.: Luna :.

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[Astrid]
view post Posted on 16/9/2009, 01:11




Dunque, visto che nn sono riuscita a salvare la mia legacy (buaaahaaaa!!! T-T) ho deciso di condividere con voi un'altra storiella. ^_^
Spero vi piaccia. u_u"

***



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La cucina è inondata dal profumo del dolce che ho appena preparato. Mi piace cucinare, è una delle poche cose che mi danno soddisfazioni.
Mi chiamo Luna e posso sembrare una ragazza come tante. Invece nel profondo del mio cuore custodisco un segreto, una singolarità che mi distingue dalle altre persone.
Perché ho un nome così singolare, direte voi. Quando nacqui i miei genitori furono colpiti dal pallore della mia pelle. Mia madre volle darmi quel nome... e devo dire che mi è sempre piaciuto molto.
Dovrei impacchettare la torta per Marianne ma sento il rumore di un motore che si spegne nel vialetto, una portiera che batte... e io non ho certo un'auto.

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Vado ad aprire e mi ritrovo davanti un ragazzo. Mi guarda con aria tra lo stupito e il contrariato.
- E tu chi sei? - mi chiede.
- Potrei farti la stessa domanda.
- Sono Aaron Carter, il... nuovo inquilino.
Cado dalle nuvole.
- Come? Ma la signora Stevens non mi ha detto nulla. - rispondo stralunata.

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Il ragazzo sembra imbarazzato dalla situazione.
- Perché ho il vago presentimento che quella donna abbia fatto un casino?
- Be, per il momento... forse è il caso che entri. La signora dovrebbe venire tra una mezz'ora. Magari ci spiegherà meglio questa faccenda.
Lo invito ad entrare.

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Decido di sacrificare il dolce e ne offro una bella fetta ad Aaron. A prima vista sembra avere l'aria stanca.
- Complimenti, è davvero deliziosa. Mi ci voleva proprio, sono distrutto.
- Ti ringrazio. Da dove vieni?
- Dalla metropoli. Ho guidato tutta la notte, andando avanti a caffè. - resta in silenzio un momento e mi osserva - Credevo di non trovare nessuno, ma da una parte mi fa pure piacere.

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- Non so davvero che dirti. Di solito Marianne non fa di questi pasticci.
- Vedremo che dirà, dopo. Comunque non mi hai ancora detto il tuo nome.
- Ops, si hai ragione. Sono un po' sbadata a volte. Mi chiamo Luna Sinclair.
- Luna? Davvero un bel nome.
Aaron si dimostra essere un tipo cortese e non si sofferma sulla confusione creata dalla signora Stevens. Parliamo invece di altro, del perché lui abbia lasciato la grande città per un piccolo quartiere. Lavora in campo informatico come programmatore e, dietro insistenza di un suo amico, ha deciso di trasferirsi per essere più vicino alla piccola azienda.
- Non è il massimo fare il pendolare. - sospira - Tu invece? Studi o lavori?
- Sono infermiera.
- Lavoro di responsabilità, il tuo. Io non credo di esserci tagliato.
Sorrido. Non è male questo tipo.

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Marianne si presenta di lì a poco.
All'inizio pensava avessi un ospite ma quando le abbiamo spiegato che non era così è rimasta di sasso.
- Oh cielo, questa è opera di mia figlia, ci scommetto! Mi spiace davvero ragazzi, non era mia intenzioni arrecarvi problemi.
- Nessun problema... solo che ora dovrò cercare un'altra sistemazione. - ride per nascondere lo scoraggiamento.
- Puoi comunque rimanere qui, se per Marianne non è un problema. C'è una camera libera.
Gli si illumina lo sguardo.
- Mi basta anche solo per questa sera. Domani vedo se posso sistemarmi da quel mio amico. Non mi va certo di invadere la tua privacy.
- Figurati, di solito non ci sono mai a casa.
Marianna, all'inizio perplessa, ha acconsentito alla mia richiesta di ospitare Aaron senza dargli alcun onere da pagare. In qualche modo doveva pur rimediare alla bravata di quella testa calda della figlia.


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E così lo accompagno nella sua stanza.
- Se non altro non devi passare la notte in qualche motel.
- Ti ringrazio, mi hai davvero risolto un grosso problema. Anche se non capisco perché la figlia della Stevens abbia fatto questo.
- E' una ragazzina stupida... che ama creare problemi alla gente.
- E sua madre non può intervenire? O il padre, almeno.
- Diane è una ribelle. E sua madre non si è ancora ripresa del tutto dalla morte del marito.
- Oh, non lo sapevo.
- Beh, come avresti potuto. Comunque, io ora esco un secondo che devo comprare un paio di cose.
- Vuoi prendere la mia macchina?
Scuoto il capo divertita.
- Meglio di no. Non ho la patente e nemmeno so come si metta in moto! E poi il negozio è a due passi. Ti ringrazio, è come se avessi accettato. E ora riposati.



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Accidenti quanto ho dormito. Fuori è già buio!
Forse è il caso che mi faccia una doccia al volo e chiami Kain. Non me la sento di stare sulle spalle di Luna. A proposito, chissà se è in casa.


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Scendo al piano inferiore e resto di stucco nel vederla abbracciata a un tizio dall'aspetto inquietante. Che sia il suo ragazzo?
Mi secca interrompere questo idillio tra loro... ma devo usare il telefono!


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- Eh-ehm...
- Oh, Aaron, ben svegliato.
- Scusate se vi interrompo però avrei da fare una telefonata.
- Certo, fai pure. Il telefono è lì.
Rabbrividisco nell'incrociare gli occhi di questo tipo. Gelano il sangue nelle vene.

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Mentre compongo il numero sento lo sguardo indagatore di quell'uomo su di me. Faccio il vago ma nello stesso tempo addrizzo le orecchie nel sentirlo bisbigliare a Luna.
- Chi è quel ragazzo?
Ha una voce profonda, penetrante. Mi fa paura, lo confesso.
- Poi ti spiego tutto. Ora devi andare. Mi spiace che finisca così per stasera.
- Tranquilla amore mio, mi interessa solo che tu stia bene.
Amore mio? Allora è sul serio il suo ragazzo. Certo che un po' meno tetro se lo poteva prendere... ma non sta certo a me giudicare.
Il tipo lascia la stanza portandosi dietro quel suo alone di mistero. Ed è come se una sensazione opprimente fosse sparita con lui. Che individuo strano!
Beh, forse è il caso che lasci questo posto quanto prima. Non mi piace fare il terzo incomodo.

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- Perdonami, non volevo interrompere il tuo appuntamento.
- Tranquillo, non potevi certo sapere che avrei avuto visite. Diciamo che lui viene quasi ogni sera.
- E' il tuo fidanzato?
- Cosa? No,no! - scoppia a ridere - Quello è mio fratello!
Suo fratello? Beh... vero o meno che sia, devo dire che hanno gli stessi occhi. Anzi, quelli di Luna sono un po' più vivaci.
- E... siete molto uniti a quanto ho visto.
- Si, è così. E' la mia famiglia.
Non azzardo altre domande, deducendo che non abbia più i genitori.
Che strano... perché mi sento sollevato nell'apprendere che quello è suo fratello? Che mi stia prendendo una cotta?!? Spero di no o Kimber mi ammazza a randellate!

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- Hai chiamato il tuo amico, vero?
- Già... ma a quanto pare non può ospitarmi. Pare che abbia avuto un assalto da parte di parenti in visita. Così dovrai sopportare la mia presenza ancora qualche giorno.
- Quanti problemi che ti fai. Per me puoi restare tutto il tempo che vuoi.

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- Spero solo che questo non crei problemi a tuo fratello. Mi ha fulminato prima.
- Ahahahaha! Era solo sorpreso. E poi non badare a lui. Guarda tutti così, da sempre.
- Confesso che mi ha fatto paura.
- Tranquillo. E' un pezzo di pane... anche se diventa una belva se mi capita qualcosa.
- Iperprotettivo?
- Già.
- Non capisco... mi sembra tu sia abbastanza adulta per fare le tue scelte...
Luna sorride. Risponde solo che di suo fratello, di cui ancora non pronuncia il nome, si fida ciecamente e che non le pesa il suo atteggiamento.


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Dopo i primi due giorni, Aaron ha iniziato a dimostrarsi davvero un ottimo coinquilino. Prima di andare via mi chiede sempre se ho bisogno di qualcosa, tra spese e affini.
L'unica cosa che mi spiace è l'avergli dovuto mentire. Non potevo certo dirgli che quello che ha incontrato non è mio fratello.

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Torno dentro casa, chiudo le tende e mi siedo a terra davanti a lui. E di dovere gli racconto la bizzarra situazione in cui mi sono trovata.
- Sicché gli hai detto che sono tuo fratello.
- Non avevo scelta! Chi potrebbe mai credere che sei mio padre?
- Anche questo è vero... non ho l'aspetto per poter sembrare il genitore di una giovane donna.
- Che gli altri lo credano pure che sei mio fratello. L'importante è che sia io e basta a sapere chi sei in realtà.
- Alzati, piccolina.

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- Ogni giorno che passa assomigli sempre più a tua madre...
- Ricordi ancora il suo viso?
Mio padre si rattrista quando pensa alla mamma.
- Ricorda... non si può mai dimenticare il volto di chi si ha amato davvero.
- Non capisco... perché non ha voluto seguirti? Insomma, ora potrebbe essere anche lei qui con noi.

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- Sono io che non ho voluto.
- Perché?
- Condanneresti chi ami a un'eternità priva di gioie?
- Ma... papà, eppure tu...
- Per me è diverso Luna... io non lo sono diventato ma, come te, sono nato vampiro.
Questo è il mio segreto... sono per metà vampira ma ho sempre rifiutato di nutrirmi di altri esseri umani. A dire il vero solo quando vado in collera bevo sangue, il che accade molto raramente. E l'essere per metà umana mi permette di vivere alla luce del sole come tutti.

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- Comunque sono dell'idea che tu debba trovarti un fidanzato. E' troppo tempo che stai sola. Mi rattrista questa cosa.
- Ma dai papà! In questi anni non ho incontrato anche solo mezzo ragazzo che andasse bene per me. E poi mi spaventa l'idea di essere scoperta.
- Ahahah! Mi hai fatto ricordare di quando anche io avevo le tue stesse paure. Vedrai, troverai qualcuno di cui potrai fidarti ciecamente.
- Forse hai ragione... ci penserò.

Edited by [Astrid] - 16/9/2009, 09:22
 
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[Astrid]
view post Posted on 16/9/2009, 01:44




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Sono tornato a casa che ero fuori di me dalla rabbia. Per fortuna che la cucina di Luna ha il potere di placarmi.
Mi chiede come sia andata la giornata. Incredibile, lei che nemmeno la conosco, si interessa molto più di quella deficiente di Kimber!
- Lasciamo perdere, una giornata davvero no. E' saltata in aria la centralina della stanza dei server, abbiamo aspettato il tecnico per 3 ore, e nel frattempo ho litigato con la mia ragazza. Se restavo a letto, stamattina, sarebbe stato meglio.
- Così sei fidanzato... mi fa piacere.
La sua voce ha cambiato improvvisamente tono. E se fosse che... ma no... mi sbaglio di certo. Però a guardarla bene, malgrado il suo solito pallore, oggi è particolarmente bella.
- Fidanzato... diciamo che è una relazione alquanto instabile. E per quanto io sia paziente mi sono stufato di stare appresso ai capricci di Kimber.

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- Le donne tendono ad essere capricciose...
Mi perdo nei suoi occhi grigi. Ha qualcosa di misterioso questa ragazza e mi piacerebbe tanto scoprire cosa! A proposito di scoprire...
- Volevo chiederti, ma come si chiama tuo fratello?
- Ravel.
- Uh, un nome alquanto inusuale. Pensavo di trovarlo qui.
- E' passato questa mattina dopo che sei andato via.
Ho il dubbio che questo Ravel non sia suo fratello. Ho notato un che di adorante nei suoi occhi quando ne ha pronunciato il nome. Che strano.

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Ci eravamo appena messi seduti sul divano a guardare un pò di tv quando suonano alla porta.
Mi chiedo quale cerebroleso lobotomizzato se ne vada in giro, di sera, a suonare alle case altrui. Il buonsenso è davvero morto! Apro trattenendo la voglia di dare un'artigliata in faccia al malcapitato, ma mi ritrovo davanti un ragazzo.
- Ciao, scusa il disturbo. Abita qui Aaron?
- Si... tu saresti?
- Mi chiamo Kain. Sono un suo amico.
Ovviamente non posso certo lasciarlo sulla soglia di casa e lo faccio accomodare.
Se ci fosse stato anche solo uno dei miei antenati avrebbe banchettato più che volentieri! Forse sono troppo buona.

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- Kain, che sorpresa! Che ci fai qui?
- Beh sai, avevo voglia di vederti invece di chiamarti, facendomi 7 km a piedi solo per ammirare il tuo bel faccino. :lol3.gif:
- Bleargh! Ma dai, mi fai senso quando fai così! :sick:
- Ti ho riportato il cellulare, rimba! Avrò telefonato 50 volte e alla fine scopro che lo hai lasciato a lavoro! Fortuna che uscivo per ultimo.
- Oddio, hai ragione. L'ho lasciato sulla scrivania dopo la litigata con Kimber.
- Ancora? Ma che aspetti a mollarla? Da quando state insieme non fa che trattarti come una pezza da piedi.
- Kain...?
- Si?
- Fatti gli affaracci tuoi! -_-

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- Ok, ok, sei tu il capo. A proposito, sei in lista per una promozione.
- Bene... e spero di avere un orario più decente.
- Vedremo domani. Comunque, volevo chiederti... chi è quello schianto di ragazza? Palliduccia ma davvero bona!
- Si chiama Luna... e tieni giù gli artigli da lei.
- Fidanzata?
- No, ma ha un fratello iperprotettivo che fa paura.
- Uhm... interessante.
- Sei il solito donnaiolo del cavolo! <_<
- Posso permettermelo, e anche tu dovresti, visto che non sei del tutto da buttar via.
- <_< Bell'amico che sei!
- Bene, io taglierei la corda. Stasera c'è la partita e non voglio perdermela.
- -_- Arrivi in ritardo genio, è già cominciata!
- Nooo!! Ma porc... tutta colpa tua Aaron! Ti odio! :cry:

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- Puoi rimanere qui, almeno fino a che non finisce.
- Grande! Sento già di amarti!
Kain!!! Sei il solito cretino! <_< Ma si possono fare simili commenti?!? Mi vergogno per lui, sob!
- Luna, non badare a lui. Da piccolo è caduto dal seggiolone e ha battuto la testa. -_-
- Veramente da piccolo sono caduto per le scale. :blink:
- Ecco perché sei così incomparabilmente imbecille! :shifty:
- Ti amo anche io Aaron. <_<
- Schifo! Mettiti sul divano e zitto, o giuro che ti uccido!
T-T Ecco, ora Luna penserà che sono un idiota come Kain!

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Per quasi un paio d'ore sono rimasta a guardare quei due ragazzi, chiedendomi cosa ci sia di divertente in una partita.
Questo Kain è piuttosto disinvolto e giurerei di averlo visto ammiccarmi più di una volta. Forse dovrei provare a lasciarmi andare... mal che vada posso addentargli la giugulare. -_-


O_o non capisco... ho fatto più di un post e ne vedo solo 2.
Per non parlare delle immagini, che prima vedevo e ora nn vedo più. E' il mio pc ad essere imbecille o c'è davvero qualcosa che non torna? image

Edited by [Astrid] - 16/9/2009, 09:24
 
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[Astrid]
view post Posted on 16/9/2009, 08:27




-_- Ho cambiato host alle immagini e ora spero si vedano. Cmq non capisco che diamine sia successo ai 4-5 post per farne diventare solo 2 ._. misteri dei forum...
 
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~• Rikku »
view post Posted on 16/9/2009, 09:28




wa bella mi piace

comunque è successo che in pratica i forum (in generale) non mettono posto se non ogni 20 minuti
in questo caso tu hai scritto a manetta XD e di conseguenza quei post che hai scritto in quei 20 minuti si sono uniti al primo mentre quello che hai scritto dopo è andato da solo XD
 
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[Astrid]
view post Posted on 16/9/2009, 09:37




:lol3.gif: aiuto, devo impormi un limite allora! me lo dicono sempre tutti che scrivo troppo! :lol3.gif:
Se nn altro questo mi leva il dubbio: buttare o meno il pc? xD E' ancora utilizzabile. Bien, visto che ho tempo vado a continuare un pò sta storiella. ^_^
 
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[Astrid]
view post Posted on 16/9/2009, 20:30




:P continuo per la vostra gioia (o disperazione ghghgh)

***



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Uffa... sono annoiata da morire.
Aaron è dovuto partire per tornare a casa dopo l'ennesimo litigio con la fidanzata e io mi ritrovo sola. Da solitaria che ero, mi sono abituata ad avere altre presenze per casa, all'infuori di mio padre.
Quasi quasi esco. Oggi niente lavoro e a casa non ho nulla da fare. Che faccio quindi, sola soletta?

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Appena fuori mi assale il dubbio che quel che vedo non sia una semplice coincidenza. Quante probabilità ci sono che un ragazzo ti si presenti davanti casa, con macchinone (magari pure di papà), bello e raggiante... proprio mentre vai a fare due passi?
Kain si appoggia al tettino della macchina, fa un sorrisetto e mi squadra da testa a piedi.
- Wow, che visione sublime!

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- Se cerchi Aaron ti avviso che non c'è.
- Si, lo so. E' andato da quella piovra della ragazza.
- La conosci?
- Per mia sfortuna si.
- Uhm... allora a cosa devo questa inaspettata visita?
- Beh... diciamo che mi è venuto il pensiero che potessi sentirti sola. Quindi ho pensato di farti compagnia.
Non avrò esperienza con i maschi ma mica sono stupida! >.< Oh bé, stiamo al suo gioco... valutiamo le sue intenzioni.
- Gentile da parte tua. E dove penseresti di andare?
- Sali in macchina e lascia fare a me. Ti porto in un posticino davvero figo.
:mah:gif: Oddio, di certo non è la crème de la crème della galanteria.

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Confesso che la prima cosa che avrei voluto fare appena scesa dall'auto, sarebbe stato baciare il pavimento! Kain si è divertito in un paio di manovre azzardate senza tenere conto che la cosa mi ha terrorizzata!
Meglio che resto calma o gli azzanno il collo!
Se non altro ha buon gusto e mi ha portata in un ambientino che si presenta tranquillo... magari dentro c'è un mare di gente e musica a tutto volume. <_<


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- Ma è... bellissimo!
Mi guardo attorno, meravigliata dall'originalità di quel ristorante. Un piccolo lago artificiale con due cascate ai lati, fa bella mostra di se al centro del locale.
- Dai, prendiamo un tavolo. - sorride lui.

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- Allora, che te ne pare di questo posto?
- Davvero molto bello. Non pensavo ci fosse un ambientino così in città. Hai buongusto.
- Ovvio! Anche io sono capace di trovare posticini romantici. U.U
- Romantici?... Ci stai forse provando con me?
Kain si gonfia d'orgoglio, sfoggia il suo sorriso più sensuale e risponde con aria vaga.
- Potrebbe essere...

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- E poi, come potrei non provarci con una simile dea davanti agli occhi.
- Dai smettila, mi metti in imbarazzo.
Mi prende la mano e sento qualcosa di insolito e sconosciuto nel petto.
- Perché? Mai avuto appuntamenti prima d'ora?
- A dire il vero... questa è la prima volta.
- Uh! Ma allora sono davvero fortunato!
Beh... è sfacciato ma dannatamente intrigante!

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L'aria autunnale è frizzante e decidiamo di rimanere ancora un po' li, seduti su una panchina, a scambiare due chiacchiere.
Kain continua imperterrito nella sua opera di adulazione e mi sento sempre più confusa ogni volta che lo guardo negli occhi. Mi sento... come dire... emozionata.
Ignoro quali siano le sensazioni che si hanno quando ci si innamora... e se fossero quelle che sento ora?

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Mi ha riportata a casa che era già sera.
Ed è inutile dire che nemmeno siamo entrati me lo sono ritrovato addosso come fosse un polpo! Ho cercato di resistere ma le mie difese sono crollate in pochi istanti, non appena le sue labbra hanno toccato le mie. Mi sono abbandonata... lasciando le sue mani muoversi agilmente sul mio corpo... forse un po' troppo agilmente!


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Lo respingo e cerco di recuperar il contegno.
- Ma che ti prende?
- Scusami Kain, ma non sono pronta per andare oltre. A dire il vero non ero preparata nemmeno a questo.
Si passa le dita tra i capelli e mi sorride.
- Ok, ammetto che mi sono lasciato trascinare un po' troppo. Colpa mia.


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- No, non è questo. Come ti ho detto, non ho mai avuto una relazione in vita mia... e questo... mi spaventa.
- Tranquilla, non voglio mica trascinarti a letto.
- Come? :blink:
Mi guarda confuso.
- Oh cribbio... tu... sul serio non sai assolutamente nulla dei rapporti con l'altro sesso? :eek1.gif:
- Ehm... :unsure: si, è così.
- Ah... ehm... bene... :whistling2.gif:
Mi sa tanto che dovrò chiedere delucidazioni all'unica persona di cui posso fidarmi. -_-

***



Per ora stoppo o rimando in palla un'altra volta i post xD


 
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[Astrid]
view post Posted on 16/9/2009, 21:31




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Ovviamente, dopo aver congedato Kain, ho chiamato mio padre... e credo di non averlo mai visto così in imbarazzo per le mie domande.
- Ma chi ti ha messo in testa queste idee?
- Ho solo seguito il tuo consiglio... ed è nato tutto perché sono uscita con un ragazzo.
Ora immagino che tra se stia pensando qualcosa tipo: “chi ha traviato la mia bambina?!? :cry: ”... in fin dei conti ha 430 anni ed è rimasto molto attaccato ai valori di secoli fa. -_-
- E' quel ragazzo con cui vivi?
- No, un suo amico.
- Uhm... peccato, l'altro mi era sembrato adatto a te. -_-
- Papà! Invece di dirmi questo pensa a rispondere alle mie domande! image

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Finalmente mio padre inizia sciogliersi e si decide a spiegarmi il rapporto uomo-donna. Ma in quella sento un botto metallico in strada e, sbuffando, mi alzo convinta che sia il solito cagnaccio dispettoso che rovista nella spazzatura.
Con mia sorpresa trovo invece Diane, la figlia della Stevens.
E perché diavolo ha calciato il bidone?!? Ora mi sente!


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- Ma si può sapere che diavolo ti salta in testa?!?
Lei mi fissa e scoppia a ridere. Devo controllarmi o non torna a casa viva! Non l'ho mai sopportata, così arrogante e menefreghista!
- Ahahahah! Sei uno spasso sai? Allora anche tu perdi il controllo delle volte!
- Diane, si può sapere che vuoi da me? Da quando sono venuta a vivere qui che mi tormenti!

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- Ma stai zitta, non sopporto proprio il tuo essere perfettina!
Sento che si sta svegliando la belva. Le possibilità sono diverse ma qui o la salasso o le spezzo l'osso del collo, ad ogni modo non la vampirizzerei mai!
- Diane, ti do pochi secondi per rimettere tutto a posto. Muoviti!
- Ma non ci penso proprio!
Sento le mani che si stringono e a stento controllo le braccia che vogliono stringersi al suo esile collo.

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Papà arriva alle mie spalle, forse richiamato dalla mia aura irritata.
- Che sta succedendo?
Vedo Diane squadrarlo con fare vagamente malizioso. Basta una sola parola ed è morta!
- Uhm... ma bene... vedo che almeno ti intendi di uomini. Carino il tuo amico.
Mio padre alza appena un sopracciglio. Se non altro resta impassibile alle lusinghe di questa anatra da cortile!

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Contro ogni mia previsione, mio padre la invita a entrare in casa.
Diane mi fissa beffarda mentre lo segue.
All'inizio non comprendo poi, come un fulmine a ciel sereno, capisco le intenzioni di papà. Ora sarò io a ridere!


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Neanche entra nel salotto che crolla a terra, totalmente sotto l'influsso di mio padre.
- L'hai ipnotizzata?
- Sai meglio di tutti che non metto nemmeno un dito su una donna.
- E ora?

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- La ragazza è nelle tue mani. Eccetto eliminarla o torturarla, fanne quel che vuoi.
- Mi levi il divertimento migliore. <_<
- Luna, sai bene che non voglio che tu uccida.
- lo so, lo so, non temere. Nemmeno a me va a genio di uccidere questa tizia, per quanto sia odiosa. Ma forse ho un'idea... qualcosa che mi farà divertire e, probabilmente, sconforterà lei.
Mio padre sospira dicendo che le donne sanno davvero essere tremende.
- -_-


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Devo essere onesta, Diane ha davvero un bellissimo viso. Peccato che abbia un chilo di metallo in faccia e valorizzi il suo aspetto con note cupe. Quasi quasi la trasformo nell'esatto contrario di quel che è ora! Ma prima una foto!

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AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!
E' bastato infilarle una parrucca, un vecchio abito di carnevale e levarle la ferraglia per trasformarla! Una bambola a dimensioni umane!
Eh si, le donne sanno essere malefiche, specie se usano la propria fantasia. E vederla risvegliare dall'ipnosi è stato impagabile! Ha strillato talmente tanto che l'ha sentita l'intero vicinato!
Queste sono soddisfazioni!



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Le cose sono improvvisamente precipitate quando è tornato Aaron.
Gli ho parlato della relazione che ho iniziato con Kain... e non ne è sembrato molto felice. E non sono stata nemmeno in grado di resistere alla tentazione di ascoltare un loro discorso.
- Io non capisco perché ti fai tutti questi problemi! Mica è la tua ragazza, Aaron!
- E' che mi preoccupo per lei perché so come tu sei fatto!
- Che vorresti insinuare?
- Lo sai benissimo. Sei sempre stato un dongiovanni e di certo non cambierai per lei.
- Cristo santo, sembri mia madre! E chi ti dice che invece io non voglia cambiare?
- Impossibile. Ma te lo auguro. E sappi che se la farai soffrire non te la faccio passare liscia.
Ho avvertito una tale tensione nell'aria da provare dolore. Kain è rimasto a lungo in silenzio, finché non ha detto quella frase che mi è arrivata come una pugnalata.
- Ho capito... anche tu ne sei innamorato...
- Sono fidanzato, non dire idiozie.
- Aaron, non sei mai stato capace di mentire.
- Senti, tagliamo corto. Mi interessa solo che lei stia bene e che tu non ti comporti da imbecille nei suoi riguardi.
Sono crollata. E ora non so cosa pensare. Non mi rimane che far finta di nulla e vedere fin dove arriva questa storia.

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Mi sento uno schifo... una settimana peggiore di questa non poteva capitarmi!
E' l'ennesima volta che apro il frigo, tento di prendere qualcosa da mangiare, ma poi richiudo perché so che non mi andrebbe giù nulla.
Mah... proviamoci...

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Mi prende quasi un colpo nel ritrovarmi davanti Ravel. Questo tizio è come uno spettro, arriva alle spalle e nemmeno lo senti.
- Perdonami, credevo di trovare Luna.
- Mi spiace, è uscita col suo ragazzo...
- Lo sospettavo. - sospira.
Eh no, adesso basta. Voglio sapere chi cavolo è questo! Anche perché non mi pare molto cortese intrufolarsi così in casa d'altri!

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- Allora, sentiamo... chi sei veramente?
- Luna ti ha detto chi sono.
Rimane così distaccato e inespressivo che mi da sui nervi.
- Senti, puoi darla a bere a qualcun altro ma non ci credo che sei il fratello.
- Sei arguto... complimenti. Potrei rivelarti la verità su di me, su Luna... ma dopo la tua vita sarebbe seriamente compromessa.
- Mi stai forse minacciando?
- Affatto, solo mettendo in guardia dai rischi che corri.
- Rischi o meno... voglio sapere chi sei.

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- D'accordo, se è quel che vuoi.
- Ti ascolto.
Ogni singola parola, per quanto potesse sembrare assurda e improbabile, mi arrivò come un coltello da lancio nel petto.
- Io devo vegliare su Luna... per impedirle di diventare come i suoi antenati. Non voglio che sia costretta a rinunciare a una vita solo per via della sua natura.
- E io che pensavo i vampiri non avessero cuore...
- Solo pochi ce l'hanno... la mia stirpe è tra quelli. Mia figlia è nata per un caso fortuito e da allora ho sempre cercato di farla vivere come avrebbe voluto sua madre... come una ragazza normale.
- E ora che so tutto questo? Mi azzannerai al collo o cosa?
Mi guarda e scorgo una nota di ammirazione.
- Non hai reagito come tanti altri e questo lo apprezzo molto.


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Come è venuto è sparito.
E' strano, l'idea che Luna possa essere per metà vampira non mi spaventa affatto... anzi, mi affascina ancor di più.
Peccato solo che lei abbia scelto qualcun altro. Oh basta pensare! Meglio che mangio qualcosa prima di svenire nel piatto! Mi chiedo solo se ci sarà un verdetto per me...
 
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~• Rikku »
view post Posted on 17/9/2009, 10:27




wa bella mi piace *.*
 
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[Astrid]
view post Posted on 18/9/2009, 02:00




:wub: mi fa piacere ti piaccia
 
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[Astrid]
view post Posted on 18/9/2009, 12:16




Rieccomi qui col seguito! :P

***



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Un paio di giorni dopo quella discussione ho trovato un messaggio in segreteria. Una voce femminile mi pregava di andare in un luogo dicendo di avere informazioni circa Kain. Mi sono mossa spinta più che altro dalla curiosità.
Mi sono così ritrovata in un posto deserto e lugubre, dimenticato da Dei e umani, così devastato dal tempo che è un miracolo che si tenga ancora in piedi.
La domanda ora è: cosa o chi troverò qui?

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Entro e mi avventuro per quelle stanze pericolanti. Sono basita nel trovarmi davanti Diane.
Siede circondata da un gruppetto di individui poco rassicuranti e mi fissa col suo solito ghigno. Sto già avvampando di rabbia per essere caduta nella sua stupida trappola.
- Benvenuta ragazzina... ti stavamo giusto aspettando.
- Diane... che significa questo?
La tizia sul divano fa una risatina fastidiosa, quella a terra non fa un fiato ma mi accorgo che mi fissa con curiosità da dietro i suoi capelli viola. Il ragazzo invece mi scruta con interesse e non si risparmia commenti.

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- Sto ancora cercando di capire come hai fatto a farmi quello scherzetto.
- Deduco tu non abbia gradito. - rispondo con tono di sfida.
- Già, non è stato divertente. E ora ho intenzione di fartela pagare con gli interessi!
- Sei davvero infantile. Almeno puoi dirmi per quale ragione mi odi così tanto?
Ride. E' quella risata perfida che farebbe salire il veleno a chiunque, anche all'essere umano più tranquillo e paziente.
- Semplice, tu non mi piaci Luna. Detesto il tuo essere sempre cortese con tutti, mi da fastidio che vai così d'accordo con mia madre e soprattutto, mi manda in bestia il fatto che sei così maledettamente perfetta.
- Trovo ridicolo che mi odi solo per motivi così futili. ._.
- Taci!
Pochi secondi dopo mi sono sentita braccata dai suoi amici. All'inizio le ragazze spintonano qua e la e per evitare di aggredirle scappo al piano superiore. Mossa stupida la mia.

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Mi ritrovo in una stanza malconcia e li sento confabulare. Poi avverto i passi pesanti del tipo e le catenelle appese ai suoi vestiti che tintinnano.
E' solo e mi si para davanti. Con le spalle al muro e il ragazzo che mi blocca la via... è molto probabile che io debba ricorrere alle maniere forti. E l'idea mi spaventa perché so che non sarò più padrona delle mie azioni.
- Per il tuo bene, non avvicinarti.
- Che premurosa... peccato che non ti darò ascolto.
- Che hai da guadagnarci in tutto questo?

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- Diciamo che tu fai parte del mio guadagno.
Credo di aver capito a cosa si riferisce. Il problema è che non ho intenzione di collaborare e il mio nervosismo è alle stelle.
- E va bene... io detesto scappare.
Povero ragazzo... questa sarà l'ultima volta che potrà toccare una donna...

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- Quell'idiota ci sta mettendo troppo. Marion, va a dare un'occhiata.
- Uffa, ma perché proprio io?
- Non discutere e muoviti.
- Di certo se la sta spassando, sai com'è fatto Jay.
- Non mi importa, vai vedere lo stesso. Al limite torni.
- Sei proprio perfida!
- Non rompere! Muoviti!


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Ho la mente annebbiata... sento passi... vedo la ragazzina sbruffona che, con un'espressione mista di disgusto e terrore, osserva il corpo a terra del suo compagno.
- Oddio! Che hai fatto?!? Che è successo?!?
La sua voce è così fastidiosa. Poso gli occhi su di lei.
Quel faccino lentigginoso è così infantile... ricoperto da una maschera pesante di trucco. E' così esile... e sentire la sua paura mi inebria ancor di più. Non posso più tornare indietro.


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- Non è morto... è solo svenuto... non avevo scelta... - mento.
La coscienza mi sta abbandonando e sento gli occhi bruciare. Iniziano a scivolarmi lacrime sul viso. La guardo ancora e lei indietreggia.
- I tuoi occhi...
Già... i miei occhi... tra breve saranno scarlatti e allora nulla potrà fermarmi. La mia volontà si annulla lentamente mentre la sete primordiale aumenta sempre più. Non sono immune a questa maledizione... e finché non saranno tutti morti o piegati al mio volere, questo non avrà fine.
Lei scappa ma io sono molto più veloce e l'afferro per i capelli. I miei denti affondano nel suo collo. Non so cosa accadde dopo che ho lasciato la ragazza cadere per le scale. Ho vaghi ricordi di grida, di Diane e la sua amica in fuga.

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Quando ripresi le mie facoltà non riuscivo a credere ai miei occhi. Eccetto Diane, i suoi amici giacevano nel laghetto dietro l'edificio, ormai del tutto oscurato dal sangue che era stato versato. Provai un moto di nausea nel sentire quell'odore.
Guardai quella spavalda ragazzina che aveva avuto la faccia tosta di far risvegliare il mio demone... fissava con occhi vuoti i cadaveri, dondolandosi appena avanti e indietro. Da quel giorno Diane non ha più parlato, diventando l'ombra di se stessa. Non so perché l'abbia risparmiata... forse la mia coscienza non ha voluto procurare altra sofferenza a Marianne.
Ho pianto in un misto di gioia e dolore. Gioia per aver dato sfogo a quel lato oscuro che non potevo più controllare e che da tempo mi arrecava male interiore; dolore per aver stroncato vite, seppure già sprecate, per una bega da ragazzini.
Mai più... non voglio che accada mai più...

***




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Oggi proprio non riesco a concentrarmi sul lavoro.
Gli altri parlano beati, si scambiano pareri, fanno battute. Di solito mi butto anche io nella conversazione... peccato che mi senta sotto un treno.
Ieri sera Luna è rincasata che aveva un'aria strana. Non ha né cenato né detto mezza parola. Non vorrei che le fosse successo qualcosa. La cosa curiosa è che neanche Kain sa niente.
Potrei provare a chiamarla... ah no, che stupido, a quest'ora è a lavoro.

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- Ragazzi, faccio una pausa che mi scoppia la testa.
- Vai, tranquillo. Basta che non fai come Kojak, che si appisola sul divano. - ridacchia Aiko.
- Aiko, rinfrescami la memoria. Come si dice “vai a quel paese” in giapponese?
Osservo i miei amici nonché colleghi. Se non altro l'ambiente qui è allegro e riescono a strapparmi una risata.
Joshua, alias Kojak, è il più grande del gruppo ma ha lo spirito libero come quello di un bambino. Delle volte vorrei essere come lui. Aiko, che all'apparenza può sembrare minuta e indifesa, è una vera tigre. E scommetto che tra quei due c'è del tenero.
- Aspetta Aaron, vengo anche io.
Con Kain le cose non sono più come prima ma resta pur sempre il mio migliore amico. Però, per quanto la nostra amicizia sia datata, non posso svelargli quel che ho appreso da Ravel. Se lo vorrà, sarà Luna a parlargliene.

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- Allora, si può sapere che hai? E' da quando sei arrivato che non spiccichi mezza parola.
- Sono solo stressato, Kain.
- Sempre per Kimber?
- Si... nei giorni che abbiamo passato insieme mi ha fatto saltare i nervi.
- Sai che mi sono stufato di ripetertelo, vero?
- Non ce n'è bisogno... ho già deciso di lasciarla.
Lo guardo con la coda dell'occhio e mi rendo conto che vuole sapere di Luna. E' la prima volta da che lo conosco che si comporta così seriamente con una ragazza. Forse ha davvero deciso di cambiare.
- Sono all'oscuro tanto quanto te su cosa abbia Luna. Stamattina è uscita di casa prima di me, quindi non ho nemmeno potuto chiederle nulla.
- Capisco. Vorrà dire che la chiamerò più tardi. Senti...
Lo guardo come se avessi un gigantesco punto interrogativo sulla testa.
- Mi spiace averti creato problemi.
- Eh? Ma che farnetichi?
- Be, si, riguardo quella discussione.
- Ma piantala! - sorrido.
Non servono parole. Conosco Kain e fin da ragazzino ha sempre avuto bisogno di una sorta di approvazione da parte mia. A dire il vero è sempre stata una cosa reciproca.
- Mi sono affezionato a Luna e tengo anche a te. L'unica cosa che voglio è che stiate bene entrambi.
Mi sorride.
- Se non fosse perché la cosa fa schifo a entrambi ti salterei in braccio e ti sbaciucchierei! - scoppia a ridere.
- Argh! No per carità! Vade retro!
Sono sincero... ma dentro il petto sento agitarsi un gran bastardo che mi ferisce.


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- Oh oh... guai in vista amico.
Alzo lo sguardo e vedo spuntare la mia ragazza da dietro l'angolo.
- Ma che cavolo... se è venuta fin qui non è un buon segno. - sospiro.
- A questo punto ti lascio alla tua discussione e torno dentro.
- D'accordo.

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Mi avvicino controvoglia. Nessun bacio, nessun abbraccio. Dal nostro ultimo litigio non ci sono state più effusioni di alcun genere. E confesso che non mi dispiace. Che senso ha coccolare una che dopo cinque minuti ti manda al diavolo?
- Ciao Aaron.
- Kimber. Come mai sei qui?
- Dovesti saperlo.
Ci mancava solo lei per completare la mia fantastica giornata.

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- Senti Kim...
- No, ascoltami tu Aaron! Tra noi è finita!
- :blink: E la ragione?
Resto in silenzio e ascolto le sue parole. Sono indeciso se mandarla al diavolo o ringraziarla per quel che sta facendo ora. Di certo mi ha risparmiato un'inutile serie di scuse.
Le donne, chi le capisce è bravo! Di solito ti mollano perché sei un bastardo e non perché fai di tutto per farle stare bene. Col senno di poi mi domando come abbiamo fatto a finire insieme per tre anni, visto che non abbiamo nulla in comune.
- Se è questo che vuoi... d'accordo, è finita.
- Ecco vedi? Sei sempre accondiscendente!
=_= E che cavolo! Quasi quasi la prendo a sberle!
- Kimber, se non fosse perché hai iniziato tu per prima ti avrei piantato io. Non ti sopporto più! Sei capricciosa, non ti sta mai bene niente, hai sempre da ridire su tutto e non apprezzi mai nulla! Quindi piantala di rompermi l'anima e tornatene a casa!
Mi fulmina, gira i tacchi e sparisce nuovamente dietro l'angolo.
Ora sto molto meglio...

***



:mah:gif: Uh, forse sto post l'ho fatto troppo lungo... bé, enjoy! ^_^
 
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~• Rikku »
view post Posted on 18/9/2009, 12:54




u.u ha fatto bene a dargli il ben servito a quella u.u
 
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[Astrid]
view post Posted on 18/9/2009, 13:39




:muau.gif:
e dire che in origine volevo che diventassero amiche :asd.gif: solo che poi dovevo tirare fuori un'altra antagonista e sono un pò pigra in materia, delle volte -_-
 
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~Kaya.
view post Posted on 18/9/2009, 13:55




Che storia intrigante *__* Mi piace moltissimo, continua presto!
SPOILER (click to view)
Vai Luna ammazzali tutti è_é
 
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[Astrid]
view post Posted on 18/9/2009, 15:32




:lol3.gif: ma nooo! povera Luna, vuoi farmela diventare una serial killer :lol3.gif:
Beccatevi sto seguito intanto :shifty:

***



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Torno a casa e trovo Luna appisolata sul divano. Mi inchino davanti a lei e resto qualche secondo a guardarla... è così bella.
Si sveglia e quasi si spaventa nel trovarmisi di fronte. Ha gli occhi arrossati.
- Hey, che ti è successo?
- Io... non mi sento di parlarne...
- Luna... non puoi tenerti dentro quel che ti fa star male.
Mi guarda e la vedo mordersi le labbra. Si siede prima di scoppiare a piangere.

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- Ho fatto... ho fatto una cosa orribile!
- Dai Luna, parlami. Non mi va di vederti così.
- Non posso! Non potresti capire!
Dovrei mordermi la lingua ma le parole escono prima che io possa farlo.
- Posso capire invece. Conosco il tuo segreto Luna...
- Che cosa? Come...
- Ho parlato con Ravel. E so che è tuo padre.
Mi guarda e vedo la paura nei suoi occhi.
- Puoi fidarti di me, Luna. Nessuno lo saprà mai oltre a me, neanche Kain.
- E non ti spaventa il pensiero che noi siamo vampiri?
- Affatto.

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Si alza e a passo lento cammina verso la porta che da sul giardino.
Le tremano le spalle mentre mi racconta cosa ha fatto e la sua voce è rotta da singhiozzi.
- Non volevo arrivare a tanto...
- Luna, non... non è colpa tua. Se la sono cercata.
- Ma potevo evitarlo! - si rimprovera.
- Non si può evitare tutto nella vita. Delle cose sono destinate ad accadere comunque.
- Sono un mostro.
Rimango in silenzio, contrariato.
- Non sei un mostro, Luna. I mostri sono quelli che fanno del male per il solo gusto di farlo. Tu ti sei solo difesa!

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Si volta di scatto e mi abbraccia. Per un brevissimo istante ho temuto volesse mordermi. Però la paura è scemata subito nel sentirla bisbigliare un grazie.
Avvampo nel sentire il profumo dei suoi capelli e il calore del suo corpo contro il mio. Sono un imbecille!

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Mi odierò per il resto della vita per questo ma non ho saputo resistere all'impulso di baciarla. Sto facendo un torto enorme a Kain, me ne rendo conto, e se lei gli parlerà di questo posso anche dire addio alla nostra amicizia.
Tuttavia non mi pento. Questa sarà l'unica occasione della mia vita di sentire le sue labbra.

***


:shifty: La situazione qui degenera... come andrà a finire? Si accettano scommesse! :asd.gif:
 
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~• Rikku »
view post Posted on 18/9/2009, 16:57




*.* Aaron viene vampirizzato e continua la sua storia con luna u.u kain lo scopre litiga con aaron e aaron gli spezza l'osso del collo u.u XD
 
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33 replies since 16/9/2009, 00:57   640 views
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