? Bene lo avrà.. ma solo per una volta. Una sola. Avvicina le labbra al collo bella giovane vampira e le bacia appena, senza mai lasciarle andare il polso.
Ginevra
Chiude appena gl'occhi, aprendo leggermente la bocca in un sospiro. è un concetto così semplice ma al contempo così importante per lei che le serve un attimo per doverlo assimilare tutto.. E nonostante tutto le ci vorrà probabilmente ancora del tempo per comprenderlo a fondo. "Evidentemente sono abbastanza cocciuta per non voler dare ascolto alle vostre parole" o abbastanza scema da non voler capire quello che le sta realmente dicendo Louis e di voler andare fino in fondo. Se non si fa male con le sue stesse mani non capisce la lezione.
Louis
Senza mai staccare le labbra da quel collo così delicato, le passa le dita tra i capelli corvini e l’avvicina quanto più può a se. Lui non la ama, non è lei l’oggetto del suo desiderio.. ma forse, con questo gesto estremo.. le farà capire quanto fosse in errore a credere di poter sfidare Lestat. “La cocciutaggine porta a delle conseguenze Ginevra. Mi chiedo solo quando imparerete la lezione.. Sicuramente quando sarà troppo tardi.” E con movimenti sempre più sinuosi, si sposta verso le labbra della giovane per baciarla. Un bacio duro.. per certi versi violento. Lo avrà per un giorno.. e probabilmente ricorderà per tutta la vita il sapore amaro della sconfitta.
Ginevra&Louis
Ginevra, dopo l'accaduto, andrà da Dulcinea per farsi.. "rimettere in piedi" e rimarrà da lei fino a quando non le passerà la vergogna per tornare dai suoi genitori..
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